Venerdì 16 Novembre 2007 - 254ª Seduta pubblica (Pomeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 15:33)

Con 161 voti favorevoli e 157 contrari il Senato ha approvato il disegno di legge n. 1817 (legge finanziaria 2008). L'Assemblea ha quindi approvato le Note di variazioni ed il disegno di legge n. 1818 "Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2008 e bilancio pluriennale per il triennio 2008-2010".

Nel corso della seduta l'Assemblea ha approvato gli articoli 47, 91 e 97 del disegno di legge finanziaria e, con il parere favorevole del relatore e del Governo, alcuni emendamenti accantonati: il 46.0.800 del senatore Cursi (AN), in un testo modificato dal relatore sotto il profilo della copertura finanziaria, che prevede il risarcimento dei talassemici e dei soggetti danneggiati da interventi in ambito sanitario; il 47.2 del senatore Fernando Rossi (Misto-Mpc), che estende ai contratti a tempo determinato stipulati dalla Croce rossa italiana le procedure di stabilizzazione previste dall'articolo 93 del disegno di legge. Le restanti proposte di modifica sono state respinte.

Dopo un lungo ed acceso dibattito e con una votazione sul filo dell'equilibrio l'Assemblea ha approvato l'emendamento 53.0.200 (testo 3) del senatore Manzione (Ulivo), che introduce la disciplina dell'azione collettiva risarcitoria a tutela dei consumatori (class action). Su tale votazione è intervenuto il senatore Antonione (FI) per dichiarare che ha erroneamente votato a favore del testo pur essendo contrario, evenienza che ha avuto effetti determinati sull'esito della votazione. I sostenitori della class action hanno sostenuto che il testo, che riproduce un disegno di legge approvato all'unanimità dalla Camera dei deputati nella precedente legislatura, recepisce le istanze dei cittadini e, senza in alcun modo penalizzare i diritti soggettivi, rappresenta un importante strumento di innovazione del Paese. I Gruppi di opposizione (che si sono astenuti sulla votazione, ad eccezione della Lega che ha lasciato libertà di voto) hanno sottolineato che la norma avrebbe dovuto essere dichiarata inammissibile in quanto estranea rispetto al contenuto proprio della finanziaria. Interventi molto critici sono stati svolti anche nel merito della proposta che, in considerazione della sua complessità tecnica e dei suoi gravi effetti sul processo civile e più in generale sull'ordinamento giuridico, avrebbe richiesto un esame approfondito in Commissione giustizia.

Lunga discussione si è svolta anche sull'articolo 91, di cui l'opposizione ha evidenziato il carattere demagogico e strumentale, che individua nella retribuzione del primo presidente della Corte di cassazione il limite massimo per le retribuzioni dei rapporti di lavoro con pubbliche amministrazioni, agenzie ed enti pubblici. Sono stati approvati gli emendamenti 91.700, 91.850 (testo 2)/104 e 91.850 (testo 2) del relatore, e 91.850 (testo 2)/112 del senatore Storace (Misto-LD), che prevede la trasmissione alla Commissione parlamentare di vigilanza dei dati sui compensi dei dirigenti e dei collaboratori della RAI. Inoltre, il Governo ha accolto l'ordine del giorno G91.100 del senatore Ciccanti (UDC) , sul finanziamento dell'attività della Corte dei conti.

In dichiarazione di voto finale sulla finanziaria sono intervenuti per l'opposizione i senatori De Gregorio (Misto-InM), Losurdo (Misto-LD), Cutrufo (DCA-PRI-MPA), Polledri (Lega), Ciccanti (UDC), Matteoli (AN) e Azzollini, che hanno ribadito le negative valutazioni svolte in discussione generale, ponendo l'accento in particolare sull'incremento della spesa pubblica corrente e sul rinvio del necessario risanamento dei conti pubblici, nel tentativo di saldare con disposizioni di varia natura una maggioranza debole e ricattabile da ogni singolo senatore. Hanno inoltre evidenziato la penalizzazione del comparto sicurezza, il mancato ristoro delle famiglie e dei ceti medi, colpiti dalla finanziaria dell'anno scorso e dall'aumento dei beni di prima necessità, l'ulteriore incremento della pressione fiscale sulle imprese e, più complessivamente, l'incapacità del Governo di far crescere il Paese e realizzare le riforme utili ai cittadini. I senatori dell'opposizione hanno inoltre evidenziato l'esaurimento della maggioranza politica che sostiene il Governo ed il contributo determinante dei senatori a vita all'approvazione della finanziaria.

A nome della maggioranza hanno preso la parola i senatori Barbato (Misto-Pop-Udeur), Barbieri (Misto-CS), Formisano (Misto-IdV), Peterlini (Aut), Ripamonti (Verdi-Com, che ha preso la parola anche a nome dei Gruppi RC e SD) e Finocchiaro (Ulivo). Gli oratori hanno sottolineato in primo luogo il valore politico dell'approvazione della finanziaria attraverso il dibattito parlamentare e senza il ricorso alla fiducia nonostante l'esiguo margine in Senato. Hanno inoltre rimarcato i risultati raggiunti sul piano del risanamento, dell'equità e dello sviluppo nonostante il rilevante peso degli interessi sul debito pubblico e l'importanza delle norme sulla riduzione dei costi della politica e dello snellimento della composizione dell'Esecutivo. A giudizio della maggioranza, la finanziaria, che sintetizza le diverse culture politiche del centrosinistra, contiene numerose misure positive per la società italiana, che devono essere efficacemente comunicate ai cittadini con i quali è ora possibile ripristinare un rapporto sintonico: ad esempio, la riduzione dell'ICI sulla prima casa; la destinazione dell'eventuale extragettito alla riduzione della pressione fiscale per i lavoratori dipendenti; la stabilizzazione dei precari; l'individuazione di un percorso verso uno sviluppo sano e sostenibile attraverso un nuovo sistema di incentivi per le fonti rinnovabili.

Il senatore Fernando Rossi (Misto-Mpc) ha dichiarato di votare una finanziaria che contiene misure per il riequilibrio sociale, anche se non è in grado di innescare la ripresa del Paese. Il senatore a vita Cossiga (Misto) ha annunciato il suo voto contrario per rimarcare la contrarietà all'istituzione della Commissione di inchiesta sui fatti del G8 di Genova. Il senatore Bordon (Ulivo) ha annunciato un voto favorevole, pur rilevando la fragilità del sistema istituzionale e l'esaurimento della maggioranza politica. Il senatore Dini (Ulivo) ha anch'egli annunciato un voto favorevole ma rilevando le numerose fragilità del provvedimento, che non realizza il risanamento dei conti pubblici e la riduzione della pressione fiscale a causa di un aumento della spesa pubblica non sempre giustificato, ritenendo necessario superare l'attuale quadro politico perché il Governo non appare adatto ad invertire il declino economico del Paese.

A fina seduta il senatore Tonini (Aut) ha annunciato l'approvazione da parte della terza Commissione dell'Assemblea generale dell'ONU della moratoria delle esecuzioni della pena di morte; hanno quindi preso la parola i senatori Morselli (Misto-LD), Biondi , Sterpa e Schifani (FI), Matteoli (AN), Fruscio (Lega), Rotondi (DCA-PRI-MPA), Furio Colombo (Ulivo) e Buttiglione (UDC), che ha chiesto anche la costituzione di un giurì d'onore sugli accenni fatti dalla senatrice Finoccchiaro nel corso della dichiarazione di voto a presunte corruzioni di senatori.

Il Senato tornerà a riunirsi martedì 27 novembre, alle ore 16,30.

(La seduta è terminata alle ore 23:50 )



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