La scorsa settimana la 5a Commissione, oltre all'esame in sede consultiva di disegni di legge e di profili finanziari di atti del Governo, ha svolto le seguenti attività:
- Seguito dell'esame in sede referente del ddl n.
1274, di conversione del decreto-legge n. 155/2024 recante
misure urgenti in materia economica e fiscale, avviato il
29
ottobre con la relazione illustrativa del Presidente
relatore Calandrini (FdI). Il provvedimento dispone i
finanziamenti per la gestione dell'infrastruttura ferroviaria,
per il mantenimento nei prossimi anni dell'indennità di anticipo
pensionistico (APE sociale), per l'organizzazione di alcuni
grandi eventi (Giochi del Mediterraneo, Giochi paralimpici,
Giubileo) e per incrementare le spese destinate alla
remunerazione degli straordinari delle Forze di polizia e dei
Viglili del fuoco. Per evitare ritardi nell'attuazione del PNRR
si introducono l'obbligo delle amministrazioni pubbliche di
implementare un piano dei flussi di cassa e una procedura
accelerata mediante il sistema informatico ReGis per le
richieste di finanziamento inviate al MEF dalle amministrazioni
pubbliche, finalizzate al trasferimento delle risorse ai
soggetti attuatori del PNRR. Ulteriori disposizioni disciplinano
specifiche fattispecie di applicazione del concordato preventivo
biennale e riconoscono contributi particolari alla Regione
Sicilia e alla provincia autonoma di Trento (per approfondimenti
si rinvia al dossier
predisposto dai Servizi studi del Senato e della Camera e alla nota
di lettura del Servizio del bilancio).
Il 29 ottobre sono stati pubblicati i contributi scritti pervenuti pervenuti da enti e associazioni interessate. Il 30 ottobre sono intervenuti in audizione il vice ministro dell'economia e delle finanze, Maurizio Leo, e il sottosegretario dello stesso dicastero Federico Freni. Il 6 novembre sono stati pubblicati gli emendamenti e ordini del giorno presentati. L'11 e il 12 novembre sono stati comunicati gli emendamenti dichiarati improponibili e la presentazione, oltre a varie riformulazioni, dei due nuovi emendamenti 7.0.500 e 7.0.501 dei relatori, riguardanti la disciplina del concordato preventivo biennale. Il termine per i relativi subemendamenti è scaduto il 13 novembre. Il 19 novembre sono stati comunicati gli emendamenti segnalati dai Gruppi parlamentari e sono stati pubblicati i subemendamenti agli emendamenti 7.0.500 (testo corretto) e 7.0.501 dei relatori nonché il nuovo emendamento 1.0.1000, presentato dal Governo, che inserisce nel testo in esame il contenuto del decreto-legge n. 167/2024, sulla riapertura del concordato preventivo biennale, il "bonus Natale" e il finanziamento del Fondo per le emergenze nazionali. Il 20 novembre sono stati presentati gli emendamenti dei relatori 1.500, 2.0.500, 1.501 e 6.0.500 e l'ordine del giorno G/1274/6/5. Il 21 novembre sono stati presentati subemendamenti agli emendamenti dei relatori.
Nella seduta del 25 novembre il Presidente Calandrini ha proposto di demandare all'Ufficio di Presidenza la definizione dell'organizzazione dei lavori. Al termine dello stesso, la Commissione ha rinviato il seguito dell'esame. Nella seduta antimeridiana del 26 novembre il Presidente ha reso noto che il Governo ha fatto pervenire ulteriori proposte di rimodulazione sugli emendamenti segnalati dai Gruppi e ha sospeso la seduta per permettere ai Gruppi di valutare le proposte pervenute e convocare una riunione dell'Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi sull'organizzazione dei lavori. Alla ripresa dell'esame, il senatore Borghi (IV) ha ribadito la necessità di concertare con tutti i Gruppi eventuali riformulazioni dell'emendamento 10.2, sulla disciplina del finanziamento pubblico dei partiti politici e il Presidente ha ulteriormente rinviato il seguito dell'esame, che è ripreso con la votazione degli emendamenti riferiti all'articolo 2, che sono risultati respinti, e all'articolo 3, in riferimento al quale sono stati respinti gli emendamenti 3.3 e 3.6 e ritirati il 3.4. e 3.5. Nella seduta del 26 novembre (pomeridiana) la Commissione ha concluso l'esame degli emendamenti all'articolo 3, approvando l'emendamento 3.8 (testo 2) che autorizza la spesa di 4 milioni di euro per il 2025 a sostegno dell'evento Special Olympics Winter Games di Torino, recuperando risorse del Fondo unico per l'inclusione delle persone con disabilità. I restanti emendamenti all'articolo 3 dei senatori Gravaglia (LDP), Salvitti (Cd'I) e Lotito (FI) sono stati ritirati. Nella seduta del 27 novembre (prima antimeridiana) la Commissione ha ripreso l'esame degli emendamenti all'articolo 1, pubblicati in allegato al resoconto, approvando l'1.1 (testo 2), che tra l'altro incrementa di 100 milioni di euro le risorse destinate a Rete ferroviaria Italiana – RFI S.p.A e al Fondo nazionale per il servizio civile, e respingendo l'1.2 (testo 2) sulla riduzione del canone Rai, in seguito alle dichiarazioni di voto favorevole del senatore Borghi (LDP) e contrario dei senatori Patuanelli (M5S), Nicita (PD), Paita (IV) e Magni (AVS) per i rispettivi Gruppi. Sono risultati approvati anche gli emendamenti 4.0.4 (testo 2) di Gasparri (FI) e altri, che autorizza la spesa di 20 milioni di euro per il pagamento delle prestazioni di lavoro straordinario del personale delle Forze armate, il 6.0.26 di Liris (FdI) e altri, che istituisce un tavolo tecnico con il compito di svolgere attività di elaborazione, analisi e studio nelle materie di competenza della Cabina di regia per il PNRR, effettuando anche controlli di legalità amministrativo-contabili, e gli emendamenti 7.05 (testo 2) e 7.0.6 (testo 2), di Romeo (LSP) e altri, sul rinvio del versamento della seconda rata di acconto delle imposte dirette per chi, nel periodo precedente, ha dichiarato ricavi o compensi non superiori a 170 mila euro. Infine, la Commissione ha approvato, con l'astensione dei Gruppi di opposizione, l'emendamento 8.14 (testo 2), di Gelmetti e altri, che prevede un incremento di 4.690 milioni di euro delle risorse a disposizione della contabilità speciale n. 1778 intestata all'Agenzia delle entrate.
Nella seconda seduta antimeridiana del 27 novembre, si è proceduto all'esame degli emendamenti accantonati. Sono stati presentati i testi di alcune riformulazioni ed ordini del giorno, pubblicati in allegato al resoconto, mentre diversi emendamenti sono stati ritirati e trasformati in ordini del giorno, tra cui gli emendamenti da 8.0.1 a 8.0.4 in materia di IVA per il terzo settore. Nel corso della seduta sono stati approvati alcuni emendamenti: tra questi, gli identici testi 2 delle proposte 9.4 e 9.5, istitutive di un tavolo tecnico presso il Ministero dell'economia e delle finanze col compito di monitorare l'andamento finanziario delle regioni e delle Province autonome, in termini di consolidamento del debito ma anche di politiche di crescita e sviluppo, alla luce della nuova governance europea, e all'unanimità il 9.044 (testo 2), che prevede che le risorse complessive destinate a RFI S.p.A, al Fondo nazionale per il servizio civile e ad ANAS siano quantificate in 1.570 milioni di euro il 2024. Sono stati inoltre approvati gli identici emendamenti 10.1 (testo 2) e 10.2 (testo 2) in materia di destinazione volontaria del 2 per mille, che prevedono un incremento di tre milioni di euro della soglia massima destinata ai partiti per il solo 2024.
Sono quindi stati accolti alcuni degli ordini del giorno presentati ed è stata approvata la proposta di coordinamento dei relatori Coord.1 (testo 2). I restanti emendamenti sono stati intesi come respinti se presentati dai senatori appartenenti ai Gruppi di opposizione e ritirati se presentati dai senatori appartenenti ai Gruppi di maggioranza. La Commissione ha infine conferito mandato ai relatori a riferire favorevolmente all'Assemblea sul provvedimento, comprensivo delle modifiche approvate. - Avvio dell'esame congiunto degli Atti del Governo nn. 228,
229, 230, 231 e 232, schemi di decreti del Presidente del
Consiglio di ripartizione del contributo dell'otto per mille
dell'IRPEF a diretta gestione statale per il 2023.
I cinque provvedimenti sottoposti al parere dispongono i trasferimenti di risorse per il 2023 relativi alle categorie fame nel mondo, calamità naturali, assistenza ai rifugiati e ai minori stranieri non accompagnati, conservazione dei beni culturali, recupero dalle tossicodipendenze e dalle dipendenze patologiche, sulla base dell'istruttoria svolta dalla Presidenza del Consiglio con il supporto delle rispettive Commissioni tecniche. Le risorse relative alla categoria dell'edilizia scolastica sono state trasferite con altro provvedimento da parte del Ministero dell'istruzione.
Nella seduta del 26 novembre, il senatore Lotito (FI) ha illustrato i cinque schemi di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in titolo.
Il seguito dell'esame è previsto questa settimana nelle sedute plenarie convocate a partire da martedì 3 alle 15. - Avvio dell'esame dell'Atto del Governo n.
233, schema di decreto del Presidente del Consiglio sull'aggiornamento
dei fabbisogni standard dei Comuni.
Il provvedimento, approvato in esame preliminare dal Consiglio dei ministri il 27 settembre, riguarda l'adozione della nota metodologica per l’aggiornamento e la revisione dei fabbisogni standard dei Comuni per il 2024, nonché il fabbisogno standard complessivo per ciascun Comune delle Regioni a statuto ordinario, ai sensi dell’articolo 6 del decreto legislativo n. 216/2010, in relazione ai servizi di: trasporto pubblico locale, smaltimento rifiuti, viabilità e territorio, asili nido, settore sociale e istruzione pubblica.
Nella seduta del 27 novembre, il senatore Gelmetti (FdI) ha illustrato lo schema di DPCM in esame, segnalando che sullo stesso non è stato raggiunto l'accordo in sede di Conferenza Stato-città ed autonomie locali, preso atto del parere negativo espresso all'ANCI sulla determinazione e sul riparto del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2024. Ha quindi rinviato per approfondimenti al dossier in materia a cura dei Servizi studi del Senato e della Camera. La sottosegretaria per l'economia e le finanze Albano si è riservata di fornire chiarimenti nelle prossime sedute.
Il seguito dell'esame è previsto questa settimana nelle sedute plenarie convocate a partire da martedì 3 alle 15.
Nelle convocazioni della 5a Commissione di questa settimana è inoltre previsto l'esame in sede consultiva di disegni di legge e di profili finanziari di atti del Governo.
La settimana scorsa la 6a Commissione ha svolto le seguenti attività:
- Seguito dell'esame delle proposte di risoluzione n.
7-00015 sul contributo alla finanza pubblica da parte
degli enti locali, n.
7-00017 sul contributo di Regioni ed enti locali alla
finanza pubblica, e congiunzione della proposta di
risoluzione n.
7-00019 sul contributo dei Comuni per il risanamento
della finanza pubblica.
La proposta n. 7-00015, illustrata il 16 ottobre dal Presidente Garavaglia (LSP), impegna il Governo sull'individuazione, in vista dell'esame parlamentare nella prossima legge di bilancio, di adeguati spazi finanziari in favore degli enti locali, come ad esempio l'estensione agli enti territoriali del tetto incrementale della spesa all'1,5 per cento, un intervento in materia catastale per l'emersione dei cosiddetti "immobili fantasma" e l'introduzione di una nuova disciplina sulle spese degli enti locali per i minori affidati alle comunità. Il 16 ottobre il Presidente ha invitato i Gruppi a far pervenire spunti e contributi per una possibile integrazione del testo. La proposta n. 7-00017 presentata dal senatore Turco (M5S) e altri, illustrata il 23 ottobre, verte su analoga materia, così come la n. 7-00019 presentata dalla senatrice Tajani (PD), data per illustrata il 7 novembre. Il 12 novembre, il Presidente Garavaglia ha illustrato un nuovo testo della risoluzione n. 7-00015, in cui risultano modificati gli "impegni" al Governo in materia di finanza locale, sulla base dei suggerimenti emersi nel corso dell'esame.
Nella seduta del 27 novembre, il sottosegretario per l'economia e le finanze Freni ha dato conto della valutazione del Governo in merito al dispositivo dell'Atto di indirizzo, sottolineando come già il disegno di legge di bilancio 2025 contenga misure atte a garantire agli enti locali lo svolgimento del loro ruolo di prossimità, indicando per ciascuna delle osservazioni contenute nel nuovo testo della risoluzione n. 7-00015 i rispettivi interventi previsti nel ddl di bilancio. Il Presidente Garavaglia si è riservato di valutare tali chiarimenti al fine di modificare la proposta di risoluzione. È quindi intervenuto il senatore Turco, esprimendo preoccupazione per il rischio di una forte riduzione delle risorse assegnate agli enti locali dalla legge di bilancio, con relative conseguenze sulla quantità e qualità dei servizi sociali erogati, e ritenendo preferibile conservare l'impianto del testo predisposto dal Presidente, che tiene conto delle istanze del proprio Gruppo contenute nella risoluzione 7-00017.
Il seguito dell'esame è previsto questa settimana nella seduta di martedì 3 alle 15,30. - Avvio dell'esame, in Commissioni riunite con la 2a, dell'Atto
del Governo n.
227, schema di decreto legislativo sui trasferimenti
di fondi e cripto-attività.
In attuazione del regolamento UE 2023/1113, il provvedimento introduce modifiche al decreto antiriciclaggio n. 231/2007 e alla legge n. 167/1990 sulla rilevazione fiscale dei trasferimenti da e per l'estero di denaro, titoli e valori. Si prevede, tra l'altro, l'adeguamento della definizione di prestatore di servizi per le cripto-attività e si include tale categoria di operatori nell'ambito degli intermediari bancari e finanziari, rendendola di conseguenza soggetta alla vigilanza della Banca d'Italia, ai controlli antiriciclaggio del Nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza nonché agli obblighi di trasmissione di informazioni all'Unità di informazione finanziaria per l'Italia e a quelli disciplinati dalle norme in materia di analisi e valutazione del rischio.
Nella seduta delle Commissioni riunite del 27 novembre la senatrice Tubetti (FdI) ha svolto la relazione illustrativa.
Il seguito dell'esame è previsto questa settimana nella seduta delle Commissioni riunite convocata mercoledì 4 alle 14. - Seguito e conclusione dell'esame, in Commissioni riunite con
la 2a, dell'Atto del Governo n.
194, schema di decreto legislativo relativo ai controlli
sul denaro contante in entrata o uscita dall'Unione europea e
le norme per lo scambio delle relative informazioni,
avviato il 1°
ottobre con la relazione della senatrice Tubetti (FdI) per
la 6a Commissione, anche a nome del senatore Berrino (FdI),
relatore per la 2a.
Per adeguare l'ordinamento al regolamento UE 2018/1672 e al regolamento di esecuzione UE 2021/776, il provvedimento, approvato dal Consiglio dei ministri in esame preliminare il 4 settembre, interviene sul mercato dell'oro e sulla normativa in materia valutaria. In particolare, è ridotto a 10.000 euro il valore soglia delle operazioni in oro che devono essere dichiarate alla Unità di informazione finanziaria (UIF) e si prevede che lo scambio di informazioni tra autorità per la sorveglianza dei movimenti di denaro contante in entrata e uscita dall'Unione europea sia utilizzato anche per finalità di prevenzione del riciclaggio. Inoltre, si attribuisce all'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) e alla Guardia di Finanza il potere di trattenere per un massimo di 30 giorni, prorogabili fino a 90, il denaro contante di importo superiore a 10.000 euro che attraversa i confini nazionali senza relativa dichiarazione ad ADM o in casi di sospetta correlazione ad attività criminose e vengono inasprite le sanzioni amministative pecunariarie per la violazione degli obblighi dichiarativi e informativi. Per ulteriori approfondimenti è consultabile online il dossier predisposto dai Servizi studi della Camera e del Senato.
Il 10 ottobre si è svolta l'audizione informale del Coordinatore del comitato scientifico dell'Associazione nazionale tutela del comparto oro. Il 16 e il 22 ottobre l'esame è stato rinviato per la mancata presentazione da parte del Governo della documentazione, richiesta dal Presidente Garavaglia (LSP) fin dal 1° ottobre, sul recepimento della normativa in oggetto da parte degli altri Stati membri dell'UE. Il 19 novembre, in una seduta della 6a Commissione, il sottosegretario per l'economia e le finanze Freni ha prospettato di riferire informazioni sul recepimento da parte dell'Estonia, della Lettonia, della Spagna, del Portogallo e della Slovenia. La 6a Commissione, premessa la necessità di rinviare qualunque decisione definitiva a una successiva riunione delle Commissioni riunite, ha convenuto sulla necessità di poter disporre anche di informazioni relative alla Germania e alla Francia, da considerarsi come veri e propri competitor dell'Italia.
Nella seduta del 27 novembre il sottosegretario per la giustizia Del Mastro Delle Vedove ha depositato la preannunciata documentazione sul recepimento della normativa in esame, riguardante, oltre alla Slovenia, il Portogallo, la Lettonia, l'Estonia e la Spagna, anche la Germania. Il Presidente Garavaglia ha rilevato che dalla documentazione emerge una sostanziale equiparazione dei comportamenti adottati dai vari Paesi, senza penalizzazioni per l'Italia. La relatrice Tubetti, anche a nome del relatore Berrino, ha presentato una proposta di parere favorevole con osservazioni, pubblicata in allegato al resoconto, che è stata posta in votazione ed è risultata approvata. - Avvio dell'esame, in Commissioni riunite con la 10a, dell'Atto
del Governo n.
235, Schema di decreto del Presidente del Consiglio in
materia di revisione delle modalità di determinazione
dell'indicatore della situazione economica equivalente (ISEE).
L'atto è volto ad aggiornare il testo del regolamento in oggetto, disciplinato dal dpcm 159/2013, alla innovazioni recentemente introdotte da varie fonti normative. In particolare si recepiscono, tra le altre, le disposizioni del decreto-legge 42/2016, che escludono dai redditi rilevanti ai fini ISEE i trattamenti previdenziali, assistenziali e indennitari esenti ai fini IRPEF, percepiti in ragione di disabilità. L'atto modifica inoltre il testo del regolamento, integrando le disposizioni di rango legislativo che hanno previsto l'esclusione nella determinazione dell'ISEE, fino al valore complessivo di 50.000 euro, di titoli di Stato e prodotti finanziari di raccolta del risparmio con obbligo di rimborso assistito dalla garanzia dello Stato.
Nella seduta del 28 novembre la relatrice per la 6a Commissione Tubetti (FdI), intervenendo anche a nome della correlatrice della 10a Commissione Ternullo (FI), ha illustrato il contenuto del provvedimento. Il seguito dell'esame è previsto questa settimana, nella seduta convocata il 4 dicembre alle 9,30.
Nelle convocazioni della Commissione 6a di questa settimana, oltre ai lavori in sede consultiva, sono previste le seguenti attività:
- Avvio dell'esame in sede redigente del ddl n.
578 sull'assegno sostitutivo dell'accompagnatore
militare.
Il provvedimento intende modificare la legge 27 dicembre 2002, n. 288, superando il sistema delle priorità per trasformare l'istituto in termini di beneficio unico di tipo finanziario per i grandi invalidi di guerra e per servizio, eliminando l'alternatività con l'accompagnatore militare o del servizio civile. - Avvio dell'esame in sede redigente del ddl n.
994 sulla Zona franca extradoganale Valle di Susa,
presentato dal senatore Bergesio (LSP) e altri.
Per contrastare la crisi economico-sociale conseguente alla deindustrializzazione della regione, si propone l'istituzione di una zona franca extradoganale montana, denominata ZFEM, per un periodo di venti anni. Sono quindi previste una serie di agevolazioni, tra le quali l'esenzione dal pagamento dell'imposta sul reddito, dell'imposta regionale sulle attività produttive e dell'imposta municipale propria (IMU). - Seguito dell'esame della proposta di risoluzione n.
7-00016 sul funzionamento del fondo di garanzia per le
piccole e medie imprese, avviato il 23
ottobre.
Presentata dal Presidente Garavaglia (LSP), la proposta impegna il Governo ad assicurare che l'operatività del fondo di garanzia per le PMI presti particolare attenzione al rischio di calo del credito nei confronti dei comparti più vulnerabili, eventualmente tramite la definizione di aliquote di garanzie maggiori per le microimprese e per quelle operanti nel Mezzogiorno, oltre a fornire dati trasparenti sull'uso delle risorse da parte sia del fondo centrale di garanzia che di SACE, nonché a comparare impatti e costi per le imprese derivanti dall'uso sia della garanzia diretta che della controgaranzia. Il 19 novembre è stato disposto un rinvio dell'esame, per consentire al Ministero ulteriori approfondimenti in merito alle implicazioni della proposta di risoluzione sulla legge di bilancio attualmente all'esame della Camera dei deputati.