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21 ottobre 2024 | Numero 72
Temi e provvedimenti in Senato → Economia e finanze
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Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario e assicurativo, trattamento prudenziale degli enti di importanza sistemica a livello mondiale, controlli sul denaro contante in entrata o uscita dall'UE, contributo alla finanza pubblica da parte degli enti locali, funzionamento del fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, contributo di Regioni ed enti locali alla finanza pubblica, revisione delle imposte sui redditi, aggregazione bancaria cooperativa, aree demaniali nel comune di Caorle, cessione di territori del demanio marittimo al comune di Praia a Mare, promozione di progetti a impatto sociale sul territorio, assegno sostitutivo dell'accompagnatore militare, zona franca extradoganale Valle di Susa

Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario e assicurativo

La scorsa settimana la 5a Commissione ha svolto l'esame in sede consultiva di disegni di legge e di profili finanziari di atti del Governo, che proseguirà anche nelle convocazioni di questa settimana.

La settimana scorsa la 6a Commissione, oltre all'esame di disegni di legge in sede consultiva, ha svolto le seguenti attività:

  • Seguito e conclusione dell'esame congiunto in sede referente del Doc. XXII, n. 14, sull'istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario, finanziario e assicurativo, avviato in sede redigente con la relazione del senatore Lotito (FI-BP) il 29 maggio, e del Doc. XXII, n. 15, di argomento affine, presentato dai senatori Turco (M5S) e altri, illustrato il 3 luglio.
    In considerazione dell'esigenza di portare a conclusione le inchieste parlamentari sul sistema bancario condotte nelle due precedenti legislature, il Doc. XXII, n. 14, presentato dal senatore Zanettin (FI-BP), propone l'istituzione di una Commissione monocamerale del Senato, che prosegua il lavoro di indagine sulla tutela del risparmio nel contesto dei mutamenti verificatisi negli ultimi anni nei modelli di business e nelle tipologie dei prodotti e dei servizi erogati.
    Il 3 luglio il Doc. XXII, n. 14 è stato adottato come testo base della discussione. Il termine per la presentazione di emendamenti è scaduto il 9 luglio. Il 17 luglio sono stati illustrati i 35 emandamenti presentati, pubblicati in allegato al resoconto. Il 23 e 24 luglio è stato espresso il parere del relatore sugli emendamenti presentati. In allegato ai resoconti del 30 luglio e del 1° agosto sono stati pubblicati ulteriori emendamenti del relatore e alcune riformulazioni.
    Il 5 agosto è stata avviata la votazione degli emendamenti. Sono risultate approvate, tra le altre, numerose modifiche riguardanti le competenze della Commissione inquirente in materia di acquisizione e analisi delle informazioni relative ai prodotti finanziari ad alto rischio, alla governance delle autorità nazionali di vigilanza sulla tutela del risparmio, alla normativa che disciplina le banche popolari e di credito cooperativo.
    Il 17 settembre, su proposta del Presidente Garavaglia (LSP), la Commissione ha convenuto sul trasferimento dell'esame dalla sede redigente alla sede referente, per consentire modifiche al testo già accolto, anche sulla base del parere espresso dalla Commissione Giustizia riguardo la necessità di intervenire in tema di segreto degli atti acquisiti dalla Commissione di inchiesta.
    Il 2 ottobre, data per acquisita la fase già svolta in sede redigente, si è conclusa la fase dell'esame delle proposte emendative al testo base: sono stati approvati gli emendamenti 3.6000 e 6.1000 del relatore al testo base, che introducono modifiche in considerazione, rispettivamente, dell'avvenuta cessazione dell'attività del FIR (Fondo indennizzo dei risparmiatori) e della richiesta della Commissione 2a di chiarire il quadro sanzionatorio, prevedendo che la violazione del segreto sia punita ai sensi dell'articolo 326 del codice penale.
    Nella seduta del 15 ottobre, pervenuti i pareri non ostativi delle Commissioni affari costituzionali e bilancio sugli ulteriori emendamenti approvati, sono intervenuti in dichiarazione di voto sul conferimento del mandato al relatore i senatori Tajani (PD) e Croatti (M5S), preannunciando il voto di astensione a nome dei rispettivi Gruppi.
    La Commissione ha quindi approvato il mandato al relatore Lotito a riferire favorevolmente in Assemblea sul Doc. XXII, n. 14 assunto come testo base, con le modifiche accolte, proponendo l'assorbimento del Doc. XXII, n. 15.
  • Seguito e conclusione dell'esame in sede consultiva dell'Atto del Governo n. 195, schema di decreto legislativo recante adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) per quanto riguarda il trattamento prudenziale degli enti di importanza sistemica a livello mondiale con strategia di risoluzione a punto di avvio multiplo, avviato l'8 ottobre con la relazione del senatore Orsomarso (FdI).
    Il provvedimento interessa in particolar modo le banche non italiane, dato che sulla base dei dati riferiti al 31 dicembre 2022, nessuna istituzione finanziaria autorizzata in Italia viene identificata come G-SII, ossia a rilevanza sistemica globale.
    Nella seduta del 15 ottobre, il relatore Orsomarso ha formulato una proposta di parere favorevole sul provvedimento che, in assenza di interventi in dichiarazione di voto, è stata posta ai voti ed è risultata approvata.
  • Seguito dell'esame, in Commissioni riunite con la 2a, dell'Atto del Governo n. 194, schema di decreto legislativo relativo ai controlli sul denaro contante in entrata o uscita dall'Unione europea e le norme per lo scambio delle relative informazioni, avviato il 1° ottobre con la relazione della senatrice Tubetti (FdI) per la 6a Commissione, anche a nome del senatore Berrino (FdI), relatore per la 2a.
    Per adeguare l'ordinamento al regolamento UE 2018/1672 e al regolamento di esecuzione UE 2021/776, il provvedimento, approvato dal Consiglio dei ministri in esame preliminare il 4 settembre, interviene sul mercato dell'oro e sulla normativa in materia valutaria. In particolare, è ridotto a 10.000 euro il valore soglia delle operazioni in oro che devono essere dichiarate alla Unità di informazione finanziaria (UIF) e si prevede che lo scambio di informazioni tra autorità per la sorveglianza dei movimenti di denaro contante in entrata e uscita dall'Unione europea sia utilizzato anche per finalità di prevenzione del riciclaggio. Inoltre, si attribuisce all'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) e alla Guardia di Finanza il potere di trattenere per un massimo di 30 giorni, prorogabili fino a 90, il denaro contante di importo superiore a 10.000 euro che attraversa i confini nazionali senza relativa dichiarazione ad ADM o in casi di sospetta correlazione ad attività criminose e vengono inasprite le sanzioni amministative pecunariarie per la violazione degli obblighi dichiarativi e informativi. Per ulteriori approfondimenti è consultabile online il dossier predisposto dai Servizi studi della Camera e del Senato. Il 10 ottobre si è svolta l'audizione informale del Coordinatore del comitato scientifico dell'Associazione nazionale tutela del comparto oro.
    Nella seduta del 16 ottobre delle Commissioni riunite il Presidente Garavaglia (LSP) ha dato conto della documentazione fornita dal MEF in risposta alla richiesta di informazioni formulata dal Presidente medesimo nella precedente seduta del 1° ottobre. Ha inoltre rilevato la grave carenza della documentazione, sotto il profilo delle informazioni circa il recepimento della normativa in esame da parte degli altri Stati membri, e ha proposto di conseguenza il rinvio della discussione. Hanno convenuto con il Presidente i senatori Turco (M5S) e Berrino (FdI). Il sottosegretario all'economia Freni ha assicurato per il futuro una maggiore attenzione alle esigenze emergenti in sede parlamentare. L'esame, in Commissioni riunite con la 2a, prosegue questa settimana a partire dalla seduta di mercoledì 23 ottobre alle 14.
  • Esame della proposta di risoluzione 7-00015 sul contributo alla finanza pubblica da parte degli enti locali, presentata dal Presidente Garavaglia (LSP).
    Nella seduta del 16 ottobre, il Presidente ha illustrato la proposta, che impegna il Governo sull'individuazione, in vista dell'esame parlamentare nella prossima legge di bilancio, di adeguati spazi finanziari in favore degli enti locali, come ad esempio l'estensione agli enti territoriali del tetto incrementale della spesa all'1,5 per cento, un intervento in materia catastale per l'emersione dei cosiddetti "immobili fantasma" e l'introduzione di una nuova disciplina sulle spese degli enti locali per i minori affidati alle comunità. Il Presidente ha quindi invitato i Gruppi a far pervenire spunti e contributi da valutare ai fini di una possibile integrazione del testo. Il senatore Turco (M5S) ha ricordato la presentazione di una analoga proposta da parte del suo Gruppo parlamentare, che il Presidente Garavaglia ha assicurato sarà abbinata allo strumento in titolo. Il seguito dell'esame è previsto questa settimana, a partire dalla seduta convocata mercoledì 23 ottobre alle 12.

Nelle convocazioni della Commissione 6a di questa settimana, a partire dalla seduta di mercoledì 23 ottobre alle 12, sono inoltre previste le seguenti attività:

  • Avvio dell'esame della proposta di risoluzione 7-00016 sul funzionamento del fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, presentata dal Presidente Garavaglia (LSP).
  • Avvio dell'esame della proposta di risoluzione 7-00017 sul contributo di Regioni ed enti locali alla finanza pubblica, presentata dal senatore Turco (M5S) e altri.
  • Avvio dell'esame dell'Atto del Governo n. 218, sulla revisione delle imposte sui redditi delle persone fisiche (IRPEF) e delle società (IRES).
    Lo schema di decreto legislativo, in attuazione della delega fiscale di cui alla legge n. 111/2023, interviene sui redditi da lavoro dipendente prevedendo, nelle more dell'introduzione di un nuovo regime di tassazione delle tredicesime, una indennità di 100 euro per i lavoratori con reddito non superiore a 28.000 euro con coniuge e almeno un figlio a carico o anche solo con un figlio a carico nei casi di famiglie monogenitoriali. Il decreto modifica poi le norme che disciplinano la determinazione dei redditi agricoli, di impresa e da lavoro autonomo sottoposti all'imposizione fiscale. Nei redditi agrari si includono anche attività non svolte direttamente sul terreno che fino ad oggi non erano prese in considerazione (colture fuori suolo, beni immateriali prodotti mediante coltivazione, allevamento e silvicoltura). Per i redditi di impresa i criteri di determinazione sono modificati nella prospettiva di un riallineamento tra valori fiscali e valori contabili. In materia di lavoro autonomo si introducono i principi di onnicomprensività dei redditi percepiti e di neutralità fiscale delle operazioni concernenti conferimenti, trasformazioni, fusioni e scissioni relativi a società tra professionisti.
  • Seguito della discussione in sede redigente del ddl n. 136 recante riforma in materia di costituzione e funzionamento dell'aggregazione bancaria cooperativa, quale modello organizzativo di tutela istituzionale e di misurazione e gestione dei rischi, avviata il 2 ottobre con la relazione del senatore Croatti (M5S).
    La proposta mira a salvaguardare la diversità del modello di business delle banche di credito cooperativo (BCC), riformandone il quadro giuridico per superare alcune criticità e rigidità della disciplina vigente. Allo stesso tempo, punta ad adeguare la riforma del credito cooperativo introdotta nel 2016 all'evoluzione dell'ordinamento europeo, introducendo strumenti organizzativi più aderenti alle specifiche dimensioni, attività svolte e rischi sostenuti. Tra questi, il modello dell'«aggregazione bancaria cooperativa» che, ove scelto dalle BCC, permetterebbe di conservare i presidi di stabilità del sistema e, allo stesso tempo, di evitare l'applicazione della disciplina prevista per le banche significative, con vantaggi in termini di riduzioni di costi, di regolamenti e di miglioramenti dell'efficienza.
  • Seguito della discussione in sede redigente del ddl n. 484, trasferimento al patrimonio disponibile e la successiva cessione a privati di aree demaniali nel comune di Caorle, avviato il 6 settembre con la relazione della senatrice Tubetti (FdI).
    La proposta riguarda l'area del quartiere Falconera del comune di Caorle, dove insistono da decenni insediamenti abitativi benché il territorio risulti ancora formalmente demaniale. Per evitare che i residenti possano perdere le proprie case ed essere incriminati per occupazione abusiva, l'iniziativa è volta a sdemanializzare l'area in questione, anche in considerazione della modifica verificatasi nel territoio per il prograssivo ritiro del mare e l'arretramento della linea di battigia. Il 21 novembre e il 5 dicembre si sono svolte le audizioni informali in Ufficio di Presidenza. Il 31 gennaio si è svolta l'illustrazione degli emendamenti.
    Nella seduta del 9 ottobre è stata acquisita nuova documentazione, pubblicata sulla pagina Web della Commissione, utile al Ministero dell'economia e delle finanze per predisporre la relazione tecnica sulla quantificazione degli oneri previsti, richiesta al Governo dalla Commissione Bilancio ai sensi dell'articolo 76-bis, comma 3, del Regolamento del Senato.
  • Seguito dell'esame in sede redigente dei ddl n. 500, modifiche alla legge 8 aprile 1983, n. 113 in materia di cessione di territori del demanio marittimo al comune di Praia a Mare, avviato il 7 giugno con la relazione della senatrice Tubetti (FdI).
    La proposta interviene sulle disposizioni della cd. "legge Praia", rimasta tuttora inattuata per le numerose controversie legali insorte e per il prolungarsi degli accertamenti sulla conformità urbanistica delle opere realizzate sui territori oggetto della cessione, in provincia di Cosenza. Lo sblocco della transazione, che la proposta intende favorire, produrrebbe considerevoli benefici per la comunità locale, in termini di certezza dei rapporti giuridici ed economici, e avrebbe anche un riscontro positivo sulle finanze statali, come conseguenza del ritorno in circolazione degli immobili interessati dal provvedimento.
  • Seguito dell'esame in sede redigente del ddl n. 1049, Bergesio (LSP) e altri, sulla promozione di progetti a impatto sociale sul territorio, avviato il 29 maggio con la relazione illustrativa della senatrice Fregolent (IV).
    In attuazione del principio di sussidiarietà orizzontale previsto dall'articolo 118 della Costituzione, la proposta è finalizzata ad incrementare il coinvolgimento delle forze economiche e sociali nel raggiungimento di obiettivi e interessi generali perseguiti dalle istituzioni, anche per fare fronte alla sfida dell'attuazione del PNRR nel contesto economico sfavorevole determinato dai recenti aumenti dell'inflazione e dei tassi d'interesse. Si prevede quindi l'istituzione di un fondo per l'erogazione di contributi a sostegno di interventi di manutenzione e recupero di beni pubblici e alla realizzazione di iniziative senza scopo di lucro funzionali al benessere collettivo. Il compito di valutare l'ammissibilità dei progetti presentati è assegnato a una Commissione tecnica appositamente istituita.
    Il 29 giugno è stato avviato un ciclo di audizioni informali. Il 5 agosto è stata annunciata la presentazione di 15 emendamenti e un ordine del giorno.
  • Avvio dell'esame in sede redigente del ddl n. 578 sull'assegno sostitutivo dell'accompagnatore militare.
    Il provvedimento intende modificare la legge 27 dicembre 2002, n. 288, superando il sistema delle priorità per trasformare l'istituto in termini di beneficio unico di tipo finanziario per i grandi invalidi di guerra e per servizio, eliminando l'alternatività con l'accompagnatore militare o del servizio civile.
  • Avvio dell'esame in sede redigente del ddl n. 994, zona franca extradoganale Valle di Susa.
    Il provvedimento prevede l'istituzione di una zona franca extradoganale montana per lo sviluppo economico della Valle di Susa, permettendo alle imprese e le società in essa operanti di fruire di alcune agevolazioni, tra le quali, esenzioni di imposta, esonero dal versamento dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente per i primi dieci anni di attività, e riduzione del 60 per cento delle accise relative a prodotti energetici, tabacchi e alcool. Inoltre, per la durata di 20 anni, ai comuni rientranti nella zona franca extradoganale sono attribuiti il 30 per cento delle entrate derivanti dalla riscossione delle tariffe relative alla fornitura del servizio idrico integrato e il 30 per cento dell'energia elettrica prodotta dagli impianti situati all'interno della zona stessa stessa.