La settimana scorsa la 4a Commissione, oltre all'esame di disegni di legge e atti del Governo in sede consultiva, ha svolto le seguenti attività:
- Seguito e conclusione dell'esame dell'Atto COM(2024)
452, Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del
Consiglio di modifica della data di applicazione del regolamento (UE)
2023/1115 per il contrasto alla deforestazione globale,
avviato il 16
ottobre con la relazione della senatrice Murelli (LSP).
Il citato regolamento introduce l'obbligo, per le aziende produttrici di derivati da bestiame, cacao, caffè, olio di palma, soia, legno, gomma, carbone e carta stampata, di rilasciare una dichiarazione di due diligence attestante che le merci non hanno contribuito alla deforestazione o alla perdita di biodiversità, allo scopo di garantire che le materie prime e i prodotti interessati siano immessi sul mercato dell'Unione o esportati solo se sono a deforestazione zero. La proposta di modifica della data di applicazione, inizialmente prevista a decorrere dal 30 dicembre 2024, posticipa la stessa di 12 mesi, per consentire agli Stati membri, ai paesi partner esportatori, agli operatori e ai commercianti di implementare i meccanismi di dovuta diligenza richiesti.
Nella seduta del 30 ottobre, la relatrice Murelli ha svolto una relazione integrativa sulla proposta di regolamento in esame, riepilogando l'iter del provvedimento in sede europea e ricordando che le nuove norme, se approvate anche dal Parlamento oltre che dal Consiglio dell'Unione, saranno vincolanti a partire dal 30 dicembre 2025 per i grandi operatori commerciali e dal 30 giugno 2026 per le micro e piccole imprese. La Comissione ha quindi preso atto dell'orientamento favorevole espresso dalla relatrice circa il rispetto dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità da parte della proposta. - Discussione sulla richiesta di indagine conoscitiva sul principio di primazia del diritto dell'Unione europea. Nella seduta del 30 ottobre, il senatore Borghi (LSP) è intervenuto in merito al rinvio pregiudiziale del Tribunale di Bologna alla Corte di giustizia dell'Unione europea relativo al recente decreto-legge sul riconoscimento della protezione internazionale e l'elenco dei Paesi di origine sicura, chiedendo che la Commissione svolga un'indagine conoscitiva sull'operatività del diritto europeo negli ordinamenti nazionali, e in particolare sull'esercizio del potere di disapplicazione, da parte degli organi della giurisdizione, della normativa italiana ritenuta in violazione di quella europea. Intervenendo in replica, il Presidente Terzi di Sant'Agata (FdI) ha sottolineato la pertinenza della richiesta rispetto ai temi di interesse della Commissione, attenendo anche all'attuazione degli articoli 2 e 4 del trattato sull'Unione europea. Sono quindi intervenuti nel seguente dibattito i senatori Malpezzi (PD), esprimendo perplessità sulla richiesta di indagine conoscitiva, Zanettin (FI), in senso favorevole alla necessità di approfondimento, Lombardo (Az), con un richiamo al principio del primato del diritto dell'Unione su quello nazionale, e Scurria (FdI), suggerendo una riflessione sulla questione della giustizia in Italia e sull'effettivo rispetto del principio della separazione dei poteri. Intervenendo in replica, il senatore Borghi ha confermato la sua richiesta e ne ha specificato la natura, non relativa ad un argomento o una sentenza specifica, ma alla questione di principio sulla certezza del diritto nei casi di operatività del principio di primazia del diritto europeo. Il senatore Sensi (PD) ha chiesto che la proposta di indagine conoscitiva sia messa ai voti in Commissione. Il seguito della discussione è stato quindi rinviato, a fronte dell'imminente avvio dei lavori dell'Assemblea. Nella seduta del 31 ottobre, il dibattito è proseguito con gli interventi dei senatori Malpezzi (PD), Matera (FdI), Zanettin (FI-BP), Sensi (PD), Murelli (LSP) e Lorefice (M5S). I rappresentanti dei Gruppi di maggioranza hanno sostenuto l'opportunità di discutere in Ufficio di Presidenza la richiesta del senatore Borghi, al fine di chiarirne la formulazione, mentre i senatori del PD hanno ribadito la contrarietà nei confronti di un'indagine conoscitiva sulle competenze della magistratura. L'esponente del Movimento 5 Stelle ha invece proposto di focalizzare l'approfondimento sugli strumenti e i confini di operatività della normativa europea e nazionale nell'ambito della procedura dell'affare assegnato, in quanto più adeguata rispetto a quella dell'indagine conoscitiva. A fronte dell'ampia discussione, il Presidente Terzi di Sant'Agata ha quindi rinviato all'Ufficio di Presidenza il compito di delineare i contorni dell'approfondimento in questione.
- Seguito dell'esame congiunto in sede referente della Relazione
sulla partecipazione dell'Italia all'UE 2024 (Doc.
LXXXVI, n. 2), avviato il 6
agosto con la relazione del senatore Zanettin (FI), e del
disegno di legge n.
1258 di delegazione europea 2024, avviato il 15
ottobre con la relazione del senatore Scurria (FdI).
La relazione presentata annualmente dal Governo al Parlamento definisce gli obiettivi prioritari perseguiti a livello europeo, le azioni da intraprendere e le risorse per la loro realizzazione. Nella Relazione di quest'anno, approvata dal Consiglio dei ministri il 26 luglio, i nodi strategici sono individuati principalmente nella transizione verde e digitale per il rafforzamento della competitività del mercato unico, nell’allargamento dell’Unione, nell'autonomia strategica europea, nel potenziamento dell'industria europea della difesa, nel rafforzamento della dimensione esterna dell’UE anche in rapporto alla questione migratoria. Il 6 agosto è stata avviata la discussione generale e il 26 settembre è stato comunicato dal Presidente Terzi di Sant'Agata (FdI) che l'esame sarebbe proseguito in abbinamento alla legge di delegazione europea. Illustrato il 15 ottobre, il ddl contiene la delega al Governo per il recepimento di 20 direttive e l'attuazione di 13 regolamenti. Le direttive intervengono in materia di tutela dei consumatori, di protezione dei lavoratori contro i rischi connessi all'esposizione all'amianto e di tutela penale dell'ambiente. Tra i regolamenti europei da applicare, quelli che riguardano la produzione e conservazione di prove elettroniche nei procedimenti penali e di esecuzione di pene detentive a seguito di procedimenti penali, nonché la tutela dei prodotti artigianali e industriali con certificazione di legame tra qualità e origine geografica.
Il 15 ottobre la Commissione ha convenuto sulla proposta del Presidente Terzi di Sant'Agata di congiungere il seguito dell'esame del Doc. LXXXVI, n. 2 con quello del ddl di delegazione europea 2024, ai sensi dell'art. 144-bis del Regolamento del Senato.
Nella seduta del 31 ottobre, il Presidente ha comunicato che sono pervenute numerose richieste di audizione nell'ambito della procedura informativa che era stata deliberata il 24 ottobre su proposta del senatore Zanettin (FI-BP), rinviando all'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei Gruppi, la definizione delle modalità di svolgimento. Ha inoltre informato che sono pervenuti la relazione favorevole della Commissioni 1a sulla Legge di delegazione europea, il parere favorevole della Commissione 7a sul Documento LXXXVI, n. 2, nonché la relazione favorevole con osservazioni sul disegno di legge di delegazione europea 2024 e un parere favorevole con osservazioni sul Documento LXXXVI, n. 2 da parte della Commissione 9a.
L'esame prosegue questa settimana nelle sedute convocate a partire da lunedì 4 novembre alle 12.
Nelle convocazioni di questa settimana, a partire dalla stessa seduta, sono previste inoltre le seguenti attività:
- Avvio dell'esame in sede referente del ddl n.
1287 di conversione in legge, con modificazioni, del
decreto-legge di attuazione di obblighi derivanti da atti dell’UE (cd.
decreto salva-infrazioni), approvato dalla Camera dei
deputati.
Il provvedimento reca misure urgenti per l'attuazione di obblighi derivanti da atti dell'Unione Europea e da procedure di infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dell'Italia, in particolare per quanto riguarda le concessioni balneari. La validità delle attuali concessioni è estesa fino al settembre 2027, con l'obbligo di avviare entro giugno 2027 le gare per le nuove concessioni. Queste ultime avranno una durata da un minimo di 5 a un massimo di 20 anni, al fine di garantire al concessionario di ammortizzare gli investimenti effettuati. Previsti a carico del subentrante l'onere di garantire la continuità occupazionale dei dipendenti, nonché quello di versare un indennizzo al concessionario uscente pari al valore degli investimenti non ancora ammortizzati e sufficiente a remunerare quelli realizzati negli ultimi cinque anni (cifra quantificata sulla base di criteri da stabilire entro il 31 marzo 2025 con decreto del Ministro delle Infrastrutture d'intesa col Ministro dell'Economia). Tra i criteri di valutazione delle offerte per le nuove concessioni figurano, tra gli altri, l'essere stato titolare, nei cinque anni precedenti, di una concessione balneare, la qualità del servizio offerto e degli impianti, la salvaguardia ambientale e quella dei lavoratori.
Sono inoltre disciplinati dal decreto gli obblighi derivanti da ulteriori procedure di infrazione che riguardano, tra l'altro, il Codice della strada, la tutela dei minori indagati nei procedimenti penali e il diritto d'autore.
- Seguito dell'esame dell'Atto COM(2024)
23 sul controllo degli investimenti esteri nell'UE,
avviato il 21
marzo con la relazione del Presidente Terzi di Sant'Agata (FdI).
La proposta di regolamento risponde all'esigenza di un maggior controllo sugli investimenti stranieri negli Stati membri dell'UE, emersa dall'analisi svolta dalla Commissione europea nel contesto delle crescenti tensioni geopolitiche. Sono quindi previsti dispositivi di monitoraggio armonizzati, estesi anche alle imprese europee controllate da soggetti di Paesi terzi, con particolare riferimento ai settori strategici. L'11 aprile il Presidente Terzi di Sant'Agata ha riferito in merito alla relazione trasmessa dal Governo sull'atto in esame. - Seguito dell'esame dell'Atto COM(2024)
316, Proposta di regolamento del Consiglio europeo sul rafforzamento
della sicurezza delle carte d'identità dei cittadini dell'Unione e
dei titoli di soggiorno rilasciati ai cittadini dell'Unione e ai
loro familiari che esercitano il diritto di libera circolazione,
avviato l'8
ottobre con la relazione della senatrice Pellegrino (FdI).
La proposta intende rispondere ai rilievi della Corte di giustizia europea, che ha dichiarato invalido il regolamento (UE) 2019/1157 sullo stesso tema, poiché non adottato con procedura legislativa speciale e, in particolare, con l'unanimità del Consiglio. Riproducendo sostanzialmente il testo del citato regolamento del 2019, ma con alcuni adattamenti, la nuova proposta contiene norme di sicurezza e prescrizioni tecniche riguardo alle carte d'identità e ai titoli di soggiorno. In particolare, le carte d'identità rilasciate dagli Stati membri sono prodotte nel formato ID-1 e contengono una zona a lettura ottica. Recano, sul recto, il codice a due lettere dello Stato membro di rilascio e hanno un supporto di memorizzazione altamente protetto contenente un'immagine del volto del titolare e due impronte digitali in formato interoperativo digitale. Le carte d'identità hanno una validità minima di cinque anni e massima di dieci: quelle non conformi ai requisiti previsti dal regolamento cessano di essere valide alla loro scadenza o comunque entro il 3 agosto 2031.
L'8 ottobre la senatrice Pellegrino (FdI) ha precisato che lo scorso 6 settembre è pervenuta la relazione del Governo sul provvedimento. - Avvio dell'esame dell'Atto COM(2024)
671, Proposta di regolamento del Consiglio sulla digitalizzazione
dei documenti di viaggio, presentata dalla Commissione europea
l'8 ottobre.
La proposta definisce gli standard tecnici per la creazione della nuova versione digitale dei dati memorizzati nei passaporti e nelle carte d'identità, creati attraverso un'applicazione dovrebbe essere disponibile a partire dal 2030 per i cittadini dell'UE in possesso di una carta d'identità biometrica e per i cittadini dei Paesi extra-UE in possesso di un passaporto biometrico. Nell'ambito delle credenziali, che potranno essere conservate nei telefoni cellulari, saranno trasferite le informazioni attualmente contenute nel chip dei documenti, tra cui l'immagine del volto del titolare. - Seguito dell'esame dell'Affare assegnato n. 9, aspetti istituzionali della strategia commerciale dell'Unione europea, avviato il 14 febbraio 2023 con la relazione del Presidente Terzi di Sant'Agata (FdI). Il 22 marzo 2023, in sede di Ufficio di Presidenza, si è svolta l'audizione informale dell'Ambasciatrice dell'India, S.E. sig.ra Neena Malhotra. Il 27 febbraio il Presidente Terzi di Sant'Agata ha svolto una relazione integrativa sui rapporti con l'India, alla luce del riavvio dei negoziati con l'Unione europea per un accordo di libero scambio, e il 30 luglio ne ha svolta una sul contributo scritto fornito dall'Ambasciatore del Canada Elissa Golberg riguardo alle relazioni commerciali tra Italia e Canada.