Mercoledì 18 Febbraio 2009 - 153ª Seduta pubblica (Antimeridiana)
(La seduta ha inizio alle ore 09:34)
Con 230 voti favorevoli, 15 contrari e 11 astenuti, il Senato ha definitivamente approvato il ddl n. 1360 recante modifiche alla legge 24 gennaio 1979, n. 18, concernente l'elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti all'Italia. Il ddl introduce una soglia di sbarramento del 4 per cento dei voti validi espressi sul piano nazionale ai fini dell'accesso al riparto dei seggi.
A favore del provvedimento si sono espressi il sen. Belisario (IdV) che apprezza l'intervento di allineamento alla legislazione elettorale nazionale e a quelle dei principali Paesi europei, nel quadro di un processo di semplificazione delle rappresentanze italiane che permetta loro di riconoscersi al meglio nelle principali esperienze politiche europee; il sen. Bodega (LNP) che ha apprezzato lo sforzo di razionalizzazione della rappresentanza politica e di riduzione della frammentazione partitica attraverso una soglia di sbarramento che consente di aderire più compiutamente alla manifestazione della volontà popolare; il sen. Bianco (PD) che ha espresso il convinto sostegno al ddl che pone fine a una frammentazione partitica nel Parlamento europeo che caratterizzava negativamente la sola delegazione italiana, nel contempo sottolineando l'impegno assunto in Commissione ad esaminare a breve termine le questioni irrisolte dell'eccessiva ampiezza delle circoscrizioni elettorali, della necessaria correzione dell'anomalia che impedisce alla Sardegna di esprimere parlamentari europei, di una più equa distribuizione territoriale degli eletti e dell'inadeguata presenza femminile fra gli eletti; infine, il sen. Nespoli (PdL) che ha sottolineato come l'intervento riformatore, l'unico ancorché limitato su cui si è registrata una condivisione sufficientemente ampia, porterà frutti importanti in termini di razionalizzazione e semplificazione politica, pur rendendosi necessario un più ampio intervento legislativo, anche di modifica della Costituzione, per omogeneizzare i cinque differenti sistemi elettorali attualmente in vigore in Italia.
Voto contrario è stato invece dichiarato dal sen. Fosson (UDC-SVP-Aut) che ha parlato di accordo di potere tra grandi partiti per motivi di convenienza politica a danno delle minoranze linguistiche e delle piccole realtà locali che pure godono di prrotezione costituzionale; il sen. Pistorio (MPA) che ha accusato i grandi partiti nazionali di mortificare l'idea autonomista ed altre grandi tradizioni culturali e politiche, lamentando in particolare il tradimento autonomistico perpetrato in Sicilia da una classe politica asservita alle maggiori forze poltiche nazionali; la sen. Sbarbati della componente dei repubblicani europei del Gruppo PD che ha denunciato la deriva bipartitistica cui continuerà ad essere opposto l'orgoglio di tradizioni politiche che affondano le loro radici nella cultura italiana ed europea; infine, la sen. Poretti della componente radicale del Gruppo PD che ha lamentato il cambio delle regole in corsa per meri motivi di egemonia politica da parte dei principali partiti. Il sen. Nerozzi (PD), in dissenso dal Gruppo e a nome anche dei sen. Chiaromonte, Carofiglio, Marino e Vita, ha annunciato voto di astensione non condividendo l'opportunità di legiferare in materia elettorale a ridosso delle elezioni, nonché l'assenza di misure che garantiscano un'adeguata presenza femminile e l'esercizio di un diritto di tribuna per le forze politiche che si attesteranno al di sotto della soglia di sbarramento.
L'Assemblea ha quindi avviato la discussione del ddl n. 1334 di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge n. 209 recante proroga della partecipazione italiana a missioni internazionali, già approvato dalla Camera dei deputati. I relatori, sen. Bettamio e Ramponi (PdL) hanno sottolineato l'importanza dell'azione sottesa a questo tipo di provvedimenti per l'autorevolezza e il peso politico del Paese in ambito internazionale ed hanno evidenziato due significative novità rispetto a precedenti proroghe, da una parte la previsione di una scadenza semestrale anziché annuale del rifinanziamento che garantisce maggiore elasticità all'azione del Governo e un più stretto rapporto con il Parlamento, dall'altra l'ingente entità dello stanziamento che attesta il valore strategico che l'Italia attribuisce alle missioni internazionali.
Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri Mantica ha tracciato il processo di formazione dei futuri provvedimenti di proroga secondo modalità che consentiranno al Parlamento di esprimersi preventivamente sui relativi indirizzi di poltica estera.
In discussione generale sono intervenuti i sen. Amati, Pegorer, Marcenaro, Negri, Del Vecchio, Perduca, Gasbarri, Di Giovan Paolo (PD), Pedica, Caforio (IdV) e Alberto Filippi (LNP). L'esame dell'articolato è stato rinviato al pomeriggio.
Nel corso della seduta il Presidente Schifani ha espresso l'apprezzamento e il ringraziamento del Senato alle forze dell'ordine che nel corso della notte hanno provveduto all'arresto dei presunti responsabili della violenza recentemente perpetrata a Roma ai danni di una quattordicenne e del suo giovanissimo fidanzato, sottolineando come tali fenomeni vadano affrontati attraverso indagini pronte ed efficaci, una giustizia severa e pene scontate nella loro pienezza, indipendentemente dalla nazionalità delle vittime e dei colpevoli.
(La seduta è terminata alle ore 13:35 )