La settimana scorsa l'8a Commissione ha svolto le seguenti attività:
- Seguito e conclusione dell'esame dell'Atto di Governo n.
226, decreto legislativo recante disposizioni integrative e
correttive del Codice dei contratti pubblici, avviato il 19
novembre con la relazione della senatrice Minasi (LSP), anche a
nome dell'altro relatore Fazzone (FI).
Il provvedimento, approvato in esame preliminare dal Consiglio dei ministri il 21 ottobre, è stato assunto a seguito di una consultazione condotta nel luglio scorso con il coinvolgimento di 94 soggetti publici e privati operanti nel settore. Tra le principali modifiche introdotte nel Codice si segnalano le disposizioni di coordinamento con la legge n. 49/2023 sull'equo compenso delle prestazioni professionali, le norme sulle tutele lavoristiche applicabili al personale impiegato negli appalti, sulle procedure digitali riguardanti il fascicolo virutale dell'operatore economico e la Banca dati nazionale dei contratti pubblici, sugli indici sintetici per la revisione periodica dei prezzi, sulla qualificazione delle stazioni appaltanti, sui requisiti dei consorzi tra imprese che partecipano alle procedure concorsuali, sulle agevolazioni per l'accesso delle piccole e medie imprese, sulle misure premiali o penali in caso di anticipo o di ritardo nell'esecuzione dell'opera, sulla disciplina della finanza di progetto (partenariato pubblico-privato). Il 26 novembre è stato avviato un ciclo di audizioni informali e il 4 dicembre è stato disposto un ulteriore rinvio dell'esame. Il 10 dicembre il Presidente ha dato notizia della richiesta di defferimento del termine per l'espressione del parere, presentata dal Gruppo PD, e ha comunicato che sono pervenuti l'intesa sancita in Conferenza unificata e il parere del Consiglio di Stato, quindi la Commissione è stata autorizzata ad esprimersi. L'11 dicembre è stato pubblicato uno schema di parere alternativo dei senatori De Cristofaro, Cucchi, Aurora Floridia e Magni (AVS), inoltre il Presidente ha comunicato la disponibilità del Governo ad attendere il parere delle Commissioni fino alla mattinata del 17 dicembre.
Nella seduta del 17 dicembre il Presidente ha comunicato che sono stati presentati uno schema di parere favorevole con condizioni e osservazioni dei relatori, pubblicato in allegato al resoconto, e uno schema di parere alternativo dei senatori Basso, Irto e Fina (PD). Quindi il senatore Basso ha dichiarato voto contrario del Gruppo PD, per le motivazioni esposte nello schema di parere alternativo presentato, sottolineando le criticità del nuovo codice dei contratti pubblica su alcuni contenuti, tra i quali la presunzione di equivalenza, che può determinare effetti di dumping contrattuale e di indebolimento delle tutele dei lavoratori. In seguito alla dichiarazione di voto di astensione del senatore Nave (M5S) a nome del suo Gruppo, la Commissione ha approvato lo schema di parere favorevole con condizioni e osservazioni dei relatori, con conseguente preclusione degli schemi di pareri alternativi presentati. - Seguito dell'esame dei disegni di legge nn. 29,
42,
761,
863,
903,
1028
e 1122
in materia di rigenerazione urbana, avviato in sede redigente
il 27
settembre 2023, con la relazione del senatore Rosso (FI), e
trasferito in sede referente il 17 dicembre.
Le proposte, a prima firma rispettivamente dei senatori Mirabelli (PD), Gasparri (FI), Occhiuto (FI), Dreosto (LSP), Sironi (M5S) e Gelmini (Az) mirano a favorire e disciplinare la rigenerazione urbana - intesa come complesso sistematico di trasformazioni urbanistiche ed edilizie su aree e complessi edilizi caratterizzati da uno stato di degrado urbanistico, edilizio o socio-economico - quale alternativa strategica al consumo di suolo, prevedendo a tal fine la razionalizzazione e la semplificazione delle norme vigenti in materia, anche con riferimento agli interventi pubblici e privati per la riqualificazione di aree come le grandi periferie urbane.
Il primo ciclo di audizioni informali, avviato il 3 ottobre 2023, si è sconcluso il 16 aprile 2024. Il 5 agosto il relatore ha illustrato una proposta testo unificato e si è svolta la discussione generale. Il 18 settembre la Commissione ha adottato come testo base lo schema di testo unificato del relatore e, accogliendo la proposta dei senatori Irto (PD) e Fregolent (IV), ha deliberato un ulteriore ciclo di audizioni, che si sono svolte il 30 settembre e il 1° ottobre. Il termine per la presentazione di emendameni e ordini del giorno è scaduto il 30 ottobre. Il 5 novembre sono stati presentati 571 emendamenti.
Nella seduta del 17 dicembre il Presidente ha comunicato la rimessione in sede referente dell'esame congiunto dei ddl in titolo e la Commissione ha dato per acquisite le precedenti fasi di esame svolte in sede redigente. Per l'illustrazione degli emendamenti all'articolo 1 del testo unificato sono intervenute le senatrici Aurora Floridia e Sironi per il M5S, evidenziando in particolare la necessità di promuovere e rafforzare la sostenibilità ambientale, e il senatore Irto a nome del Gruppo PD, esprimendo insoddisfazione per il testo unificato adottato come testo base in quanto non rappresentativo degli otto ddl abbinati, in particolare dei due presentati dal suo Gruppo. Quindi il senatore De Priamo (FdI) ha illustrato gli emendamenti presentati dal suo Gruppo all'articolo 1 del testo unificato, riprendendo alcuni contenuti del disegno di legge n. 1122, a sua prima firma. In mancanza di ulteriori richieste di intervento, i restanti emendamenti all'articolo 1 sono stati dati per illustrati. - Seguito dell'esame del ddl n.
1309 sull'interpretazione autentica in materia urbanistica ed
edilizia, avviato in sede redigente l'11
dicembre con la relazione del senatore Rosso (FI) e trasferito
in sede referente nella stessa giornata.
Il disegno di legge, approvato dalla Camera dei deputati, reca disposizioni (riformulate quali norme di interpretazione autentica durante l'esame in sede referente alla Camera) finalizzate a risolvere il contrasto, generatosi nella giurisprudenza amministrativa, circa la corretta interpretazione dell'articolo 41-quinquies, primo comma, della legge urbanistica (L. 1150/1942) e del numero 2 dell'art. 8 del D.M. n. 1444/1968, che individuano i limiti di volumi e altezza delle costruzioni nell'ambito del territorio comunale urbanizzato. A questo proposito, sono previste norme di interpretazione autentica delle due disposizioni normative tra loro collegate, al fine di consentire il superamento d per interventi edilizi effettuati anche in assenza di piani particolareggiati o di lottizzazione convenzionata.
L'11 dicembre la senatrice Sironi (M5S) ha presentato una richiesta di rimessione in sede referente del provvedimento in titolo sottoscritta da un decimo dei componenti del Senato.
Nella seduta del 17 dicembre il Presidente ha comunicato che l'esame del provvedimento in titolo prosegue in sede referente e la Commissione ha convenuto sul dare per acquisita la precedente fase svolta in sede redigente. - Seguito dell'esame del ddl n.
1294, Legge quadro in materia di ricostruzione post-calamità,
approvato dalla Camera dei deputati e avviato l'11
dicembre con la relazione del senatore Sigismondi (FdI).
La proposta definisce le procedure da seguire ai fini della ricostruzione successiva ad eventi calamitosi. Si prevede, al termine dello stato si emergenza, la possibilità di passaggio alla fase dello "stato di ricostruzione", su deliberazione del Consiglio dei ministri d'intesa con i Presidenti delle regioni interessati, nei casi in cui sia necessario per il completamento della ricostruzione, per la revisione dell'assetto urbanistico o per misure di riduzione del rischio sismico o idrogeologico. Nell'ambito di tale fase, gli interventi sono coordinati da un Commissario straordinario e da una Cabina di coordinamento per la ricostruzione e si articolano in interventi su centri urbani e nuclei rurali, gestiti dai Comuni, contributi per la ricostruzione privata, affidati in concessione, ricostruzione di edifici pubblici, assegnata a soggetti attuatori da definire che si avvalgono di una centrale unica di committenza.
Nella seduta del 17 dicembre la Commissione, su proposta del Presidente, ha fissato alle 12 di mercoledì 8 gennaio il termine entro il quale i Gruppi potranno far pervenire i nominativi di eventuali soggetti da audire. - Seguito della discussione in sede redigente del ddl n.
1275 sull'istituzione del Parco ambientale per lo sviluppo
sostenibile della laguna di Orbetello, approvato dalla Camera
dei deputati e avviato l'11
dicembre la relatrice Petrucci (FdI).
Il disegno di legge prevede l'istituzione del Parco in titolo, gestito da un consorzio con sede nel comune di Orbetello, al quale partecipano il Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica, la regione Toscana, la provincia di Grosseto e i comuni di Orbetello e Monte Argentario. Il consorzio supporterà i compiti istituzionali degli enti consorziati, su richiesta dei medesimi, con particolare riferimento alla tutela dei siti della rete Natura 2000 e delle aree protette all'interno del Parco ambientale della laguna di Orbetello, occupandosi, tra l'altro, di gestione e manutenzione degli impianti, delle strumentazioni e dei mezzi tecnici, nonché di monitoraggio dello stato ambientale della laguna attraverso analisi chimiche e batteriologiche e di mantenimento dell'ecosistema ambientale. È inoltre previsto un comitato tecnico-scientifico con funzioni di indirizzo, di proposta e consultive sulle attività svolte dal consorzio.
Nella seduta del 18 dicembre la Commissione, su proposta del Presidente, ha fissato alle 17 del 23 dicembre il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno.
Nelle convocazioni di questa settimana, nella seduta di lunedì 23 dicembre alle 11,30, è previsto l'esame in sede consultiva del disegno di legge di bilancio per il 2025.