Martedì 6 Novembre 2007 - 241ª Seduta pubblica (Antimeridiana)
(La seduta ha inizio alle ore 09:32)
Il Senato ha proseguito la discussione generale congiunta dei disegni di legge n. 1818 "Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2008 e bilancio pluriennale per il triennio 2008-2010" e n. 1817 "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato ( legge finanziaria 2008)".
I senatori Ria, Ronchi, Morando e Micheloni (Ulivo), Pellegatta e Donati (Verdi-Com), Perrin (Aut), Alfonzi e Martone (RC) e Giovanni Battaglia e Villone (SD), intervenuti nella discussione a nome dei Gruppi di maggioranza, hanno espresso condivisione per la politica economica realizzata dal Governo e dalla maggioranza, imperniata sul contestuale perseguimento degli obiettivi di risanamento finanziario, sviluppo economico ed equità sociale, scelta che nonostante le aspre polemiche politiche e mediatiche sta esplicando effetti positivi sul piano dei conti pubblici, della restituzione ai cittadini delle ingenti risorse derivanti dal recupero dell'evasione fiscale e dell'impulso alla crescita dell'occupazione e dell'economia. Sono stati inoltre evidenziati il concreto sostegno alle famiglie realizzato attraverso il pacchetto casa e l'abolizione del ticket sulla diagnostica nonché l'impegno alla riduzione della pressione fiscale sul lavoro dipendente, la ripresa degli investimenti per l'università e la ricerca, il finanziamento, seppur limitato al 2008, del Fondo per il trasporto pubblico locale, i notevoli investimenti per le infrastrutture, il credito di imposta sulle nuove assunzioni nel Mezzogiorno e le norme sulle energie rinnovabili, che avranno un impatto positivo sul sistema energetico e sulla competitività del Paese. Ad avviso del senatore Perrin sarebbe stato auspicabile evitare l'inserimento in finanziaria di una riforma ordinamentale delle comunità montane; la senatrice Alfonzi (RC) ha valutato la finanziaria eccessivamente timida rispetto al disagio sociale dei lavoratori e alla difficile condizione della donna lavoratrice; l'intervento del senatore Villone è stato dedicato alle misure del provvedimento relative al contenimento dei costi della politica.
Nettamente contraria la valutazione dei senatori dell'opposizione che hanno preso la parola: Carrara, Grillo, Gentile, Camber, Sanciu e Sterpa (FI), Maninetti e Ciccanti (UDC), Santini (DCA-PRI-MPA) e Butti, Paravia e Curto (AN). A loro avviso la finanziaria è l'ennesima occasione persa dal governo Prodi, che condizionato dall'eterogeneità della maggioranza ha rinviato il risanamento della finanza pubblica, destinando l'extragettito risultante dall'incremento della pressione fiscale ad una spesa pubblica di natura clientelare ed improduttiva, senza affrontare il problema principale del Paese, cioè il recupero di competitività dell'apparato produttivo; né la finanziaria prevede significativi interventi per le famiglie e le imprese, in quanto non realizza un'effettiva riduzione della pressione fiscale. Il centrodestra ha inoltre rilevato criticamente la dubbia copertura finanziaria di molte norme, l'insufficienza della politica energetica che elude il nodo essenziale del nucleare, l'inadeguatezza delle scelte nel settore delle infrastrutture, l'insufficienza degli investimenti in ricerca e sviluppo, l'assenza di un sostegno allo sviluppo della tecnologia digitale, il palese disinteresse nei confronti della montagna. Il senatore Grillo ha criticato le affermazioni del Ministro dell'economia circa il presunto risanamento della finanza pubblica realizzato dall'Esecutivo; in realtà il Ministro ha drammatizzato la buona situazione dei conti ereditata dal Governo Berlusconi per poter varare l'anno scorso una finanziaria punitiva e recessiva e quindi distribuire a pioggia il prevedibile extragettito.
Ad inizio seduta per esprimere cordoglio per la scomparsa di Enzo Biagi e ricordare il suo lavoro di giornalista hanno preso la parola i senatori Novi (FI), Finocchiaro e Furio Colombo(Ulivo), Brisca Menapace (RC), Libè (UDC), Pellegatta (Verdi-Com) e Mele (SD) ed a nome del Governo il ministro per gli affari regionali e le autonomie locali Lanzillotta. A tali espressioni di cordoglio si è associata la Presidenza.
(La seduta è terminata alle ore 13:57 )