Nella seduta del 26 febbraio l'Assemblea del Senato ha approvato definitivamente, con 105 voti favorevoli, 64 contrari e un'astensione, il ddl n. 1384, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 208/2024 su situazioni di emergenza e attuazione del PNRR, nel testo già approvato dalla Camera dei deputati il 18 febbraio, sul quale il Governo aveva posto la questione di fiducia.
Il provvedimento, approvato dal Consiglio dei Ministri il 23 dicembre 2024, prevede la predisposizione, ad opera del Commissario straordinario di Caivano, di un piano straordinario per la riqualificazione infrastrutturale e sociale di altre sette aree ad alta vulnerabilità sociale: i comuni di Rozzano nella città metropolitana di Milano, di Orta Nova in provincia di Foggia, di Rosarno e San Ferdinando nella città metropolitana di Reggio Calabria, i quartieri Alessandrino-Quarticciolo a Roma, Scampia-Secondigliano a Napoli, San Cristoforo a Catania e Borgo Nuovo a Palermo. Per il piano di riqualificazione sono stanziati 180 milioni di euro. Sul fronte della protezione civile, si ampliano i fondi per la ricostruzione post-sisma e per Ischia e Campi Flegrei. Vengono prorogate le agenzie portuali e incentivata l'assunzione di giovani disabili nel terzo settore. È inoltre stabilito che, con decreto del Ministero per l'ambiente e la sicurezza energetica, vengano definiti requisiti e condizioni per l'assunzione da parte del Gestore dei servizi energetici del ruolo di garante di ultima istanza, al fine di assicurare l’attuazione entro la fine del 2024 della riforma n. 4 del capitolo Repower del PNRR. Ulteriori disposizioni riguardano, tra l'altro, l'attribuzione di nuovi poteri e funzioni ai Commissario straordinari per la crisi idrica in Sicilia e per il Giubileo 2025, il trasferimento all'Autorità per la laguna di Venezia delle funzioni del Commissariato straordinario per il MOSE, che viene soppresso, il nodo ferroviario di Genova, il dimensionamento scolastico, le scuole slovene in Friuli-Venezia Giulia.
L'esame in sede referente
Il disegno di legge è stato incardinato nella 8a Commissione il 19 febbraio, con la relazione della senatrice Tubetti (FdI). Il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno è scaduto il 24 febbraio. Il 25 febbraio il Presidente Rosa (FdI) ha dato conto della presentazione di 265 emendamenti e 11 ordini del giorno. Si è quindi svolta la discussione generale con l'intervento dei senatori Irto, Basso, Fina (PD), Fregolent (IV), Di Girolamo (M5S) e Aurora Floridia (AVS), che hanno criticato la scarsità del tempo assegnato per l'esame in sede referente e hanno rilevato specifiche carenze del provvedimento con riguardo all'attuazione del PNRR e alle misure per affrontare le attuali emergenze economiche e sociali. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Matilde Siracusano ha replicato motivando le scelte assunte dal Governo e sottolineando l'efficacia degli interventi per il recupero del disagio giovanile sul modello di quanto realizzato a Caivano. Ha riconosciuto che la prassi del monocameralismo alternato per cui i decreti-legge sono discussi compiutamente solo dal ramo del Parlamento che svolge l'esame in prima lettura deve essere oggetto di riflessione. Dopo l'illustrazione degli emendamenti, con l'intervento del senatore Nave (M5S), si è svolto l'esame degli ordini del giorno. Ne sono risultati accolti numerosi presentati da senatori del M5S: il G/1384/3/8 (testo 2), il G/1384/5/8 (testo 2), il G/1384/6/8 e il G/1384/7/8 (testo 2), sul riuso delle risorse idriche e la crisi idrica in Sicilia, il G/1384/8/8 (testo 2), sull'inquinamento di alcune aree della Sicilia con rifiuti di materiali impiegati nelle serre, e il G/1384/11/8 (testo 2), sul contenimento dei costi delle bollette per i clienti vulnerabili. Sono stati inoltre accolti il G/1384/9/8, sul finanziamento della messa in sicurezza del viadotto di San Luca nel comune di Marostica (VI), di iniziativa della senatrice Bizzotto (LSP), e il G/1384/10/8, sul contenzioso tributario connesso agli eventi sismici del 1990 nella Sicilia orientale, dei senatori Nicita e Basso (PD). Constatata l'impossibilità di votare gli emendamenti in tempo utile, la Commissione ha quindi convenuto di interrompere l'esame senza il conferimento del mandato al relatore.
La discussione in Assemblea
Nella seduta del 25 febbraio il vice presidente dell'8a Commissione, senatore Rosa (FdI), ha dato conto all'Assemblea della mancata conclusione dell'esame in sede referente. È stata quindi avviata la discussione generale, alla quale hanno preso parte i senatori Dafne Musolino, Silvia Fregolent (IV), Elena Sironi, Concetta Damante, Maria Domenica Castellone, Gabriella Di Girolamo (M5S), Verducci, Fina (PD), Russo (FdI), Aurora Floridia, Magni (Misto-AVS) e Germanà (LSP). I senatori di opposizione hanno denunciato l'abuso della decretazione d'urgenza e la mancanza di una pianificazione strutturale su emergenze ambientali e idriche. IV ha criticato il Governo per i ritardi nell'attuazione del PNRR, attribuendoli a una governance inefficace e a continue nomine di commissari; M5S ha contestato la scelta delle priorità, accusando l'Esecutivo di ignorare problemi reali come sanità, disagio sociale e lavorativo e crisi industriale; il PD ha denunciato la strategia del Governo, che, invece di stanziare nuove risorse, redistribuisce fondi già assegnati, sottolineando il peggioramento delle condizioni economiche e sociali degli italiani; AVS ha posto l'accento sulla necessità di una transizione ecologica concreta, evidenziando il bisogno di misure strutturali per ridurre il costo dell'energia. I senatori di maggioranza hanno espresso soddisfazione per le misure adottate: FdI ha rivendicato l'efficacia del "modello Caivano" per la riqualificazione urbana e la lotta alla criminalità, con interventi mirati in aree critiche; LSP ha difeso la costruzione del Ponte sullo Stretto e investimenti infrastrutturali come soluzioni prioritarie per la crescita.
La discussione generale si è conclusa il 26 febbraio con l'intervento della senatrice Cosenza (FdI). Il Ministro per i rapporti con il Parlamento Ciriani ha quindi posto la questione di fiducia, a nome del Governo, sull'approvazione, senza emendamenti, dell'articolo unico del ddl di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 208, nel testo approvato dalla Camera dei deputati. Nelle dichiarazioni finali hanno annunciato la fiducia i senatori De Poli (Cd'I), secondo cui il provvedimento favorisce la crescita sostenibile e inclusiva, contribuendo alla coesione sociale e alla sicurezza; Rosso (FI-BP), che ha elogiato il decreto come una risposta concreta alle emergenze e una spinta per l'attuazione del PNRR, apprezzando le misure destinate a combattere il degrado, aiutare i più fragili e investire nel lavoro; Tilde Minasi (LSP), che si è concentrata sugli emendamenti voluti dalla Lega, che hanno rafforzato il decreto con interventi concreti su politiche sociali, lavoro, formazione e tutela delle categorie più vulnerabili; Cinzia Pellegrino (FdI), che ha espresso soddisfazione per la gestione della crisi idrica in Sicilia e riconosciuto i progressi del Governo Meloni nel rendere attuabile il PNRR, affrontando criticità passate e migliorando la gestione dei fondi. Hanno negato la fiducia i senatori Raffaella Paita (IV), che ha criticato il Governo per il ritardo nell'attuazione delle opere del PNRR, soprattutto nei settori energetico e infrastrutturale, e per la mancanza di una strategia chiara; Magni (AVS), secondo cui il Governo non ha investito adeguatamente per ridurre le disuguaglianze, migliorare i trasporti pubblici e potenziare il settore scolastico; Nave (M5S), che ha accusato il Governo di confondere le priorità, lamentando la mancata attuazione di misure per la sicurezza nei Campi Flegrei, la ricostruzione a Ischia, il contrasto alla povertà educativa e la dispersione scolastica; Beatrice Lorenzin (PD), che ha ribadito l'urgenza di investire in istruzione, ricerca e sviluppo per contrastare la crisi economica e demografica e di affrontare il cambiamento climatico e il caro energia per garantire stabilità e crescita.