Martedì 28 Settembre 2010 - 429ª Seduta pubblica (Pomeridiana)
(La seduta ha inizio alle ore 16:34)
Prosegue in Senato la discussione del ddl n. 1167-B/BIS recante deleghe al Governo in materia di lavori usuranti, di riorganizzazione di enti, di congedi, aspettative e permessi, di ammortizzatori sociali, di servizi per l'impiego, di incentivi all'occupazione, di apprendistato, di occupazione femminile, nonché misure contro il lavoro sommerso e disposizioni in tema di lavoro pubblico e di controversie di lavoro. Al provvedimento, esaminato nel testo proposto dalla Commissione, collegato alla manovra finanziaria e rinviato alle Camere dal Presidente della Repubblica, ai sensi dell'art. 74 della Costituzione, sono state apportate ulteriori modifiche a seguito dell'approvazione di alcuni emendamenti.
Gli ultimi interventi in discussione generale delle sen. Maraventano (LNP) e Carlino (IdV) e il successivo esame dell'articolato hanno consentito di motivare le opposte opinioni sul provvedimento. Da parte della maggioranza si è in particolare sottolineato come la riforma della materia dell'arbitrato nelle controversie di lavoro garantirà certezza del diritto, semplificazione e riduzione dei costi del contenzioso. L'opposizione invece ha evidenziato come, lungi dal conseguire i risultati sperati, il testo di fatto non corrisponda adeguatamente ai rilievi del Capo dello Stato, in particolare nelle norme che disciplinano il tema dell'arbitrato che, ad avviso di alcuni degli intervenuti, avrebbero dovuto essere soppresse.
In occasione dell'esame dell'articolo 30, che reca disposizioni in materia di conciliazione e arbitrato, la lettura da parte della sen. Carlino (IdV) di un lungo elenco di persone cadute sul lavoro ha provocato un dibattito nel corso del quale alcuni senatori hanno aspramente criticato l'episodio, giudicato strumentale ed irriguardoso nei confronti delle vittime e del Parlamento, mentre generale è stato il giudizio di gravità rispetto ad una situazione che, malgrado l'unanime riconoscimento della validità della legislazione vigente in materia di sicurezza, vede il fenomeno delle morti sul lavoro attestarsi su livelli incompatibili con gli standard propri di un Paese civile e tale dunque da richiedere ogni sforzo ulteriore per non limitare ed anzi semmai ampliare le garanzie a salvaguardia dei lavoratori. Al dibattito hanno preso parte i sen. Castro, Tofani (PdL), Finocchiaro (PD), D'Alia (UDC-SVP-Aut: UV-MAIE-IS-MRE), Li Gotti (IdV) e Mazzatorta (LNP), nonché, a nome del Governo, il Sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Viespoli.
Il seguito della discussione è stato rinviato a domani.
(La seduta è terminata alle ore 20:16 )