Commissione europea
Il 13 novembre è stata presentata la proposta di regolamento sul portale
unico per le dichiarazioni digitali sul distacco dei lavoratori
(COM(2024) 531).
Nell'ambito della libertà di prestazione dei servizi all'interno
dell'UE, le imprese possono distaccare temporaneamente i propri
dipendenti in altri Stati membri, sulla base delle norme disciplinate
dalle direttive 96/71 e 2014/67, che prevedono, tra l'altro, la
presentazione di apposite dichiarazioni alle autorità del Paese
ricevente. L'implementazione del portale unico ha l'obiettivo di ridurre
gli oneri amministrativi per le imprese, potenziare i controlli
sull'effettiva applicazione delle norme a tutela dei lavoratori,
rafforzare la cooperazione tra gli Stati membri (comunicato
stampa).
Il 15 Novembre la Commissione ha presentato le previsioni economiche d'autunno. Rispetto alle precedenti proiezioni primaverili, formulate il 15 maggio scorso, le prospettive del PIL dell'Unione europea non hanno subito variazioni molto rilevanti: le previsioni di crescita passano dall'1 allo 0,9% per il 2024 e dall'1,6 all'1,5% per il 2025. Si tratta comunque della conferma di una situazione in via di miglioramento dopo la generale stagnazione economica del 2023. Incidono in senso positivo su queste prospettive il calo dell'inflazione, che dal 5,4% del 2023 è prevista al 2,4% nel 2024, al 2,1 nel 2025 e al 2% nel 2026, la crescita dell'occupazione e la ripresa dei salari reali, che dovrebbe favorire una ripresa dei consumi privati, ancora piuttosto modesti. Su queste previsioni rimangono comunque alti rischi di revisione al ribasso, per il protrarsi dei conflitti in Ucraina e in Medio Oriente e le conseguenti minacce alla sicurezza energetica europea nonché per il probabile ulteriore aumento delle misure protezionistiche da parte dei partner commerciali dell'UE (comunicato stampa).
Parlamento europeo
Le audizioni dei commissari designati presso le competenti commissioni del Parlamento europeo (comunicati stampa e video), avviate il 4 novembre, sono proseguite la scorsa settimana e si sono concluse il 12. La valutazione dei commissari desginati dovrà essere approvata dalla Conferenza dei capigruppo, in base alle raccomandazioni delle commissioni competenti. Nella successiva sessione plenaria si svolgerà la votazione per l'elezione del collegio dei commissari.
Il 13 e 14 novembre si è svolta la sessione plenaria del Parlamento
europeo. Nel corso dei lavori è stato approvato il mandato negoziale
sulla proposta di modifica del regolamento (UE) 2023/1115 per il
constrasto alla deforestazione globale (COM(2024) 452),
presentata dalla Commissione il 2 ottobre 2024.
Il citato regolamento introduce l'obbligo, per le aziende produttrici di
derivati da bestiame, cacao, caffè, olio di palma, soia, legno, gomma,
carbone e carta stampata, di rilasciare una dichiarazione di due
diligence attestante che le merci non hanno contribuito alla
deforestazione o alla perdita di biodiversità, allo scopo di garantire
che le materie prime e i prodotti interessati siano immessi sul mercato
dell'Unione o esportati solo se sono a deforestazione zero. La proposta
di modifica posticipa di 12 mesi la data di applicazione, inizialmente
prevista a decorrere dal 30 dicembre 2024, per consentire agli Stati
membri, ai paesi partner esportatori, agli operatori e ai commercianti
di implementare i meccanismi di dovuta diligenza richiesti. Gli
emendamenti approvati dal Parlamento prevedono, tra l'altro, una
modifica della classificazione del rischio di deforestazione, con
l'introduzione, in aggiunta alle tre con rischio alto, standard e basso,
della nuova categoria dei Paesi senza rischi, in quanto caratterizzati
da uno sviluppo stabile o crescente delle aree forestali, per i quali si
applicano requisiti meno rigorosi. Prevedono inoltre che la Commissione
elabori un sistema di analisi comparativa per Paese entro il 30 giugno
2025. Sulla base del testo approvato dall'Assemblea con 371 voti
favorevoli, 240 contrari e 30 astensioni saranno prossimamente avviati i
negoziati interistituzionali (triloghi) con il Consiglio, che ha
approvato il proprio orientamento generale il 16 ottobre scorso (comunicato
stampa).
Consiglio dell'UE
Il 15 novembre si è riunito a Bruxelles il Consiglio "Economia e finanza", che è stata dedicata alla preparazione della riunione del Comitato di conciliazione per il raggiungimento dell'accordo con il Parlamento nell'ambito della procedura di bilancio.
Accordi interistituzionali
Il 15 novembre il Parlamento europeo e il Consiglio hanno raggiunto in
sede di Comitato di conciliazione l'accordo sulla proposta di bilancio
annuale dell'UE 2025, presentata dalla Commissione il 12 luglio
2024 (COM(2024) 300).
L'ipotesi formulata dalla Commissione, individuando le priorità nella
transizione verde e digitale, negli incentivi all'occupazione e nel
rafforzamento dell'autonomia strategica, prevedeva un importo di 199,7
miliardi.
Il Consiglio ha adottato la propria posizione il 13 settembre scorso,
proponendo tagli per circa 8 miliardi, e il Parlamento il 23 ottobre,
proponendo il ripristino di 1,5 miliardi dei tagli ipotizzati dal
Consiglio in materia di ricerca e sviluppo e di programma Erasmus e
ulteriori spese fino a 201 miliardi. In base all'accordo raggiunto in
sede di Comitato di conciliazione, l'ammontare complessivo del bilancio
è sceso a 199,4 miliardi. I principali impegni di spesa sono assegnati
alle voci riguardanti coesione resilienza e valori, risorse naturali e
ambiente, mercato unico innovazione e digitale, partenariati e politica
internazionale. L'accordo raggiunto dovrà essere formalmente approvato
dai due colegislatori entro i prossimi 14 giorni (comunicati stampa
della Commissione
e del Consiglio).