Giovedì 23 Dicembre 2010 - 482ª Seduta pubblica (Antimeridiana)
(La seduta ha inizio alle ore 09:01)
Con 161 voti favorevoli, 98 contrari e 6 astenuti, il Senato ha definitivamente approvato il ddl n. 1905-B recante norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l'efficienza del sistema universitario.
Il sen. Valditara (FLI) ha dichiarato il voto favorevole del Gruppo che intende operare con senso dello Stato approvando le misure condivisibili proposte dal Governo, come la riforma dell'università di cui condivide l'impianto fondamentale. Occorrono però maggiori finanziamenti a sostegno di ricerca e istruzione, una priorità per il Paese che il FLI intende perseguire ad ogni costo. Favorevole anche il voto espresso dal sen. Pittoni (LNP) che ha evidenziato il contributo fondamentale del suo Gruppo nella definizione di una riforma basata su merito, responsabilità ed autonomia, una riforma ordinamentale contro cui, strumentalmente ma a sproposito, è stato proposto il tema della mancanza di finanziamenti. Abbandonato il criterio della spesa storica, penalizzante per gli atenei virtuosi ma sottofinanziati del Nord, la legge consente tra l'altro di modulare le iscrizioni alle esigenze del bacino territoriale e blocca le odiose pratiche di nepotismo. Voto a favore, infine, anche da parte del Gruppo PdL, a nome del quale il sen. Quagliariello ha evidenziato il coraggio di una riforma che, preso atto della condizione di progressivo degrado in cui è caduta l'università italiana, punta su valutazione, merito e concorrenza tra atenei, dà certezze ai ricercatori e, contrariamente a quanto lamentato, rafforza il diritto allo studio facendo convergere sugli strumenti a ciò deputati le risorse recuperate attraverso il taglio di cattedre inutili, sedi deserte e corsi superflui.
Voto di astensione è stato invece dichiarato dal sen. Rutelli (API), non tanto nel merito del provvedimento che presenta zone d'ombra ma anche elementi positivi, quanto per l'atteggiamento complessivo del Governo con i suoi inaccettabili tagli lineari e le sue promesse non mantenute al mondo della cultura. Tanto più in presenza di finanziamenti assolutamente inadeguati per istruzione, ricerca e università. L'astensione è stata dichiarata anche dalla sen. Sbarbati (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-Io Sud-MRE) che ha evidenziato i molti lati positivi della riforma, oggetto di una contestazione studentesca che affonda le radici in una ben più ampia condizione di disagio che li vede distanti dagli standard garantiti ai loro coetanei europei. A nome delle componenti UV e SVP, il sen. Peterlini ha motivato l'astensione con la inadeguatezza delle risorse a disposizione per applicare una riforma invece apprezzabile, anche per come affronta il tema delle università plurilingue.
Il voto contrario del Gruppo è stato dichiarato dal sen. Pardi (IdV) che ha lamentato anzitutto come il dibattito sia stato contrassegnato da ripetute violazioni regolamentari, osservando peraltro che anche nel merito la riforma è da respingere perché va contro il diritto allo studio e alla conoscenza, blocca la riproduzione del corpo docente e rafforza il precariato. Contrario anche il voto dichiarato dalla sen. Finocchiaro (PD) che ha definito la riforma la foglia di fico posta per coprire la vergogna dei tagli che il Governo ha imposto alla scuola, all'università e alla cultura. Malgrado la generale concordia sulla necessità di una riforma basata sui criteri dell'autonomia, della responsabilità, della valutazione e del merito, la Ministro Gelmini, indisponibile ad ascoltare gli studenti ma obbediente alle imposizioni del Ministro Tremonti, ha proposto un testo che non consegue nessuno di quegli obiettivi, anzi risparmia sulle università pubbliche per elargire risorse a quelle private e telematiche.
In apertura di seduta, l'Assemblea aveva esaminato altri due provvedimenti, entrambi approvati definitivamente. Il primo è il ddl n. 2466 di ratifica ed esecuzione del Protocollo che modifica il Protocollo sulle disposizioni transitorie allegato al Trattato sull'Unione europea, al Trattato sul funzionamento dell'Unione europea e al Trattato che istituisce la Comunità europea dell'energia atomica, fatto a Bruxelles il 23 giugno 2010. Procedura per l'assegnazione del seggio supplementare spettante all'Italia nel Parlamento europeo.
Il relatore, sen. Bettamio (PdL), ha esposto la soluzione individuata per l'assegnazione del seggio supplementare nel Parlamento europeo attribuito all'Italia dal Trattato di Lisbona. Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri Mantica ha espresso soddisfazione per l'approvazione in tempo utile del ddl, precisando che la posizione del Governo rispetto alla modalità di assegnazione è sempre stata neutrale. In sede di discussione generale e di dichiarazioni di voto finali, i sen. Pedica (IdV), Ceccanti (PD), D'Alia (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-Io Sud-MRE), Alberto Filippi (LNP), Tonini (PD) e Palmizio (PdL) hanno motivato il favore dei rispettivi Gruppi al provvedimento, mentre i sen. Compagna, Giovanardi, Sibilia, Cardiello e Santini (PdL) hanno manifestato dissenso rispetto alla procedura di assegnazione scelta.
Il Senato ha infine definitivamente approvato il ddl n. 2212 recante incentivi fiscali per il rientro dei lavoratori in Italia.
Il relatore, sen. Fantetti (PdL), ha illustrato le finalità del testo, volto ad intervenire su un fenomeno di notevole entità, quale l'emigrazione dei lavoratori e dei professionisti italiani, incentivando quei cittadini comunitari che studiano, lavorano o che hanno conseguito una specializzazione post lauream all'estero e che decidono di fare rientro in Italia attraverso agevolazioni fiscali per lo svolgimento di attività di lavoro dipendente, di lavoro autonomo o d'impresa.
In discussione generale e in fase di dichiarazioni di voto finali è emersa, dagli interventi dei sen. De Lillo, Ferrara (PdL), Lannutti (IdV), Barbolini , Treu, Sanna (PD), Bianchi (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-Io Sud-MRE) e Mura (LNP), la sostanziale condivisione del provvedimento da parte dei rispettivi Gruppi, mentre personali perplessità legate alla copertura finanziaria e all'estensione limitata delle norme sono venute dai sen. Morando, Micheloni e Livi Bacci (PD). Il sen. Baldassari (FLI) ha invece dichiarato voto contrario e si è infine registrata l'astensione della sen. Poretti (Radicali nel PD).(La seduta è terminata alle ore 16:53 )