La settimana scorsa l'8a Commissione, oltre all'attività in sede consultiva su ddl e atti del Governo, ha svolto le seguenti attività:
- Seguito della discussione in sede redigente del ddl n.
1275 sull'istituzione del Parco ambientale per lo sviluppo
sostenibile della laguna di Orbetello, avviata l'11
dicembre la relatrice Petrucci (FdI). Il disegno di legge,
approvato dalla Camera dei deputati, prevede l'istituzione del Parco
in titolo, gestito da un consorzio con sede nel comune di Orbetello,
al quale partecipano il Ministero dell'ambiente e della sicurezza
energetica, la regione Toscana, la provincia di Grosseto e i comuni di
Orbetello e Monte Argentario. Il consorzio supporterà i compiti
istituzionali degli enti consorziati, su richiesta dei medesimi, con
particolare riferimento alla tutela dei siti della rete Natura 2000 e
delle aree protette all'interno del Parco ambientale della laguna di
Orbetello, occupandosi, tra l'altro, di gestione e manutenzione degli
impianti, delle strumentazioni e dei mezzi tecnici, nonché di
monitoraggio dello stato ambientale della laguna attraverso analisi
chimiche e batteriologiche e di mantenimento dell'ecosistema
ambientale. È inoltre previsto un comitato tecnico-scientifico con
funzioni di indirizzo, di proposta e consultive sulle attività svolte
dal consorzio. L'8 gennaio sono stati pubblicati gli emendamenti
presentati, che sono stati dati per illustrati, e il senatore Nave
(M5S) ha ritirato tutti gli emendamenti a sua prima firma.
Nella seduta del 15 gennaio, il Presidente Fazzone (FI-BP) ha comunicato il ritiro di altri emendamenti e, non essendo ancora pervenuto il parere della Commissione bilancio, ha rinviato il seguito delle votazioni. Inoltre, il senatore Basso (PD) ha comunicato la sua disponibilità al ritiro dell'emendamento 9.1 nel caso in cui la relatrice e il Governo fossero disponibili ad accogliere un ordine del giorno di analogo contenuto. La discussione prosegue questa settimana a partire dalla seduta convocata martedì 21 gennaio alle 15. - Comunicazioni nell'ambito dell'esame del ddl n.
1309 sull'interpretazione autentica in materia urbanistica ed
edilizia, avviato in sede redigente l'11
dicembre con la relazione del senatore Rosso (FI-BP) e
trasferito in sede referente nella stessa giornata.
Il disegno di legge, approvato dalla Camera dei deputati, reca disposizioni (riformulate quali norme di interpretazione autentica durante l'esame in sede referente alla Camera) finalizzate a risolvere il contrasto, generatosi nella giurisprudenza amministrativa, circa la corretta interpretazione dell'articolo 41-quinquies, primo comma, della legge urbanistica (L. 1150/1942) e del numero 2 dell'art. 8 del D.M. n. 1444/1968, che individuano i limiti di volumi e altezza delle costruzioni nell'ambito del territorio comunale urbanizzato. A questo proposito, sono previste norme di interpretazione autentica delle due disposizioni normative tra loro collegate, al fine di consentire il superamento dei suddetti limiti per interventi edilizi effettuati anche in assenza di piani particolareggiati o di lottizzazione convenzionata. Il 17 dicembre la Commissione ha convenuto di acquisire le precedenti fasi svolte in sede redigente.
Nella seduta del 15 gennaio il Presidente Fazzone (FI-BP) ha proposto di fissare alle 12 di lunedì 20 gennaio il termine entro il quale far pervenire i nominativi di eventuali soggetti da audire nell'ambito dell'esame. Di tali richieste da parte dei Gruppi, circoscritte nel numero e strettamente attinenti all'oggetto del provvedimento, il Presidente si è riservato di effettuare un vaglio rigoroso. La Commissione ha convenuto.
Nelle convocazioni di questa settimana, oltre all'esame in sede consultiva di ddl e atti del Governo, sono previste le seguenti attività.
- Seguito della discussione in sede redigente dei disegni di legge quadro in materia di interporti n. 1055, già approvato dalla Camera dei deputati, e n. 1124, presentato dal senatore De Poli (Cd'I), avviata il 10 settembre con la relazione del senatore Sigismondi (FdI). Nell'ambito della competenza concorrente dello Stato su porti e aeroporti civili e grandi reti di trasporto e di navigazione, prevista dall'articolo 117, comma 3, della Costituzione, le due proposte prevedono l'abrogazione della legge n. 240/1990 e definiscono nuovi principi fondamentali per la disciplina degli interporti, intesi come complessi organici di infrastrutture di rilevanza nazionale, volti a favorire la mobilità delle merci, l'intermodalità del trasporto e l'efficienza dei flussi logistici. Specifiche disposizioni individuano le condizioni per la realizzazione dei nuovi interporti e le norme per la programmazione, il finanziamento e la gestione delle relative attività. Il 29 ottobre è stato fissato il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno al ddl n. 1055, adottato come testo base. Il 19 novembre sono stati pubblicati i 112 emendamenti presentati. La discussione prosegue questa settimana a partire dalla seduta convocata martedì 21 gennaio alle 15. Lo stesso giorno, nella seduta dell'Ufficio di Presidenza delle 12,30, sono previste le audizioni di rappresentanti di ANAC, del Prof. Angelo Masi dell'Università degli Studi della Basilicata, di Fondazione Inarcassa, del Capo Dipartimento Casa Italia, dell'Ing. Andrea Rafanelli - Direttore tutela dell'ambiente ed energia per la Regione Toscana, di rappresentanti di RPT - Rete Professioni Tecniche, ANCE, Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, UPI, ANCI, INGV - Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, del Commissario straordinario del Governo per la ricostruzione sisma 2016, del Commissario straordinario del Governo per gli interventi post-sisma 2017 e Commissario delegato per l'emergenza Ischia, dell'Ufficio speciale per la ricostruzione dei Comuni del cratere, dell'Ufficio speciale per la ricostruzione de L'Aquila, del Coordinatore dei Sindaci dei Comuni del cratere sisma 2009 e del Capo Dipartimento Protezione Civile. Giovedì 22 alle 9 è previsto l'intervento di rappresentanti delle Autorità di bacino distrettuali.
- Seguito dell'esame del ddl n.
1294, legge quadro in materia di ricostruzione post-calamità,
approvato dalla Camera dei deputati e avviato l'11
dicembre con la relazione del senatore Sigismondi (FdI).
La proposta definisce le procedure da seguire ai fini della ricostruzione successiva ad eventi calamitosi. Si prevede, al termine dello stato si emergenza, la possibilità di passaggio alla fase dello "stato di ricostruzione", su deliberazione del Consiglio dei ministri d'intesa con i Presidenti delle regioni interessati, nei casi in cui sia necessario per il completamento della ricostruzione, per la revisione dell'assetto urbanistico o per misure di riduzione del rischio sismico o idrogeologico. Nell'ambito di tale fase, gli interventi sono coordinati da un Commissario straordinario e da una Cabina di coordinamento per la ricostruzione e si articolano in interventi su centri urbani e nuclei rurali, gestiti dai Comuni, contributi per la ricostruzione privata, affidati in concessione, ricostruzione di edifici pubblici, assegnata a soggetti attuatori da definire che si avvalgono di una centrale unica di committenza. L'8 gennaio è scaduto il termine per la presentazione di nominativi di eventuali soggetti da audire.