La seduta dell'Assemblea è stata dedicata alla discussione del disegno di legge n. 1269, che delega il Governo a rivedere la disciplina relativa alla titolarità ed al mercato dei diritti di trasmissione degli eventi sportivi e dei tornei professionistici organizzati a livello nazionale. I relatori Scalera e Mazzarello hanno riferito sull'attività svolta dalle Commissioni riunite 7^ e 8^, anche attraverso l'audizione dei diversi operatori del settore calcistico, sottolineando il costruttivo confronto sui problemi realizzato tra i diversi Gruppi parlamentari. Hanno inoltre illustrato i contenuti del provvedimento ponendo l'accento sulla commercializzazione dei diritti di trasmissione in forma centralizzata da parte del soggetto organizzatore dell'evento, strumento che rappresenta un positivo punto di equilibrio all'interno di una logica di mercato aperto, nel quale viene garantita la trasparenza e la libera concorrenza nell'acquisto dei diritti di trasmissione evitando il formarsi di posizioni dominanti. La commercializzazione centralizzata e la previsione di equi criteri nella ripartizione delle risorse garantisce inoltre il ripristino di un equilibrio competitivo tra i partecipanti, che nel settore del calcio è a lungo mancato a discapito delle società minori, ma anche del complessivo interesse del campionato. In discussione generale è intervenuta la senatrice Pellegatta (Verdi-Com), che dichiarando apprezzamento per il disegno di legge ha sottolineato l'importanza della componente identitaria, culturale e sociale del fenomeno sportivo e quindi la sua irriducibilità ad una logica esclusivamente mercantile.

In apertura di seduta il presidente Marini ha letto la missiva, inviata alla Presidenza del Senato e ad altre istituzioni, con la quale il professor Romano Vaccarella ha motivato le sue dimissioni da giudice della Corte costituzionale, che nella giornata di ieri sono state respinte dalla stessa Corte. In relazione all'evolversi della vicenda la Conferenza dei Capigruppo assumerà le proprie determinazioni su un eventuale intervento del Governo in Senato.