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3 febbraio 2025 | Numero 86
Temi e provvedimenti in Senato → Economia e finanze
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Resilienza operativa digitale del settore finanziario, interventi a sostegno della competitività dei capitali, aree demaniali nel comune di Caorle, aggregazione bancaria cooperativa, promozione di progetti a impatto sociale sul territorio

Resilienza operativa digitale del settore finanziario

La scorsa settimana la 5a Commissione è stata impegnata con l'esame in sede consultiva di disegni di legge e di profili finanziari di atti del Governo.

Anche nelle convocazioni della 5a Commissione di questa settimana è previsto l'esame in sede consultiva di disegni di legge e di profili finanziari di atti del Governo.

La settimana scorsa la 6a Commissione ha svolto le seguenti attività:

  • Seguito dell'esame dell'Atto di Governo n. 242, schema di decreto legislativo sulla resilienza operativa digitale del settore finanziario, avviato il 21 gennaio, con la relazione del senatore Orsomarso (FdI).
    Il provvedimento, approvato dal Consiglio dei ministri in via preliminare il 9 dicembre 2024, dispone l'adeguamento al regolamento UE 2022/2554 e il recepimento della direttiva 2022/2556. In particolare, il citato regolamento DORA (Digital Operational Resilience Act) stabilisce gli standard tecnici che le entità finanziarie e i loro fornitori critici di servizi tecnologici di terze parti devono implementare nei propri sistemi di informazione e comunicazione. La direttiva DORA adegua a tali disposizioni la preesistente normativa in materia di organismi di investimento collettivo in valori mobiliari, solvibilità, fondi di investimento alternativi, vigilanza prudenziale, quadro di risanamento e risoluzione degli enti creditizi, strumenti finanziari, servizi di pagamento. Il termine per l'espressione del parere è fissato al 16 febbraio 2025. Il 23 gennaio il relatore ha formalizzato una proposta di parere favorevole.
    Nella seduta del 28 gennaio il seguito dell'esame è stato rinviato su richiesta del relatore Orsomarso, in vista della predisposizione di un parere favorevole con alcune osservazioni relative all'articolo 5. L'esame prosegue questa settimana a partire dalla seduta convocata mercoledì 5 febbraio alle 12.
  • Seguito dell'esame del disegno di legge n. 1351, recante disposizioni di aggiornamento della delega in materia di interventi a sostegno della competitività dei capitali, avviato il 21 gennaio con la relazione del Presidente Garavaglia (LSP).
    Il ddl, approvato dal Consiglio dei ministri il 23 dicembre, dispone la proroga della delega al Governo per la riforma del Testo unico in materia di intermediazione finanziaria di cui al decreto legislativo n. 58/1998. Si propone di prorogare di un anno, fino al 27 marzo 2026, la delega in titolo, contenuta nella legge 5 marzo 2024, n. 21. Si prevede anche l'estensione da 18 a 24 mesi del termine per l'eventuale emanazione di successivi decreti legislativi recanti correzioni e integrazioni. Il 22 gennaio, dichiarata aperta la discussione generale, il senatore Turco (M5S) ha chiesto lo svolgimento di una procedura informativa sullo stato dei lavori per la redazione degli schemi di decreto legislativo di riforma del Testo Unico sulla Finanza, nonché per approfondire i contorni di operazioni societarie che riguardano la Banca Popolare di Milano e la Società Generali, per valutarne le conseguenze per i risparmiatori e per il mercato dei capitali in genere, e il Presidente Garavaglia ha ribadito l'intenzione della maggioranza svolgere un più esaustivo ciclo di audizioni sui singoli schemi di decreto, successivamente all'approvazione del ddl. Il 24 gennaio è scaduto il termine per la presentazione di ordini del giorno ed emendamenti e il 27 gennaio quello per eventuali subemendamenti agli emendamenti di relatore e Governo.
    Nella seduta del 28 gennaio è stata comunicata la presentazione di 35 emendamenti e 42 subemendamenti, di cui 29 all'emendamento del relatore 1.1000, 5 all'emendamento del relatore 1.0.1000 e 8 all'emendamento del Governo 1.0.2000, pubblicati in allegato al resoconto. Sono quindi intervenuti i senatori Tajani (PD), criticando la sovrapposizione di emendamenti del relatore e del Governo con l'invito alla maggioranza a chiarire gli obiettivi della riforma, e Turco, ribadendo la richiesta di avviare una fase istruttoria relativa ad operazioni di mercato sulle quali potrebbe incidere il contenuto del ddl in titolo. Il Presidente Garavaglia, invitando a tenere distinti i piani dell'esame del provvedimento e dell'approfondimento sulle operazioni che stanno interessando il settore creditizio e finanziario, ha sollecitato il Governo in merito all'introduzione nel ddl in esame delle disposizioni di delega per recepire le direttive europee in materia di mercati finanziari, non ancora presenti nella legge di delegazione europea. Il sottosegretario per l'economia e le finanze Freni, constatata la mancanza di una prospettiva condivisa, ha quindi annunciato il ritiro dell'emendamento del Governo 1.0.2000, che era stato presentato nell'ottica di concentrare in un unico strumento normativo la legislazione delegata di riforma del TUF e l'esercizio delle deleghe per il recepimento delle citate direttive europee. Sono quindi da considerare automaticamente decaduti i subemendamenti ad esso riferiti. Il 29 gennaio, in assenza di richieste di intervento per l'illustrazione degli emendamenti, la votazione degli stessi è stata rinviata. L'esame prosegue questa settimana a partire dalla seduta convocata mercoledì 5 febbraio alle 12.
  • Seguito della discussione in sede redigente del ddl n. 484, trasferimento al patrimonio disponibile e la successiva cessione a privati di aree demaniali nel comune di Caorle, avviata il 6 settembre 2023 con la relazione della senatrice Tubetti (FdI).
    La proposta riguarda l'area del quartiere Falconera del comune di Caorle, dove insistono da decenni insediamenti abitativi benché il territorio risulti ancora formalmente demaniale. Per evitare che i residenti possano perdere le proprie case ed essere incriminati per occupazione abusiva, l'iniziativa è volta a sdemanializzare l'area in questione, anche in considerazione della modifica verificatasi nel territoio per il prograssivo ritiro del mare e l'arretramento della linea di battigia. Il 21 novembre e il 5 dicembre 2023 si sono svolte le audizioni informali in Ufficio di Presidenza. Il 31 gennaio 2024 si è svolta l'illustrazione degli emendamenti. Il 9 ottobre 2024 è stata acquisita nuova documentazione, pubblicata sulla pagina web della Commissione, utile al Ministero dell'economia e delle finanze per predisporre la relazione tecnica sulla quantificazione degli oneri previsti, richiesta al Governo dalla Commissione Bilancio ai sensi dell'articolo 76-bis, comma 3, del Regolamento del Senato. Il 30 ottobre 2024 è stato disposto un rinvio della discussione, su richiesta del sottosegretario per l'economia e le finanze Savino, per favorire un'attività istruttoria da parte del Governo, resasi necessaria a fronte una recente pronuncia del giudice amministrativo in relazione agli atti posti in essere dalle amministrazioni competenti sui compendi demaniali oggetto del ddl. Il 15 gennaio la relatrice Tubetti ha illustrato l'emendamento 1.1000, interamente sostitutivo dell'articolo unico del disegno di legge, volto a superare i rilievi di ordine finanziario emersi durante l'iter identificando le particelle catastali interessate dalla disposizione di cessione al Comune di Caorle relative alle aree di Falconera e Palangon, che sono specificatamente cedute al patrimonio disponibile dell'ente locale. Di conseguenza gli emendamenti già presentati al testo del ddl sono da intendersi trasformati in subemendamenti all'emendamento sostitutivo.
    Nella seduta del 29 gennaio la  relatrice Tubetti ha presentato l'ordine del giorno G/484/1/6, pubblicato in allegato al resoconto, che impegna il Governo a definire entro il 1° marzo gli oneri derivanti dall'attuazione dell'emendamento 1.1000. Dopo la richiesta di delucidazioni in merito da parte del senatore Croatti (M5S) e l'intervento in replica del Presidente Garavaglia (LSP), il sottosegretario per l'economia e le finanze Freni ha espresso il parere favorevole del Governo sull'ordine del giorno in esame, che è stato posto in votazione risultando approvato. La discussione prosegue questa settimana a partire dalla seduta convocata mercoledì 5 febbraio alle 12.

Nelle convocazioni della 6a Commissione di questa settimana sono inoltre previste le seguenti attività:

  • Audizioni informali nell'ambito della discussione in sede redigente del ddl n. 136 recante riforma in materia di costituzione e funzionamento dell'aggregazione bancaria cooperativa, avviata il 2 ottobre con la relazione del senatore Croatti (M5S).
    La proposta mira a salvaguardare la diversità del modello di business delle banche di credito cooperativo (BCC), riformandone il quadro giuridico per superare alcune criticità e rigidità della disciplina vigente. Allo stesso tempo, punta ad adeguare la riforma del credito cooperativo introdotta nel 2016 all'evoluzione dell'ordinamento europeo, introducendo strumenti organizzativi più aderenti alle specifiche dimensioni, attività svolte e rischi sostenuti. Tra questi, il modello dell'«aggregazione bancaria cooperativa» che, ove scelto dalle BCC, permetterebbe di conservare i presidi di stabilità del sistema e, allo stesso tempo, di evitare l'applicazione della disciplina prevista per le banche significative, con vantaggi in termini di riduzioni di costi, di regolamenti e di miglioramenti dell'efficienza. Il 5 novembre è stato deliberato lo svolgimento di un ciclo di audizioni informali sul ddl, avviato il 18 dicembre e proseguito il 14 e 15 gennaio.
    La procedura informativa si concluderà nella seduta dell'Ufficio di Presidenza del 5 febbraio alle 10 con le audizioni di rappresentanti di CNCU ed esperti.
  • Seguito della discussione in sede redigente del ddl n. 1049, Bergesio (LSP) e altri, sulla promozione di progetti a impatto sociale sul territorio, avviata il 29 maggio con la relazione illustrativa della senatrice Fregolent (IV).
    In attuazione del principio di sussidiarietà orizzontale previsto dall'articolo 118 della Costituzione, la proposta è finalizzata ad incrementare il coinvolgimento delle forze economiche e sociali nel raggiungimento di obiettivi e interessi generali perseguiti dalle istituzioni, anche per fare fronte alla sfida dell'attuazione del PNRR nel contesto economico sfavorevole determinato dai recenti aumenti dell'inflazione e dei tassi d'interesse. Si prevede quindi l'istituzione di un fondo per l'erogazione di contributi a sostegno di interventi di manutenzione e recupero di beni pubblici e alla realizzazione di iniziative senza scopo di lucro funzionali al benessere collettivo. Il compito di valutare l'ammissibilità dei progetti presentati è assegnato a una Commissione tecnica appositamente istituita. Il 29 giugno è stato avviato un ciclo di audizioni informali. Il 5 agosto sono stati pubblicati gli emendamenti e ordini del giorno presentati. La discussione prosegue questa settimana a partire dalla seduta convocata mercoledì 5 febbraio alle 12.