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3 febbraio 2025 | Numero 86
Temi e provvedimenti in Senato → Affari costituzionali, interni
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Associazioni pro loco, proroga di termini normativi, disposizioni in materia di sicurezza pubblica, ordinamento giurisdizionale e Corte disciplinare

Associazioni pro loco

La settimana scorsa la 1a Commissione ha svolto le seguenti attività:

  • Seguito della discussione in sede redigente dei ddl n. 439 e n. 858 in materia di attività organizzate dalla associazioni pro loco, avviata il 9 ottobre (1a pomeridiana) con la relazione del Presidente Balboni (FdI).
    Il disegno di legge n. 439, del senatore Borghi (PD), mira a riconoscere il sistema delle pro loco italiane quale elemento fondamentale della promozione del territorio italiano, prevedendone tra l'altro il coinvolgimento nella programmazione e nell'organizzazione delle attività di interesse generale da parte delle amministrazioni pubbliche, attraverso forme di co-programmazione e co-progettazione nonché di accreditamento. Il ddl n. 858, del senatore De Poli (Cd'I) e altri, prevede disposizioni in materia di manifestazioni a carattere temporaneo e di attività organizzate dalle reti associative nazionali e dalle associazioni pro loco iscritte nel Registro unico nazionale del Terzo settore, oltre che l'istituzione dell'Albo degli enti di rappresentanza nazionale delle pro loco.
    Il 4 dicembre il ddl n. 858 è stato adottato come testo base della discussione e l'8 gennaio sono stati pubblicati gli  emendamenti presentati.
    Nella seduta del 28 gennaio il Presidente Balboni, in qualità di relatore, ha presentato 6 nuovi emendamenti, pubblicati in allegato al resoconto. Il termine per la presentazione dei relativi subemendamenti è stato fissato alle 12 di giovedì 30 gennaio.
  • Seguito dell'esame in sede referente del ddl n. 1337, di conversione del decreto-legge sulla proroga di termini normativi, avviato l'8 gennaio con la relazione del senatore Della Porta (FdI), anche a nome dei correlatori Occhiuto (FI-BP) e Pirovano (LSP).
    Tra le principali norme delle quali si estende la permanenza in vigore si segnalano la facoltà dei datori di lavoro del settore privato di stipulare contratti a tempo determinato di durata superiore ai 12 mesi e comunque inferiore ai 24 mesi, lo scudo penale per le responsabilità colpose delle professioni sanitarie, lo scudo erariale che limita ai casi dolosi la responsabilità in materia di contabilità pubblica dinanzi alla Corte dei conti. Sono inoltre differite al 31 marzo 2025 l'entrata in vigore dell'obbligo per le imprese di assicurarsi contro i danni da calamità naturali e al 31 dicembre 2025 la costituzione, nell'ambito delle società sportive, di un organo consultivo a tutela degli interessi dei tifosi. Numerose ulteriori proroghe riguardano, tra l'altro, le norme in materia di contributi previdenziali dei dipendenti pubblici, la carriera dei dirigenti della Polizia di Stato, le graduatorie concorsuali per l'accesso al Corpo dei Vigili del fuoco, gli strumenti di acquisto e di negoziazione della società Consip, il credito d'imposta a beneficio degli operatori turistici che potenziano la capacità ricettiva. Sono invece abrogate le sanzioni pecuniarie sull'obbligo di vaccinazione anticovid, con conseguente annullamento delle sanzioni irrogate e non ancora riscosse. Per ulteriori approfondimenti si rinvia al dossier predisposto dai Servizi studi del Parlamento.
    Le audizioni informali in Ufficio di Presidenza, avviate il 16, si sono concluse il 21 gennaio.
    Il 21 gennaio si è svolta la discussione generale, con gli interventi della senatrice Maiorino (M5S) e del senatore Giorgis (PD), che hanno criticato la ristrettezza dei tempi a disposizione per l'istruttoria e, tra le misure previste, la soppressione delle sanzioni per l'inadempimento degli obblighi vaccinali.
    Nella seduta del 28 gennaio il Presidente Balboni (FdI) ha dato conto della presentazione di 1266 emendamenti e 12 ordini del giorno, pubblicati in allegato al resoconto. Ha inoltre comunicato le segnalazioni dei vari Gruppi circa le proposte ritenute più rilevanti. Si è poi svolto un dibattito sull'ordine dei lavori, in relazione all'esigenza rilevata dal senatore Giorgis (PD) di conoscere l'entità delle risorse che il Governo intende rendere disponibili a copertura degli emendamenti sollecitati da ANCI e UPI. Per illustrare gli emendamenti segnalati dai rispettivi Gruppi, sono quindi intervenuti i senatori Giorgis, Parrini, Nicita (PD), Magni (AVS), Gelmini (Cd'I), Gaudiano (M5S), Musolino (IV) e Occhiuto (FI-BP). Nella seduta del 30 gennaio il Presidente Balboni ha comunicato gli emendamenti improponibili. Ha inoltre riferito che il numero degli emendamenti, seppur ridotto al novero di quelli segnalati dai Gruppi, è comunque troppo alto per consentire al Governo di completare l'istruttoria e che i limiti della disponibilità di bilancio renderanno comunque difficile l'accoglimento delle proposte onerose. Sono quindi intervenuti i senatori Tosato, Spelgatti e Pirovano (LSP), Magni (AVS), Manca, Giorgis, Parrini e Nicita (PD), Occhiuto, Damiani e Ternullo (FI-BP), Gaudiano (M5S) e Della Porta (FdI), per chiedere la rivalutazione di alcuni emendamenti dichiarati improponibili e sollecitare chiarimenti sulla disponibilità del Governo ad accogliere emendamenti onerosi. A tale fine, è stata quindi convenuta la convocazione per le 12 di martedì 4 febbraio di una riunione dell'Ufficio di Presidenza alla presenza del Governo.
    Il seguito dell'esame è previsto questa settimana nelle cinque sedute plenarie convocate a partire da martedì 4 alle 14.
  • Seguito dell'esame in sede referente, in Commissioni riunite con la 2a, del ddl n. n. 1236 su disposizioni in materia di sicurezza pubblica, avviato il 1° ottobre con le relazioni illustrative dei senatori Lisei (FdI), per la 1a Commissione, e Stefani (LSP), per la 2a.
    Il provvedimento, approvato dalla Camera dei deputati il 18 settembre, prevede l'introduzione di disposizioni per la prevenzione e il contrasto del terrorismo e della criminalità organizzata, tra le quali nuove fattispecie di reato in materia di detenzione di istruzioni per il compimento di atti terroristici, e reca modifiche al Codice antimafia in materia di gestione di beni sequestrati e confiscati. In materia di sicurezza urbana, il disegno di legge prevede modifiche al codice penale e al codice di procedura penale su circostanze aggravanti comuni e di truffa, il danneggiamento in occasione di manifestazioni, l'impedimento alla libera circolazione su strada e il contrasto dell'occupazione arbitraria di immobili destinati a domicilio altrui. Sulla tutela del personale in servizio, il Capo III introduce alcune modificazioni al codice penale, il rafforzamento della sicurezza degli istituti penitenziari e la dotazione di videocamere al personale delle Forze di polizia, mentre il Capo IV integra la normativa vigente in materia di sostegno agli operatori economici vittime di usura. Infine, il Capo V prevede disposizioni sull'ordinamento penitenziario, in particolare in materia di attività lavorativa dei detenuti.
    Le audizioni informali negli Uffici di Presidenza riuniti, avviate l'8, si sono concluse il 23 ottobre. La discussione generale, avviata il 29 ottobre, si è conclusa il 7 novembre. L'11 novembre sono stati pubblicati gli emendamenti e ordini del giorno presentati ed è stata avviata l'illustrazione delle proposte di modifica, che si è conclusa nella seduta del 27 novembre, nella quale sono stati poi comunicati gli emendamenti dichiarati improponibili o inammissibilli. Il 4 dicembre è stata avviata la votazione degli emendamenti, proseguita nelle sedute del 5, 11, 17 e 18 dicembre. Il 5 è stata revocata l'improponibilità precedentemente dichiarata per alcune proposte di modifica. L'11 si è svolto un dibattito sull'ordine dei lavori, in relazione all'ipotesi, riferita da notizie di stampa, che il Governo intenda presentare alcuni emendamenti. La votazione è ripresa nelle sedute del 14 e 15 gennaio, nelle quali sono stati dibattuti e respinti gli emendamenti agli articoli 14, che trasforma in reato penale l'attuale illecito amministrativo di blocco stradale, e 15, che prevede un aggravamento delle disposizioni sull'esecuzione penale nei confronti delle detenute madri. Nelle sedute del 21, 22 e 23 gennaio sono stati respinti gli emendamenti agli articoli 16, sull'inasprimento delle sanzioni per l'impiego dei minori nell'accattonaggio, 17, sull'assunzione di personale di polizia locale nelle città metropolitane della Sicilia (Palermo, Messina, Catania), e 18, che modifica la legge 242/2016 sulla coltivazione della canapa, introducendo, tra l'altro, il divieto di importazione, cessione, lavorazione e commercio delle relative infiorescenze.
    Nella seduta del 28 gennaio sono stati votati e respinti gli emendamenti all'articolo 19, che modifica le disposizioni del codice penale sui reati di violenza o minaccia e di resistenza a un pubblico ufficiale e sulle relative aggravanti, rendendo più severe le sanzioni previste. Nella seduta del 29, sono stati votati e respinti gli emendamenti agli articoli 20, che inasprisce le sanzioni per lesioni personali ad agenti di polizia nell'adempimento delle loro funzioni, e 21, che disciplina la dotazione di dispositivi di videosorveglianza al personale di polizia impiegato nei servizi di mantenimento dell'ordine pubblico, vigilanza e controllo del territorio. Nella seduta del 30 sono stati votati e respinti gli emendamenti all'articolo 22, che stanzia 860.000 euro annui per la coperture delle spese legali del personale di polizia indagato o imputato per fatti inerenti al servizio.
    Il seguito dell'esame è previsto questa settimana nella seduta delle Commissioni riunite convocata mercoledì 5 febbraio alle 17.
  • Avvio dell'esame in sede referente del ddl costituzionale n. 1353 su ordinamento giurisdizionale e Corte disciplinare, approvato in prima deliberazione dalla Camera dei deputati il 16 gennaio scorso, e dell'abbinato ddl costituzionale n. 504, di argomento affine, presentato dalla senatrice Erika Stefani (LSP) e altri.
    La proposta, di iniziativa governativa, introduce nell'ordinamento il principio della separazione delle carriere dei magistrati, modificando le disposizioni costituzionali sugli organi di autogoverno della categoria. Al posto dell'attuale collegio unico, si prevede quindi l'istituzione di due organi distinti: il Consiglio superiore della magistratura giudicante e il Consiglio superiore della magistratura requirente, entrambi presieduti dal Presidente della Repubblica e competenti, per le rispettive carriere, in materia di assunzioni, assegnazioni, trasferimenti, valutazioni di professionalità e conferimenti di funzioni. La giurisdizione disciplinare su tutti i magistrati viene invece attribuita a un'Alta corte appositamente istituita. Ai fini della composizione dei tre collegi, il criterio elettivo vigente per l'attuale CSM viene integrato con quello dell'estrazione a sorte, con l'obiettivo di ridurre l'incidenza delle correnti organizzate nell'autogoverno della magistratura. È inoltre previsto, entro un anno dall'entrata in vigore delle nuove disposizioni costituzionali, l'adeguamento delle leggi ordinarie che disciplinano il CSM, l'ordinamento giudiziario e la giurisdizione disciplinare. Il ddl n. 504, oltre ad analoghe norme sulla separazione delle carriere e sull'istituzione di due distinti organi di autogoverno, prevede la modifica dell'articolo 112 della Costituzione, con l'aggiunta, alla disposizione "Il pubblico ministero ha l'obbligo di esercitare l'azione penale" delle parole "nei casi e nei modi previsti dalla legge". Ciò in quanto si ritiene opportuno consentire al legislatore di poter intervenire sugli indirizzi politicamente rilevanti dell'azione di contrasto della criminalità esercitata dalla magistratura requirente.
    Nella seduta del 29 gennaio il Presidente Balboni (FdI) ha svolto la relazione illustrativa dei due disegni di legge e la Commissione ne ha deliberato la trattazione congiunta. Si è quindi svolto un dibattito sull'ordine dei lavori, nel quale sono intervenuti i senatori Giorgis (PD), Magni (AVS), Sabrina Licheri ed Elisa Pirro (M5S), Dafne Musolino (IV), Occhiuito (FI-BP) nonché il viceministro per la giustizia Sisto. Al termine della discussione, su proposta del Presidente e tenendo conto del lavoro istruttorio già svolto presso la Camera dei deputati, è stato deliberata l'audizione dei soggetti che saranno indicati, entro le 12 di mercoledì 5 febbraio, nel numero di 25 da parte della maggioranza e 25 da parte dell'opposizioni.

Nelle convocazioni di questa settimana è inoltre previsto l'esame di disegni di legge in sede consultiva.