Mercoledì 22 Settembre 2010 - 426ª Seduta pubblica (Antimeridiana)
(La seduta ha inizio alle ore 09:38)
Il Senato ha avviato l'esame del ddl n. 2323 di conversione in legge del decreto-legge 5 agosto 2010, n. 125, recante misure urgenti per il settore dei trasporti e disposizioni in materia finanziaria.
Il relatore, sen. Pichetto Fratin (PdL), ha illustrato i contenuti del decreto, a partire dalle misure atte a consentire alle società dell'ex Gruppo Tirrenia il temporaneo utilizzo per altri impieghi delle risorse destinate all'ammodernamento della flotta. Si prevede inoltre l'innalzamento del limite della garanzia che può essere prestata dallo Stato a fronte di finanziamenti erogati a favore di imprese ammesse a procedure di amministrazione straordinaria e l'incremento per il 2010 del relativo stanziamento iscritto nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze. Viene poi accelerata la realizzazione degli impianti e dei sistemi occorrenti per il pedaggiamento di segmenti viari interconnessi con le autostrade. Oltre a misure volte a realizzare riduzioni lineari delle dotazioni finanziarie di parte corrente e alla norma sulla possibile riapertura dell'istruttoria tecnica relativa al Piano di rientro del Servizio sanitario della Regione Puglia, il decreto prevede la riapertura dei termini per l'utilizzo di un eventuale intervento pubblico a sostegno delle banche in condizioni di stress. Il provvedimento reca infine misure in tema di partecipazione italiana all'Expo di Yeosu e all'Esposizione internazionale orticola di Venlo, tra cui la nomina con compiti di coordinamento del commissario generale del Governo italiano.
Nel corso della discussione generale, cui hanno preso parte i sen. Marco Filippi, Sanna, Pertoldi, Armato, Ranucci (PD), De Toni (IdV), Massimo Garavaglia (LNP), Cicolani (PdL), sono stati approfonditi soprattutto i temi della ex Tirrenia e del pedaggiamento di alcuni segmenti viari, in particolare del Grande raccordo anulare di Roma. Da parte dei senatori di minoranza è stata criticata l'inerzia del Governo rispetto alla vicenda Tirrenia, che non è stata monitorata con adeguate misure di controllo e che rischia di avere conseguenze nefaste sui livelli occupazionali, mettendo comunque a repentaglio interessi nazionali di primaria rilevanza, come la continuità territoriale con riferimento ai collegamenti con le isole.
Il Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Giachino ha respinto gli appunti rivolti al Governo osservando come, pur operando in un contesto caratterizzato dalla più profonda crisi economica e finanziaria del dopoguerra e da scelte errate di politica dei trasporti e delle infrastrutture compiute dai Governi degli ultimi venti anni, l'attuale Esecutivo abbia sbloccato le concessioni autostradali e avviato importanti cantieri, realizzato forti investimenti per implementare le autostrade del mare e più in generale gestito al meglio il sistema dell'autotrasporto tanto che l'Italia risulta l'unico grande Paese europeo a non aver vissuto, negli ultimi due anni di crisi, un solo giorno di blocco.
Concluso l'esame degli emendamenti riferiti ai primi due articoli del decreto, il seguito della discussione è stato rinviato al pomeriggio.
(La seduta è terminata alle ore 12:29 )