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3 marzo 2025 | Numero 90
Temi e provvedimenti in Senato → Ambiente, lavori pubblici, comunicazioni
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Situazioni di emergenza e attuazione del PNRR, interpretazione autentica in materia urbanistica ed edilizia, legge quadro in materia di interporti, legge quadro in materia di ricostruzione post-calamità, norme di sicurezza per la protezione dalle radiazioni ionizzanti

Situazioni di emergenza e attuazione del PNRR

La settimana scorsa l'8a Commissione ha svolto le seguenti attività:

  • Seguito dell'esame in sede referente del ddl n. 1384 di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 dicembre 2024, n. 208, recante misure organizzative urgenti per fronteggiare situazioni di particolare emergenza, nonché per l'attuazione del PNRR, avviato il 19 febbraio con la relazione della senatrice Tubetti (FdI).
    Il provvedimento, approvato dalla Camera dei deputati il 18 febbraio, prevede la predisposizione, ad opera del Commissario straordinario di Caivano, di un piano straordinario per la riqualificazione di altre sette aree ad alta vulnerabilità sociale: i comuni di Rozzano nella città metropolitana di Milano, di Orta Nova in provincia di Foggia, di Rosarno e San Ferdinando nella città metropolitana di Reggio Calabria, i quartieri Alessandrino-Quarticciolo a Roma, Scampia-Secondigliano a Napoli, San Cristoforo a Catania e Borgo Nuovo a Palermo. È inoltre stabilito che, con decreto del Ministero per l'ambiente e la sicurezza energetica, vengano definiti requisiti e condizioni per l'assunzione da parte del Gestore dei servizi energetici del ruolo di garante di ultima istanza, al fine di assicurare l’attuazione entro la fine del 2024 della riforma n. 4 del capitolo Repower del PNRR. Ulteriori disposizioni riguardano, tra l'altro, l'attribuzione di nuovi poteri e funzioni ai Commissario straordinari per la crisi idrica in Sicilia e per il Giubileo 2025, il trasferimento all'Autorità per la laguna di Venezia delle funzioni del Commissariato straordinario per il MOSE, che viene soppresso.
    Il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno è scaduto il 24 febbraio.
    Nella seduta del 25 febbraio il Presidente Rosa (FdI) ha dato conto della presentazione di 265 emendamenti e 11 ordini del giorno, pubblicati in allegato al resoconto. Si è quindi svolta la discussione generale con l'intervento dei senatori Irto, Basso, Fina (PD), Fregolent (IV), Di Girolamo (M5S) e Aurora Floridia (AVS), che hanno criticato la scarsità del tempo assegnato per l'esame in sede referente e hanno rilevato specifiche carenze del provvedimento con riguardo all'attuazione del PNRR e alle misure per affrontare le attuali emergenze economiche e sociali. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Matilde Siracusano ha replicato motivando le scelte assunte dal Governo e sottolineando l'efficacia degli interventi per il recupero del disagio giovanile sul modello di quanto realizzato a Caivano. Ha riconosciuto che la prassi del monocameralismo alternato per cui i decreti-legge sono discussi compiutamente solo dal ramo del Parlamento che svolge l'esame in prima lettura deve essere oggetto di riflessione. Dopo l'illustrazione degli emendamenti, con l'intervento del senatore Nave (M5S), si è svolto l'esame degli ordini del giorno. Ne sono risultati accolti numerosi presentati da senatori del M5S: il G/1384/3/8 (testo 2), il G/1384/5/8 (testo 2), il G/1384/6/8 e il G/1384/7/8 (testo 2), sul riuso delle risorse idriche e la crisi idrica in Sicilia, il G/1384/8/8 (testo 2), sull'inquinamento di alcune aree della Sicilia con rifiuti di materiali impiegati nelle serre, e il G/1384/11/8 (testo 2), sul contenimento dei costi delle bollette per i clienti vulnerabili. Sono stati inoltre accolti il G/1384/9/8, sul finanziamento della messa in sicurezza del viadotto di San Luca nel comune di Marostica (VI), di iniziativa della senatrice Bizzotto (LSP), e il G/1384/10/8, sul contenzioso tributario connesso agli eventi sismici del 1990 nella Sicilia orientale, dei senatori Nicita e Basso (PD). Constatata l'impossibilità di svolgere l'esame degli emendamenti in tempo utile, la Commissione ha quindi convenuto di interrompere l'esame senza il conferimento del mandato al relatore.
  • Comunicazioni nell'ambito dell'esame del ddl n. 1309 sull'interpretazione autentica in materia urbanistica ed edilizia, avviato in sede redigente l'11 dicembre con la relazione del senatore Rosso (FI-BP) e trasferito in sede referente nella stessa giornata.
    Il disegno di legge, reca disposizioni, riformulate quali norme di interpretazione autentica durante l'esame in sede referente alla Camera dei deputati, finalizzate a risolvere il contrasto, generatosi nella giurisprudenza amministrativa, circa la corretta interpretazione dell'articolo 41-quinquies, primo comma, della legge urbanistica (L. 1150/1942) e del numero 2 dell'art. 8 del D.M. n. 1444/1968, che individuano i limiti di volumi e altezza delle costruzioni nell'ambito del territorio comunale urbanizzato. A questo proposito, sono previste norme di interpretazione autentica delle due disposizioni normative tra loro collegate, al fine di consentire il superamento dei suddetti limiti per interventi edilizi effettuati anche in assenza di piani particolareggiati o di lottizzazione convenzionata.
    Il 17 dicembre la Commissione ha convenuto di acquisire le precedenti fasi svolte in sede redigente. La procedura informativa, deliberata il 15 e avviata il 28 gennaio, si è conclusa il 18 febbraio. Il 19 febbraio le senatrici Sironi e Di Girolamo (M5S) sono intervenute nella discussione generale, sottolineando le criticità emerse nel ciclo di audizioni svolto in Commissione e i rischi di incostituzionalità nonché di apertura di nuovi contenziosi. Il relatore Rosso, intervenuto in replica, ha sottolineato la necessità di approfondimento dei dati raccolti. Il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno è stato fissato alle 12 di mercoledì 5 marzo.
    Nella seduta del 26 febbraio si è svolto un dibattito sulla proposta del relatore Rosso di rinviare il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno, in ragione della richiesta effettuata da vari Gruppi di maggioranza e di opposizione di disporre di maggior tempo per la predisposizione delle proposte di modifica. Sono intervenuti i senatori Sigismondi, De Priamo (FdI), Basso (PD) e Sironi (M5S), favorevoli, nonché la senatrice Fregolent (IV), contraria. Il termine è stato quindi posticipato alle 12 di mercoledì 12 marzo.

Nelle convocazioni di questa settimana, a partire dalla seduta di martedì 4 marzo alle 14,30, sono previste le seguenti attività.

  • Seguito della discussione in sede redigente dei disegni di legge quadro in materia di interporti n. 1055, già approvato dalla Camera dei deputati, e n. 1124, presentato dal senatore De Poli (Cd'I), avviata il 10 settembre con la relazione del senatore Sigismondi (FdI). Nell'ambito della competenza concorrente dello Stato su porti e aeroporti civili e grandi reti di trasporto e di navigazione, prevista dall'articolo 117, comma 3, della Costituzione, le due proposte prevedono l'abrogazione della legge n. 240/1990 e definiscono nuovi principi fondamentali per la disciplina degli interporti, intesi come complessi organici di infrastrutture di rilevanza nazionale, volti a favorire la mobilità delle merci, l'intermodalità del trasporto e l'efficienza dei flussi logistici. Specifiche disposizioni individuano le condizioni per la realizzazione dei nuovi interporti e le norme per la programmazione, il finanziamento e la gestione delle relative attività. Il 29 ottobre è stato fissato il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno al ddl n. 1055, adottato come testo base. Il 19 novembre sono stati pubblicati i 112 emendamenti presentati.
  • Seguito dell'esame in sede referente del ddl n. 1294, legge quadro in materia di ricostruzione post-calamità, avviato l'11 dicembre con la relazione del senatore Sigismondi (FdI).
    La proposta, di iniziativa governativa, approvata dalla Camera dei deputati il 6 novembre 2024, definisce le procedure da seguire ai fini della ricostruzione successiva ad eventi calamitosi. Si prevede, al termine dello stato di emergenza, la possibilità di passaggio alla fase dello "stato di ricostruzione", su deliberazione del Consiglio dei ministri d'intesa con i Presidenti delle regioni interessati, nei casi in cui sia necessario per il completamento della ricostruzione, per la revisione dell'assetto urbanistico o per misure di riduzione del rischio sismico o idrogeologico. Nell'ambito di tale fase, gli interventi sono coordinati da un Commissario straordinario e da una Cabina di coordinamento per la ricostruzione e si articolano in interventi su centri urbani e nuclei rurali, gestiti dai Comuni, contributi per la ricostruzione privata, affidati in concessione, ricostruzione di edifici pubblici, assegnata a soggetti attuatori da definire che si avvalgono di una centrale unica di committenza. Il 17 dicembre è stato deliberato lo svolgimento di un ciclo di audizioni in materia, avviato il 21 gennaio. La documentazione acquista è disponibile sulla pagina web della Commissione. L'11 febbraio si è svolta l'audizione del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare Musumeci. Il 18 febbraio è scaduto il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno. Il 19 febbraio sono stati pubblicati gli emendamenti e ordini del giorno presentati.
  • Seguito della discussione in sede redigente del ddl n. 1043, norme di sicurezza per la protezione dalle radiazioni ionizzanti, avviato il 10 settembre con la relazione del senatore Potenti (LSP).
    Obiettivo della proposta, presentata dai senatori Petrucci e Liris (FdI), è integrare la disciplina prevista dal decreto legislativo n. 101/2020, prevedendo ulteriori norme finalizzate ad evitare l'esposizione al gas radon, associata al rischio di tumore polmonare. In particolare, tali disposizioni prescrivono lo svolgimento di studi geologici, monitoraggi e analisi per l'individuzione dei siti e degli edifici contaminati e le conseguenti attività di prevenzione, bonifica e risanamento. Ulteriori disposizioni riguardano i requisiti minimi per l'abilitazione professionale degli esperti in materia interventi di risanamento da radon. Un ciclo di audizioni informali in materia, deliberato il 4 dicembre 2024, si è svolto nelle sedute del 28 e 29 gennaio.