Testata
Periodico di informazione
sull'attività parlamentare,
link e segnalazioni

28 ottobre 2024 | Numero 73
Temi e provvedimenti in Senato → Economia e finanze
X linkedin email

Fondo per le aree svantaggiate confinanti con Valle d'Aosta e Friuli-Venezia Giulia, misure urgenti in materia economica e fiscale, contributo alla finanza pubblica da parte degli enti locali, funzionamento del fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, revisione delle imposte sui redditi, controlli sul denaro contante in entrata o uscita dall'UE, aree demaniali nel comune di Caorle

misure urgenti in materia economica e fiscale

La scorsa settimana la 5a Commissione, oltre all'esame in sede consultiva di disegni di legge e di profili finanziari di atti del Governo, ha avviato l'esame dell'Atto del Governo n. 217, Schema di decreto del Presidente del Consiglio recante criteri e modalità di erogazione delle risorse del Fondo per le aree territoriali svantaggiate confinanti con Valle d'Aosta e Friuli-Venezia Giulia per il triennio 2024-2026.
Le competenti Commissioni parlamentari sono chiamate ad esprimere il parere sullo schema di DPCM che stabilisce le modalità di erogazione delle risorse destinate al Fondo, ai sensi della legge istitutiva n. 127/2007. La relazione governativa sottolinea il carattere innovativo del provvedimento, che prevede un'assegnazione delle risorse per il triennio 2024-2026 mediante un unico bando di gara, fermo restando che le risorse delle annualità 2025 e 2026 potranno essere trasferite agli Enti locali solo nei medesimi esercizi finanziari.
Nella seduta del 23 ottobre il senatore Dreosto (LSP) ha svolto la relazione illustrativa, rinviando per ulteriori approfondimenti al dossier curato dai Servizi studi del Parlamento.
Il seguito dell'esame è previsto questa settimana nelle sedute convocate a partire da martedì 29 alle 15.

Nelle convocazioni della 5a Commissione di questa settimana, oltre all'esame in sede consultiva di disegni di legge e di profili finanziari di atti del Governo, è previsto l'avvio dell'esame in sede referente del ddl n. 1274, di conversione del decreto-legge n. 155/2024 recante misure urgenti in materia economica e fiscale.
Il provvedimento dispone i finanziamenti per la gestione dell'infrastruttura ferroviaria, per il mantenimento nei prossimi anni dell'indennità di anticipo pensionistico (APE sociale), per l'organizzazione di alcuni grandi eventi (Giochi del Mediterraneo, Giochi paralimpici, Giubileo) e per incrementare le spese destinate alla remunerazione degli straordinari delle Forze di polizia e dei Viglili del fuoco. Per evitare ritardi nell'attuazione del PNRR si introducono l'obbligo delle amministrazioni pubbliche di implementare un piano dei flussi di cassa e una procedura accelerata mediante il sistema informatico ReGis per le richieste di finanziamento inviate al MEF dalle amministrazioni pubbliche, finalizzate al trasferimento delle risorse ai soggetti attuatori del PNRR. Ulteriori disposizioni disciplinano specifiche fattispecie di applicazione del concordato preventivo biennale e riconoscono contributi particolari alla Regione Sicilia e alla provincia autonoma di Trento.
Oltre all'avvio dell'esame in sede referente è prevista questa settimana, nella seduta di mercoledì 30 alle 9, l'audizione del vice ministro dell'economia e delle finanze.

La settimana scorsa la 6a Commissione, oltre all'esame di disegni di legge in sede consultiva, ha svolto le seguenti attività:

  • Seguito dell'esame della proposta di risoluzione n. 7-00015 sul contributo alla finanza pubblica da parte degli enti locali, illustrata il 16 ottobre dal Presidente Garavaglia (LSP), e congiunzione con l'esame della proposta di risoluzione n. 7-00017 sul contributo di Regioni ed enti locali alla finanza pubblica, presentata dal senatore Turco (M5S) e altri.
    La proposta n. 7-00015 impegna il Governo sull'individuazione, in vista dell'esame parlamentare nella prossima legge di bilancio, di adeguati spazi finanziari in favore degli enti locali, come ad esempio l'estensione agli enti territoriali del tetto incrementale della spesa all'1,5 per cento, un intervento in materia catastale per l'emersione dei cosiddetti "immobili fantasma" e l'introduzione di una nuova disciplina sulle spese degli enti locali per i minori affidati alle comunità. Il 16 ottobre il Presidente ha invitato i Gruppi a far pervenire spunti e contributi per una possibile integrazione del testo.
    Nella seduta del 23 ottobre, data per illustrata la proposta n. 7-00017, il Presidente Garavaglia ne ha proposto la congiunzione con l'esame della suddetta risoluzione per analogia di materia. Il senatore Nicita (PD) ha quindi preannunciato la presentazione di ulteriori proposte di risoluzione sulla materia a nome del proprio Gruppo, ricevendo rassicurazione dal Presidente che le stesse saranno iscritte all'ordine del giorno ed abbinate a quelle già in esame.
  • Avvio dell'esame della proposta di risoluzione n. 7-00016 sul funzionamento del fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, presentata dal Presidente Garavaglia (LSP).
    La proposta impegna il Governo ad assicurare che l'operatività del fondo di garanzia per le PMI presti particolare attenzione al rischio di calo del credito nei confronti dei comparti più vulnerabili, eventualmente tramite la definizione di aliquote di garanzie maggiori per le microimprese e per quelle operanti nel Mezzogiorno, oltre a fornire dati trasparenti sull'uso delle risorse da parte sia del fondo centrale di garanzia che di SACE, nonché a comparare impatti e costi per le imprese derivanti dall'uso sia della garanzia diretta che della controgaranzia.
    Nella seduta del 23 ottobre, data per illustrata la proposta in titolo, il seguito dell'esame è stato rinviato.
  • Avvio dell'esame dell'Atto del Governo n. 218, schema di decreto legislativo recante revisione delle imposte sui redditi delle persone fisiche (IRPEF) e delle società (IRES), approvato in via preliminare dal Consiglio dei ministri il 30 aprile.
    Il provvedimento, in attuazione della delega fiscale di cui alla legge n. 111/2023, interviene sui redditi da lavoro dipendente prevedendo, nelle more dell'introduzione di un nuovo regime di tassazione delle tredicesime, una indennità di 100 euro per i lavoratori con reddito non superiore a 28.000 euro con coniuge e almeno un figlio a carico o anche solo con un figlio a carico nei casi di famiglie monogenitoriali. Il decreto modifica poi le norme che disciplinano la determinazione dei redditi agricoli, di impresa e da lavoro autonomo sottoposti all'imposizione fiscale. Nei redditi agrari si includono anche attività non svolte direttamente sul terreno che fino ad oggi non erano prese in considerazione (colture fuori suolo, beni immateriali prodotti mediante coltivazione, allevamento e silvicoltura). Per i redditi di impresa i criteri di determinazione sono modificati nella prospettiva di un riallineamento tra valori fiscali e valori contabili. In materia di lavoro autonomo si introducono i principi di onnicomprensività dei redditi percepiti e di neutralità fiscale delle operazioni concernenti conferimenti, trasformazioni, fusioni e scissioni relativi a società tra professionisti.
    Nella seduta del 23 ottobre il senatore Salvitti (Cd'I) ha svolto la relazione illustrativa dello schema di decreto legislativo. Nella successiva seduta dell'Ufficio di Presidenza, è stato deliberato lo svolgimento di un ciclo di audizioni sul provvedimento, con l'invito ai Gruppi a far pervenire le indicazioni dei nominativi da audire entro le 12 del 25 ottobre. La procedura informativa si svolgerà questa settimana nelle sedute dell'Ufficio di Presidenza di martedì 29 alle 15,30 e giovedì 31 ottobre alle 9,30 e alle 14.
  • Seguito dell'esame, in Commissioni riunite con la 2a, dell'Atto del Governo n. 194, schema di decreto legislativo relativo ai controlli sul denaro contante in entrata o uscita dall'Unione europea e le norme per lo scambio delle relative informazioni, avviato il 1° ottobre con la relazione della senatrice Tubetti (FdI) per la 6a Commissione, anche a nome del senatore Berrino (FdI), relatore per la 2a.
    Per adeguare l'ordinamento al regolamento UE 2018/1672 e al regolamento di esecuzione UE 2021/776, il provvedimento, approvato dal Consiglio dei ministri in esame preliminare il 4 settembre, interviene sul mercato dell'oro e sulla normativa in materia valutaria. In particolare, è ridotto a 10.000 euro il valore soglia delle operazioni in oro che devono essere dichiarate alla Unità di informazione finanziaria (UIF) e si prevede che lo scambio di informazioni tra autorità per la sorveglianza dei movimenti di denaro contante in entrata e uscita dall'Unione europea sia utilizzato anche per finalità di prevenzione del riciclaggio. Inoltre, si attribuisce all'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) e alla Guardia di Finanza il potere di trattenere per un massimo di 30 giorni, prorogabili fino a 90, il denaro contante di importo superiore a 10.000 euro che attraversa i confini nazionali senza relativa dichiarazione ad ADM o in casi di sospetta correlazione ad attività criminose e vengono inasprite le sanzioni amministative pecunariarie per la violazione degli obblighi dichiarativi e informativi. Per ulteriori approfondimenti è consultabile online il dossier predisposto dai Servizi studi della Camera e del Senato. Il 10 ottobre si è svolta l'audizione informale del Coordinatore del comitato scientifico dell'Associazione nazionale tutela del comparto oro.
    Nella seduta del 23 ottobre il sottosegretario all'economia Freni ha riferito che la documentazione sul recepimento della normativa in esame da parte degli altri Stati membri, espressamente richiesta nella precedente seduta, è ancora in corso di preparazione da parte dell'Agenzia delle Dogane. Il Presidente Garavaglia (LSP) ha ribadito la grave mancanza del Governo in proposito.

Nelle convocazioni della Commissione 6a di questa settimana, nella seduta di mercoledì 30 ottobre alle 14, oltre all'attività in sede consultiva è previsto il seguito della discussione in sede redigente del ddl n. 484, trasferimento al patrimonio disponibile e la successiva cessione a privati di aree demaniali nel comune di Caorle, avviato il 6 settembre con la relazione della senatrice Tubetti (FdI).
La proposta riguarda l'area del quartiere Falconera del comune di Caorle, dove insistono da decenni insediamenti abitativi benché il territorio risulti ancora formalmente demaniale. Per evitare che i residenti possano perdere le proprie case ed essere incriminati per occupazione abusiva, l'iniziativa è volta a sdemanializzare l'area in questione, anche in considerazione della modifica verificatasi nel territoio per il prograssivo ritiro del mare e l'arretramento della linea di battigia. Il 21 novembre e il 5 dicembre si sono svolte le audizioni informali in Ufficio di Presidenza. Il 31 gennaio si è svolta l'illustrazione degli emendamenti. Il 9 ottobre è stata acquisita nuova documentazione, pubblicata sulla pagina Web della Commissione, utile al Ministero dell'economia e delle finanze per predisporre la relazione tecnica sulla quantificazione degli oneri previsti, richiesta al Governo dalla Commissione Bilancio ai sensi dell'articolo 76-bis, comma 3, del Regolamento del Senato.