Mercoledì 19 Dicembre 2007 - 269ª Seduta pubblica (Antimeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 09:34)

Il Senato, dopo aver respinto una questione pregiudiziale, illustrata dai senatori Vegas (FI) e Paolo Franco (Lega), ha avviato la discussione generale congiunta sui documenti di bilancio nel testo trasmesso dalla Camera dei deputati: il disegno di legge n. 1818-B e 1818-quater "Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2008 e bilancio pluriennale per il triennio 2008-2010 e relativa Nota di variazione; 1817-B "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2008)".

Il senatore Albonetti (RC), relatore sul bilancio, ha evidenziato che l'esame della Camera dei deputati non ha determinato effetti peggiorativi dei saldi, ma addirittura un miglioramento del saldo netto da finanziare sia in termini di cassa che di competenza; ha inoltre segnalato che la complessità della lettura dei documenti contabili richiede il completamento della riforma della struttura e della sessione di bilancio, per rendere più agevole sia l'analisi che il successivo controllo dell'efficacia della spesa. Ad avviso del senatore Legnini (PD), relatore sulla finanziaria, le molte integrazioni e modifiche apportate dall'latro ramo del Parlamento non hanno sostanzialmente mutato l'impianto del testo approvato dal Senato, né ha determinato un aumento della spesa, in quanto l'incremento della manovra lorda nella misura di 2,2 miliardi di euro è tuttavia più che compensato dalle misure di riduzione di spesa, mantenendo pressoché inalterata la pressione fiscale. Resta sostanzialmente inalterata anche la composizione della manovra, cioè il rapporto tra le entrate e le spese ed i saldi confermano inconfutabilmente il risanamento della finanza pubblica realizzato dal Governo Prodi, dopo il peggioramento registrato nella precedente legislatura. Ha inoltre illustrato le più significative modifiche introdotte dalla Camera dei deputati, rilevando che nei prossimi anni saranno necessari ulteriori interventi di razionalizzazione e riduzione della spesa pubblica.

Nella discussione generale sono intervenuti per l'opposizione i senatori Zanettin, Possa, Asciutti, Bonfrisco ed Izzo (FI), Santini (DCA-PRI-MPA), Polledri (Lega) e Valditara (AN). Soffermandosi su diversi aspetti dalla manovra finanziaria, (il regime fiscale, la politica energetica, i trasporti e le infrastrutture, l'università e la ricerca, le misure di riforma delle comunità montane) hanno unanimemente condiviso una valutazione estremamente critica della finanziaria, giudicandola priva di controllo sulla spesa pubblica e di prospettiva, un contenitore di spese disparate, incapace di invertire il declino del Paese ed invece nociva in quanto l'aumento di spesa determina le condizioni per nuove tasse ed ulteriore inflazione, finalizzata soltanto a consentire la sopravvivenza della maggioranza a scapito delle finanza pubblica.

Per la maggioranza hanno preso la parola i senatori De Petris e Donati (Verdi-Com), Villone e Paolo Brutti (SD), Tecce (RC), che hanno espresso soddisfazione per il complesso delle misure previste dalla finanziaria, che garantisce il risanamento dei conti pubblici ed al contempo affronta la questione salariale, compiendo un primo passo verso l'equità e lo sviluppo. Consenso è stato espresso per le disposizioni in materia ambientale, finalizzate al rispetto dei parametri previsti dal Protocollo di Kyoto, per l'incentivazione della ricerca sull'idrogeno, nonché per le modalità di copertura individuate dalla Camera per il Fondo per il trasporto pubblico locale. Valutazioni critiche sono state invece riservate ai commi alle disposizioni che introducono norme sull'urbanistica contrattata, giudicate un rischio per la tutela del territorio, riserve sono state espresse anche sul comma 253 dell'articolo 2, che prevede la liberalizzazione delle tratte ferroviarie redditizie, in quanto la materia è già stata ampiamente discussa in sede di esame del disegno di legge sulle liberalizzazioni ed inoltre la definizione dei criteri di liberalizzazione delle ferrovie richiede un quadro di regole condivise a tutela dell'interesse pubblico.

Ad inizio seduta il Presidente Marini ha salutato con viva soddisfazione l'approvazione della moratoria della pena di morta da parte dell'Assemblea generale dell'ONU, a coronamento di una costante azione del Governo e del Parlamento. Sono inoltre intervenuti i senatori Calderoli (Lega) e Pastore (FI) per segnalare le gravi conseguenze sotto il profilo dei costi amministrativi e della sicurezza dell'annunciata decadenza, a causa dei gravi errori legislativi in esso contenuti, del decreto-legge sulla sicurezza e per chiedere alla Presidenza un più incisivo esercizio delle proprie prerogative sull'ammissibilità dei testi. Sugli incidenti sul lavoro sono intervenuti i senatori Brisca Menapace (RC), Bonfrisco e Ferrara (FI).

(La seduta è terminata alle ore 13:55 )



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