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23 dicembre 2024 | Numero 81
Segnalazioni → Corte costituzionale
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Sentenze della Corte costituzionale trasmesse al Senato

Mancato coinvolgimento degli enti territoriali

Sentenza n. 70 del 23 febbraio 2023 - Giudizio di legittimità costituzionale in via principale

Palazzo della Consulta

La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 70 del 2023, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 1, comma 537, della legge 30 dicembre 2021, n. 234 (Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024), nella parte in cui non prevede che il decreto interministeriale di determinazione dell’ammontare del contributo attribuito a ciascun comune per progetti di rigenerazione urbana sia adottato previa intesa in sede di Conferenza unificata, nonché dell'art. 1, comma 721, lettera a), della medesima legge, là dove - nel demandare a un accordo tra Stato e regioni, concluso in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, la definizione di linee guida condivise in materia di tirocini extracurriculari - stabilisce che la revisione della disciplina debba avvenire «secondo criteri che ne circoscrivano l’applicazione in favore di soggetti con difficoltà di inclusione sociale».

Per maggiori informazioni si veda Il controllo di costituzionalità delle leggi - Rassegna trimestrale di giurisprudenza costituzionale

Presentata il 14 aprile 2023; annunciata nella seduta n. 57 del 18 aprile 2023. DOC. VII, N. 23.
Assegnata alla 1a Commissione permanente (Affari Costituzionali); 2a Commissione permanente (Giustizia); 5a Commissione permanente (Bilancio); 10ª Commissione permanente (Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale).

Diniego automatico del rinnovo del permesso di soggiorno per motivi di lavoro in caso di condanna per fatti di lieve entità

Sentenza n. 88 del 9 marzo 2023 - Giudizio di legittimità costituzionale in via incidentale

Norme impugnate: Art. 4, c. 3 (recte: del combinato disposto degli artt. 4, c. 3, e 5, c. 5), del decreto legislativo 25/07/1998, n. 286.

La Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale degli articoli 4, comma 3, e 5, comma 5, del d.lgs. numero 286 del 1998 (Testo Unico Stranieri) nella parte in cui ricomprendono, tra le ipotesi di condanna che impediscono automaticamente il rinnovo del permesso di soggiorno per lavoro, anche quelle per il reato di cui all’articolo 73, comma 5, del d.P.R. numero 309 del 1990 (Testo Unico Stupefacenti) (cd “piccolo spaccio”) e per il reato di cui all’articolo 474, secondo comma, del codice penale (vendita di merci contraffatte), senza prevedere che l’autorità competente verifichi in concreto la pericolosità sociale del richiedente.

La pronuncia ha così stabilito che non può essere automaticamente respinta la richiesta di rinnovo del permesso di soggiorno per motivi di lavoro in caso di condanna dello straniero per alcuni fatti di lieve entità. La decisione sul rinnovo spetta al questore, che dovrà valutare la pericolosità sociale del richiedente prima di negare il permesso.

Per maggiori informazioni si veda Comunicato Stampa

Presentata l'8 maggio 2023; annunciata nella seduta n. n. 67 del 16 maggio 2023. DOC. VII, N. 24.
Assegnata alla 1a Commissione permanente (Affari Costituzionali); 2a Commissione permanente (Giustizia); 4a Commissione permanente (Politiche dell'Unione europea).