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28 ottobre 2024 | Numero 73
Segnalazioni → Governo
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Riconoscimento della protezione internazionale, lavoro e università, correttivo al Codice dei contratti pubblici, Codice degli incentivi, procedure istruttorie dell'Antitrust, riorganizzazione del Ministero della giustizia

Il Consiglio dei ministri si è riunito il 21 ottobre. Sono stati approvati i seguenti atti:

  • Decreto-legge sul riconoscimento della protezione internazionale.
    Il provvedimento stabilisce quali Stati esteri risultano sicuri ai fini dell'applicabilità, ai migranti irregolari di rispettiva provenienza, della procedura di rimpatrio, in alternativa al riconoscimento della protezione internazionale. Sono definiti sicuri Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Erzegovina, Capo Verde, Costa d’Avorio, Egitto, Gambia, Georgia, Ghana, Kosovo, Macedonia del Nord, Marocco, Montenegro, Perù, Senegal, Serbia, Sri Lanka e Tunisia. Si introduce inoltre la facoltà del Ministero dell'interno di presentare reclamo alla Corte d'Appello contro le decisioni giudiziarie che escludono il trattenimento dei migranti nei centri di permanenza per il rimpatrio. Sul reclamo, che non ha efficacia sospensiva dell'atto, la Corte d'Appello decide entro il termine di 10 giorni.
  • Decreto-legge in materia di lavoro e università.
    Il provvedimento dispone misure urgenti per il contrasto del lavoro sommerso e della crisi occupazionale del settore moda, per l'innovazione digitale dell'informazione e dell'editoria, per il reclutamento del personale docente e l’accelerazione degli interventi in materia di residenze universitarie. Le disposizioni assunte sono finalizzate anche al conseguimento di alcuni obiettivi del PNRR in scadenza il 31 dicembre prossimo.
  • Decreto legislativo, approvato in esame preliminare, recante disposizioni integrative e correttive del Codice dei contratti pubblici.
    Il provvedimento è stato assunto a seguito di una consultazione condotta nel luglio scorso con il coinvolgimento di 94 soggetti publici e privati operanti nel settore. Tra le principali modifiche introdotte nel Codice si segnalano le disposizioni di coordinamento con la legge n. 49/2023 sull'equo compenso delle prestazioni professionali, le norme sulle tutele lavoristiche applicabili al personale impiegato negli appalti, sulle procedure digitali riguardanti il fascicolo virutale dell'operatore economico e la Banca dati nazionale dei contratti pubblici, sugli indici sintetici per la revisione periodica dei prezzi, sulla qualificazione delle stazioni appaltanti, sui requisiti dei consorzi tra imprese che partecipano alle procedure concorsuali, sulle agevolazioni per l'accesso delle piccole e medie imprese, sulle misure premiali o penali in caso di anticipo o di ritardo nell'esecuzione dell'opera, sulla disciplina della finanza di progetto (partenariato pubblico-privato).
  • Decreto legislativo, approvato in esame preliminare, recante il Codice degli incentivi.
    Il provvedimento introduce una disciplina organica degli incentivi per superare la frammentazione della normativa del settore. Si prevede a tal fine di uniformare i principali contenuti dei bandi, anche mediante la definizione di un prototipo standard. Si introduce inoltre una metodologia di programmazione di insieme della politica di incentivazione, da attuare mediante la definizione di un Programma triennale, periodicamente sottposto a valutazioni da parte del Tavolo permanente degli incentivi, istituito presso il Ministero delle imprese come sede stabile di confronto tra amministrazioni dello Stato, delle Regioni e delle Province autonome.
  • Decreto del Presidente della Repubblica recante modifiche al regolamento sulle procedure istruttorie dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato.
    Si modifica il regolamento di cui al DPR n. 217/1998 per adeguarne le disposizioni alle norme della direttiva UE 2019/1. Il testo, approvato in esame definitivo, tiene conto dei pareri espressi dalla Sezione consultiva per gli atti normativi del Consiglio di Stato, dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato e dal Garante per la protezione dei dati personali.
  • Decreto del Presidente del Consiglio sulla riorganizzazione del Ministero della giustizia.
    Si modifica il Regolamento sulla riorganizzazione del Ministero della giustizia approvato con Dpcm n. 84/2015, aumentando di venti unità la dotazione organica del personale dirigenziale penitenziario, per finalità di efficientamento e innovazione dell'amministrazione, in coerenza con gli obiettivi del PNRR.

Maggiori dettagli e ulteriori atti approvati nel comunicato stampa sul sito del Governo.

Palazzo Chigi