Nella seduta del 17 dicembre l'Assemblea del Senato ha approvato, con 84 voti favorevoli e 51 astensioni, il doc. XXII, n. 14 sull'istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario, finanziario e assicurativo. Il doc. XXII, n. 15, di argomento affine e abbinato in discussione congiunta è stato dichiarato assorbito.
In considerazione dell'esigenza di portare a conclusione le inchieste parlamentari sul sistema bancario condotte nelle due precedenti legislature, il doc. XXII, n. 14, presentato dal senatore Zanettin (FI-BP), propone l'istituzione di una Commissione monocamerale del Senato, che prosegua il lavoro di indagine sulla tutela del risparmio nel contesto dei mutamenti verificatisi negli ultimi anni nei modelli di business e nelle tipologie dei prodotti e dei servizi erogati. La Commissione, composta da 14 senatori, avrà ampi poteri per analizzare il funzionamento del sistema bancario, le crisi degli istituti, il credito alle imprese, e fenomeni come la desertificazione bancaria; saranno monitorati anche l'uso dell'intelligenza artificiale, i crediti deteriorati e l'efficacia delle normative su riciclaggio e terrorismo. La Commissione avrà poteri analoghi a quelli dell'autorità giudiziaria, presenterà un rapporto annuale al Senato e proporrà eventuali riforme legislative per rafforzare la stabilità, la tutela del risparmio e la competitività del sistema economico.
L'esame in Commissione
La proposta è stata incardinata dalla 6a Commissione in sede redigente il
29
maggio con la relazione del senatore Lotito (FI-BP). Il 3
luglio il Doc.
XXII, n. 15, di argomento affine, presentato dai senatori Turco
(M5S) e altri, è stato illustrato e abbinato in discussione congiunta ed è
stata deliberata l'adozione del XXII, n. 14 come testo base della
discussione. Il 17 luglio sono stati illustrati i 35 emandamenti
presentati, pubblicati in allegato
al resoconto, sui quali il 23 e 24 luglio è stato espresso il parere del
relatore. In allegato ai resoconti del 30
luglio e del 1°
agosto sono stati pubblicati ulteriori emendamenti del relatore e
alcune riformulazioni. Il 5 agosto è stata avviata la votazione degli
emendamenti. Sono risultate approvate, tra le altre, numerose modifiche
riguardanti le competenze della Commissione inquirente in materia di
acquisizione e analisi delle informazioni relative ai prodotti finanziari
ad alto rischio, alla governance delle autorità nazionali di vigilanza
sulla tutela del risparmio, alla normativa che disciplina le banche
popolari e di credito cooperativo.
Il 17
settembre, su proposta del Presidente Garavaglia (LSP), la
Commissione ha convenuto sul trasferimento dell'esame dalla sede redigente
alla sede referente, per consentire modifiche al testo già accolto, anche
sulla base del parere espresso dalla Commissione Giustizia riguardo la
necessità di intervenire in tema di segreto degli atti acquisiti dalla
Commissione di inchiesta.
Il 2 ottobre, data per acquisita la fase già svolta in sede redigente, si
è conclusa la fase dell'esame delle proposte emendative al testo base:
sono stati approvati gli emendamenti
3.6000 e 6.1000 del relatore al testo base, che introducono
modifiche in considerazione, rispettivamente, dell'avvenuta cessazione
dell'attività del FIR (Fondo indennizzo dei risparmiatori) e della
richiesta della Commissione 2a di chiarire il quadro sanzionatorio,
prevedendo che la violazione del segreto sia punita ai sensi dell'articolo
326 del codice penale.
Nella seduta del 15
ottobre, pervenuti i pareri non ostativi delle Commissioni affari
costituzionali e bilancio sugli ulteriori emendamenti approvati, sono
intervenuti in dichiarazione di voto sul conferimento del mandato al
relatore i senatori Tajani (PD) e Croatti (M5S), preannunciando il voto di
astensione a nome dei rispettivi Gruppi.
La Commissione ha quindi conferito il mandato al relatore Lotito a
riferire favorevolmente in Assemblea sull'approvazione del doc. XXII, n.
14, con le modifiche accolte, e sul conseguente assorbimento del doc.
XXII, n. 15.
La discussione in Assemblea
Il 17
dicembre il doc. XXII, n. 14 è stato illustrato all'Assemblea da
relatore Lotito (FI-BP). Alla discussione generale hanno preso parte i
senatori Damiani (FI-BP), Croatti (M5S) e Orsomarso (FdI). Il relatore ha
evidenziato l'ampio consenso sul provvedimento, sottolineando l'importanza
della tutela dei risparmiatori, del supporto alle famiglie e del credito a
giovani e piccole imprese. Il senatore Casini (PD) ha preannunciato la non
partecipazione al voto o un voto di astensione, esprimendo riserve
sull'uso frequente delle Commissioni d'inchiesta, che dovrebbero essere
istituite solo in casi eccezionali.
Nelle dichiarazioni finali hanno annunciato voto favorevole i senatori
Zanettin (FI-BP), Borghesi (LSP) e Melchiorre (FdI), che, richiamando
l'attenzione sui rischi legati alle difficoltà economiche recenti, come i
tassi di interesse crescenti e la trasformazione del settore con le nuove
tecnologie, hanno evidenziato l'importanza di affrontare temi come
l'insolvenza nel settore assicurativo, l'uso dell'intelligenza artificiale
in finanza, le criptovalute, il Fir e la prevenzione di fenomeni come
l'anatocismo bancario, per garantire trasparenza, responsabilità e
protezione dei risparmi dei cittadini. Pur esprimendo riserve sulla reale
efficacia della Commissione e sugli obiettivi non del tutto chiari, data
l'eliminazione del riferimento alla tutela dei risparmiatori, anche la
senatrice Musolino ha annunciato un voto favorevole. I senatori De
Cristofaro (AVS), Turco (M5S), e Cristina Tajani (PD) hanno dichiarato
l'astensione: secondo AVS sarebbe più utile concentrarsi sugli attuali
cambiamenti nei mercati finanziari e sul funzionamento delle regole,
piuttosto che riesaminare eventi passati già sotto indagine giudiziaria;
M5S ha criticato il testo in discussione, in quanto alleggerito rispetto
alle proposte iniziali; il PD ha stigmatizzato la gestione del Governo sui
temi bancari e finanziari, richiamando le difficoltà incontrate con le
politiche fiscali e le leggi sui cambi di vertice.