La settimana scorsa l'8a Commissione ha svolto le seguenti attività:
- Avvio dell'esame in sede referente, in Commissioni riunite con la
9a, del ddl n.
1318, legge annuale per il mercato e la concorrenza 2023,
approvato dalla Camera dei deputati.
Il provvedimento, la cui adozione figura tra gli obiettivi PNRR da conseguire entro il 31 dicembre 2024, comprende alcune misure relative al settore autostradale, tra cui la previsione di un quadro normativo per le concessioni autostradali, affidate obbligatoriamente in seguito allo svolgimento di gare e che devono avere una durata non superiore ai 15 anni. L'articolo 26 reca una delega al Governo per il riordino delle norme sulla concessione di spazi pubblici di interesse culturale o paesaggistico a imprese di pubblico esercizio, al fine dell'installazione di strutture amovibili funzionali all'attività esercitata (cosiddetti dehors), mentre il Capo II reca disposizioni in materia di start-up, specificando i requisiti per la definizione di start-up innovativa e modificandone le discipline agevolative.
Nella seduta del 5 dicembre il relatore per la 9a Commissione, senatore Ancorotti (FdI), anche a nome del relatore per l'8a Potenti (LSP), ha illustrato il disegno di legge in titolo. Quindi il Presidente De Carlo (FdI), ricordando che il procedimento è già previsto nel calendario dei lavori dell'Assemblea martedì 10 dicembre, ha proposto di fissare alle 12 di lunedì 9 il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno. Su richiesta del senatore Martella (PD), il suddetto termine è stato fissato alle 14 del 9 dicembre. L'esame prosegue nelle sedute delle Commissioni riunite convocate martedì 10 alle 14 e alle 18,30 e mercoledì 11 dicembre alle 9. - Seguito e conclusione dell'esame in sede referente del ddl n.
1272 di conversione del decreto-legge n. 153/2024, recante disposizioni
urgenti in materia ambientale, avviato il 29
ottobre con la relazione del
senatore Potenti (LSP).
Il provvedimento, approvato dal Consiglio dei ministri nella seduta del 10 ottobre, è volto ad assicurare il rispetto delle scadenze per la realizzazione degli obiettivi ambientali previsti dal PNRR e dal Piano energia e clima (PNIEC). Le misure disposte riguardano, tra l'altro, i permessi per la ricerca e la produzione di idrocarburi, il rafforzamento dei poteri dei Presidenti di Regione in materia di contrasto del dissesto idrogeologico, la prevenzione della siccità, la gestione degli interventi di bonifica e di riqualificazione dei siti orfani. Specifiche disposizioni disciplinano il recupero dei rifiuti provenienti dai lavori per il tunnel sub-portuale e la diga foranea di Genova e l'istituzione della struttura di supporto al Commissario straordinario per l’attuazione della bonifica di interesse nazionale del sito Crotone-Cassano-Cerchiara.
Il 29 ottobre è stato deliberato un ciclo di audizioni, che si è svolto il 5 novembre. I documenti acquisiti nel corso della procedura e quelli pervenuti sono stati pubblicati nella pagina web della Commissione. L'11 novembre è scaduto il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno e il 12 novembre il Presidente Rosa (FdI) ha comunicato anche la presentazione di una proposta di coordinamento Coord. 1 dei relatori. Il 19 novembre sono stati illustrati gli emendamenti e ordini del giorno riferiti al testo del decreto-legge. Il 26 novembre sono stati presentati 3 emendamenti riformulati, oltre all'emendamento 3.1000 del Governo e un ordine del giorno. Il 28 novembre il Presidente ha comunicato che sono stati presentati 3 subemendamenti all'emendamento 3.1000 del Governo e ha riferito della presentazione di altri emendamenti, di cui due dei relatori. Alcuni emendamenti sono stati dichiarati improponibili e altri inammissibili.
Nella seduta del 3 dicembre sono stati presentati 5 subemendamenti agli emendamenti dei relatori 4.500 e 10.0.500, oltre a 6 nuovi emendamenti dei relatori e 13 riformulazioni. Alcuni emendamenti sono stati ritirati e altri trasformati in ordini del giorno. Quindi la Commissione ha approvato gli emendamenti 1.2 (testo 2), gli identici 1.4 (testo 2), 1.136 (testo 2) e 1.137 (testo 2), 1.22 (testo 2), 1.47 (testo 2), 1.70, gli identici 1.72 (testo 2) e 1.80 (testo 2), 1.165 (testo 2), 2.500 (testo 3), 3.1000, gli identici 4.10 e 4.11, 4.66, 4.500, 5.1 testo 2, 5.0.2 testo 2, 9.28 (testo 2), 9.31 (testo 2), 10.14 e 10.0.600. I restanti emendamenti si intendono assorbiti, preclusi o respinti.
Nella seduta del 4 dicembre i relatori hanno presentato l'emendamento 9.28 testo 2/5a Commissione, che è stato approvato insieme al Coord.1. Quindi sono stati accolti 12 ordini del giorno, uno è stato ritirato e un altro respinto. Infine la Commissione ha votato il mandato ai relatori a riferire favorevolmente in Assemblea sul disegno di legge esaminato, con le modifiche approvate, autorizzandoli a richiedere lo svolgimento della relazione orale e ad apportare le modifiche di coordinamento e formali eventualmente necessarie. - Seguito della discussione in sede redigente dei disegni di legge n.
877, del senatore Sigismondi (Fdi) ed altri, e n.
1029, d'iniziativa del Consiglio regionale dell'Abruzzo, in
materia di manufatti e macchine per la pesca tradizionali,
avviata il 28
maggio con la relazione della senatrice Farolfi (FdI).
I disegni di legge mirano a tutelare e favorire la valorizzazione della specificità dei manufatti e delle macchine per la pesca ubicati in particolari aree del territorio nazionale come espressione della storia, della cultura e della tradizione locale e realizzati con tecniche tradizionali, frutto dell'ingegno della popolazione locale. Il 4 luglio e il 10 settembre si è svolta una procedura informativa sul tema. L'11 novembre la Commissione ha adottato il ddl n. 877 quale testo base per il prosieguo dei lavori. Il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno è scaduto il 26 novembre.
Nella seduta del 4 dicembre, sono stati presentati 17 emendamenti. - Seguito dell'esame dell'Atto di Governo n.
226, decreto legislativo recante disposizioni integrative e
correttive del Codice dei contratti pubblici, avviato il 19
novembre con la relazione della senatrice Minasi (LSP), anche a
nome dell'altro relatore Fazzone (FI).
Il provvedimento, approvato in esame preliminare dal Consiglio dei ministri il 21 ottobre, è stato assunto a seguito di una consultazione condotta nel luglio scorso con il coinvolgimento di 94 soggetti publici e privati operanti nel settore. Tra le principali modifiche introdotte nel Codice si segnalano le disposizioni di coordinamento con la legge n. 49/2023 sull'equo compenso delle prestazioni professionali, le norme sulle tutele lavoristiche applicabili al personale impiegato negli appalti, sulle procedure digitali riguardanti il fascicolo virutale dell'operatore economico e la Banca dati nazionale dei contratti pubblici, sugli indici sintetici per la revisione periodica dei prezzi, sulla qualificazione delle stazioni appaltanti, sui requisiti dei consorzi tra imprese che partecipano alle procedure concorsuali, sulle agevolazioni per l'accesso delle piccole e medie imprese, sulle misure premiali o penali in caso di anticipo o di ritardo nell'esecuzione dell'opera, sulla disciplina della finanza di progetto (partenariato pubblico-privato). Il 26 novembre è stato avviato un ciclo di audizioni informali.
Nella seduta del 4 dicembre, è stato disposto un ulteriore rinvio dell'esame, che prosegue questa settimana a partire dalla seduta convocata martedì 10 dicembre alle 16.
Nelle convocazioni di questa settimana, a partire dalla stessa seduta, sono inoltre previste le seguenti attività:
- Avvio dell'esame del ddl n.
1294, Legge quadro in materia di ricostruzione post-calamità,
approvato dalla Camera dei deputati.
La proposta definisce le procedure da seguire ai fini della ricostruzione successiva ad eventi calamitosi. Si prevede, al termine dello stato si emergenza, la possibilità di passaggio alla fase dello "stato di ricostruzione", su deliberazione del Consiglio dei ministri d'intesa con i Presidenti delle regioni interessati, nei casi in cui sia necessario per il completamento della ricostruzione, per la revisione dell'assetto urbanistico o per misure di riduzione del rischio sismico o idrogeologico. Nell'ambito di tale fase, gli interventi sono coordinati da un Commissario straordinario e da una Cabina di coordinamento per la ricostruzione e si articolano in interventi su centri urbani e nuclei rurali, gestiti dai Comuni, contributi per la ricostruzione privata, affidati in concessione, ricostruzione di edifici pubblici, assegnata a soggetti attuatori da definire che si avvalgono di una centrale unica di committenza. - Seguito della discussione in sede redigente dei disegni di legge nn.
29,
42,
761,
863,
903,
1028
e 1122
in materia di rigenerazione urbana, avviata il 27
settembre 2023, con la relazione del senatore Rosso (FI).
Le proposte, a prima firma rispettivamente dei senatori Mirabelli (PD), Gasparri (FI), Occhiuto (FI), Dreosto (LSP), Sironi (M5S) e Gelmini (Az) mirano a favorire e disciplinare la rigenerazione urbana - intesa come complesso sistematico di trasformazioni urbanistiche ed edilizie su aree e complessi edilizi caratterizzati da uno stato di degrado urbanistico, edilizio o socio-economico - quale alternativa strategica al consumo di suolo, prevedendo a tal fine la razionalizzazione e la semplificazione delle norme vigenti in materia, anche con riferimento agli interventi pubblici e privati per la riqualificazione di aree come le grandi periferie urbane.
Il primo ciclo di audizioni informali, avviato il 3 ottobre 2023, si è sconcluso il 16 aprile 2024. Il 5 agosto il relatore ha illustrato una proposta testo unificato e si è svolta la discussione generale. Il 18 settembre la Commissione ha adottato come testo base lo schema di testo unificato del relatore e, accogliendo la proposta dei senatori Irto (PD) e Fregolent (IV), ha deliberato un ulteriore ciclo di audizioni, che si sono svolte il 30 settembre e il 1° ottobre. Il termine per la presentazione di emendameni e ordini del giorno è scaduto il 30 ottobre. Il 5 novembre sono stati presentati 571 emendamenti. - Avvio della discussione in sede redigente del ddl n.
1275 sull'istituzione del Parco ambientale per lo sviluppo
sostenibile della laguna di Orbetello, approvato dalla Camera
dei deputati.
Il disegno di legge prevede l'istituzione del Parco in titolo, gestito da un consorzio con sede nel comune di Orbetello, al quale partecipano il Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica, la regione Toscana, la provincia di Grosseto e i comuni di Orbetello e Monte Argentario. Il consorzio supporterà i compiti istituzionali degli enti consorziati, su richiesta dei medesimi, con particolare riferimento alla tutela dei siti della rete Natura 2000 e delle aree protette all'interno del Parco ambientale della laguna di Orbetello, occupandosi, tra l'altro, di gestione e manutenzione degli impianti, delle strumentazioni e dei mezzi tecnici, nonché di monitoraggio dello stato ambientale della laguna attraverso analisi chimiche e batteriologiche e di mantenimento dell'ecosistema ambientale. È inoltre previsto un comitato tecnico-scientifico con funzioni di indirizzo, di proposta e consultive sulle attività svolte dal consorzio. - Avvio della discussione in sede redigente del ddl n.
1309 sull'interpretazione autentica in materia urbanistica ed
edilizia, approvato dalla Camera dei deputati.
Il disegno di legge reca disposizioni (riformulate quali norme di interpretazione autentica durante l'esame in sede referente alla Camera) finalizzate a risolvere il contrasto, generatosi nella giurisprudenza amministrativa, circa la corretta interpretazione dell'articolo 41-quinquies, primo comma, della legge urbanistica (L. 1150/1942) e del numero 2 dell'art. 8 del D.M. n. 1444/1968, che individuano i limiti di volumi e altezza delle costruzioni nell'ambito del territorio comunale urbanizzato. A questo proposito, sono previste norme di interpretazione autentica delle due disposizioni normative tra loro collegate, al fine di consentire il superamento d per interventi edilizi effettuati anche in assenza di piani particolareggiati o di lottizzazione convenzionata.