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20 gennaio 2025 | Numero 84
Temi e provvedimenti in Senato → Economia e finanze
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Aggregazione bancaria cooperativa, revisione delle disposizioni in materia di accise, aree demaniali nel comune di Caorle, funzionamento del fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, resilienza operativa digitale del settore finanziario, interventi a sostegno della competitività dei capitali, assegno sostitutivo dell'accompagnatore militare, promozione di progetti a impatto sociale sul territorio

Aggregazione bancaria cooperativa

La scorsa settimana la 5a Commissione è stata impegnata con l'esame in sede consultiva di disegni di legge e di profili finanziari di atti del Governo.

Anche nelle convocazioni della 5a Commissione di questa settimana è previsto l'esame in sede consultiva di disegni di legge e di profili finanziari di atti del Governo.

La settimana scorsa la 6a Commissione, oltre all'esame di ddl in sede consultiva, ha svolto le seguenti attività:

  • Audizioni informali nell'ambito della discussione in sede redigente del ddl n. 136 recante riforma in materia di costituzione e funzionamento dell'aggregazione bancaria cooperativa, avviata il 2 ottobre con la relazione del senatore Croatti (M5S).
    La proposta mira a salvaguardare la diversità del modello di business delle banche di credito cooperativo (BCC), riformandone il quadro giuridico per superare alcune criticità e rigidità della disciplina vigente. Allo stesso tempo, punta ad adeguare la riforma del credito cooperativo introdotta nel 2016 all'evoluzione dell'ordinamento europeo, introducendo strumenti organizzativi più aderenti alle specifiche dimensioni, attività svolte e rischi sostenuti. Tra questi, il modello dell'«aggregazione bancaria cooperativa» che, ove scelto dalle BCC, permetterebbe di conservare i presidi di stabilità del sistema e, allo stesso tempo, di evitare l'applicazione della disciplina prevista per le banche significative, con vantaggi in termini di riduzioni di costi, di regolamenti e di miglioramenti dell'efficienza. Il 5 novembre è stato deliberato lo svolgimento di un ciclo di audizioni informali sul ddl, avviato il 18 dicembre.
    La procedura informativa è proseguita questa settimana nella seduta dell'Ufficio di Presidenza del 14 gennaio, con l'intervento di rappresentanti di Banca Etica e FABI (video). Nella seduta plenaria del 15 gennaio, il Presidente Garavaglia (LSP) ha comunicato che il ciclo di audizioni in materia riprenderà e si concluderà il 5 febbraio.
  • Seguito dell'esame dell'Atto del Governo n. 237, schema di decreto legislativo recante revisione delle disposizioni in materia di accise, avviato l'11 dicembre con la relazione del senatore Trevisi (FI-BP).
    Il provvedimento, approvato in esame preliminare dal Consiglio dei ministri il 15 ottobre, introduce il sistema di qualificazione dei soggetti obbligati accreditati (SOAC), che consentirà agli operatori selezionati di accedere a vari benefici sotto il profilo dell'esonero dalle cauzioni sul pagamento delle imposte e in termini di riduzione di oneri amministrativi. Per quanto riguarda le accise sul gas naturale e sull'energia elettrica è previsto il superamento dell’attuale meccanismo dell'acconto storico in favore di un sistema basato su acconti mensili commisurati a quanto effettivamente fatturato. Ulteriori semplificazioni sono disposte con riferimento alla vendita di prodotti alcolici, oli lubrificanti, prodotti da fumo e tabacchi lavorati. L'8 gennaio, il Presidente Garavaglia (LSP) ha ricordato che è stata richiesta la proroga del termine per l'espressione del parere ai sensi della legge n. 111/2023, inizialmente fissato al 2 gennaio 2025, ed è stata illustrata dal relatore Trevisi una proposta di parere favorevole con osservazioni.
    Nella seduta del 15 gennaio il sottosegretario per l'economia e le finanze Sandra Savino ha chiesto un ulteriore rinvio della votazione, già accordato nella precedente seduta, al fine di effettuare approfondimenti di merito. L'esame riprende questa settimana a partire dalla seduta convocata martedì 21 gennaio alle 15.
  • Seguito della discussione in sede redigente del ddl n. 484, trasferimento al patrimonio disponibile e la successiva cessione a privati di aree demaniali nel comune di Caorle, avviato il 6 settembre 2023 con la relazione della senatrice Tubetti (FdI).
    La proposta riguarda l'area del quartiere Falconera del comune di Caorle, dove insistono da decenni insediamenti abitativi benché il territorio risulti ancora formalmente demaniale. Per evitare che i residenti possano perdere le proprie case ed essere incriminati per occupazione abusiva, l'iniziativa è volta a sdemanializzare l'area in questione, anche in considerazione della modifica verificatasi nel territoio per il prograssivo ritiro del mare e l'arretramento della linea di battigia. Il 21 novembre e il 5 dicembre 2023 si sono svolte le audizioni informali in Ufficio di Presidenza. Il 31 gennaio 2024 si è svolta l'illustrazione degli emendamenti. Il 9 ottobre 2024 è stata acquisita nuova documentazione, pubblicata sulla pagina Web della Commissione, utile al Ministero dell'economia e delle finanze per predisporre la relazione tecnica sulla quantificazione degli oneri previsti, richiesta al Governo dalla Commissione Bilancio ai sensi dell'articolo 76-bis, comma 3, del Regolamento del Senato. Il 30 ottobre 2024 è stato disposto un rinvio della discussione, su richiesta del sottosegretario per l'economia e le finanze Savino, per favorire un'attività istruttoria da parte del Governo, resasi necessaria a fronte una recente pronuncia del giudice amministrativo in relazione agli atti posti in essere dalle amministrazioni competenti sui compendi demaniali oggetto del ddl.
    Nella seduta del 15 gennaio la relatrice Tubetti ha presentato e illustrato l'emendamento 1.1000, volto a superare i rilievi di ordine finanziario emersi durante l'iter: la proposta emendativa, interamente sostitutiva dell'articolo unico del ddl in esame, identifica le particelle catastali interessate dalla disposizione di cessione al Comune di Caorle relative alle aree di Falconera e Palangon, che sono specificatamente cedute al patrimonio disponibile dell'ente locale. Il Presidente Garavaglia (LSP), di conseguenza, ha comunicato che gli emendamenti già presentati al testo del ddl sono da intendersi trasformati in subemendamenti all'emendamento sostitutivo (testi in allegato al resoconto) e ha raccomandato una sollecita valutazione del suddetto emendamento alla rappresentante del Governo, sottosegretario per l'economia e le finanze Sandra Savino, che si è riservata di svolgere gli opportuni approfondimenti. La discussione prosegue questa settimana a partire dalla seduta convocata mercoledì 22 gennaio alle 9,15.
  • Seguito e conclusione dell'esame della proposta di risoluzione n. 7-00016 sul funzionamento del fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, avviato il 23 ottobre. Presentata dal Presidente Garavaglia (LSP), la proposta impegna il Governo ad assicurare che l'operatività del fondo di garanzia per le PMI presti particolare attenzione al rischio di calo del credito nei confronti dei comparti più vulnerabili, eventualmente tramite la definizione di aliquote di garanzie maggiori per le microimprese e per quelle operanti nel Mezzogiorno, oltre a fornire dati trasparenti sull'uso delle risorse da parte sia del fondo centrale di garanzia che di SACE, nonché a comparare impatti e costi per le imprese derivanti dall'uso sia della garanzia diretta che della controgaranzia. Il 19 novembre l'esame è stato rinviato per consentire al Ministero ulteriori approfondimenti in merito alle implicazioni della proposta di risoluzione sulla legge di bilancio, attualmente all'esame della Camera dei deputati. L'11 dicembre, il sottosegretario di Stato per le imprese e il made in Italy Bitonci ha riferito in Commissione circa l'andamento e la gestione del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, illustrandone il funzionamento e le modalità di erogazione di finanziamenti, nonché riferendo sulle intenzioni del Governo di riformare il settore dei Confidi, consorzi che offrono con cogaranzie e controgaranzie, puntando a mantenere entro 5 milioni l'importo massimo della garanzia e ad eliminare le commissioni previste per il sistema. Ha inoltre illustrato gli emendamenti alla legge di bilancio in corso di approvazione presso la Camera dei deputati, orientati a semplificare gli adempimenti ed ampliare l'operatività della garanzia. Ha infine espresso una valutazione positiva della risoluzione in oggetto, riservandosi, d'intesa con il MEF, di proporre alla Commissione alcune riformulazioni. Ne è seguito un dibattito in cui sono intervenuti i senatori Salvitti (CdI), Orsomarso (FdI), Tajani (PD), nonché in replica, il sottosegretario Bitonci, che ha sottolineato l'opportunità di orientare il Fondo di Garanzia gestito dal Mediocredito verso il sistema delle Regioni, per superare l'attuale frammentazione degli interventi in favore di criteri di erogazione delle risorse più omogeni, condividendo altresì la preoccupazione per il fenomeno della cosiddetta "desertificazione bancaria", alla quale cerca di far fronte l'attivismo di Banco Poste. Il 17 dicembre l'esame è stato rinviato in considerazione del contestuale esame della legge di bilancio e degli emendamenti ad essa presentati, volti a semplificare gli adempimenti per gli operatori economici e ad ampliare l'operatività del fondo di garanzia per le piccole e medie imprese. L'8 gennaio il Presidente Garavaglia ha illustrato un nuovo testo della proposta di risoluzione a sua firma, su cui il sottosegretario per l'economia e le finanze Sandra Savino ha ritenuto di effettuare alcuni approfondimenti di merito.
    Nella seduta del 15 gennaio il sottosegretario Sandra Savino ha espresso un parere di nulla osta in merito ai profili di competenza del Ministero dell'economia e delle finanze, informando la Commissione di elementi di contrarietà per aspetti di competenza del MIMIT sui quali, peraltro, si rimette all'orientamento della Commissione. In sede di dichiarazioni di voto, i senatori Croatti (M5S) e Nicita (PD) sono intervenuti con rilievi critici sul nuovo testo, in particolare per quanto concerne il tema della difficoltà delle piccole e medie imprese nell'accesso al credito, preannunciando quindi il voto contrario dei rispettivi Gruppi. Posta ai voti, la nuova proposta di risoluzione è risultata approvata.

Nelle convocazioni della 6a Commissione di questa settimana sono inoltre previste le seguenti attività:

  • Avvio dell'esame dell'Atto di Governo n. 242, schema di decreto legislativo sulla resilienza operativa digitale del settore finanziario, in calendario nella seduta convocata martedì 21 gennaio alle 15.
    Il provvedimento dispone l'adeguamento al regolamento UE 2022/2554 e il recepimento della direttiva 2022/2556. In particolare, il citato regolamento DORA (Digital Operational Resilience Act) stabilisce gli standard tecnici che le entità finanziarie e i loro fornitori critici di servizi tecnologici di terze parti devono implementare nei propri sistemi di informazione e comunicazione. La direttiva DORA adegua a tali disposizioni la preesistente normativa in materia di organismi di investimento collettivo in valori mobiliari, solvibilità, fondi di investimento alternativi, vigilanza prudenziale, quadro di risanamento e risoluzione degli enti creditizi, strumenti finanziari, servizi di pagamento. L'avvio dell'esame è previsto nella seduta di martedì 21 gennaio alle 15.
  • Avvio dell'esame del disegno di legge n. 1351, recante disposizioni di aggiornamento della delega in materia di interventi a sostegno della competitività dei capitali, approvato dal Consiglio dei ministri il 23 dicembre.
    Il ddl dispone la proroga della delega al Governo per la riforma del Testo unico in materia di intermediazione finanziaria di cui al decreto legislativo n. 58/1998. Si propone di prorogare di un anno, fino al 27 marzo 2026, la delega in titolo, contenuta nella legge 5 marzo 2024, n. 21. Si prevede anche l'estensione da 18 a 24 mesi del termine per l'eventuale emanazione di successivi decreti legislativi recanti correzioni e integrazioni. L'avvio dell'esame è previsto nella seduta di martedì 21 gennaio alle 15.
  • Seguito della discussione in sede redigente del ddl n. 578 sull'assegno sostitutivo dell'accompagnatore militare, avviata il 3 dicembre con la relazione del senatore Melchiorre (FdI).
    Il provvedimento intende modificare la legge 27 dicembre 2002, n. 288, superando il sistema delle priorità per trasformare l'istituto in termini di beneficio unico di tipo finanziario per i grandi invalidi di guerra e per servizio, eliminando l'alternatività con l'accompagnatore militare o del servizio civile. Il 3 dicembre il relatore ha proposto lo svolgimento di un breve ciclo di audizioni sul tema, con gli interventi dell'associazione dei grandi invalidi e dei tecnici del ministero della Difesa, del Tesoro e del Lavoro. La discussione prosegue questa settimana a partire dalla seduta convocata mercoledì 22 gennaio alle 9,15.
  • Seguito della discussione in sede redigente del ddl n. 1049, Bergesio (LSP) e altri, sulla promozione di progetti a impatto sociale sul territorio, avviata il 29 maggio con la relazione illustrativa della senatrice Fregolent (IV).
    In attuazione del principio di sussidiarietà orizzontale previsto dall'articolo 118 della Costituzione, la proposta è finalizzata ad incrementare il coinvolgimento delle forze economiche e sociali nel raggiungimento di obiettivi e interessi generali perseguiti dalle istituzioni, anche per fare fronte alla sfida dell'attuazione del PNRR nel contesto economico sfavorevole determinato dai recenti aumenti dell'inflazione e dei tassi d'interesse. Si prevede quindi l'istituzione di un fondo per l'erogazione di contributi a sostegno di interventi di manutenzione e recupero di beni pubblici e alla realizzazione di iniziative senza scopo di lucro funzionali al benessere collettivo. Il compito di valutare l'ammissibilità dei progetti presentati è assegnato a una Commissione tecnica appositamente istituita. Il 29 giugno è stato avviato un ciclo di audizioni informali. Il 5 agosto è stata annunciata la presentazione di 15 emendamenti e un ordine del giorno. La discussione riprende questa settimana a partire dalla seduta convocata mercoledì 22 gennaio alle 9,15.