La settimana scorsa l'8a Commissione ha svolto le seguenti attività:
- Seguito dell'esame dell'Atto del Governo n.
187, schema di decreto legislativo sui regimi amministrativi
per la produzione di energia da fonti rinnovabili, avviato il 10
settembre con relazione illustrativa del Presidente Fazzone
(FI).
Per agevolare l'istallazione e il potenziamento degli impianti di produzione delle energie rinnovabili, in attuazione delle delega di cui all'articolo 26 della legge n. 118/2023 (legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021), il provvedimento introduce una semplificazione della normativa in materia. La nuova disciplina riduce da quattro a tre i regimi amministrativi previsti: l'attività libera, non più soggetta neppure ai previgenti obblighi di dichiarazione e asseverazione, la procedura abilitativa semplificata (PAS), nell'ambito della quale l'istituto del silenzio inadempimento è sostituito da quello del silenzio assenso, e l'autorizzazione unica, per la quale si introducono scadenze abbreviate e si circoscrivono le ipotesi di sospensione dei termini.
Il 17 settembre sono state avviate le audizioni informali. Il 24 settembre il Presidente Fazzone ha comunicato che è pervenuto il parere del Consiglio di Stato. L'8 ottobre il Presidente ha informato la Commissione della presentazione di uno schema di parere alternativo del Gruppo M5S e ha sospeso l'esame in attesa del parere della Conferenza unificata.
Nella seduta dell'11 novembre il Presidente Fazzone, in qualità di relatore, ha illustrato uno schema di parere favorevole con osservazioni, pubblicato in allegato al resoconto, informando inoltre che uno schema di parere alternativo, anch'esso in allegato, è stato presentato dai senatori del Gruppo PD. Infine, non essendo ancora sciolta la riserva da parte della Conferenza unificata, il seguito dell'esame è stato rinviato. L'esame prosegue questa settimana nelle sedute convocate a partire da martedì 19 novembre alle 14,30. - Seguito della discussione in sede redigente dei disegni di legge n.
877, del senatore Sigismondi (Fdi) ed altri, e n.
1029, d'iniziativa del Consiglio regionale dell'Abruzzo, in
materia di manufatti e macchine per la pesca tradizionali,
avviata il 28
maggio con la relazione della senatrice Farolfi (FdI).
I disegni di legge mirano a tutelare e favorire la valorizzazione della specificità dei manufatti e delle macchine per la pesca ubicati in particolari aree del territorio nazionale come espressione della storia, della cultura e della tradizione locale e realizzati con tecniche tradizionali, frutto dell'ingegno della popolazione locale. Il 4 luglio e il 10 settembre si è svolta una procedura informativa sul tema.
Nella seduta dell'11 novembre, in assenza di richieste di intervento, è stata dichiarata esperita la fase della discussione generale. Il Presidente Fazzone (FI), d'intesa con la relatrice Farolfi, ha quindi proposto di adottare il ddl n. 877 quale testo base per il prosieguo dei lavori, nonché di fissare alle 18 del 26 novembre il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno. La Commissione ha convenuto. - Comunicazioni nell'ambito della discussione in sede redigente dei
disegni di legge quadro in materia di interporti n.
1055, già approvato dalla Camera dei deputati, e n.
1124, presentato dal senatore De Poli (Cd'I) e avviato il 10
settembre con la relazione del senatore Sigismondi (FdI).
Nell'ambito della competenza concorrente dello Stato su porti e aeroporti civili e grandi reti di trasporto e di navigazione, prevista dall'articolo 117, comma 3, della Costituzione, le due proposte prevedono l'abrogazione della legge n. 240/1990 e definiscono nuovi principi fondamentali per la disciplina degli interporti, intesi come complessi organici di infrastrutture di rilevanza nazionale, volti a favorire la mobilità delle merci, l'intermodalità del trasporto e l'efficienza dei flussi logistici. Specifiche disposizioni individuano le condizioni per la realizzazione dei nuovi interporti e le norme per la programmazione, il finanziamento e la gestione delle relative attività. Il 29 ottobre è stato fissato alle 12 del 13 novembre il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno sul ddl n. 1055, già approvato dalla Camera, da adottare come testo base.
Nella seduta dell'11 novembre, su proposta del senatore Basso (PD) al fine di approfondire l'esame dell'articolato, il Presidente Fazzone (FI) ha proposto di posticipare il termine per la presentazione di emendamenti ed ordini del giorno alle 18 di lunedì 18 novembre. La Commissione ha convenuto. La discussione prosegue questa settimana nelle sedute convocate a partire da martedì 19 novembre alle 14,30. - Seguito dell'esame in sede referente, in Commissioni riunite con la
10a, del ddl n.
1146, disposizioni e delega al Governo in materia di
intelligenza artificiale, avviato l'11
giugno con la relazione della senatrice Minasi (LSP) per la 10a
e del senatore Rosa (FdI) per l'8a Commissione.
Il disegno di legge, di iniziativa governativa, interviene in materia di ricerca, sperimentazione, sviluppo, adozione e applicazione di sistemi e di modelli di intelligenza artificiale, al fine di promuoverne un utilizzo trasparente e responsabile, con garanzie di vigilanza sui rischi economici e sociali, nonché sull'impatto delle nuove tecnologie sui diritti fondamentali. Il ddl impegna lo Stato nella promozione dell'utilizzo dell'intelligenza artificiale allo scopo di migliorare la produttività e le funzioni organizzative delle attività economiche. È disciplinato anche il suo impiego nelle piattaforme di e-procurement delle amministrazioni pubbliche. Sono inoltre previste disposizioni in materia di informazione e di riservatezza dei dati personali, nonché di sicurezza e difesa nazionale.
Il 13 giugno è stato deliberato un ciclo di audizioni informali, svolto tra il 9 luglio e il 16 ottobre. Il 22 ottobre si è svolta la discussione generale.
Nella seduta del 12 novembre la Presidente Cantù (LSP) ha comunicato che, alla scadenza del termine l'11 novembre, sono stati presentati 409 emendamenti e 2 ordini del giorno, pubblicati in allegato al resoconto. L'esame prosegue questa settimana nelle sedute convocate a partire da martedì 19 novembre alle 14,30. - Seguito dell'esame in sede referente del ddl n.
1272 di conversione del decreto-legge n. 153/2024, recante disposizioni
urgenti in materia ambientale, avviato il 29
ottobre con la relazione del
senatore Potenti (LSP).
Il provvedimento, approvato dal Consiglio dei ministri nella seduta del 10 ottobre, è volto ad assicurare il rispetto delle scadenze per la realizzazione degli obiettivi ambientali previsti dal PNRR e dal Piano energia e clima (PNIEC). Le misure disposte riguardano, tra l'altro, i permessi per la ricerca e la produzione di idrocarburi, il rafforzamento dei poteri dei Presidenti di Regione in materia di contrasto del dissesto idrogeologico, la prevenzione della siccità, la gestione degli interventi di bonifica e di riqualificazione dei siti orfani. Specifiche disposizioni disciplinano il recupero dei rifiuti provenienti dai lavori per il tunnel sub-portuale e la diga foranea di Genova e l'istituzione della struttura di supporto al Commissario straordinario per l’attuazione della bonifica di interesse nazionale del sito Crotone-Cassano-Cerchiara.
Il 29 ottobre è stato deliberato un ciclo di audizioni, che si è svolto il 5 novembre. I documenti acquisiti nel corso della procedura e quelli pervenuti sono stati pubblicati nella pagina web della Commissione.
Nella seduta del 12 novembre il Presidente Rosa (FdI) ha comunicato che, alla scadenza del termine l'11 novembre, sono stati presentati 538 emendamenti e 6 ordini del giorno, nonché la proposta di coordinamento Coord. 1 dei relatori, pubblicati in allegato al resoconto. L'esame prosegue questa settimana nelle sedute convocate a partire da martedì 19 novembre alle 14,30.
Nelle convocazioni di questa settimana è inoltre previsto l'avvio dell'esame dell'Atto di Governo n. 226, decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive del Codice dei contratti pubblici, approvato in esame preliminare dal Consiglio dei ministri il 21 ottobre. Il provvedimento è stato assunto a seguito di una consultazione condotta nel luglio scorso con il coinvolgimento di 94 soggetti publici e privati operanti nel settore. Tra le principali modifiche introdotte nel Codice si segnalano le disposizioni di coordinamento con la legge n. 49/2023 sull'equo compenso delle prestazioni professionali, le norme sulle tutele lavoristiche applicabili al personale impiegato negli appalti, sulle procedure digitali riguardanti il fascicolo virutale dell'operatore economico e la Banca dati nazionale dei contratti pubblici, sugli indici sintetici per la revisione periodica dei prezzi, sulla qualificazione delle stazioni appaltanti, sui requisiti dei consorzi tra imprese che partecipano alle procedure concorsuali, sulle agevolazioni per l'accesso delle piccole e medie imprese, sulle misure premiali o penali in caso di anticipo o di ritardo nell'esecuzione dell'opera, sulla disciplina della finanza di progetto (partenariato pubblico-privato).