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3 marzo 2025 | Numero 90
Temi e provvedimenti in Senato → Le approvazioni della settimana scorsa
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Lavori pubblici, energia

Convertito in legge il decreto su situazioni di emergenza e attuazione del PNRR

decreto su situazioni di emergenza e attuazione del PNRR

Nella seduta del 26 febbraio l'Assemblea del Senato ha approvato definitivamente, con 105 voti favorevoli, 64 contrari e un'astensione, il ddl n. 1384, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 208/2024 su situazioni di emergenza e attuazione del PNRR, nel testo già approvato dalla Camera dei deputati il 18 febbraio, sul quale il Governo aveva posto la questione di fiducia.

Il provvedimento, approvato dal Consiglio dei Ministri il 23 dicembre 2024, prevede la predisposizione, ad opera del Commissario straordinario di Caivano, di un piano straordinario per la riqualificazione infrastrutturale e sociale di altre sette aree ad alta vulnerabilità sociale: i comuni di Rozzano nella città metropolitana di Milano, di Orta Nova in provincia di Foggia, di Rosarno e San Ferdinando nella città metropolitana di Reggio Calabria, i quartieri Alessandrino-Quarticciolo a Roma, Scampia-Secondigliano a Napoli, San Cristoforo a Catania e Borgo Nuovo a Palermo. Per il piano di riqualificazione sono stanziati 180 milioni di euro. Sul fronte della protezione civile, si ampliano i fondi per la ricostruzione post-sisma e per Ischia e Campi Flegrei. Vengono prorogate le agenzie portuali e incentivata l'assunzione di giovani disabili nel terzo settore. È inoltre stabilito che, con decreto del Ministero per l'ambiente e la sicurezza energetica, vengano definiti requisiti e condizioni per l'assunzione da parte del Gestore dei servizi energetici del ruolo di garante di ultima istanza, al fine di assicurare l’attuazione entro la fine del 2024 della riforma n. 4 del capitolo Repower del PNRR. Ulteriori disposizioni riguardano, tra l'altro, l'attribuzione di nuovi poteri e funzioni ai Commissario straordinari per la crisi idrica in Sicilia e per il Giubileo 2025, il trasferimento all'Autorità per la laguna di Venezia delle funzioni del Commissariato straordinario per il MOSE, che viene soppresso, il nodo ferroviario di Genova, il dimensionamento scolastico, le scuole slovene in Friuli-Venezia Giulia.

L'esame in sede referente

Il disegno di legge è stato incardinato nella 8a Commissione il 19 febbraio, con la relazione della senatrice Tubetti (FdI). Il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno è scaduto il 24 febbraio. Il 25 febbraio il Presidente Rosa (FdI) ha dato conto della presentazione di 265 emendamenti e 11 ordini del giorno. Si è quindi svolta la discussione generale con l'intervento dei senatori Irto, Basso, Fina (PD), Fregolent (IV), Di Girolamo (M5S) e Aurora Floridia (AVS), che hanno criticato la scarsità del tempo assegnato per l'esame in sede referente e hanno rilevato specifiche carenze del provvedimento con riguardo all'attuazione del PNRR e alle misure per affrontare le attuali emergenze economiche e sociali. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Matilde Siracusano ha replicato motivando le scelte assunte dal Governo e sottolineando l'efficacia degli interventi per il recupero del disagio giovanile sul modello di quanto realizzato a Caivano. Ha riconosciuto che la prassi del monocameralismo alternato per cui i decreti-legge sono discussi compiutamente solo dal ramo del Parlamento che svolge l'esame in prima lettura deve essere oggetto di riflessione. Dopo l'illustrazione degli emendamenti, con l'intervento del senatore Nave (M5S), si è svolto l'esame degli ordini del giorno. Ne sono risultati accolti numerosi presentati da senatori del M5S: il G/1384/3/8 (testo 2), il G/1384/5/8 (testo 2), il G/1384/6/8 e il G/1384/7/8 (testo 2), sul riuso delle risorse idriche e la crisi idrica in Sicilia, il G/1384/8/8 (testo 2), sull'inquinamento di alcune aree della Sicilia con rifiuti di materiali impiegati nelle serre, e il G/1384/11/8 (testo 2), sul contenimento dei costi delle bollette per i clienti vulnerabili. Sono stati inoltre accolti il G/1384/9/8, sul finanziamento della messa in sicurezza del viadotto di San Luca nel comune di Marostica (VI), di iniziativa della senatrice Bizzotto (LSP), e il G/1384/10/8, sul contenzioso tributario connesso agli eventi sismici del 1990 nella Sicilia orientale, dei senatori Nicita e Basso (PD). Constatata l'impossibilità di votare gli emendamenti in tempo utile, la Commissione ha quindi convenuto di interrompere l'esame senza il conferimento del mandato al relatore.

La discussione in Assemblea

Nella seduta del 25 febbraio il vice presidente dell'8a Commissione, senatore Rosa (FdI), ha dato conto all'Assemblea della mancata conclusione dell'esame in sede referente. È stata quindi avviata la discussione generale, alla quale hanno preso parte i senatori Dafne Musolino, Silvia Fregolent (IV), Elena Sironi, Concetta Damante, Maria Domenica Castellone, Gabriella Di Girolamo (M5S), Verducci, Fina (PD), Russo (FdI), Aurora Floridia, Magni (Misto-AVS) e Germanà (LSP). I senatori di opposizione hanno denunciato l'abuso della decretazione d'urgenza e la mancanza di una pianificazione strutturale su emergenze ambientali e idriche. IV ha criticato il Governo per i ritardi nell'attuazione del PNRR, attribuendoli a una governance inefficace e a continue nomine di commissari; M5S ha contestato la scelta delle priorità, accusando l'Esecutivo di ignorare problemi reali come sanità, disagio sociale e lavorativo e crisi industriale; il PD ha denunciato la strategia del Governo, che, invece di stanziare nuove risorse, redistribuisce fondi già assegnati, sottolineando il peggioramento delle condizioni economiche e sociali degli italiani; AVS ha posto l'accento sulla necessità di una transizione ecologica concreta, evidenziando il bisogno di misure strutturali per ridurre il costo dell'energia. I senatori di maggioranza hanno espresso soddisfazione per le misure adottate: FdI ha rivendicato l'efficacia del "modello Caivano" per la riqualificazione urbana e la lotta alla criminalità, con interventi mirati in aree critiche; LSP ha difeso la costruzione del Ponte sullo Stretto e investimenti infrastrutturali come soluzioni prioritarie per la crescita.

La discussione generale si è conclusa il 26 febbraio con l'intervento della senatrice Cosenza (FdI). Il Ministro per i rapporti con il Parlamento Ciriani ha quindi posto la questione di fiducia, a nome del Governo, sull'approvazione, senza emendamenti, dell'articolo unico del ddl di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 208, nel testo approvato dalla Camera dei deputati. Nelle dichiarazioni finali hanno annunciato la fiducia i senatori De Poli (Cd'I), secondo cui il provvedimento favorisce la crescita sostenibile e inclusiva, contribuendo alla coesione sociale e alla sicurezza; Rosso (FI-BP), che ha elogiato il decreto come una risposta concreta alle emergenze e una spinta per l'attuazione del PNRR, apprezzando le misure destinate a combattere il degrado, aiutare i più fragili e investire nel lavoro; Tilde Minasi (LSP), che si è concentrata sugli emendamenti voluti dalla Lega, che hanno rafforzato il decreto con interventi concreti su politiche sociali, lavoro, formazione e tutela delle categorie più vulnerabili; Cinzia Pellegrino (FdI), che ha espresso soddisfazione per la gestione della crisi idrica in Sicilia e riconosciuto i progressi del Governo Meloni nel rendere attuabile il PNRR, affrontando criticità passate e migliorando la gestione dei fondi. Hanno negato la fiducia i senatori Raffaella Paita (IV), che ha criticato il Governo per il ritardo nell'attuazione delle opere del PNRR, soprattutto nei settori energetico e infrastrutturale, e per la mancanza di una strategia chiara; Magni (AVS), secondo cui il Governo non ha investito adeguatamente per ridurre le disuguaglianze, migliorare i trasporti pubblici e potenziare il settore scolastico; Nave (M5S), che ha accusato il Governo di confondere le priorità, lamentando la mancata attuazione di misure per la sicurezza nei Campi Flegrei, la ricostruzione a Ischia, il contrasto alla povertà educativa e la dispersione scolastica; Beatrice Lorenzin (PD), che ha ribadito l'urgenza di investire in istruzione, ricerca e sviluppo per contrastare la crisi economica e demografica e di affrontare il cambiamento climatico e il caro energia per garantire stabilità e crescita.

Politiche dell'UE

Approvata in prima lettura la Legge di delegazione europea 2024. Il testo passa alla Camera

Legge di delegazione europea 2024

Il 27 febbraio l'Assemblea del Senato ha approvato in prima lettura il ddl n. 1258 di delegazione europea 2024, con 81 voti favorevoli e 60 astensioni. Il testo è quindi passato all'esame dell'altro ramo del Parlamento.

Alla luce delle corpose modifiche introdotte in Commissione, il testo si compone di 26 articoli suddivisi in tre Capi. Tra le direttive recepite vi sono interventi in materia di tutela dei consumatori, di protezione dei lavoratori contro i rischi connessi all'esposizione all'amianto e di tutela penale dell'ambiente. Si dà inoltre attuazione, tra gli altri ai regolamenti sulla produzione e conservazione di prove elettroniche nei procedimenti penali, sull'esecuzione di pene detentive a seguito di procedimenti penali, sulla tutela dei prodotti artigianali e industriali con certificazione di legame tra qualità e origine geografica. Tra le modifiche principali, la Commissione ha escluso i contratti di credito di entità trascurabile, rafforzando la protezione dei consumatori; sono stati approvati interventi per semplificare le norme sui contratti di servizi finanziari a distanza e per rafforzare la tutela ambientale, con nuove regole sulla gestione dei rifiuti elettronici e la qualità dell'aria. La Commissione ha inoltre lavorato per migliorare la sicurezza alimentare, introducendo un nuovo criterio per i controlli alle frontiere, con l'obiettivo di tutelare i consumatori e contrastare la concorrenza sleale da parte dei Paesi terzi. Altri interventi hanno riguardato le politiche di sostenibilità e la gestione delle risorse naturali, con una particolare attenzione alla proporzionalità degli obblighi per le imprese, tenendo conto della loro dimensione.

L'esame in Commissione e la discussione in Assemblea si sono svolti congiuntamente con la Relazione sulla partecipazione dell'Italia all'UE 2024 (Doc. LXXXVI, n. 2), per la quale è stato nominato relatore il senatore Zanettin (FI-BP).

L'esame in sede referente

Il disegno di legge è stato incardinato nella 4a Commissione il 15 ottobre con la relazione del senatore Scurria (FdI) e, ai sensi dell'art. 144-bis del Regolamento del Senato, ne è stata deliberata la congiunzione con il seguito dell'esame della Relazione sulla partecipazione dell'Italia all'UE 2024 (Doc. LXXXVI, n. 2), avviato il 6 agosto con la relazione del senatore Zanettin (FI). Il 13 novembre il Presidente Terzi di Sant'Agata (FdI) ha riepilogato l'iter in sede consultiva dei due provvedimenti, comunicando che sono pervenute le relazioni delle Commissioni 1a, 2a, 3a, 5a, 7a e 9a sul disegno di legge e i pareri delle Commissioni 1a, 2a, 3a, 7a e 9a sul Documento in esame. Inoltre è stata illustrata la relazione non ostativa della Commissione bilancio, in merito alla copertura finanziaria prevista per alcuni articoli del ddl. Dal 13 al 26 novembre si è svolta una procedura informativa sui temi in oggetto: la documentazione acquisita nel corso delle audizioni è disponibile per la consultazione sulla pagina web della Commissione. Il 4 dicembre sono pervenute le relazioni sul ddl e i pareri sul Documento da parte della 6a e della 10a Commissione. Il 6 dicembre sono stati pubblicati gli emendamenti e ordini del giorno presentati. L'11 dicembre è pervenuto il parere non ostativo sugli emendamenti al ddl, con un'osservazione in riferimento all'emendamento 6.0.26, da parte della 2a Commissione. Il 14 gennaio è stato pubblicato l'emendamento del Governo 1.100, contenente la delega per l'attuazione della direttiva (UE) 2024/3017 incentrata sui princìpi fondamentali in materia di inchieste nel settore del trasporto marittimo. Il 21 gennaio è intervenuto il ministro per gli affari europei, il PNRR e le politiche di coesione, Tommaso Foti, che ha preannunciato la presentazione di ulteriori emendamenti governativi al ddl in esame e ha auspicato un confronto di merito preventivo sia sui provvedimenti da adottare che sulle procedure di infrazione da affrontare. Il 4 e il 7 febbraio sono stati presentati nuovi emendamenti del relatore e del Governo, nuovi subemendamenti e sono state rese comunicazioni sull'ammissibilità delle proposte di modifica. L'11 febbraio si è svolta la votazione degli ordini del giorno, alcuni dei quali sono risultati approvati. Tra questi, G/1258/1/4 (Testo 2), sulla qualità delle acque destinate al consumo umano, G/1258/4/4 (Testo 2), sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici, G/1258/5/4 (Testo 2) e G/1258/9/4, sullo smaltimento dei pannelli fotovoltaici, G/1258/6/4 (Testo 2) e G/1258/7/4, sui prodotti "a deforestazione zero", G/1258/8/4 (Testo 2), sugli imballaggi di prodotti alimentari in plastica riciclata, G/1258/11/4, sulla sicurezza dei biocidi. È stata quindi avviata la votazione degli emendamenti, proseguita nelle sedute del 12 (antimeridiana e pomeridiana) e del 13 febbraio. Sono risultati approvati 5 emendamenti all'articolo 1 di integrazione del novero degli atti europei che il Governo è delegato ad attuare e recepire, gli emendamenti 3.8 e 3.9 sul credito al consumo, il 3.0.100 sulle sanzioni per violazione di misure restrittive dell'UE, il 6.16 e il 6.18 sugli oneri di gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche posti a carico dei produttori, il 6.0.100 e il 6.0.200 (come subemendato dal 6.0.200/7) in materia di emissioni industriali e discariche di rifiuti, il 6.0.3000 sul lavoro mediante piattaforme digitali, il 6.0.400 sulla qualità dell'aria, il 6.0.500 (come subemendato dal 6.0.500/2) in materia di ripristino della natura e degli ecosistemi. Il 19 febbraio, nelle sedute antimeridiana e pomeridiana, sono stati discussi e approvati, tra gli altri, gli emendamenti: 2.0.1 (testo 3), sulla costituzione di un tavolo tecnico in materia di adeguata remunerazione per i medici specializzandi, 7.100 del relatore, relativo agli ordini europei di produzione e conservazione di prove elettroniche nei procedimenti penali e per l'esecuzione di pene detentive, 7.0.100 del Governo, sulle condizioni per l'esercizio dell'attività di trasportatore su strada, 10.0.100 del Governo, come modificato dai subemendamenti approvati, sull'accesso delle società al mercato dei capitali, gli identici emendamenti 13.6 (testo 2) e 13.7 (testo 2), sui meccanismi di dovuta diligenza richiesti a operatori e commercianti nell'applicazione delle regole per il contrasto alla deforestazione globale, 15.1, che introduce, nell'ambito dei controlli sull'uso di farmaci autorizzati come medicinali veterinari o come additivi per mangimi, il principio di reciprocità a tutela dei produttori agricoli dalla concorrenza sleale di Paesi terzi. È stato accolto dal Governo l'ordine del giorno G/1258/16/4, che impegna il Ministero dell'agricoltura ad operare, ove necessario, di intesa con il Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica nell'applicazione del regolamento UE per il constrasto alla deforestazione globale. Tra gli altri, è stato inoltre approvato l'ordine del giorno G/1258/2/4 (testo 2), che impegna il Governo a valutare iniziative per agevolare le procedure di autorizzazione, per le aziende italiane, riguardo l'esportazione di alcune tipologie di prodotti verso la Federazione Russa e la Bielorussia, previste dai regolamenti europei in deroga alle sanzioni vigenti.
Il 25 febbraio sono stati approvati gli emendamenti del relatore di recepimento dei pareri, contrario e non ostativo con condizioni, della 5a Commissione sugli ulteriori emendamenti accolti (testi in allegato al resoconto). In seguito alle dichiarazioni di voto finali congiunte su provvedimenti in titolo dei senatori Zanettin (FI-BP), Matera (FdI) e Murelli (LSP), favorevole, Lombardo (Az), Rojc (PD) e Bevilacqua (M5S) di astensione, la Commissione ha conferito il mandato al relatore Scurria a riferire all'Assemblea in senso favorevole all'approvazione del disegno di legge di delegazione europea 2024, con le modificazioni ad esso apportate nel corso dell'esame.

La discussione in Assemblea

Il 26 febbraio il disegno di legge è stato illustrato all'Assemblea dal relatore Scurria. Nella discussione generale sono intervenuti i senatori Susanna Camusso, Sensi (PD), Satta, Matera (FdI) ed Eelna Murelli (LSP). Il relatore Scurria ha evidenziato che ben 13 articoli sono frutto del lavoro parlamentare, esprimendo soddisfazione per i risultati conseguiti. Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giuseppina Castiello ha sottolineato l'impegno dell'Esecutivo nel garantire un adeguamento rapido della legislazione italiana agli obblighi europei, con l'obiettivo di evitare procedure di infrazione, ponendo l'accento sulla costante collaborazione con le istituzioni europee. Durante l'esame dell'articolato sono stati approvati gli emendamenti 1.500 del relatore, 2.0.250 (testo 2) del senatore Zanettin (FI-BP) e altri, 12.0.250 (testo 2) del senatore Garavaglia (LSP) e 14.0.250 (testo 2) del senatore Centinaio (LSP) e altri. Sono stati altresì accolti diversi ordini del giorno: G1.1, G1.2, G1.3, G7.1, G7.2, G23.1, G23.2, G24.1 e G25.1 della Commissione, G7.100 dei senatori Liris e Satta (FdI), G7.101 della senatrice Murelli (LSP) e altri.

Il 27 febbraio si sono svolte le dichiarazioni di voto. Sono intervenuti, annunciando un voto favorevole, i senatori Salvitti (Cd'I), che ha evidenziato il ruolo attivo del Governo nell'influenzare le direttive europee, anziché subirle passivamente; Zanettin (FI-BP), che la constatato la crisi dell'UE, paralizzata da burocrazia e veti incrociati, proponendo un'Europa più autonoma e forte, con un sistema di difesa comune e decisioni più rapide; Elena Murelli (LSP), che ha riconosciuto l'importanza del recepimento delle direttive UE su temi strategici, pur mantenendo un approccio critico verso alcune rigidità normative; Terzi di Sant'Agata (FdI), che ha rivendicato la coerenza e la fermezza dell'azione del Governo italiano, sostenendo il ruolo centrale dell'Italia in Europa e l'importanza del lavoro di squadra e dell'unità nelle azioni politiche. I senatori Scalfarotto (IV), Lombardo (Misto-Az), Lorefice (M5S) e Tatjana Rojc (PD) hanno annunciato l'astensione: IV ha denunciato una mancanza di coerenza nelle posizioni italiane, in particolare riguardo alla guerra in Ucraina e alla relazione con gli alleati; Az ha stigmatizzato il mancato coinvolgimento del Parlamento e l'inerzia del Governo su temi cruciali come sovraindebitamento e gestione dei pannelli fotovoltaici; M5S ha accusato la maggioranza di incoerenza sulle politiche economiche e di austerità, chiedendo maggiore chiarezza sulla posizione italiana in Europa; secondo il PD i ritardi del Governo nel recepimento delle normative UE e nella presentazione della legge europea svelano il disinteresse verso l'Unione e danneggiano la credibilità del Paese.