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9 dicembre 2024 | Numero 79
Temi e provvedimenti in Senato → Affari costituzionali, interni
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Lavoratori stranieri e flussi migratori, tutela delle vittime di reati, disposizioni in materia di sicurezza pubblica, aumento dei fenomeni criminali nella provincia di Latina, associazioni pro loco, Giornata in memoria delle vittime degli stupri di guerra, prostituzione mediante piattaforme telematiche di incontri

Lavoratori stranieri e flussi migratori

La settimana scorsa la 1a Commissione, oltre all'esame di disegni di legge in sede consultiva, ha svolto le seguenti attività:

  • Seguito dell'esame in sede referente del ddl n. 1310 di conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge n. 145/2024 su lavoratori stranieri e flussi migratori, avviato il 28 novembre con la relazione del Presidente Balboni (FdI).
    Il provvedimento, approvato dalla Camera dei deputati il 27 novembre, è suddiviso in cinque capi. Il capo I modifica le norme in materia di ingresso di lavoratori stranieri, con l'obiettivo di semplificare le procedure ed evitare il ripetersi delle irregolarità emerse dal recente monitoraggio sui flussi degli anni precedenti. Le nuove regole mantengono il sistema delle quote annuali e del "click day" ma introducono varie innovazioni volte ad agevolare e a rendere più incisivi i controlli, tra le quali la precompilazione delle domande, l'interoperabilità delle banche dati pubbliche e l'esclusione per tre anni dei datori di lavoro che non stipulano il contratto dopo l'ingresso dello straniero. Le disposizioni del capo II riguardano gli stranieri vittime di intermediazione illecita e sfruttamento di lavoro ("caporalato") che collaborano con la giustizia, per le quali si prevede il riconoscimento di un permesso di soggiorno speciale di sei mesi prorogabile e convertibile in permesso per motivi di studio o di lavoro, anche al di fuori delle quote previste. Il capo III dispone il rafforzamento dei controlli alla frontiera, prevedendo nuovi obblighi specifici di informazione delle autorità in capo ai soggetti che effettuano soccorsi marittimi e ai richiedenti asilo e nuove ipotesi di respingimento con accompagnamento alla frontiera. Nel corso dell'esame alla Camera tali disposizioni sono state ampiamente integrate con altre norme in materia di ricongiungimenti familiari, procedure di rimaptrio e con quelle trasposte dal decreto-legge n. 158/2024 sul riconoscimento della protezione internazionale e l'elenco dei Paesi considereati sicuri. Il capo IV contiene disposizioni processuali che modificano alcune norme sulle impugnazioni dei provvedimenti in materia di immigrazione. Il capo V reca le disposizioni finanziarie e la disciplina dell'entrata in vigore.
    Per ulteriori approfondimenti si rinvia al dossier predisposto dai Servizi studi del Parlamento. Il 2 dicembre è scaduto il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno.
    Nella seduta del 3 dicembre il Presidente Balboni (FdI) ha dato conto della presentazione di 473 emendamenti e 8 ordini del giorno, pubblicati in allegato al resoconto. Si è quindi svolta la discussione generale, alla quale hanno preso parte i senatori Giorgis (PD), De Cristofaro (AVS) ed Enrico Borghi (IV). Il sottosegretario per l'interno Wanda Ferro è intevenuta in replica. La Commissione ha quindi preso atto dell'impossibilità di concludere l'esame per l'imminente avvio della discussione in Assemblea.
  • Seguito dell'esame in sede referente dei ddl costituzionali sulla modifica dell'articolo 111 della Costituzione in materia di tutela delle vittime di reati, nn. 427, 731, 888 e 891, avviato il 4 ottobre (pomeridiana) 2023, con la relazione del senatore Della Porta (FdI). Le quattro iniziative prevedono l'inserimento nell'articolo 111 della Costituzione di un comma aggiuntivo, volto a dare copertura, anche al più alto livello normativo, al principio della tutela risarcitoria in favore delle vittime di reato, già riconosciuto dall'ordinamento italiano e da quello dell'UE ma non ancora garantito con sufficiente pienezza e puntualità. La disposizione formulata nei ddl nn. 427, 888 e 891 è «la legge garantisce i diritti e le facoltà delle vittime di reato» mentre quella proposta dal n. 731 è «la vittima del reato e la persona danneggiata dal reato sono tutelate dallo Stato nei modi e nelle forme previsti dalla legge». Il 6 dicembre 2023 è stato adottato come base della discussione il testo unificato predisposto dal relatore. Il 3 ottobre 2024 si sono svolte audizioni informali e alcuni dei soggetti intervenuti hanno depositato contributi scritti. Il 16 ottobre si è svolta la discussione generale ed è stato deliberato lo svolgimento di ulteriori audizioni.
    Il secondo ciclo di audizioni, avviato il 26 novembre, si è concluso nella seduta dell'Ufficio di Presidenza del 3 dicembre, con l'audizione di Alfonso Celotto, ordinario di diritto costituzionale presso l'Università di Roma Tre (video).
    Nella seduta plenaria del 4 dicembre il relatore Della Porta ha dato conto della predisposizione di un nuovo testo unificato, pubblicato in allegato al resoconto, sul quale tutti i Gruppi parlamentari hanno espresso il proprio consenso ad eccezione del M5S. A nome di quest'ultimo, il senatore Cataldi ha convenuto sulla collocazione della norma nell'articolo 24 della Costituzione, manifestando tuttavia l'esigenza di tutelare la persona offesa all'interno del procedimento, riconoscendole pari dignità. Dopo l'intervento del senatore Parrini (PD), di adesione al nuovo testo unificato proposto dal relatore, il Presidente Balboni ha replicato al senatore Cataldi che la questione potrà essere poi affrontata in sede di attuazione legislativa del riformato articolo 24. Il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno è stato fissato alle 15 di giovedì 5 dicembre.
    Il seguito dell'esame è previsto questa settimana nelle sedute plenarie convocate a partire da martedì 10 alle 15,15.
  • Seguito dell'esame in sede referente, in Commissioni riunite con la 2a, del ddl n. n. 1236 su disposizioni in materia di sicurezza pubblica, avviato il 1° ottobre con le relazioni illustrative dei senatori Lisei (FdI), per la 1a Commissione, e Stefani (LSP), per la 2a.
    Il provvedimento, approvato dalla Camera dei deputati il 18 settembre, prevede l'introduzione di disposizioni per la prevenzione e il contrasto del terrorismo e della criminalità organizzata, tra le quali nuove fattispecie di reato in materia di detenzione di istruzioni per il compimento di atti terroristici, e reca modifiche al Codice antimafia in materia di gestione di beni sequestrati e confiscati. In materia di sicurezza urbana, il disegno di legge prevede modifiche al codice penale e al codice di procedura penale su circostanze aggravanti comuni e di truffa, il danneggiamento in occasione di manifestazioni, l'impedimento alla libera circolazione su strada e il contrasto dell'occupazione arbitraria di immobili destinati a domicilio altrui. Sulla tutela del personale in servizio, il Capo III introduce alcune modificazioni al codice penale, il rafforzamento della sicurezza degli istituti penitenziari e la dotazione di videocamere al personale delle Forze di polizia, mentre il Capo IV integra la normativa vigente in materia di sostegno agli operatori economici vittime di usura. Infine, il Capo V prevede disposizioni sull'ordinamento penitenziario, in particolare in materia di attività lavorativa dei detenuti.
    Le audizioni informali negli Uffici di Presidenza riuniti, avviate l'8, si sono concluse il 23 ottobre. La discussione generale, avviata il 29 ottobre, si è conclusa il 7 novembre. L'11 novembre sono stati pubblicati gli emendamenti e ordini del giorno presentati ed è stata avviata l'illustrazione delle proposte di modifica, che si è conclusa nella seduta del 27 novembre, nella quale sono stati poi comunicati gli emendamenti dichiarati improponibili o inammissibilli.
    Nella seduta antimeridiana del 4 dicembre il Presidente Balboni ha dato conto della richiesta di un'ulteriore disamina su alcuni degli emendamenti dichiarati inammissibili, avanzata dai senatori di alcuni Gruppi di opposizione. Dopo l'intervento dei senatori De Cristofaro (AVS) e Lopreiato (M5S), il Presidente ha precisato, in replica, che la declaratoria di inammissibilità si è basata su una prassi consolidata ma che comunque sarà svolta un'attenta rivalutazione degli emendamenti segnalati. È stata quindi avviata la votazione degli emendamenti, proseguita nella seduta pomeridiana della stessa giornata e nelle due sedute, antimeridiana e pomeridiana, del 5 dicembre. Nella pomeridiana del 4, il Presidente Balboni ha inoltre comunicato la revoca dell'improponibilità precedentemente dichiarata con riferimento ad alcuni emendamenti.
    Il seguito dell'esame è previsto questa settimana nelle sedute delle Commissioni riunite convocate alle 20 di martedì 10 e mercoledì 11.
  • Svolgimento dell'interrogazione n. 3-01501 del senatore Calandrini al Ministro dell'interno sull'aumento dei fenomeni criminali nella provincia di Latina e sulla conseguente esigenza di rafforzare la presenza delle forze dell'ordine sul territorio.
    Nella seduta del 4 dicembre il sottosegretario per l'interno Molteni ha illustrato le iniziative assunte dal proprio dicastero in merito al contrasto della criminalità nella provincia di Latina, fornendo anche dati sui controlli effettuati e sui provvedimenti assunti dalle Forze dell'ordine. Il senatore Calandrini (FdI) si è dichiarato soddisfatto della risposta.
  • Seguito della discussione in sede redigente dei ddl n. 439 e n. 858 in materia di attività organizzate dalla associazioni pro loco, avviata il 9 ottobre (1a pomeridiana) con la relazione del Presidente Balboni (FdI).
    Il disegno di legge n. 439, del senatore Borghi (PD), mira a riconoscere il sistema delle pro loco italiane quale elemento fondamentale della promozione del territorio italiano, prevedendone tra l'altro il coinvolgimento nella programmazione e nell'organizzazione delle attività di interesse generale da parte delle amministrazioni pubbliche, attraverso forme di co-programmazione e co-progettazione nonché di accreditamento. Il ddl n. 858, del senatore De Poli (Cd'I) e altri, prevede disposizioni in materia di manifestazioni a carattere temporaneo e di attività organizzate dalle reti associative nazionali e dalle associazioni pro loco iscritte nel Registro unico nazionale del Terzo settore, oltre che l'istituzione dell'Albo degli enti di rappresentanza nazionale delle pro loco.
    Nella seduta del 4 dicembre su proposta del Presidente e relatore Balboni, la Commissione ha deliberato di adottare come testo base della discussione il ddl n. 858 e di fissare alle 12 di giovedì 19 dicembre il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno.

Nelle convocazioni di questa settimana è inoltre previsto lo svolgimento delle seguenti attività:

  • Audizioni nell'ambito dell'esame in sede referente dei ddl n. 836 e n. 1255 sulla Giornata in memoria delle vittime degli stupri di guerra del 1943-1944, avviato il 17 ottobre con la relazione del Presidente Balboni (FdI), in sostituzione del relatore Occhiuto (FI-BP).
    Il ddl n. 836, del senatore De Priamo e altri, si propone di istituire la ricorrenza in titolo nella data del 18 maggio, in memoria della giornata del 1944 nella quale si verificò il superamento della linea Gustav da parte delle truppe alleate, cui fecero seguito i drammatici atti di violenza commessi in particolare dalle truppe coloniali inquadrate nel Corpo di spedizione francese. L'iniziativa, volta ad affermare il ripudio della guerra e la condanna di ogni efferato crimine che offende la libertà dei popoli, comprende anche l'istituzione di uno specifico Fondo per offrire un risarcimento a chi fu vittima di omicidi e stupri. Il ddl n. 1255, presentato dal senatore Gasparri (FI-BP), intende promuovere la conoscenza e il ricordo dei crimini commessi dal Corpo di spedizione francese a danno delle popolazioni civili nel mese di maggio del 1944, in seguito allo sfondamento della Linea Gustav, sul territorio laziale, soprattutto nelle province di Frosinone e Latina. Le violenze e gli sturpi di massa produssero tragici effetti a lungo termine, quali gravidanze indesiderate, suicidi, patologie psichiatriche, emigrazione forzata per sfuggire allo stigma di «marocchinata». Al finanziamento delle inizitive culturali e celebrative, disciplinate dall'articolo 3, è destinato uno stanziamento annuale di 150.000 euro per tre anni.
    Il 24 settembre il Presidente Balboni (FdI) ha dato conto della richiesta, accolta in pari data dal Presidente del Senato, di trasferire dalla sede redigente a quella referente l'assegnazione del ddl n. 1126, in modo da esaminarlo congiuntamente al n. 836 già incardinato. Il 25 settembre, dopo l'illustrazione del ddl n. 1126 da parte del relatore, la Commissione ha convenuto di procedere alla trattazione congiunta dei due testi. Il 1° ottobre il senatore Gasparri ha ritirato il ddl n. 1126 e ne ha presentato uno di identico contenuto, il 1255, con diverso titolo, dal quale è stato espunto il termine "marocchinate" per la connotazione dispregiativa. Il 2 ottobre il ddl n. 1255 è stato abbinato in discussione congiunta con il n. 836. L'8 ottobre è scaduto il termine per le indicazioni da parte dei Gruppi dei soggetti da invitare in audizione.
    L'avvio della procedura informativa è previsto nella seduta dell'Ufficio di Presidenza di martedì 10 alle 14,15.
  • Seguito delle audizioni nell'ambito dell'indagine conoscitiva sul fenomeno della prostituzione realizzata attraverso piattaforme telematiche di incontri, autorizzata dal Presidente del Senato a seguito della richiesta deliberata dalla Commissione l'11 luglio 2023.
    La procedura informativa prosegue questa settimana, nella seduta plenaria di martedì 10 alle 15,15, con l'intervento di associazioni ed esperti.