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25 novembre 2024 | Numero 77
Temi e provvedimenti in Senato → Economia e finanze
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Misure urgenti in materia economica e fiscale, aggiornamento dei fabbisogni standard dei Comuni, ripartizione del contributo dell'otto per mille dell'IRPEF, contributo alla finanza pubblica da parte degli enti locali, funzionamento del fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, controlli sul denaro contante in entrata o uscita dall'Unione europea, Zona franca extradoganale Valle di Susa, trasferimenti di fondi e cripto-attività, modalità di determinazione dell'ISEE

Bilancio di previsione dello Stato

La scorsa settimana la 5a Commissione, oltre all'esame in sede consultiva di disegni di legge e di profili finanziari di atti del Governo, ha svolto il seguito dell'esame in sede referente del ddl n. 1274, di conversione del decreto-legge n. 155/2024 recante misure urgenti in materia economica e fiscale, avviato il 29 ottobre con la relazione illustrativa del Presidente relatore Calandrini (FdI). Il provvedimento dispone i finanziamenti per la gestione dell'infrastruttura ferroviaria, per il mantenimento nei prossimi anni dell'indennità di anticipo pensionistico (APE sociale), per l'organizzazione di alcuni grandi eventi (Giochi del Mediterraneo, Giochi paralimpici, Giubileo) e per incrementare le spese destinate alla remunerazione degli straordinari delle Forze di polizia e dei Viglili del fuoco. Per evitare ritardi nell'attuazione del PNRR si introducono l'obbligo delle amministrazioni pubbliche di implementare un piano dei flussi di cassa e una procedura accelerata mediante il sistema informatico ReGis per le richieste di finanziamento inviate al MEF dalle amministrazioni pubbliche, finalizzate al trasferimento delle risorse ai soggetti attuatori del PNRR. Ulteriori disposizioni disciplinano specifiche fattispecie di applicazione del concordato preventivo biennale e riconoscono contributi particolari alla Regione Sicilia e alla provincia autonoma di Trento.
I contributi scritti recanti osservazioni, pervenuti nell'ambito della procedura informativa sul ddl, sono disponibili sulla pagina web della Commissione bilancio. Per approfondimenti si rinvia al dossier predisposto dai Servizi studi del Senato e della Camera e alla nota di lettura del Servizio del bilancio. Il 30 ottobre sono intervenuti in audizione il vice ministro dell'economia e delle finanze, Maurizio Leo, e il sottosegretario dello stesso dicastero Federico Freni. Il 6 novembre sono stati pubblicati gli emendamenti e ordini del giorno presentati. L'11 e il 12 novembre il Presidente Calandrini ha comunicato gli emendamenti dichiarati improponibili e ha dato conto della presentazione, oltre a varie riformulazioni, dei due nuovi emendamenti 7.0.500 e 7.0.501 dei relatori, riguardanti la disciplina del concordato preventivo biennale. Il termine per i relativi subemendamenti è scaduto il 13 novembre.
Nella seduta del 19 novembre il Presidente Calandrini ha comunicato gli emendamenti segnalati dai Gruppi parlamentari e ha dato conto dei subemendamenti agli emendamenti 7.0.500 (testo corretto) e 7.0.501 dei relatori nonché al nuovo emendamento 1.0.1000 presentato dal Governo, che inserisce nel testo in esame il contenuto del decreto-legge n. 167/2024, sulla riapertura del concordato preventivo biennale, il "bonus Natale" e il finanziamento del Fondo per le emergenze nazionali. Il 20 novembre, nella seduta antimeridiana, il Presidente Calandrini ha comunicato che sono stati presentati gli emendamenti dei relatori 1.500 e 2.0.500 e l'ordine del giorno G/1274/6/5. Nella seduta pomeridiana, il Presidente ha reso comunicazioni circa i subemendamenti presentati agli emendamenti dei relatori e l'inammissibilità di uno di essi a seguito di approfondimenti istruttori, nonché la presentazione degli emendamenti dei relatori 1.501 e 6.0.500, il cui termine per la presentazione di subemendamenti è stato fissato alle 10 del 21 novembre (testi in allegato al resoconto). Nella seduta antimeridiana del 21 novembre, il Presidente Calandrini ha comunicato la presentazione di subemendamenti agli emendamenti dei relatori, nonché della riformulazione Coord. 1 (testo 2) e dell'ordine del giorno G/1274/7/5 (testi in allegato al resoconto), mentre nella seduta pomeridiana, alla luce delle interlocuzioni svolte con il Governo e con i rappresentanti dei Gruppi, ha reputato opportuno rinviare all'Ufficio di Presidenza integrato l'organizzazione del prosieguo dei lavori. L'esame prosegue questa settimana a partire dalla seduta convocata lunedì 25 novembre alle 15,30.

Nelle convocazioni della 5a Commissione di questa settimana, oltre all'esame in sede consultiva di disegni di legge e di profili finanziari di atti del Governo, sono previste le seguenti attività:

  • Avvio dell'esame dell'Atto del Governo n. 233, schema di decreto del Presidente del Consiglio sull'aggiornamento dei fabbisogni standard dei Comuni.
    Il provvedimento, approvato in esame preliminare dal Consiglio dei ministri il 27 settembre, riguarda l'adozione della nota metodologica per l’aggiornamento e la revisione dei fabbisogni standard dei Comuni per il 2024, nonché il fabbisogno standard complessivo per ciascun Comune delle Regioni a statuto ordinario, ai sensi dell’articolo 6 del decreto legislativo n. 216/2010, in relazione ai servizi di: trasporto pubblico locale, smaltimento rifiuti, viabilità e territorio, asili nido, settore sociale e istruzione pubblica.
  • Avvio dell'esame congiunto degli Atti del Governo nn. 228, 229, 230, 231 e 232, schemi di decreti del Presidente del Consiglio di ripartizione del contributo dell'otto per mille dell'IRPEF a diretta gestione statale per il 2023.
    I cinque provvedimenti sottoposti al parere dispongono i trasferimenti di risorse per il 2023 relativi alle categorie fame nel mondo, calamità naturali, assistenza ai rifugiati e ai minori stranieri non accompagnati, conservazione dei beni culturali, recupero dalle tossicodipendenze e dalle dipendenze patologiche, sulla base dell'istruttoria svolta dalla Presidenza del Consiglio con il supporto delle rispettive Commissioni tecniche. Le risorse relative alla categoria dell'edilizia scolastica sono state trasferite con altro provvedimento da parte del Ministero dell'istruzione.

La settimana scorsa la 6a Commissione ha svolto le seguenti attività:

  • Seguito dell'esame delle proposte di risoluzione n. 7-00015 sul contributo alla finanza pubblica da parte degli enti locali, n. 7-00017 sul contributo di Regioni ed enti locali alla finanza pubblica, e congiunzione della proposta di risoluzione n. 7-00019 sul contributo dei Comuni per il risanamento della finanza pubblica.
    La proposta n. 7-00015, illustrata il 16 ottobre dal Presidente Garavaglia (LSP), impegna il Governo sull'individuazione, in vista dell'esame parlamentare nella prossima legge di bilancio, di adeguati spazi finanziari in favore degli enti locali, come ad esempio l'estensione agli enti territoriali del tetto incrementale della spesa all'1,5 per cento, un intervento in materia catastale per l'emersione dei cosiddetti "immobili fantasma" e l'introduzione di una nuova disciplina sulle spese degli enti locali per i minori affidati alle comunità. Il 16 ottobre il Presidente ha invitato i Gruppi a far pervenire spunti e contributi per una possibile integrazione del testo. La proposta n. 7-00017 presentata dal senatore Turco (M5S) e altri, illustrata il 23 ottobre, verte su analoga materia, così come la n. 7-00019 presentata dalla senatrice Tajani (PD), data per illustrata il 7 novembre. Il 12 novembre, il Presidente Garavaglia ha illustrato un nuovo testo della risoluzione n. 7-00015, in cui risultano modificati gli "impegni" al Governo in materia di finanza locale, sulla base dei suggerimenti emersi nel corso dell'esame.
    Nella seduta del 19 novembre il sottosegretario per l'economia e le finanze Freni ha chiesto e ottenuto il rinvio dell'esame, per poter sottoporre al ministro Giorgetti alcune implicazioni del nuovo testo della risoluzione 7-0015, predisposto dal Presidente Garavaglia, che risultano politicamente rilevanti, anche per le connessioni con la legge di bilancio attualmente all'esame della Camera dei deputati.
    Il seguito dell'esame è previsto questa settimana nella seduta di mercoledì 27 alle 9,15.
  • Seguito dell'esame della proposta di risoluzione n. 7-00016 sul funzionamento del fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, avviato il 23 ottobre.
    Presentata dal Presidente Garavaglia (LSP), la proposta impegna il Governo ad assicurare che l'operatività del fondo di garanzia per le PMI presti particolare attenzione al rischio di calo del credito nei confronti dei comparti più vulnerabili, eventualmente tramite la definizione di aliquote di garanzie maggiori per le microimprese e per quelle operanti nel Mezzogiorno, oltre a fornire dati trasparenti sull'uso delle risorse da parte sia del fondo centrale di garanzia che di SACE, nonché a comparare impatti e costi per le imprese derivanti dall'uso sia della garanzia diretta che della controgaranzia.
    Nella seduta del 19 novembre il sottosegretario per l'economia e le finanze Freni ha chiesto e ottenuto il rinvio dell'esame, per consentire al Ministero ulteriori approfondimenti, anche riguardo alle implicazioni delle questioni oggetto della proposta di risoluzione sulla legge di bilancio attualmente all'esame della Camera dei deputati.
    Il seguito dell'esame è previsto questa settimana nella seduta di mercoledì 27 alle 9,15.
  • Comunicazioni nell'ambito dell'esame, in Commissioni riunite con la 2a, dell'Atto del Governo n. 194, schema di decreto legislativo relativo ai controlli sul denaro contante in entrata o uscita dall'Unione europea e le norme per lo scambio delle relative informazioni, avviato il 1° ottobre con la relazione della senatrice Tubetti (FdI) per la 6a Commissione, anche a nome del senatore Berrino (FdI), relatore per la 2a.
    Per adeguare l'ordinamento al regolamento UE 2018/1672 e al regolamento di esecuzione UE 2021/776, il provvedimento, approvato dal Consiglio dei ministri in esame preliminare il 4 settembre, interviene sul mercato dell'oro e sulla normativa in materia valutaria. In particolare, è ridotto a 10.000 euro il valore soglia delle operazioni in oro che devono essere dichiarate alla Unità di informazione finanziaria (UIF) e si prevede che lo scambio di informazioni tra autorità per la sorveglianza dei movimenti di denaro contante in entrata e uscita dall'Unione europea sia utilizzato anche per finalità di prevenzione del riciclaggio. Inoltre, si attribuisce all'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) e alla Guardia di Finanza il potere di trattenere per un massimo di 30 giorni, prorogabili fino a 90, il denaro contante di importo superiore a 10.000 euro che attraversa i confini nazionali senza relativa dichiarazione ad ADM o in casi di sospetta correlazione ad attività criminose e vengono inasprite le sanzioni amministative pecunariarie per la violazione degli obblighi dichiarativi e informativi. Per ulteriori approfondimenti è consultabile online il dossier predisposto dai Servizi studi della Camera e del Senato.
    Il 10 ottobre si è svolta l'audizione informale del Coordinatore del comitato scientifico dell'Associazione nazionale tutela del comparto oro. Il 16 e il 22 ottobre l'esame è stato rinviato per la mancata presentazione da parte del Governo della documentazione, richiesta dal Presidente Garavaglia fin dal 1° ottobre, sul recepimento della normativa in oggetto da parte degli altri Stati membri dell'UE.
    Nella seduta della 6a Commissione del 19 novembre il sottosegretario per l'economie e le finanze Freni ha riferito che le informazioni in possesso dell'Agenzia delle Dogane riguardano il recepimento da parte dell'Estonia, della Lettonia, della Spagna, del Portogallo e della Slovenia. Su proposta del Presidente Garavaglia, la Commissione si è quindi orientata, in assenza di informazioni relative alla Germania e alla Francia, da considerarsi come veri e propri competitor dell'Italia, a mantenere l'esame sospeso. Il Presidente si è inoltre impegnato ad informare la Presidenza della 2a Commissione, precisando che ogni decisione definitiva sarà assunta nella prossima riunione delle Commissioni riunite.
    Il seguito dell'esame dell'Atto del Governo è stato comunque previsto per questa settimana nella seduta delle Commissioni riunite di mercoledì 27 alle 14.

Nelle convocazioni della Commissione 6a di questa settimana, oltre ai lavori in sede consultiva, sono previste le seguenti attività:

  • Avvio dell'esame in sede redigente del ddl n. 994 sulla Zona franca extradoganale Valle di Susa, presentato dal senatore Bergesio (LSP) e altri.
    Per contrastare la crisi economico-sociale conseguente alla deindustrializzazione della regione, si propone l'istituzione di una zona franca extradoganale montana, denominata ZFEM, per un periodo di venti anni. Sono quindi previste una serie di agevolazioni, tra le quali l'esenzione dal pagamento dell'imposta sul reddito, dell'imposta regionale sulle attività produttive e dell'imposta municipale propria (IMU).
  • Avvio dell'esame, in Commissioni riunite con la 2a, dell'Atto del Governo n. 227, schema di decreto legislativo sui trasferimenti di fondi e cripto-attività.
    In attuazione del regolamento UE 2023/1113, il provvedimento introduce modifiche al decreto antiriciclaggio n. 231/2007 e alla legge n. 167/1990 sulla rilevazione fiscale dei trasferimenti da e per l'estero di denaro, titoli e valori. Si prevede, tra l'altro, l'adeguamento della definizione di prestatore di servizi per le cripto-attività e si include tale categoria di operatori nell'ambito degli intermediari bancari e finanziari, rendendola di conseguenza soggetta alla vigilanza della Banca d'Italia, ai controlli antiriciclaggio del Nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza nonché agli obblighi di trasmissione di informazioni all'Unità di informazione finanziaria per l'Italia e a quelli disciplinati dalle norme in materia di analisi e valutazione del rischio.
  • Avvio dell'esame, in Commissioni riunite con la 10a, dell'Atto del Governo n. 235, Schema di decreto del Presidente del Consiglio in materia di revisione delle modalità di determinazione dell'indicatore della situazione economica equivalente (ISEE).
    L'atto è volto ad aggiornare il testo del regolamento in oggetto, disciplinato dal dpcm 159/2013, alla innovazioni recentemente introdotte da varie fonti normative. In particolare si recepiscono, tra le altre, le disposizioni del decreto-legge 42/2016, che escludono dai redditi rilevanti ai fini ISEE i trattamenti previdenziali, assistenziali e indennitari esenti ai fini IRPEF, percepiti in ragione di disabilità.