Mercoledì 2 Marzo 2011 - 512ª Seduta pubblica (Antimeridiana)
(La seduta ha inizio alle ore 10:01)
Il Senato ha ripreso l'esame, in un testo proposto all'unanimità dalla Commissione di merito, dei ddl nn. 804 e 841 recanti l'istituzione di squadre investigative comuni sovranazionali.
Il Sottosegretario di Stato per la giustizia Caliendo ha evidenziato l'opportunità di un provvedimento che tende a superare alcuni ostacoli che oggi rendono più difficile la cooperazione tra Stati per quanto attiene, in particolare, alla lotta al terrorismo internazionale e ai procedimenti che riguardano le grandi organizzazioni criminali. Si tratta di un intervento legislativo unanimemente condiviso e lungamente atteso a causa di ritardi non ascrivibili a responsabilità dell'attuale Governo. Il provvedimento si inserisce in un contesto di successi nella cattura di pericolosi latitanti, frutto dell'azione comune di Governo e Parlamento, anche se restano perplessità in merito al reato di concorso esterno in associazione mafiosa, che andrebbe reso superfluo tramite un'azione politica tesa a far percepire il disvalore sociale di comportamenti teoricamente non illegittimi ma che portano a rapporti di interessi economici e ad azioni comuni con ambienti malavitosi e mafiosi.
Non essendo ancora pervenuto il parere della Commissione bilancio sul provvedimento, il seguito della discussione è stata rinviata ad altra seduta.
Il Senato ha quindi approvato, in prima lettura e con modificazioni, il ddl n. 2124 recante modifiche alle tabelle delle circoscrizioni giudiziarie a seguito del distacco dei comuni di Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant'Agata Feltria e Talamello dalla regione Marche e loro aggregazione alla regione Emilia Romagna ai sensi dell'articolo 132, comma 2 della Costituzione.
Il relatore, sen. Balboni (PdL), ha sottolineato la necessità di trasferire la competenza relativa alle circoscrizioni giudiziarie al tribunale di Rimini e, per il secondo grado, alla corte d'appello di Bologna, una razionalizzazione che completa il percorso istituzionale intrapreso dai sette Comuni in oggetto. L'unanime condivisione del provvedimento è emerso dagli interventi, in discussione generale e in sede di dichiarazioni di voto finali, dei sen. Benedetti Valentini, Berselli (PdL), Della Monica (PD), Li Gotti (IdV), Sbarbati (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-Io Sud-MRE), Mazzatorta (LNP) e Chiurazzi (PD).
L'Assemblea ha poi avviato la discussione del ddl n. 2281 recante nuova disciplina del prezzo dei libri, già approvato dalla Camera dei deputati.
I relatori, sen. Vita (PD) e Asciutti (PdL), hanno sottolineato l'opportunità di intervenire a sostegno di un settore di fondamentale importanza per la crescita culturale del Paese, in particolare a sostegno delle case editrici di minore dimensione e delle librerie non legate ai maggiori gruppi di settore. Fissare al 15 per cento il limite di sconto sul prezzo dei libri significa prendere atto degli esiti negativi forniti dalla scelta di totale liberalizzazione operata da altri Paesi ed è per questo che in Commissione si è inteso intervenire sulla crescente fetta di mercato raggiunta dalla grande distribuzione, in particolare dai supermercati, onde evitare sconti tali da snaturare le caratteristiche proprie del libro.
Le ragioni dell'ampio e trasversale consenso già emerso in Commissione sono state ribadite in discussione generale dal sen. Marcucci (PD).
Il seguito della discussione è stato rinviato ad altra seduta.
(La seduta è terminata alle ore 12:12 )