La settimana scorsa la 3a Commissione, oltre all'esame di atti del Governo in sede consultiva, ha svolto le seguenti attività:
- Seguito e conclusione dell'esame del ddl n.
1233 di ratifica della Convenzione che istituisce
l'Organizzazione internazionale per gli ausili alla navigazione
marittima, avviato l'8
ottobre con la relazione del senatore Dreosto (LSP).
La Convenzione, fatta a Parigi il 27 gennaio 2021, istituisce una organizzazione intergovernativa di diritto internazionale, con sede in Francia, per riunire i governi e le organizzazioni che si occupano della regolamentazione, fornitura, manutenzione o sfruttamento degli ausili alla navigazione marittima.
Nella seduta del 20 novembre, il Presidente Menia (FdI) ha dato conto dei pareri non ostativo della Commissione affari costituzionali e non ostativo, condizionato ai sensi dell'art. 81 della Costituzione, della Commissione bilancio sul ddl in esame. Quindi, in recepimento di tali condizioni, il relatore Dreosto ha presentato l'emendamento 3.1 relativo agli oneri di missione, pubblicato in allegato al resoconto. Posto ai voti, l'emendamento è risultato approvato. La Commissione ha conferito quindi il mandato al relatore a riferire all'Assemblea per l'approvazione del ddl di ratifica. - Seguito e conclusione dell'esame in sede referente del ddl di
iniziativa governativa n.
1273 sull'esercizio della libertà sindacale negli ordinamenti
militari, avviato il 29
ottobre, con la relazione del senatore De Rosa (FI).
La proposta è finalizzata a garantire lo svolgimento delle attività sindacali ai fini della trattativa negoziale in corso con il Comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico, disciplinando distacchi e permessi retribuiti. Viene inoltre prorogata la delega al Governo di cui all'articolo 9, comma 15, della legge n. 46/2022, ad emanare un decreto legislativo riguardante le particolari limitazioni all'esercizio dell'attività sindacale previste per il personale militare impiegato in attività operativa e addestrativa. Il 5 novembre è stato preannunciato lo svolgimento di due audizioni, su richiesta del senatore Alfieri (PD). Il 12 novembre è stata comunicata la decizione dei Capigruppo di non procedere alle adelleudizioni sigle sindacali interessate al dd ima di acquisirne i contributi scritti.
Nella seduta del 20 novembre, pervenuti i pareri non ostativi delle Commissioni affari costituzionali e bilancio, il Presidente Menia (FdI) ha comunicato che alla scadenza del termine, il 15 novembre, sono stati presentati un emendamento e un ordine del giorno, pubblicati in allegato al resoconto. La proposta emendativa 1.1 è stata quindi illustrata dal senatore Spagnolli (Aut), che lo ha fatto proprio. Dopo l'espressione del parere negativo da parte del relatore e quello conforme del rappresentante del governo, il sottosegretario per la difesa Perego Di Cremnago, l'emendamento è stato posto ai voti ed è risultato respinto. La senatrice Zedda (FdI) ha quindi illustrato l'ordine del giorno G/1273/1/3, che è stato accolto dal rappresentante del Governo. La Commissione ha quindi conferito, all'unanimità, il mandato al relatore a riferire all'Assemblea per l'approvazione del disegno di legge in titolo. - Seguito dell'esame del ddl n.
1265 sul riconoscimento del relitto del regio sommergibile
«Scirè» quale sacrario militare subacqueo, avviato il 23
ottobre in sede redigente con la relazione del senatore Menia
(FdI) e rimesso in sede referente il 5 novembre.
Il disegno di legge, approvato dalla Camera dei deputati, prevede il riconoscimento del relitto del regio sommergibile "Scirè", decorato di medaglia d'oro al valor militare e affondato il 10 agosto 1942 nella baia di Haifa, come sacrario militare subacqueo, al fine di onorare i marinai italiani che hanno perso la vita nel corso del secondo conflitto mondiale per responsabilità dei regimi nazista e fascista.
Il 29 ottobre il relatore ha presentato l'emendamento 1.1 e il senatore Alfieri (PD) ha preannunciato che l'eventuale approvazione della proposta pregiudicherebbe l'approvazione bipartisan del testo, come avvenuto nell'altro ramo del Parlamento. Il termine per la presentazione dei relativi subemendamenti è scaduto il 30 ottobre. Il 5 novembre, constatata l'assenza di subemendamenti presentati, si è proceduto all'illustrazione dell'emendamento 1.1, volto ad espungere dal testo l'enunciato iniziale dell'articolo 1: «Al fine di onorare i marinai italiani che hanno perso la vita in un conflitto mondiale per responsabilità dei regimi nazionalsocialista e fascista». Il 12 novembre, il Presidente Menia (FdI) ha fatto presente che l'esame prosegue in sede referente e la Commissione ha proceduto all'approvazione dell'unico emendamento presentato, a firma del relatore, sull'eliminazione dei riferimenti al nazifascismo dal testo dell'articolo.
Nella seduta del 20 novembre, il senatore Alfieri è intervenuto sull'ordine dei lavori, esortando i Commissari a riconsiderare l'opportunità di convergere all'unanimità sul testo dell'articolo 1 approvato dalla Camera. Il Presidente Menia (FdI), dopo l'intervento del senatore Casini (PD), ha reso noto che sull'emendamento 1.1, già approvato nella precedente seduta, è pervenuto il parere non ostativo della Commissione bilancio, mentre non si è ancora espressa la Commissione affari costituzionali. L'esame prosegue questa settimana nella seduta convocata giovedì 28 novembre alle 9,30. - Incontro con una delegazione dell'Assemblea dello Stato di New York, che si è svolto nella seduta dell'Ufficio di Presidenza del 20 novembre (video).
Nelle convocazioni di questa settimana sono inoltre previste le seguenti attività:
- Audizione nell'ambito dell'esame del Doc. CCXII
n.2, Documento Programmatico Pluriennale per la Difesa,
per il triennio 2024-2026, avviato l'8
ottobre con la relazione del senatore Barcaiuolo.
Il documento, come previsto dall'articolo 536 del Codice dell'ordinamento militare (decreto legislativo n. 66/2010), illustra le esigenze operative delle Forze armate, i programmi di sviluppo dello strumento militare, il bilancio della Difesa la relativa programmazione finanziaria. Nella parte introduttiva, alla luce del deterioramento del quadro generale di sicurezza, il Ministro rileva l'esigenza di superare la concezione dello strumento militare prevalsa negli ultimi 30 anni, principalmente imperniata sull'utilizzo per le missioni di pace internazionali, per conformarsi a un nuovo modello nel quale le Forze armate siano chiamate ad "assicurare la difesa dello Stato con livelli di protezza ed efficienza adeguati e sostenibili nel tempo". L'8 ottobre è iniziata la discussione generale. Il 7 novembre si è svolta l'audizione del ministro della difesa Guido Crosetto.
Nella seduta convocata mercoledì 27 novembre alle 8,30 è prevista l'audizione del Capo di Stato maggiore della Difesa, gen. Luciano Portolano. - Incontro con una delegazione del Consiglio generale degli italiani all'estero (CGIE), che si svolgerà nella seduta dell'Ufficio di Presidenza convocata giovedì 28 novembre alle 8,30.
- Avvio dell'esame dell'Atto di Governo n.
234, schema di decreto legislativo sull'attività sindacale
del personale delle Forze armate, approvato in esame preliminare
dal Consiglio dei ministri il 12 novembre.
In base alla delega di cui all'articolo 9, comma 15, della legge n. 46/2022, il provvedimento disciplina le limitazioni all'attività sindacale dei militari impegnati in attività operativa, addestrativa, formativa ed esercitativa, anche fuori del territorio nazionale, per contemperare l'esercizio dei diritti sindacali con le esigenze di funzionalità e prontezza operativa. - Avvio dell'esame del Documento CCXXXIII
n. 1, Relazione sullo stato di attuazione del Piano Mattei,
aggiornato al 10 ottobre 2024, presentata dal Presidente del
Consiglio dei ministri l'11 novembre.
La Relazione dà conto di 21 progetti, dei quali 17 riguardano i 9 Paesi destinatari dei progetti pilota già individuati nel Piano Mattei, e 4 sono regionali o transnazionali e coinvolgono più Paesi, anche al di fuori del novero dei destinatari dei progetti pilota. La Relazione riferisce, inoltre, sull'individuazione di due nuovi strumenti per il finanziamento di progetti su larga scala con interlocutori sovrani: un Fondo multi-donatori, aperto al contributo di Stati terzi, e la riattivazione di un fondo bilaterale italiano presso la Banca Africana di Sviluppo.