Giovedì 19 Febbraio 2009 - 155ª Seduta pubblica (Antimeridiana)
(La seduta ha inizio alle ore 09:42)
Il Senato ha approvato in prima lettura il ddl n. 1302 di ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Federazione russa sulla cooperazione nella lotta alla criminalità, fatto a Roma il 5 novembre 2003. Nel corso della discussione generale e delle dichiarazioni di voto finali, cui hanno partecipato i sen. Pedica (IdV), Divina, Alberto Filippi (LNP), Perduca (PD) e Saltamartini (PdL), è emerso l'unanime consenso dei Gruppi alla ratifica di un accordo di cui si riconosce l'importanza e l'utilità. L'opposizione ha inteso evidenziare, attraverso un ordine del giorno a prima firma del sen. Marcenaro (PD) accolto dal Governo, la necessità di invitare il Governo russo a garantire una rapida e positiva conclusione delle indagini sui gravi delitti registratisi negli ultimi anni a danno di persone impegnate nella difesa dei diritti civili, a sottoporre a protezione tale categoria di persone e a impegnarsi nel rispetto dei diritti umani. Proprio con riferimento a quest'ultimo aspetto, il sen. Perduca ha dichiarato il voto di astensione della delegazione radicale nel PD.
L'Assemblea ha quindi definitivamente approvato il ddl n. 1325 di ratifica ed esecuzione della Convenzione tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo degli Stati Uniti d'America per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le frodi o le evasioni fiscali, con Protocollo e Verbale d'intesa, fatta a Washington il 25 agosto 1999, con Scambio di Note effettuato a Roma il 10 aprile 2006 e il 27 febbraio 2007. Il relatore, sen. Amoruso (PdL), ha sottolineato come l'Accordo creerà le premesse per un ulteriore miglioramento delle già fiorenti relazioni commerciali ed economiche tra i due Paesi ed avrà un impatto positivo sulla crisi economico-finanziaria in corso.
Il Senato ha poi approvato in prima lettura, con modificazioni, il ddl n. 1341 di conversione in legge del decreto-legge n. 3 del 2009 recante disposizioni urgenti per lo svolgimento nell'anno 2009 delle consultazioni elettorali e referendarie. Il provvedimento introduce disposizioni per consentire il contemporaneo svolgimento delle elezioni per il Parlamento europeo e del primo turno di elezioni amministrative e contiene disposizioni che fissano termini e modalità per l'esercizio del voto per corrispondenza all'estero. Il sen. Ceccanti (PD) ha dichiarato voto favorevole invitando il Governo ad attrezzarsi per un'adeguata informazione degli aventi diritto al voto all'estero e per garantire l'esercizio del voto ai malati intrasportabili, questioni in relazioni alle quali il sen. Perduca ha annunciato il voto di astensione della delegazione radicale nel PD.
Successivamente il Presidente della Giunta, sen. Follini (PD), ha denunciato il ricorso generico ed indifferente all'istituto dell'insindacabilità delle opinioni espresse dai parlamentari che sembra rispondere ad una sorta di riflesso condizionato che di fatto amplifica oltre il dovuto le prerogative dei parlamentari, cosa che ha prodotto una costante giurisprudenza contraria della Corte costituzionale e che rischia di dare fiato a quella parte dell'opinione pubblica sensibile al presunto spirito di casta. Concordando con tali considerazioni, il sen. D'Alia (UDC-SVP-Aut) ha proposto di sospendere l'esame dei documenti della Giunta riferiti a casi per i quali il ricorso all'insidacabilità presumibilmente produrrà un contrasto con la Corte costituzionale. Contrari a tale proposta si sono dichiarati i sen. Li Gotti (IdV) e Quagliariello (PdL) che, oltre a segnalare l'andamento contradditorio della giurisprudenza della Corte e pur sensibili alle considerazioni del Presidente Follini, hanno escluso l'ipotesi di una interruzione dei lavori parlamentari sulle proposte della Giunta, rendendosi piuttosto necessario un percorso di revisione regolamentare che le consenta di lavorare in condizioni di maggiore equilibrio. Il sen. Mazzatorta (LNP) ha invece preso le distanze dalle valutazioni del sen. Follini, difendendo l'operato della Giunta che ha sempre applicato una misura di difesa funzionale che nulla ha a che fare con una presunta difesa della casta; anche il sen. Valentino (PdL) ha difeso la normativa vigente in materia che tiene conto dell'impossibilità di ingabbiare il mandato parlamentare all'interno di una tipizzazione delle condotte. La sen. Finocchiaro (PD) è intervenuta a sostegno dell'invito del sen. Follini ad un uso rigorosissimo dell'istituto dell'insindacabilità, giacché l'abolizione dell'istituto dell'autorizzazione a procedere ha aggravato le responsabilità di ciascuna Camera.
Dopo la reiezione della proposta di sospensiva e la dichiarazione di inammisibilità della richiesta di voto segreto avanzata dai sen. Sanna e Casson (PD) e della richiesta dei sen. Zanda (PD) e Giambrone (IdV) di rinvio alla Giunta in attesa di una sua valutazione sul tema delle modalità di votazione, l'Assemblea ha approvato le proposte della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari di dichiarare insindacabili le opinioni espresse, ed oggetto di procedimenti penali o civili, da senatori in carica o tali all'epoca dei fatti. Si tratta di cinque deliberazioni riferite al signor Raffaele Iannuzzi, due riferite al deputato Paolo Guzzanti, mentre le altre riguardano il signor Francesco Storace e il senatore Marcello Dell'Utri. Approvata inoltre la proposta di restituzione degli atti all'autorità giudiziaria in relazione ad una domanda di autorizzazione all'utilizzazione di un'intercettazione di conversazioni telefoniche del sen. Marcello Dell'Utri.
In conclusione di seduta, la Presidenza ha annunciato il nuovo calendario adottato dalla Conferenza dei Capigruppo.
(La seduta è terminata alle ore 13:34 )