Martedì 18 Gennaio 2011 - 487ª Seduta pubblica (Pomeridiana)
(La seduta ha inizio alle ore 16:08)
Il Ministro della giustizia Alfano ha esposto in Senato l'annuale relazione sull'amministrazione della giustizia, illustrando i risultati conseguiti e le attività maggiormente rilevanti svolte dal suo Dicastero. Il grande impegno profuso nella battaglia per rendere più efficiente la macchina della giustizia è emblematicamente riassunto nel dato relativo all'arretrato civile pendente, per la prima volta in controtendenza rispetto ad un trend di crescita ultradecennale cui si contrappone una significativa riduzione del 4 per cento rispetto allo scorso anno. Tale risultato è stato reso possibile dalla concomitanza di alcuni fattori positivi, come le riforme avviate nel settore civile, l'enorme sforzo compiuto sul fronte dell'informatizzazione e della razionalizzazione dell'amministrazione, la revisione delle norme sulle spese di giustizia. Il Governo ha inoltre implementato l'azione di contrasto alle mafie, in particolare attraverso l'aggressione ai patrimoni mafiosi, all'utilizzo per finalità sociali dei beni confiscati, all'incremento del numero dei detenuti sottoposti al regime dell'articolo 41-bis dell'ordinamento penitenziario e all'istituzione della banca dati nazionale e al laboratorio centrale del DNA. Si è inoltre proceduto all'immissione di nuovi magistrati e all'indizione di ulteriori concorsi in vista di una tendenziale cadenza annuale degli stessi. Dopo quasi dieci anni, è stato finalmente siglato il nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro per il comparto della giustizia, si è intervenuti per migliorare il settore della giustizia minorile e si sono siglati nuovi accordi internazionali; a quest'ultimo riguardo, il Ministero si è speso per una condivisione a livello europeo del tema del sovraffollamento carcerario, questione affrontata anche attraverso un piano di edilizia carceraria che sottende ad un programma di interventi infrastrutturali senza precedenti. Sul versante legislativo, il Ministero ha proceduto a dare attuazione alle deleghe previste dalla riforma della giustizia civile, introducendo la mediazione quale strumento alternativo alla via giudiziale, disciplinando l'atto pubblico informatico e predisponendo un provvedimento, di cui è prevista l'imminente presentazione, sulla semplificazione dei riti. Il Ministro ha concluso richiamando gli interventi ancora necessari sul fronte dello smaltimento dell'arretrato civile e delle riforme della magistratura onoraria, delle associazioni non lucrative e delle intercettazioni ed ha auspicato che tali importanti obiettivi non vengano compromessi dal clima di eccessiva tensione politica e dalle resistenze al cambiamento che emergono dalla magistratura.
Il dibattito sulla relazione del Ministro della giustizia ha fornito l'occasione per illustrare le ragioni delle opposte valutazioni offerte dai Gruppi di maggioranza, che hanno manifestato apprezzamento per l'azione svolta dal Dicastero, e quelli di minoranza, che hanno invece evidenziato la situazione drammatica in cui versa il comparto della giustizia a testimonianza dell'inadeguatezza dell'attività amministrativa e della linea politica perseguita dal Governo. Alla discussione hanno preso parte i sen. Della Monica, Galperti, Maritati, Chiurazzi, Perduca, Lumia, D'Ambrosio (PD), Allegrini, Benedetti Valentini, Gallone, Fleres, Bonfrisco, Vizzini, Mugnai (PdL), Li Gotti, Bugnano (IdV), Mazzatorta, Divina (LNP), Russo (API) e Serra (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-Io Sud-MRE).
Le dichiarazioni di voto sulle proposte di risoluzione presentate sono state rinviate a domani.
In apertura di seduta, il Presidente Schifani aveva invitato l'Assemblea ad osservare un minuto di silenzio ed aveva espresso il cordoglio del Senato per la morte in Afghanistan di Luca Sanna, militare italiano caduto per la libertà e la pace, nell'assolvimento dell'impegno per la sicurezza e la democrazia nel mondo. Al militare ferito nello stesso episodio è andato l'augurio di un pieno ristabilimento. Alle considerazioni del Presidente si sono associati i sen. Scanu (PD), Pedica (IdV) e Serra (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-Io Sud-MRE).
Successivamente ha avuto luogo un breve dibattito sulle recenti notizie di stampa riguardanti il Presidente del Consiglio dei ministri, cui hanno preso parte i sen. Finocchiaro (PD) e Belisario (IdV), che hanno invocato le dimissioni del premier, e il sen. Gasparri (PdL), che ha ricordato come il capo del Governo abbia appena ottenuto un'ampia fiducia da parte del Parlamento.
(La seduta è terminata alle ore 20:19 )