La scorsa settimana la 5a Commissione, oltre all'esame in sede consultiva di disegni di legge e di profili finanziari di atti del Governo, ha svolto le seguenti attività:
- Seguito e conclusione dell'esame dell'Atto del Governo n.
233, schema di decreto del Presidente del Consiglio sull'aggiornamento
dei fabbisogni standard dei Comuni, avviato il 27
novembre con la relazione del senatore Gelmetti (FdI).
Il provvedimento, approvato in esame preliminare dal Consiglio dei ministri il 27 settembre, riguarda l'adozione della nota metodologica per l'aggiornamento e la revisione dei fabbisogni standard dei Comuni per il 2024, nonché il fabbisogno standard complessivo per ciascun Comune delle Regioni a statuto ordinario, ai sensi dell'articolo 6 del decreto legislativo n. 216/2010, in relazione ai servizi di: trasporto pubblico locale, smaltimento rifiuti, viabilità e territorio, asili nido, settore sociale e istruzione pubblica. Il 27 novembre il relatore ha segnalato che sul provvedimento non è stato raggiunto l'accordo in sede di Conferenza Stato-città ed autonomie locali, preso atto del parere negativo espresso all'ANCI sulla determinazione e sul riparto del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2024. Per approfondimenti, è disponibile il dossier in materia a cura dei Servizi studi del Senato e della Camera.
Nella seduta del 3 dicembre, il relatore Gelmetti ha illustrato una proposta di parere non ostativo sullo schema di decreto in titolo, pubblicata in allegato al resoconto. Il sottosegretario per l'economia e le finanze Sandra Savino non ha formulato osservazioni in merito alla proposta, che è stata quindi posta ai voti ed è risultata approvata. - Seguito e conclusione dell'esame congiunto degli Atti del Governo
nn. 228,
229, 230, 231 e 232, schemi di decreti del Presidente del
Consiglio di ripartizione del contributo dell'otto per mille
dell'IRPEF a diretta gestione statale per il 2023, avviato il 26
novembre con la relazione del senatore Lotito (FI-BP).
I cinque provvedimenti sottoposti al parere dispongono i trasferimenti di risorse per il 2023 relativi alle categorie fame nel mondo, calamità naturali, assistenza ai rifugiati e ai minori stranieri non accompagnati, conservazione dei beni culturali, recupero dalle tossicodipendenze e dalle dipendenze patologiche, sulla base dell'istruttoria svolta dalla Presidenza del Consiglio con il supporto delle rispettive Commissioni tecniche. Le risorse relative alla categoria dell'edilizia scolastica sono state trasferite con altro provvedimento da parte del Ministero dell'istruzione.
Nella seduta del 3 dicembre, il Presidente Calandrini (FdI) ha chiesto al Governo un rinvio di un giorno per l'espressione dei pareri relativi agli schemi di decreto. Il sottosegretario per l'economia e le finanze Sandra Savino non ha posto obiezioni. Nella seduta del 4 dicembre, il relatore Lotito ha illustrato le proposte di parere sugli atti in titolo, pubblicate in allegato al resoconto, sulle quali il sottosegretario Savino ha espresso l'avviso conforme del Governo. La Commissione ha quindi proceduto alla votazione disgiunta. Sono risultate approvate le proposte di parere favorevole agli atti del Governo nn. 228, 229, 230 e 231. Sulla proposta di parere con osservazione sull'atto n. 232, sono intervenuti per chiedere chiarimenti i senatori Manca e Nicita (PD). La senatrice Cantù (LSP) ne ha sottolineato la finalità, ovvero contribuire alla realizzazione di iniziative per il raggiungimento e la tutela dei livelli essenziali di assistenza, creando sinergie tra enti e fondazioni impegnati nelle buone pratiche. Dopo un intervento del senatore Magni (AVS), il Presidente Calandrini ha chiarito che l'osservazione non muta il quadro a legislazione vigente. Quindi, posta ai voti, la proposta di parere favorevole con osservazione sull'atto n. 232 è risultata approvata.
Nelle convocazioni della 5a Commissione di questa settimana è previsto l'esame in sede consultiva di disegni di legge e di profili finanziari di atti del Governo.
La settimana scorsa la 6a Commissione ha svolto le seguenti attività:
- Seguito dell'esame delle proposte di risoluzione n.
7-00015 sul contributo alla finanza pubblica da parte degli
enti locali, n.
7-00017 sul contributo di Regioni ed enti locali alla
finanza pubblica, e n.
7-00019 sul contributo dei Comuni per il risanamento della
finanza pubblica.
La proposta n. 7-00015, illustrata il 16 ottobre dal Presidente Garavaglia (LSP), impegna il Governo sull'individuazione, in vista dell'esame parlamentare nella prossima legge di bilancio, di adeguati spazi finanziari in favore degli enti locali, come ad esempio l'estensione agli enti territoriali del tetto incrementale della spesa all'1,5 per cento, un intervento in materia catastale per l'emersione dei cosiddetti "immobili fantasma" e l'introduzione di una nuova disciplina sulle spese degli enti locali per i minori affidati alle comunità. Il 16 ottobre il Presidente ha invitato i Gruppi a far pervenire spunti e contributi per una possibile integrazione del testo. La proposta n. 7-00017 presentata dal senatore Turco (M5S) e altri, illustrata il 23 ottobre, verte su analoga materia, così come la n. 7-00019 presentata dalla senatrice Tajani (PD), data per illustrata il 7 novembre. Il 12 novembre, il Presidente Garavaglia ha illustrato un nuovo testo della risoluzione n. 7-00015, in cui risultano modificati gli "impegni" al Governo in materia di finanza locale, sulla base dei suggerimenti emersi nel corso dell'esame. Il 27 novembre il sottosegretario per l'economia e le finanze Freni ha dato conto della valutazione del Governo in merito al dispositivo dell'Atto di indirizzo, sottolineando come già il disegno di legge di bilancio 2025 contenga misure atte a garantire agli enti locali lo svolgimento del loro ruolo di prossimità, indicando per ciascuna delle osservazioni contenute nel nuovo testo della risoluzione n. 7-00015 i rispettivi interventi previsti nel ddl di bilancio.
Nella seduta del 3 dicembre, il Presidente Garavaglia ha presentato un'ulteriore nuova proposta di risoluzione, pubblicata in allegato al resoconto, che tiene conto dei rilievi e delle osservazioni formulate nella precedente seduta dal rappresentante del Governo. Il sottosegretario Freni si è rimesso alla valutazione della Commissione rispetto al testo illustrato. Sono intervenuti in dichiarazione di voto, in senso contrario, i senatori proponenti delle proposte di risoluzione congiunte. Il Presidente Garavaglia ha dunque invitato i senatori Turco (M5S) e Tajani (PD) a ritirare le rispettive risoluzioni in caso di approvazione della risoluzione n. 7-00015, unica proposta messa ai voti. La Commissione ha quindi approvato il nuovo testo della risoluzione n. 7-00015, di conseguenza le proposte nn. 7-00017 e 7-00019 sono state ritirate dai rispettivi proponenti. - Avvio della discussione in sede redigente del ddl n.
578 sull'assegno sostitutivo dell'accompagnatore militare.
Il provvedimento intende modificare la legge 27 dicembre 2002, n. 288, superando il sistema delle priorità per trasformare l'istituto in termini di beneficio unico di tipo finanziario per i grandi invalidi di guerra e per servizio, eliminando l'alternatività con l'accompagnatore militare o del servizio civile.
Nella seduta del 3 dicembre, il senatore Melchiorre (FdI) ha illustrato il disegno di legge in titolo e, pur con l'auspicio di un'ampia convergenza sul tema, ha suggerito lo svolgimento di un breve ciclo di audizioni, con gli interventi dell'associazione dei grandi invalidi e dei tecnici del ministero della Difesa, del Tesoro e del Lavoro. - Avvio della discussione in sede redigente del ddl n.
994 sulla zona franca extradoganale Valle di Susa,
presentato dal senatore Bergesio (LSP) e altri.
Per contrastare la crisi economico-sociale conseguente alla deindustrializzazione della regione, si propone l'istituzione di una zona franca extradoganale montana, denominata ZFEM, per un periodo di venti anni. Sono quindi previste una serie di agevolazioni, tra le quali l'esenzione dal pagamento dell'imposta sul reddito, dell'imposta regionale sulle attività produttive e dell'imposta municipale propria (IMU).
Nella seduta del 3 dicembre, il senatore Borghesi (LSP) ha illustrato gli articoli che compongono il ddl in oggetto. - Seguito dell'esame, in Commissioni riunite con la 10a, dell'Atto del
Governo n.
235, schema di decreto del Presidente del Consiglio in materia
di revisione delle modalità di determinazione dell'indicatore
della situazione economica equivalente (ISEE), avviato il 28
novembre con la relazione della relatrice per la 6a Commissione
Tubetti (FdI) anche a nome della correlatrice della 10a Commissione
Ternullo (FI).
L'atto è volto ad aggiornare il testo del regolamento in oggetto, disciplinato dal dpcm 159/2013, alla innovazioni recentemente introdotte da varie fonti normative. In particolare si recepiscono, tra le altre, le disposizioni del decreto-legge 42/2016, che escludono dai redditi rilevanti ai fini ISEE i trattamenti previdenziali, assistenziali e indennitari esenti ai fini IRPEF, percepiti in ragione di disabilità. L'atto modifica inoltre il testo del regolamento, integrando le disposizioni di rango legislativo che hanno previsto l'esclusione nella determinazione dell'ISEE, fino al valore complessivo di 50.000 euro, di titoli di Stato e prodotti finanziari di raccolta del risparmio con obbligo di rimborso assistito dalla garanzia dello Stato.
Nella seduta del 4 dicembre sono intervenuti in discussione generale la senatrice Camusso (PD), che ha evidenziato la necessità di una discussione più approfondita e una revisione compiuta del Regolamento di disciplina dell'ISEE, e il senatore Turco (M5S), che ha espresso preoccupazione per gli effetti di tale misura sui ceti meno abbienti. Quindi la relatrice Tubetti, anche a nome della relatrice Ternullo, ha prennunciato la predisposizione di una proposta di parere incentrata sulle possibili modifiche del Regolamento, tenendo conto del tavolo di lavoro tecnico previsto dall'intesa raggiunta in Conferenza Stato Regioni e Conferenza unificata, ai fini di migliorare il testo proposto dal Governo. L'esame prosegue questa settimana, nella seduta convocata il 10 dicembre alle 15,45. - Seguito dell'esame, in Commissioni riunite con la 2a, dell'Atto del
Governo n.
227, schema di decreto legislativo sui trasferimenti di
fondi e cripto-attività, avviato il 27
novembre con la relazione della senatrice Tubetti (FdI).
In attuazione del regolamento UE 2023/1113, il provvedimento introduce modifiche al decreto antiriciclaggio n. 231/2007 e alla legge n. 167/1990 sulla rilevazione fiscale dei trasferimenti da e per l'estero di denaro, titoli e valori. Si prevede, tra l'altro, l'adeguamento della definizione di prestatore di servizi per le cripto-attività e si include tale categoria di operatori nell'ambito degli intermediari bancari e finanziari, rendendola di conseguenza soggetta alla vigilanza della Banca d'Italia, ai controlli antiriciclaggio del Nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza nonché agli obblighi di trasmissione di informazioni all'Unità di informazione finanziaria per l'Italia e a quelli disciplinati dalle norme in materia di analisi e valutazione del rischio.
Nella seduta delle Commissioni riunite del 4 dicembre il Presidente Melchiorre (FdI), in assenza di richieste di intervento, ha dichiarato conclusa la discussione generale.
Nelle convocazioni della Commissione 6a di questa settimana, oltre ai lavori in sede consultiva, a partire dalla seduta convocata l'11 dicembre alle 9,15 è previsto il seguito dell'esame della proposta di risoluzione n. 7-00016 sul funzionamento del fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, avviato il 23 ottobre. Presentata dal Presidente Garavaglia (LSP), la proposta impegna il Governo ad assicurare che l'operatività del fondo di garanzia per le PMI presti particolare attenzione al rischio di calo del credito nei confronti dei comparti più vulnerabili, eventualmente tramite la definizione di aliquote di garanzie maggiori per le microimprese e per quelle operanti nel Mezzogiorno, oltre a fornire dati trasparenti sull'uso delle risorse da parte sia del fondo centrale di garanzia che di SACE, nonché a comparare impatti e costi per le imprese derivanti dall'uso sia della garanzia diretta che della controgaranzia. Il 19 novembre l'esame è stato rinviato per consentire al Ministero ulteriori approfondimenti in merito alle implicazioni della proposta di risoluzione sulla legge di bilancio, attualmente all'esame della Camera dei deputati.