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2 dicembre 2024 | Numero 78
Temi e provvedimenti in Senato → Affari costituzionali, interni
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Tutela delle vittime di reati, disposizioni in materia di sicurezza pubblica, lavoratori stranieri e flussi migratori, aumento dei fenomeni criminali nella provincia di Latina

Sicurezza pubblica

La settimana scorsa la 1a Commissione, oltre all'esame di disegni di legge in sede consultiva, ha svolto le seguenti attività:

  • Audizioni nell'ambito dell'esame in sede referente dei ddl costituzionali sulla modifica dell'articolo 111 della Costituzione in materia di tutela delle vittime di reati, nn. 427, 731, 888 e 891, avviato il 4 ottobre (pomeridiana) 2023, con la relazione del senatore Della Porta (FdI). Le quattro iniziative prevedono l'inserimento nell'articolo 111 della Costituzione di un comma aggiuntivo, volto a dare copertura, anche al più alto livello normativo, al principio della tutela risarcitoria in favore delle vittime di reato, già riconosciuto dall'ordinamento italiano e da quello dell'UE ma non ancora garantito con sufficiente pienezza e puntualità. La disposizione formulata nei ddl nn. 427, 888 e 891 è «la legge garantisce i diritti e le facoltà delle vittime di reato» mentre quella proposta dal n. 731 è «la vittima del reato e la persona danneggiata dal reato sono tutelate dallo Stato nei modi e nelle forme previsti dalla legge». Il 6 dicembre 2023 è stato adottato come base della discussione il testo unificato predisposto dal relatore. Il 3 ottobre 2024 si sono svolte audizioni informali e alcuni dei soggetti intervenuti hanno depositato contributi scritti. Il 16 ottobre si è svolta la discussione generale ed è stato deliberato lo svolgimento di ulteriori audizioni.
    Nella seduta dell'Ufficio di Presidenza del 26 novembre si è svolta l'audizione di Anna Lorenzetti, associata di diritto costituzionale presso l'Università degli studi di Bergamo, e di Maria Agostina Cabiddu, ordinaria di istituzioni di diritto pubblico presso il Politecnico Milano (video).
    Il seguito della procedura informativa è previsto questa settimana nella seduta dell'Ufficio di Presidenza di martedì 3 alle 16.
  • Seguito dell'esame in sede referente, in Commissioni riunite con la 2a, del ddl n. 1236 su disposizioni in materia di sicurezza pubblica, avviato il 1° ottobre con le relazioni illustrative dei senatori Lisei (FdI), per la 1a Commissione, e Stefani (LSP), per la 2a.
    Il provvedimento, approvato dalla Camera dei deputati il 18 settembre, prevede l'introduzione di disposizioni per la prevenzione e il contrasto del terrorismo e della criminalità organizzata, tra le quali nuove fattispecie di reato in materia di detenzione di istruzioni per il compimento di atti terroristici, e reca modifiche al Codice antimafia in materia di gestione di beni sequestrati e confiscati. In materia di sicurezza urbana, il disegno di legge prevede modifiche al codice penale e al codice di procedura penale su circostanze aggravanti comuni e di truffa, il danneggiamento in occasione di manifestazioni, l'impedimento alla libera circolazione su strada e il contrasto dell'occupazione arbitraria di immobili destinati a domicilio altrui. Sulla tutela del personale in servizio, il Capo III introduce alcune modificazioni al codice penale, il rafforzamento della sicurezza degli istituti penitenziari e la dotazione di videocamere al personale delle Forze di polizia, mentre il Capo IV integra la normativa vigente in materia di sostegno agli operatori economici vittime di usura. Infine, il Capo V prevede disposizioni sull'ordinamento penitenziario, in particolare in materia di attività lavorativa dei detenuti.
    Le audizioni informali negli Uffici di Presidenza riuniti, avviate l'8 ottobre, si sono concluse il 23 ottobre. La discussione generale, avviata il 29 ottobre, si è conclusa il 7 novembre. L'11 novembre sono stati pubblicati gli emendamenti e ordini del giorno presentati ed è stata avviata l'illustrazione delle proposte di modifica riferite ai primi tre articoli del disegno di legge, proseguita il 12 novembre, con gli emendamenti agli articoli da 5 a 10, e il 19, con gli emendamenti agli articoli da 11 a 15.
    Nella seduta delle Commissioni riunite del 26 novembre (pomeridiana) il Presidente Balboni (FdI) ha reso comunicazioni sul ritiro dell'emendamento 27.15 e sull'aggiunta di ulteriori sottoscrizioni ad altre proposte emendative. Sono quindi intervenuti, per illustrare gli emendamenti agli articoli da 22 a 24, i senatori Cucchi (AVS), Scalfarotto (IV), Lopreiato, Cataldi (M5S) e Bazoli (PD). Nella successiva seduta notturna è stata comunicata la riformulazione dell'emendamento 26.25 e l'illustrazione degli emendamenti è proseguita con le residue proposte riferite all'articolo 24 e con quelle riguardanti gli articoli 25 e 26, sulle quali sono intervenuti i senatori Maiorino, Lopreiato, Cataldi (M5S), De Cristofaro, Cucchi (AVS), Scalfarotto (IV) e Bazoli (PD).
    Nella seduta del 27 novembre si è conclusa l'illustrazione degli emendamenti. Sulle proposte riferite agli articoli da 26 a 38 sono intervenuti i senatori Bazoli, Giorgis, Rossomando, Valente, Delrio, Parrini, Verini (PD), Scalfarotto, Musolino (IV), Bilotti, Maiorino, Cataldi, Scarpinato (M5S), De Cristofaro e Magni (AVS). Il Presidente Balboni ha quindi reso comunicazioni sugli emendamenti dichiarati improponibili o inammissibili.
    Il seguito dell'esame è previsto questa settimana nelle sedute delle Commissioni riunite convocate mercoledì 4 alle 8,30 e alle 20 nonché giovedì 5 alle 8,30 e alle 14,30.
  • Avvio dell'esame in sede referente del ddl n. 1310 di conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge n. 145/2024 su lavoratori stranieri e flussi migratori, già approvato dalla Camera dei deputati.
    Il capo I del provvedimento modifica le norme in materia di ingresso di lavoratori stranieri, con l'obiettivo di semplificare le procedure ed evitare il ripetersi delle irregolarità emerse dal recente monitoraggio sui flussi degli anni precedenti. Le nuove regole mantengono il sistema delle quote annuali e del "click day" ma introducono varie innovazioni volte ad agevolare e a rendere più incisivi i controlli, tra le quali la precompilazione delle domande, l'interoperabilità delle banche dati pubbliche e l'esclusione per tre anni dei datori di lavoro che non stipulano il contratto dopo l'ingresso dello straniero. Le disposizioni del capo II riguardano gli stranieri vittime di intermediazione illecita e sfruttamento di lavoro ("caporalato") che collaborano con la giustizia, per le quali si prevede il riconoscimento di un permesso di soggiorno speciale di sei mesi prorogabile e convertibile in permesso per motivi di studio o di lavoro, anche al di fuori delle quote previste. Il capo III dispone il rafforzamento dei controlli alla frontiera, prevedendo nuovi obblighi specifici di informazione delle autorità in capo ai soggetti che effettuano soccorsi marittimi e ai richiedenti asilo e nuove ipotesi di respingimento con accompagnamento alla frontiera. Nel corso dell'esame alla Camera tali disposizioni sono state ampiamente integrate con altre norme in materia di ricongiungimenti familiari, procedure di rimaptrio e con quelle trasposte dal decreto-legge n. 158/2024 sul riconoscimento della protezione internazionale e l'elenco dei Paesi considereati sicuri. Il capo IV contiene disposizioni processuali che modificano alcune norme sulle impugnazioni dei provvedimenti in materia di immigrazione.
    Nella seduta del 28 novembre il Presidente Balboni (FdI) ha svolto la relazione illustrativa, rinviando per ulteriori approfondimenti al dossier predisposto dai Servizi studi del Parlamento. Su proposta del Presidente, considerando la calendarizzazione dell'esame in Assemblea nella seduta di martedì 3 dicembre, la Commissione ha quindi fissato il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno alle 13 di lunedì 2 dicembre.
    Il seguito dell'esame è previsto questa settimana nella seduta plenaria di martedì 3 alle 14.

Nelle convocazioni di questa settimana è inoltre previsto lo svolgimento dell'interrogazione n. 3-01501 del senatore Calandrini al Ministro dell'interno sull'aumento dei fenomeni criminali nella provincia di Latina e sulla conseguente esigenza di rafforzare la presenza delle forze dell'ordine sul territorio.