La settimana scorsa la 2a Commissione ha svolto le seguenti attività:
- Audizioni nell'ambito della discussione in sede redigente del ddl n.
766 sul processo telematico, avviata il 31
gennaio 2024 con la relazione della senatrice Stefani (LSP).
In una prospettiva di adeguamento alle esigenze di digitalizzazione dei procedimenti, il ddl mira a modificare alcune disposizioni del codice di procedura civile e delle relative disposizioni attuative. Il 3 aprile la discussione è stata disgiunta dall'esame del ddl n. 558 sull'istituzione della piattaforma unica per il deposito telematico degli atti processuali, precedentemente abbinato.
La procedura informativa, avviata l'11 giugno 2024, è proseguita la scorsa settimana nella seduta dell'Ufficio di Presidenza del 4 febbraio, con l'audizione di Antonino Galletti, consigliere del Consiglio nazionale forense (video).
Ulteriori audizioni si svolgeranno questa settimana nella seduta dell'Ufficio di Presidenza di martedì 11 alle 14,15. È previsto anche il seguito della discussione in sede plenaria nelle sedute convocate a partire da martedì 11 alle 14,30. - Audizioni nell'ambito dell'esame del ddl n.
954 sulla determinazione del valore dell'immobile
espropriato, avviato in sede redigente il 14
febbraio 2024 con la relazione della senatrice Stefani (LSP) e
rimesso in sede referente il 6 marzo.
La proposta intende modificare l'articolo 568 del Codice di procedura civile al fine di rendere la determinazione del valore degli immobili espropriati meno soggetta alla discrezionalità degli esperti nominati dal giudice, più coerente con la definizione di un importo proporzionato al valore reale del bene e più standardizzata a livello nazionale. Sono a tal fine richiamate nel testo le norme UNI di riferimento e i migliori standard estimativi nazionali.
La procedura informativa, avviata l'11 giugno 2024, è proseguita la scorsa settimana nella seduta dell'Ufficio di Presidenza del 4 febbraio, con l'audizione di Oscar Mella, presidente dell'Associazione geometri valutatori esperti (video).
Questa settimana è previsto il seguito dell'esame in sede plenaria nelle sedute convocate a partire da martedì 11 alle 14,30. - Audizioni nell'ambito dell'esame del ddl n.
745 sulla responsabilità nell'esercizio della professione
forense, avviato in sede redigente il 27
novembre, con la relazione del senatore Rastrelli (FdI), e
rimesso in sede referente il 28 novembre.
L'attuale ordinamento della professione forense, di cui alla legge n. 247/2012, non prevede disposizioni in materia di responsabilità degli avvocati e la giurisprudenza prevalente ritiene che tale categoria di professionisti debba rispondere anche per colpa lieve. Considerando criticamente tale orientamento, in ragione della complessità e incertezza del contesto nel quale sono chiamati ad operare, la proposta, presentata dal senatore Zanettin (FI-BP), prevede che, analogamente a quanto stabilito per i magistrati, gli avvocati rispondano dei danni arrecati con dolo o colpa grave e non per attività di interpretazione di norme di diritto. Il 27 novembre, dopo la relazione illustrativa, è stata avviata la discussione generale. Il 3 dicembre, su proposta del senatore Zanettin (FI-BP), è stato deliberato lo svolgimento di un ciclo di audizioni. Il termine per le relative indicazioni da parte dei Gruppi è scaduto il 10 dicembre.
La procedura informativa è stata avviata la scorsa settimana nella seduta dell'Ufficio di Presidenza del 4 febbraio, con l'audizione dell'avvocato Guido Camera, in qualità di esperto della materia (video).
Ulteriori audizioni sono previste questa settimana nella seduta dell'Ufficio di Presidenza di mercoledì 12 alle 9,15. - Avvio dell'indagine conoscitiva sulle misure
alternative alla detenzione con particolare riguardo agli strumenti
di controllo elettronico, di iniziativa della senatrice Campione
(FdI) e illustrata dal Presidente Bongiorno (LSP) nella seduta del 5
novembre 2024.
La procedura informativa è stata avviata nella seduta plenaria del 4 febbraio con l'intervento di Francesco Petrelli, presidente dell'Unione delle Camere Penali Italiane (video). Nella seduta antimeridiana del 5 febbraio si è svolta l'audizione di Carlo Renoldi, magistrato della Corte di cassazione, che ha svolto una relazione introduttiva e ha risposto ai quesiti formulati dai senatori Bazoli, Verini (PD), Rastrelli (FdI), dalla senatrice Maiorino (M5S) e dal Presidente Bongiorno (LSP) (video).
Ulteriori audizioni sono previste questa settimana nella seduta plenaria di martedì 11 alle 14,30, nella quale saranno sentiti Salvatore Sciullo, vice presidente della Camera penale di Roma, e Carmine Castaldo, presidente della settima sezione penale del Tribunale di Roma. - Seguito dell'esame in sede referente del ddl n.
1322 sulla magistratura onoraria, avviato il 21
gennaio con la relazione del senatore Berrino (FdI).
La proposta, di iniziativa governativa, collegata alla manovra di finanza pubblica e approvata dalla Camera dei deputati il 5 dicembre, modifica il decreto legislativo n. 116/2017 di riforma organica della categoria per introdurre una revisione del regime giuridico, economico e previdenziale dei magistrati onorari attualmente in servizio. Le nuove norme prevedono l'inquadramento in un rapporto di lavoro subordinato e definiscono l'orario di lavoro sia dei magistrati onorari che esercitano le funzioni in via esclusiva, sia di quelli che le esercitano in via non esclusiva. Ulteriori disposizioni disciplinano ferie, trasferimenti, destinazione in supplenza, valutazione di idoneità, responsabilità disciplinare, trattamento economico, regime previdenziale e fiscale.
Il 28 gennaio è iniziata la discussione generale, con l'intervento dei senatori Zanettin (FI-BP), Lopreiato (M5S), Rossomando (PD), Rastrelli (FdI) e Stefani (LSP). I senatori della maggioranza hanno auspicato una rapida approvazione del testo trasmesso dalla Camera, rinviando ad altri successivi provvedimenti la soluzione di ulteriori, seppure importanti, questioni.
Nella seduta del 4 febbraio la discussione generale si è conslusa con un nuovo intervento della senatrice Rossomando che, nel confermare la considerazione dell'importanza del disegno di legge, ha espresso l'esigenza di poter affrontare i punti rimasti irrisolti nel testo approvato alla Camera, chiedendo a tal fine la definizione di un termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno. Quest'ultimo è stato quindi deliberato, nella seduta antimeridiana del 5 febbraio, su proposta del Presidente Bongiorno (LSP), alle 12 di mercoledì 12 febbraio.
Il seguito dell'esame è previsto questa settimana nelle sedute convocate a partire da martedì 11 alle 14,30. - Seguito della discussione in sede redigente dei disegni di legge nn.
2,
21,
131
e 918,
norme in materia di attribuzione del cognome ai figli (e delle
petizioni nn. 189 e 736 ad essi attinenti), avviata l'11
gennaio 2024 con la relazione della senatrice Rossomando (PD).
Le proposte prevedono modifiche alla disciplina civilistica sull'attribuzione del cognome al fine di garantire la parità tra i genitori, in linea con la recente giurisprudenza della Corte costituzionale e della Corte europea dei diritti dell'uomo. Per ulteriori approfondimenti si rinvia ai dossier predisposti dal Servizio studi.
Tra il 15 febbraio e il 19 settembre 2024 si sono svolte le audizioni informali in Ufficio di Presidenza. Il 22 gennaio sono intervenuti nella discussione generale i senatori Rastrelli (FdI), che ha auspicato il ripristino della vecchia disciplina basata sulla derivazione patrilineare del cognome per evitare la frammentazione dell'indentità familiare, e Scalfarotto (IV), che ha sostenuto le ragioni dell'adeguamento dell'attuale disciplina al principio dell'uguaglianza tra i genitori. La discussione generale è proseguita il 29 gennaio con gli interventi dei senatori Zanettin (FI-BP), favorevole ad un'attuazione delle decisioni della Corte costituzionale senza forzature ideologiche e aggravi burocratici, e Unterberger (Aut), che ha proposto l'istituzione di un Comitato ristretto per elaborare un testo unificato e valorizzare il lavoro già svolto nella precedente legislatura.
Nella seduta antimeridiana del 5 febbraio la discussione generale è proseguita con gli interventi della senatrice Maiorino (M5S), che ha rilevato l'esigenza di completare il quadro normativo già delineato dalla Corte costituzionale eliminando le diseguaglianze tra uomini e donne, e del senatore Berrino (FdI), che a nome del proprio Gruppo ha confermato l'orientamento già espresso il 22 gennaio dal senatore Rastrelli sul ripristino di una disciplina volta a valorizzare la tradizionale discendenza patrilineare. Sono quindi intervenuti, per alcune precisazioni, la relatrice Rossomando, il senatore Zanettin e il Presidente Bongiorno (LSP). Nella successiva seduta pomeridiana la discussione generale si è conclusa con l'intervento della senatrice Stefani (LSP), secondo la quale spetta al legislatore individuare i criteri di attribuzione dei cognomi, senza dissattendere la giurisprudenza costituzionale ma tenendo anche conto della cultura diffusa nel Paese sul legame tra appartenenza familiare, cognome paterno e identità personale. La relatrice Rossomando, intervenuta in replica, ha rilevato che il Comitato ristretto per l'elaborazione del testo unificato dovrà risolvere in senso non ideologico i molteplici profili posti dalle sentenze della Corte costituzionale, primo fra tutti la questione del meccanismo moltiplicatore dei cognomi nelle generazioni. Il senatore Berrino ha quindi chiesto notizie sui tempi di costituzione del Comitato ristretto e il Presidente Bongiorno ha rinviato le relative deliberazioni a una successiva riunione dell'Ufficio di Presidenza. - Seguito dell'esame in sede referente, in Commissioni riunite con la
1a, del ddl n. n.
1236 su disposizioni in materia di sicurezza pubblica,
avviato il 1°
ottobre con le relazioni illustrative dei senatori Lisei (FdI),
per la 1a Commissione, e Stefani (LSP), per la 2a.
Il provvedimento, approvato dalla Camera dei deputati il 18 settembre, prevede l'introduzione di disposizioni per la prevenzione e il contrasto del terrorismo e della criminalità organizzata, tra le quali nuove fattispecie di reato in materia di detenzione di istruzioni per il compimento di atti terroristici, e reca modifiche al Codice antimafia in materia di gestione di beni sequestrati e confiscati. In materia di sicurezza urbana, il disegno di legge prevede modifiche al codice penale e al codice di procedura penale su circostanze aggravanti comuni e di truffa, il danneggiamento in occasione di manifestazioni, l'impedimento alla libera circolazione su strada e il contrasto dell'occupazione arbitraria di immobili destinati a domicilio altrui. Sulla tutela del personale in servizio, il Capo III introduce alcune modificazioni al codice penale, il rafforzamento della sicurezza degli istituti penitenziari e la dotazione di videocamere al personale delle Forze di polizia, mentre il Capo IV integra la normativa vigente in materia di sostegno agli operatori economici vittime di usura. Infine, il Capo V prevede disposizioni sull'ordinamento penitenziario, in particolare in materia di attività lavorativa dei detenuti.
Le audizioni informali negli Uffici di Presidenza riuniti, avviate l'8, si sono concluse il 23 ottobre. La discussione generale, avviata il 29 ottobre, si è conclusa il 7 novembre. L'11 novembre sono stati pubblicati gli emendamenti e ordini del giorno presentati e ne è stata avviata l'illustrazione, che si è conclusa nella seduta del 27 novembre, nella quale sono stati poi comunicati gli emendamenti dichiarati improponibili o inammissibilli. Il 4 dicembre è stata avviata la votazione degli emendamenti, proseguita nelle sedute del 5, 11, 17 e 18 dicembre. Il 5 è stata revocata l'improponibilità precedentemente dichiarata per alcune proposte di modifica. L'11 si è svolto un dibattito sull'ordine dei lavori, in relazione all'ipotesi, riferita da notizie di stampa, che il Governo intenda presentare alcuni emendamenti. La votazione è ripresa nelle sedute del 14 e 15 gennaio, nelle quali sono stati dibattuti e respinti gli emendamenti agli articoli 14, che trasforma in reato penale l'attuale illecito amministrativo di blocco stradale, e 15, che prevede un aggravamento delle disposizioni sull'esecuzione penale nei confronti delle detenute madri. Nelle sedute del 21, 22 e 23 gennaio sono stati respinti gli emendamenti agli articoli 16, sull'inasprimento delle sanzioni per l'impiego dei minori nell'accattonaggio, 17, sull'assunzione di personale di polizia locale nelle città metropolitane della Sicilia (Palermo, Messina, Catania), e 18, che modifica la legge 242/2016 sulla coltivazione della canapa, introducendo, tra l'altro, il divieto di importazione, cessione, lavorazione e commercio delle relative infiorescenze. Nelle sedute del 28, 29 e 30 gennaio sono stati respinti gli emendamenti agli articoli 19, che modifica le disposizioni penali sui reati di violenza o minaccia e di resistenza a un pubblico ufficiale e sulle relative aggravanti, 20, che inasprisce le sanzioni per lesioni personali ad agenti di polizia nell'adempimento delle loro funzioni, 21, che disciplina la dotazione di dispositivi di videosorveglianza al personale di polizia impiegato nei servizi di ordine pubblico e controllo del territorio, 22, che stanzia 860.000 euro annui per la coperture delle spese legali del personale di polizia indagato o imputato per fatti inerenti al servizio.
Nella seduta del 5 febbraio sono stati votati e respinti gli emendamenti all'articolo 23, che stanzia 120.000 euro annui per la coperture delle spese legali del personale delle Forze armate indagato o imputato per fatti inerenti al servizio, e 24, che introduce un'aggravante del reato di danneggiamento del patrimonio culturale nel caso in cui l'atto sia finalizzato a ledere il prestigio di un'istituzione pubblica.
Nelle convocazioni di questa settimana, oltre all'attività in sede consultiva, sono previste anche le seguenti attività:
- Seguito della discussione in sede redigente dei ddl n.
409 e n.
960 sulle modifiche al Codice civile in materia di
successioni, avviata il 5
novembre con le relazioni del senatore Zanettin (FI).
Il ddl n. 409, presentato dalla senatrice Stefani (LSP) e altri, considerando l'accresciuta importanza dei comuni nell'ordinamento italiano e nella vita civile, prevede di sostituire tali enti allo Stato, nelle disposizioni del codice civile che disciplinano l'ente beneficiario dell'eredità nei casi in cui non via siano eredi per successione legittima né testamentaria. Il ddl n. 960, presentato dal senatore Berrino (FdI) e altri, interviene sull'istituto della rappresentazione, in base al quale i discendenti subentrano all'erede in tutti i casi in cui questi non può o non vuole accettare l'eredità. Attualmente il primo comma dell'articolo 468 del codice civile prevede che la rappresentazione abbia luogo, oltre che a favore dei discendenti dei figli, nella linea collaterale a favore dei discendenti dei fratelli e delle sorelle del defunto. Nulla è tuttavia previsto nel caso in cui il testatore non abbia né fratelli, né sorelle, né ascendenti, ma solamente cugini o nipoti. La proposta vuole colmare questo vuoto, stabilendo che la rappresentazione può avere luogo nella linea collaterale anche a favore dei parenti entro il sesto grado. Il 5 novembre la senatrice Stefani è intervenuta nella discussione generale.
La procedura informativa, avviata il 26 novembre, si è conclusa il 23 gennaio. - Seguito della discussione in sede redigente del ddl n.
1044 sull'autopsia obbligatoria in caso di morte avvenuta in
carcere, avviata il 12
novembre con la relazione del senatore Bazoli (PD).
In considerazione della situazione attuale delle carceri italiane, con particolare riferimento ai dati riguardanti il sovraffolamento delle strutture nonché l'aumento dei suicidi, delle dipendenze da psicofarmaci e dei ricorsi per trattamenti inumani e degradanti, la proposta, d'iniziativa della senatrice Cucchi (AVS), prevede, all'articolo 1, la modifica delle norme attuative del Codice di procedura penale, per rendere obbligatoria l'autopsia in caso di morte avvenuta in una struttura detentiva. L'articolo 2 istituisce all'interno delle strutture penitenziarie uno sportello di consulenza legale a disposizione dei detenuti.
Il 27 novembre è stata avviata la discussione generale, con l'intervento della senatrice proponente Cucchi. Il 17 dicembre, su proposta del senatore Bazoli (PD), è stato deliberato lo svolgimento di audizioni che sono state effettuate nella seduta dell'Ufficio di Presidenza del 21 gennaio. - Seguito dell'esame del ddl n.
901, norme in tema di conferimento di efficacia di titolo
esecutivo ai pareri di congruità emessi da ordini e collegi
professionali, avviato in sede redigente il 27
febbraio 2024 con la relazione del senatore Rastrelli (FdI) e
rimesso in sede referente il 13 marzo 2024.
La proposta prevede un'estensione delle disposizioni della legge n. 49/2023, cosiddetta «legge sull'equo compenso», che consente ai professionisti di ottenere dai propri ordini o collegi professionali pareri di congruità aventi valore di titolo esecutivo, ma limitatamente ai rapporti professionali disciplinati con convenzioni stipulate esclusivamente con imprese bancarie o assicurative o con la pubblica amministrazione. Il ddl in oggetto prevede di estendere tale possibilità anche ai rapporti professionali intercorsi con clienti ordinari, quindi per la generalità delle prestazioni professionali, al fine di limitare la necessità ricorrere al giudice ordinario.
La discussione generale, avviata il 3 aprile 2024, si è conclusa il 9. Il 17 aprile è scaduto il termine per la presentazione di emendamenti ed ordini del giorno. Il 18 aprile il relatore Rastrelli ha proposto di riaprire il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno quando saranno disponibili le prime valutazioni formulate dall'Osservatorio nazionale sull'equo compenso, previsto dalla legge n. 49/2023, istituito di recente presso il Ministero della giustizia. Il 21 gennaio il relatore Rastrelli ha preso atto della prima relazione annuale dell'Osservatorio nazionale sull'equo compenso e ha rilevato l'esigenza di svolgere ulteriori approfondimenti in merito all'opportunità di estensione dell'istituto, prima di fissare un nuovo termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno. - Riunione del Comitato ristretto nell'ambito dell'esame, in
Commissioni riunite con la 10a, dei ddl nn.
65,
104,
124,
570
e 1083
recanti disposizioni in materia di morte volontaria medicalmente
assistita, avviato in sede redigente il 4
aprile con le relazioni dei senatori Zanettin (FI-BP), per la
2a, e Zullo (FdI), per la 10a Commissione e trasferito in sede
referente il 12 settembre.
Il ddl n. 65, Parrini (PD) e altri, interviene in materia di terapia del dolore e dignità nella fase finale della vita, nonché di modifiche all'articolo 580 del codice penale, riprendendo il testo dell'atto Senato n. 966 presentato nella scorsa legislatura. Il ddl n. 104, Bazoli (PD) e altri, che riprende la proposta già esaminata durante la scorsa legislatura e approvata in prima lettura dalla Camera dei deputati, disciplina la facoltà della persona affetta da condizione clinica irreversibile di richiedere assistenza medica, sotto il controllo del Servizio sanitario nazionale, allo scopo di porre fine volontariamente e autonomamente alla propria vita, definendo presupposti, condizioni e modalità di esercizio di tale facoltà nel rispetto dei principi costituzionali, della Convenzione europea dei diritti dell'uomo e della Carta dei diritti fondamentali dell'UE. I ddl n. 124, Pirro (M5S) e altri, e 570, De Cristofaro (AVS) e altri, di argomento affine, definiscono il trattamento eutanasico, nonché le condizioni e i requisiti per ricorrervi. Il ddl n. 1083, Paroli (FI) e altri, nel riproporre il testo del ddl n. 1464 presentato nella XVIII legislatura, interviene sulla questione di legittimità dell'articolo 580 del codice penale, nella parte in cui incrimina le condotte di aiuto al suicidio in alternativa alle condotte di istigazione, introducendo una forma attenuata di reato, con la previsione di condizioni che rendono meno grave l'illecito.
La procedura informativa negli Uffici di Presidenza riuniti, avviata il 28 maggio e articolata in 15 sedute di audizioni, si è conclusa il 26 novembre. Il 3 dicembre è stata deliberata la costituzione di un Comitato ristretto per la redazione di un testo unificato.
I lavori del Comitato ristretto delle Commissioni riunite, avviati il 17 dicembre, proseguiranno questa settimana nella seduta di mercoledì 12 alle 14,30.