La scorsa settimana la 5a Commissione è stata impegnata con l'esame in sede consultiva di disegni di legge e di profili finanziari di atti del Governo.
Nelle convocazioni della 5a Commissione di questa settimana, oltre all'esame in sede consultiva dei profili finanziari dell'atto del Governo n. 237, è previsto l'esame del ddl n. 1330, Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027. Il disegno di legge sarà esaminato in sede consultiva, ai fini del parere al Presidente del Senato ai sensi dell'articolo 126 comma 4 del Regolamento, nella seduta di lunedì 23 alle 10. A partire dalla seduta di lunedì 23 alle 11,45, il disegno di legge sarà esaminato in sede referente.
La settimana scorsa la 6a Commissione ha svolto le seguenti attività:
- Seguito dell'esame, in Commissioni riunite con la 2a, dell'Atto del
Governo n.
227, schema di decreto legislativo sui trasferimenti di
fondi e cripto-attività, avviato il 27
novembre con la relazione della senatrice Tubetti (FdI).
In attuazione del regolamento UE 2023/1113, il provvedimento introduce modifiche al decreto antiriciclaggio n. 231/2007 e alla legge n. 167/1990 sulla rilevazione fiscale dei trasferimenti da e per l'estero di denaro, titoli e valori. Si prevede, tra l'altro, l'adeguamento della definizione di prestatore di servizi per le cripto-attività e si include tale categoria di operatori nell'ambito degli intermediari bancari e finanziari, rendendola di conseguenza soggetta alla vigilanza della Banca d'Italia, ai controlli antiriciclaggio del Nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza nonché agli obblighi di trasmissione di informazioni all'Unità di informazione finanziaria per l'Italia e a quelli disciplinati dalle norme in materia di analisi e valutazione del rischio.
Nella seduta del 17 dicembre la relatrice per la 6a Commissione Tubetti ha presentato, d'intesa con il relatore per la 2a Zanettin (FI-BP), una proposta di parere favorevole con osservazioni, pubblicata in allegato al resoconto. Sono quindi intervenuti i senatori Turco (M5S), per chiedere l'integrazione delle osservazioni proposte, Stefani (LSP) e Orsomarso (FdI) per annunciare il voto favorevole dei rispettivi Gruppi sullo schema del relatore, nonché il Presidente Garavaglia. La relatrice Tubetti ha quindi integrato le osservazioni della propria proposta di parere, per accogliere in parte la richiesta del senatore Turco sulla concessione di un periodo transitorio per l'adeguamento alle nuove norme da parte dei provider di servizi di criptovalute. Così riformulato, il parere favorevole con osservazioni è stato approvato all'unanimità dalle Commissioni riunite. - Seguito dell'esame dell'Atto del Governo n.
237, schema di decreto legislativo recante revisione delle
disposizioni in materia di accise, avviato l'11
dicembre con la relazione del senatore Trevisi (FI-BP).
Il provvedimento, approvato in esame preliminare dal Consiglio dei ministri il 15 ottobre, introduce il sistema di qualificazione dei soggetti obbligati accreditati (SOAC), che consentirà agli operatori selezionati di accedere a vari benefici sotto il profilo dell'esonero dalle cauzioni sul pagamento delle imposte e in termini di riduzione di oneri amministrativi. Per quanto riguarda le accise sul gas naturale e sull'energia elettrica è previsto il superamento dell’attuale meccanismo dell'acconto storico in favore di un sistema basato su acconti mensili commisurati a quanto effettivamente fatturato. Ulteriori semplificazioni sono disposte con riferimento alla vendita di prodotti alcolici, oli lubrificanti, prodotti da fumo e tabacchi lavorati. La scadenza del termine per l'espressione del parere è fissata al 2 gennaio 2025.
Nella seduta del 17 dicembre, il Presidente ha reso noto che il relatore sta predisponendo uno schema di parere, anche sulla base delle osservazioni pervenutegli. Il seguito dell'esame è stato quindi rinviato e riprenderà nella seduta convocata venerdì 27 dicembre alle 10,30. - Seguito dell'esame della proposta di risoluzione n.
7-00016 sul funzionamento del fondo di garanzia per le
piccole e medie imprese, avviato il 23
ottobre. Presentata dal Presidente Garavaglia (LSP), la proposta
impegna il Governo ad assicurare che l'operatività del fondo di
garanzia per le PMI presti particolare attenzione al rischio di calo
del credito nei confronti dei comparti più vulnerabili, eventualmente
tramite la definizione di aliquote di garanzie maggiori per le
microimprese e per quelle operanti nel Mezzogiorno, oltre a fornire
dati trasparenti sull'uso delle risorse da parte sia del fondo
centrale di garanzia che di SACE, nonché a comparare impatti e costi
per le imprese derivanti dall'uso sia della garanzia diretta che della
controgaranzia. Il 19 novembre l'esame è stato rinviato per consentire
al Ministero ulteriori approfondimenti in merito alle implicazioni
della proposta di risoluzione sulla legge di bilancio, attualmente
all'esame della Camera dei deputati. L'11 dicembre, il sottosegretario
di Stato per le imprese e il made in Italy Bitonci ha riferito in
Commissione circa l'andamento e la gestione del Fondo di garanzia per
le piccole e medie imprese, illustrandone il funzionamento e le
modalità di erogazione di finanziamenti, nonché riferendo sulle
intenzioni del Governo di riformare il settore dei Confidi, consorzi
che offrono con cogaranzie e controgaranzie, puntando a mantenere
entro 5 milioni l'importo massimo della garanzia e ad eliminare le
commissioni previste per il sistema. Ha inoltre illustrato gli
emendamenti alla legge di bilancio in corso di approvazione presso la
Camera dei deputati, orientati a semplificare gli adempimenti ed
ampliare l'operatività della garanzia. Ha infine espresso una
valutazione positiva della risoluzione in oggetto, riservandosi,
d'intesa con il MEF, di proporre alla Commissione alcune
riformulazioni. Ne è seguito un dibattito in cui sono intervenuti i
senatori Salvitti (CdI), Orsomarso (FdI), Tajani (PD), nonché in
replica, il sottosegretario Bitonci, che ha sottolineato l'opportunità
di orientare il Fondo di Garanzia gestito dal Mediocredito verso il
sistema delle Regioni, per superare l'attuale frammentazione degli
interventi in favore di criteri di erogazione delle risorse più
omogeni, condividendo altresì la preoccupazione per il fenomeno della
cosiddetta "desertificazione bancaria", alla quale cerca di far fronte
l'attivismo di Banco Poste.
Nella seduta del 17 dicembre il Presidente Garavaglia ha reso noto che, nell'ambito dell'esame del disegno di legge di bilancio presso la Camera dei deputati, gli emendamenti volti a semplificare gli adempimenti per gli operatori economici e ad ampliare l'operatività del fondo di garanzia per le piccole e medie imprese sono ancora all'esame della Commissione di merito, rinviando quindi il seguito dell'esame della proposta di risoluzione in titolo. - Audizioni informali nell'ambito dell'esame in sede redigente del ddl
n.
136 recante riforma in materia di costituzione e
funzionamento dell'aggregazione bancaria cooperativa, avviato il
2
ottobre con la relazione del senatore Croatti (M5S).
La proposta mira a salvaguardare la diversità del modello di business delle banche di credito cooperativo (BCC), riformandone il quadro giuridico per superare alcune criticità e rigidità della disciplina vigente. Allo stesso tempo, punta ad adeguare la riforma del credito cooperativo introdotta nel 2016 all'evoluzione dell'ordinamento europeo, introducendo strumenti organizzativi più aderenti alle specifiche dimensioni, attività svolte e rischi sostenuti. Tra questi, il modello dell'«aggregazione bancaria cooperativa» che, ove scelto dalle BCC, permetterebbe di conservare i presidi di stabilità del sistema e, allo stesso tempo, di evitare l'applicazione della disciplina prevista per le banche significative, con vantaggi in termini di riduzioni di costi, di regolamenti e di miglioramenti dell'efficienza. Il 5 novembre è stato deliberato lo svolgimento di un ciclo di audizioni informali sul ddl.
La procedura informativa è stata avviata nella seduta dell'Ufficio di Presidenza del 18 dicembre, con l'intervento di rappresentanti di Federcassa (video).
Le convocazioni della 6a Commissione di questa settimana saranno inoltre integrate con l'esame, in sede consultiva, del disegno di legge di bilancio per il 2025.