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18 novembre 2024 | Numero 76
Temi e provvedimenti in Senato → Giustizia
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Molestie sul lavoro, morte volontaria medicalmente assistita, disposizioni in materia di sicurezza pubblica, sottrazione di minori o incapaci, spoglie mortali delle vittime di omicidio, modifiche al Codice civile in materia di successioni, attribuzione del cognome ai figli, autopsia obbligatoria in caso di morte avvenuta in carcere, mediazione civile e commerciale e negoziazione assistita, processo telematico, valore degli immobili espropriati, violenza sessuale contro le donne nei conflitti armati, responsabilità dei componenti del collegio sindacale

Molestie sul lavoro

La settimana scorsa la 2a Commissione, oltre all'esame di disegni di legge in sede consultiva, ha svolto le seguenti attività:

  • Riunioni del Comitato ristretto nell'ambito dell'esame in sede referente, in Commissioni riunite con la 10a, dei ddl nn. 89, 257, 671 e 813 in materia di molestie morali e psicologiche nel mondo del lavoro, avviato il 12 luglio 2023 con le relazioni delle senatrici Minasi (LSP), per la 10a Commissione, e Campione (FdI), per la 2a.
    Le proposte n. 89, Valente (PD) e altri, n. 257, Magni (AVS) e altri, n. 671, Mancini (FdI) e altri, e n. 813 Lopreiato (M5S) e altri (incaridnata il 5 novembre) prevedono il rafforzamento delle tutele esistenti e l'introduzione di nuovi strumenti contro le molestie nei luoghi di lavoro. Le diverse iniziative si differenziano sia riguardo al carattere delle molestie prese in considerazione (morali, psicologiche, sessuali), sia con riferimento alla tipologia degli strumenti di contrasto previsti, che spaziano dalla tutela penale, alla responsabilità civile e disciplinare, dalla nullità degli atti discriminatori alla promozione di campagne informative. Il 5 novembre le Commissioni riunite hanno deliberato di rinunciare al ciclo di audizioni, di richiedere contributi scritti ai soggetti indicati dai Gruppi e di costituire un Comitato ristretto per la predisposizione di un testo unificato.
    La scorsa settimana sono stati avviati i lavori del Comitato ristretto delle Commissioni riunite, che si è riunito l'11 e il 12 novembre.
  • Audizioni informali nell'ambito della discussione in sede redigente, in Commissioni riunite con la 10a, dei ddl nn. 65, 104, 124, 570 e 1083 recanti disposizioni in materia di morte volontaria medicalmente assistita, avviata il 4 aprile con le relazioni dei senatori Zanettin (FI-BP), per la 2a, e Zullo, per la 10a Commissione.
    Il ddl n. 65, Parrini (PD) e altri, interviene in materia di terapia del dolore e dignità nella fase finale della vita, nonché di modifiche all'articolo 580 del codice penale, riprendendo il testo dell'atto Senato n. 966 presentato nella scorsa legislatura. Il ddl n. 104, Bazoli (PD) e altri, che riprende la proposta già esaminata durante la scorsa legislatura e approvata in prima lettura dalla Camera dei deputati, disciplina la facoltà della persona affetta da condizione clinica irreversibile di richiedere assistenza medica, sotto il controllo del Servizio sanitario nazionale, allo scopo di porre fine volontariamente e autonomamente alla propria vita, definendo presupposti, condizioni e modalità di esercizio di tale facoltà nel rispetto dei principi costituzionali, della Convenzione europea dei diritti dell'uomo e della Carta dei diritti fondamentali dell'UE. I ddl n. 124, Pirro (M5S) e altri, e 570, De Cristofaro (AVS) e altri, di argomento affine, definiscono il trattamento eutanasico, nonché le condizioni e i requisiti per ricorrervi. Il ddl n. 1083, Paroli (FI) e altri, nel riproporre il testo del ddl n. 1464 presentato nella XVIII legislatura, interviene sulla questione di legittimità dell'articolo 580 del codice penale, nella parte in cui incrimina le condotte di aiuto al suicidio in alternativa alle condotte di istigazione, introducendo una forma attenuata di reato, con la previsione di condizioni che rendono meno grave l'illecito.
    La procedura informativa, avviata il 28 maggio, è proseguita la scorsa settimana nella seduta degli Uffici di Presidenza riuniti dell'11 novembre, con l'audizione dei rappresentanti dell'Associazione italiana di pastorale sanitaria (Aipas) e di altri esperti (video).
  • Seguito dell'esame in sede referente, in Commissioni riunite con la 1a, del ddl n. n. 1236 su disposizioni in materia di sicurezza pubblica, avviato il 1° ottobre con le relazioni illustrative dei senatori Lisei (FdI), per la 1a Commissione, e Stefani (LSP), per la 2a.
    Il provvedimento, approvato dalla Camera dei deputati il 18 settembre, prevede l'introduzione di disposizioni per la prevenzione e il contrasto del terrorismo e della criminalità organizzata, tra le quali nuove fattispecie di reato in materia di detenzione di istruzioni per il compimento di atti terroristici, e reca modifiche al Codice antimafia in materia di gestione di beni sequestrati e confiscati. In materia di sicurezza urbana, il disegno di legge prevede modifiche al codice penale e al codice di procedura penale su circostanze aggravanti comuni e di truffa, il danneggiamento in occasione di manifestazioni, l'impedimento alla libera circolazione su strada e il contrasto dell'occupazione arbitraria di immobili destinati a domicilio altrui. Sulla tutela del personale in servizio, il Capo III introduce alcune modificazioni al codice penale, il rafforzamento della sicurezza degli istituti penitenziari e la dotazione di videocamere al personale delle Forze di polizia, mentre il Capo IV integra la normativa vigente in materia di sostegno agli operatori economici vittime di usura. Infine, il Capo V prevede disposizioni sull'ordinamento penitenziario, in particolare in materia di attività lavorativa dei detenuti.
    Le audizioni informali negli Uffici di Presidenza riuniti, avviate l'8 ottobre, si sono concluse il 23 ottobre. Il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno è scaduto il 7 novembre. La discussione generale, avviata il 29 ottobre, si è conclusa nella seduta del 7 novembre.
    Nella seduta delle Commissioni riunite dell'11 novembre il Presidente Balboni (FdI) ha dato conto della presentazione di 1507 emendamenti e 15 ordini del giorno, pubblicati in allegato al resoconto. È stata quindi avviata l'illustrazione degli emendamenti, con l'intervento dei senatori Cataldi (M5S), De Cristofaro (AVS), Rossomando (PD), Martella (PD), Giorgis (PD) e Manca (PD) sulle modifiche proposte ai primi tre articoli del disegno di legge. Nella seduta del 12 novembre, per illustrare gli emendamenti agli articoli da 5 a 10 sono intervenuti i senatori Cataldi (M5S), Rando (PD), Bazoli (PD), Zambito (PD), Rossomando (PD), Valente (PD), Lopreiato (M5S), Scalfarotto (IV), Manca (PD), Parrini (PD), Giorgis (PD), Bilotti (M5S), Cucchi (AVS), Musolino (IV), Camusso (PD) e Malpezzi (PD).
    Il seguito dell'esame è previsto questa settimana nelle quattro sedute delle Commissioni riunite convocate martedì 19 e mercoledì 20 alle 20 e giovedì 21 alle 8,30 e alle 20.
  • Seguito dell'esame del ddl n. 404, sottrazione o trattenimento anche all'estero di persone minori o incapaci, avviato il 5 aprile 2023 in sede redigente con la relazione della senatrice Campione (FdI) e rimesso in sede referente il 3 maggio 2023.
    La proposta intende assicurare una tutela penale più efficace al minorenne o all'infermo di mente che vengano sottratti al genitore affidatario o a chi ne abbia la custodia, collocando il reato nell'ambito dei «delitti contro la libertà personale», inasprendo le pene e consentendo alle Forze dell'ordine l'esercizio di poteri più incisivi nella repressione dei reati connessi alla sottrazione illecita di minori.
    Le audizioni informali in Ufficio di Presidenza, avviate il 9 maggio, si sono concluse il 28 giugno 2023. Il 13 giugno 2024 la senatrice Stefani (LSP), prima firmataria del disegno di legge, ha rilevato l'esigenza di ulteriori approfondimenti sulla questione dell'innalzamento delle sanzioni penali. Il 24 settembre sono stati pubblicati gli emendamenti e ordini del giorno presentati, illustrati nella stessa seduta. Il 22 ottobre, con l'assenso del rappresentante del Governo, la relatrice ha espresso parere contrario su tutti gli emendamenti ad eccezione dell'1.4, Bazoli (PD) e altri, volto a inserire un'aggravante nel caso in cui il minore sia sottratto al fine di compiere atti sessuali, e del 2.2, Stefani e Potenti (LSP), di rielaborazione del testo dell'articolo 2, per i quali ha espresso un parere favorevole previa riformulazione. Il 29 ottobre il senatore Bazoli (PD) ha sollevato alcuni rilievi critici sulla riformulazione dell'emendamento 2.2 e il sottosegretario per la giustizia Sisto si è riservato approfondimenti in merito.
    Nella seduta del 12 novembre il sottosegretario per la giustizia Ostellari ha proposto le riformulazioni degli emendamenti 1.4 (testo 2) e 2.2 (testo 2), che sono state accettate dai rispettivi proponenti e sono state approvate. La Commissione ha respinto tutti i restanti emendamenti e l'ordine del giorno presentati. L'esame è stato quindi rinviato in attesa del parere delle Commissioni Affari costituzionali e Bilancio sugli emendamenti approvati.
    Questa settimana è prevista la votazione del mandato al relatore nella seduta di martedì 19 alle 14,30.
  • Seguito della discussione in sede redigente del ddl n. 1261 in materia di spoglie mortali delle vittime di omicidio, avviata il 5 novembre con la relazione del senatore Rastrelli (FdI).
    La proposta, presentata dal Presidente Bongiorno (LSP) e altri, interviene nell'ambito delle recenti iniziative di contrasto al femminicidio per introdurre alcuni correttivi al codice penale e al regolamento di polizia mortuaria. Le misure previste si prefiggono di evitare che il coniuge, la parte dell'unione civile o il parente prossimo autori del femminicidio possano approfittare dei diritti in tema di disposizione delle spoglie della vittima che oggi l'ordinamento riconosce loro per occultare le prove del delitto.
    Nella seduta del 12 novembre il senatore Scalfarotto (IV) ha chiesto chiarimenti sugli attuali poteri del giudice nella materia oggetto del disegno di legge. Il Presidente Bongiorno (LSP) e il relatore sono intervenuti in replica e la senatrice Lopreiato ha sollecitato ulteriori approfondimenti in merito alle facoltà dei parenti di agire per la sospensione dei provvedimenti sulla gestione della salma.
    Questa settimana è prevista, nella seduta di martedì 19 alle 14,30, la chiusura della discussione generale e la fissazione del termine per la presentazione degli emendamenti.
  • Seguito della discussione in sede redigente dei ddl n. 409 e n. 960 sulle modifiche al Codice civile in materia di successioni, avviata (inizialmente in forma disgiunta) il 5 novembre con le relazioni del senatore Zanettin (FI)
    Il ddl n. 409, presentato dalla senatrice Stefani (LSP) e altri, considerando l'accresciuta importanza dei comuni nell'ordinamento italiano e nella vita civile, prevede di sostituire tali anti allo Stato, nelle disposizioni del codice civile che disciplinano l'ente beneficiario dell'eredità nei casi in cui non via siano eredi per successione legittima né testamentaria. Il ddl n. 960, presentato dal senatore Berrino (FdI) e altri, interviene sull'istituto della rappresentazione, in base al quale i discendenti subentrano all'erede in tutti i casi in cui questi non può o non vuole accettare l'eredità. Attualmente il primo comma dell'articolo 468 del codice civile prevede che la rappresentazione abbia luogo, oltre che a favore dei discendenti dei figli, nella linea collaterale a favore dei discendenti dei fratelli e delle sorelle del defunto. Nulla è tuttavia previsto nel caso in cui il testatore non abbia né fratelli, né sorelle, né ascendenti, ma solamente cugini o nipoti. La proposta vuole colmare questo vuoto, stabilendo che la rappresentazione può avere luogo nella linea collaterale anche a favore dei parenti entro il sesto grado. Il 5 novembre la senatrice Stefani è intervenuta nella discussione generale.
    Nella seduta del 12 novembre, su proposta del relatore Zanettin, la Commissione ha deliberato lo svolgimento di un ciclo di audizioni.
  • Seguito della discussione in sede redigente dei disegni di legge nn. 2, 21, 131 e 918, norme in materia di attribuzione del cognome ai figli (e delle petizioni nn. 189 e 736 ad essi attinenti), avviata l'11 gennaio con la relazione della senatrice Rossomando (PD).
    Le proposte prevedono modifiche alla disciplina civilistica sull'attribuzione del cognome al fine di garantire la parità tra i genitori, in linea con la recente giurisprudenza della Corte costituzionale e della Corte europea dei diritti dell'uomo. Tra il 15 febbraio e il 19 settembre si sono svolte le audizioni informali in Ufficio di Presidenza.
    Nella seduta del 12 novembre, il Presidente Bongiorno (LSP) ha rinviato la discussione, su richiesta della senatrice Rossomando (PD), motivata dall'esigenza di riesaminare il materiale delle audizioni effettuate.
    Il seguito della discussione è previsto questa settimana nella seduta di martedì 19 alle 14,30.
  • Avvio della discussione in sede redigente del ddl n. 1044 sull'autopsia obbligatoria in caso di morte avvenuta in carcere, presentato dalla senatrice Cucchi (AVS).
    In considerazione della situazione attuale delle carceri italiane, con particolare riferimento ai dati riguardanti il sovraffolamento delle strutture nonché l'aumento dei suicidi, delle dipendenze da psicofarmaci e dei ricorsi per trattamenti inumani e degradanti, la proposta prevede, all'articolo 1, la modifica delle norme attuative del Codice di procedura penale, per rendere obbligatoria l'autopsia in caso di morte avvenuta in una struttura detentiva. L'articolo 2 istituisce all'interno delle strutture penitenziarie uno sportello di consulenza legale a disposizione dei detenuti.
    Nella seduta del 12 novembre il senatore Bazoli (PD) ha svolto la relazione illustrativa.
  • Audizioni nell'ambito dell'esame dell'Atto del Governo n. 213, schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 10 ottobre 2022, n. 149, in materia di mediazione civile e commerciale e negoziazione assistita, avviato il 9 ottobre con la relazione del senatore Berrino (FdI).
    Il provvedimento, che consta di cinque articoli, prevede, tra l'altro, la possibilità di svolgimento degli incontri di mediazione con modalità audiovisive da remoto, e fissa la durata massima di sei mesi, prorogabile per periodi di volta in volta non superiori a tre mesi, del procedimento di mediazione.
    La procedura informativa si è svolta la scorsa settimana nella seduta dell'Ufficio di Presidenza del 12 novembre, con l'audizione di Giampaolo Di Marco dell'Associazione nazionale forense, Pietro Beretta Anguissola dell'Associazione nazionale mediatori professionisti, Adamo Logrieco ed Elisabetta Rossi dell'Associazione italiana giovani avvocati nonché degli esperti Anotnio de Notaristefani di Vastogirardi e Giuseppe Lombardo (video).
    Questa settimana è prevista la votazione del parere in sede plenaria, nella seduta di martedì 19 alle 14,30.

Nelle convocazioni di questa settimana è inoltre previsto lo svolgimento delle seguenti attività:

  • Audizioni nell'ambito della discussione in sede redigente del ddl sul processo telematico n. 766, avviata il 31 gennaio con la relazione della senatrice Stefani (LSP).
    In una prospettiva di adeguamento alle esigenze di digitalizzazione dei procedimenti, il ddl mira a modificare alcune disposizioni del codice di procedura civile e delle relative disposizioni attuative. Il 3 aprile la discussione è stata disgiunta dall'esame del ddl n. 558 sull'istituzione della piattaforma unica per il deposito telematico degli atti processuali, precedentemente abbinato.
    La procedura informativa, avviata l'11 giugno, prosegue questa settimana nella seduta dell'Ufficio di Presidenza di martedì 19 alle 14,15.
  • Audizioni nell'ambito dell'esame del ddl n. 954 sulla determinazione del valore dell'immobile espropriato, avviato in sede redigente il 14 febbraio con la relazione della senatrice Stefani (LSP) e rimesso in sede referente il 6 marzo.
    La proposta intende modificare l'articolo 568 del codice di procedura civile al fine di rendere la determinazione del valore degli immobili espropriati meno soggetta alla discrezionalità degli esperti nominati dal giudice, più coerente con la definizione di un importo proporzionato al valore reale del bene e più standardizzata a livello nazionale. Sono a tal fine richiamate nel testo le norme UNI di riferimento e i migliori standard estimativi nazionali.
    La procedura informativa, avviata l'11 giugno, prosegue questa settimana nella seduta dell'Ufficio di Presidenza di martedì 19 alle 14,15.
  • Audizioni nell'ambito della discussione in sede redigente del ddl n. 1135 sui reati di violenza sessuale contro le donne nei conflitti armati, avviato il 18 giugno con la relazione della senatrice Stefani (LSP).
    La proposta, presentata dalla senatrice Campione (FdI) e altri, prevede l'inserimento nel codice penale italiano di due articoli aggiuntivi (609-bis.1 e 609-bis.2) volti rispettivamente a punire con la reclusione da otto a dodici anni i crimini in oggetto e a disciplinare la relativa competenza giurisdizionale. Il reato è punibile anche nel caso in cui sia stato commesso all'estero da un cittadino straniero, se quest'ultimo è presente sul territorio italiano. L'iniziativa intende attuare una delle istanze codificate nel preambolo dello Statuto istitutivo della Corte penale internazionale.
    La procedura informativa, avviata il 5 novembre, prosegue questa settimana nella seduta dell'Ufficio di Presidenza di martedì 19 alle 14,15.
  • Avvio della discussione in sede redigente del ddl n. 1155 sulla modifica del Codice civile in materia di responsabilità dei componenti del collegio sindacale, già approvato dalla Camera dei deputati.
    Il provvedimento modifica l'articolo 2407 del codice civile, introducendo un sistema sanzionatorio a scaglioni per i sindaci che violano i propri doveri, con una responsabilità sui danni proporzionale al compenso annuo percepito. Applicando il cosiddetto sistema del multiplo del compenso, in uso in altri ordinamenti, la responsabilità dei sindaci viene quindi ancorata a un parametro noto alle parti, consentendo una differenziazione in rapporto all'importanza, alla complessità e alla natura dell'incarico concretamente svolto nella società.