Testata
Periodico di informazione
sull'attività parlamentare,
link e segnalazioni

14 ottobre 2024 | Numero 71
Temi e provvedimenti in Senato → Economia e finanze
X linkedin email

Piano strutturale di bilancio di medio termine 2025-2029, regime speciale per le piccole imprese e aliquote IVA, trattamento prudenziale degli enti di importanza sistemica a livello mondiale, aree demaniali nel comune di Caorle, controlli sul denaro contante in entrata o uscita dall'UE, istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario e assicurativo, aggregazione bancaria cooperativa, cessione di territori del demanio marittimo al comune di Praia a Mare, contributo alla finanza pubblica da parte degli enti locali, promozione di progetti a impatto sociale sul territorio

La scorsa settimana la 5a Commissione, oltre all'esame in sede consultiva di disegni di legge e di profili finanziari di atti del Governo, ha proseguito le audizioni preliminari in ordine al Doc. CCXXXII n. 1, Piano strutturale di bilancio di medio termine 2025-2029, approvato dal Consiglio dei Ministri il 27 settembre.

Piano strutturale di bilancio di medio termine 2025-2029

In base a quanto richiesto dalle nuove norme sulla governance economica dell'UE di cui al Regolamento 2024/1263, il documento definisce la traiettoria della spesa pubblica aggregata netta, dalla quale sono esclusi gli stanziamenti finanziati da risorse europee, gli interessi passivi sul debito e gli effetti tipici di particolari categorie di spese, e delinea un piano pluriennale di riforme e investimenti con particolare riferimento ai settori della Pubblica amministrazione e della giustizia nonché in materia di compliance fiscale.
A seguito della revisione dell'ISTAT sui conti pubblici del 23 settembre, sono stati quantificati i principali indicatori delle finanze pubbliche. Per la spesa aggregata netta si prevede un tasso di crescita dell'1,3% nel 2025, dell'1,6% nel 2026, dell'1,9% nel 2027, dell'1,7% nel 2028, dell'1,5% nel 2029, dell'1,1% nel 2030 e 1,2% nel 2031.
Per il rapporto deficit/PIL, stimato al 3,8% per l'anno in corso, il Governo conta di poter scendere al 3,3% per il 2025 e, per il 2026, al 2,8%, quindi al di sotto della soglia del 3% per poter uscire dalla procedura per deficit eccessivo prevista dalla normativa europea. Il rapporto debito/PIL, che in base alla revisione dell’ISTAT si è attestata al 134,8% nel 2023, dovrebbe iniziare a scendere a partire dal 2027 (la normativa europea prescrive un calo medio annuo dell’1% dopo luscita dalla procedura per deficit eccessivo).
Le audizioni preliminari, avviate il 3 ottobre, sono proseguite nella seduta plenaria delle Commissioni congiunte 5a Senato e V Camera del 7 ottobre con l'intervento di rappresentanti di ANCI, UPI, Conferenza delle regioni e delle province autonome, CNEL, Banca d'Italia, Corte dei Conti, ISTAT e Ufficio parlamentare di bilancio, che hanno svolto relazioni sui temi in oggetto e replicato alle osservazioni e domande di deputati e senatori. L'8 ottobre le Commissioni hanno audito il Ministro dell'economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti, che ha svolto una relazione sul documento in esame. Sono intervenuti, per formulare quesiti e osservazioni, i senatori Manca (PD), Patuanelli (M5S), Magni (AVS), Mennuni (FdI) e Misiani (PD), nonché i deputati Dell'Olio (M5S), Grimaldi (AVS), Bagnai (Lega), Bonetti (Az), Del Barba (IV), Pagano, Guerra (PD), Donno, Iaria (M5S), Rossi (FdI) e Comaroli (Lega), ai quali ha replicato il ministro Giorgetti.
Nella seduta plenaria della Commissione 5a dell'8 ottobre, il Presidente Calandrini (FdI) ha svolto la relazione illustrativa del Documento, ricordando che il Piano sarà sottoposto alla valutazione della Commissione europea e dovrà essere approvato con raccomandazione dal Consiglio dell'UE. Ha inoltre rinviato per approfondimenti alla documentazione di finanza pubblica n. 13 a cura dai Servizi di documentazione del Senato e della Camera. Quindi, nel prendere atto che i Commissari si riservano di intervenire in sede di dichiarazioni di voto, il Presidente ha dichiarato esperita la discussione generale. Nella seduta del 9 ottobre, si sono svolte le dichiarazioni di voto sul conferimento del mandato al relatore a riferire all'Assemblea, con conseguente rinuncia alle repliche del relatore e del Governo.
Sono intervenuti in rappresentanza dei rispettivi Gruppi, esprimendo contrarietà all'impostazione del Piano in esame, i senatori Magni (AVS), Manca (PD), Patuanelli (M5S), criticando in particolare i tagli alla finanza pubblica, il rischio di un sovradimensionamento dell'incremento reale del PIL e l'assenza di un'agenda della crescita, anche alla luce dell'andamento della produzione industriale relativamente ai dati sul lavoro.
La Commissione ha quindi conferito il mandato al relatore, Presidente Calandrini, a riferire favorevolmente all'Assemblea sul Documento in oggetto.

Nelle convocazioni della 5a Commissione di questa settimana è previsto l'esame in sede consultiva di disegni di legge e di profili finanziari di atti del Governo.

La settimana scorsa la 6a Commissione, oltre all'esame di disegni di legge in sede consultiva, ha svolto le seguenti attività:

  • Seguito dell'esame dell'Atto del Governo n. 188, sul regime speciale per le piccole imprese e le aliquote dell'imposta sul valore aggiunto, avviato il 2 ottobre con la relazione del Presidente Garavaglia (LSP) in sostituzione del relatore Borghesi (LSP).
    Lo schema di decreto legislativo reca l'attuazione della direttiva (UE) 2020/285, che modifica la direttiva 2006/112/CE per quanto riguarda il regime speciale per le piccole imprese, e della direttiva 2022/542/UE recante modifica delle direttive 2006/112/CE e (UE) 2020/285 per quanto riguarda le aliquote dell'imposta sul valore aggiunto.
    Nella seduta dell'8 ottobre, il Presidente Garavaglia, in sostituzione del relatore Borghesi, ha presentato una proposta di parere favorevole sul provvedimento. In assenza di interventi in dichiarazione di voto, la proposta di parere è stata posta ai voti ed è risultata approvata.
  • Avvio dell'esame dell'Atto del Governo n. 195, schema di decreto legislativo recante adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) per quanto riguarda il trattamento prudenziale degli enti di importanza sistemica a livello mondiale con strategia di risoluzione a punto di avvio multiplo.
    Il provvedimento interessa in particolar modo le banche non italiane, dato che sulla base dei dati riferiti al 31 dicembre 2022, nessuna istituzione finanziaria autorizzata in Italia viene identificata come G-SII, ossia a rilevanza sistemica globale.
    Nella seduta dell'8 ottobre, il senatore Orsomarso (FdI) ha svolto la relazione illustrativa del provvedimento, facendo presente che il termine per l'espressione del parere da parte della Commissione è fissato al 10 ottobre. L'esame prosegue questa settimana nelle sedute convocate a partire da martedì 15 ottobre alle 15.
  • Seguito della discussione in sede redigente del ddl n. 484, trasferimento al patrimonio disponibile e la successiva cessione a privati di aree demaniali nel comune di Caorle, avviato il 6 settembre con la relazione della senatrice Tubetti (FdI).
    La proposta riguarda l'area del quartiere Falconera del comune di Caorle, dove insistono da decenni insediamenti abitativi benché il territorio risulti ancora formalmente demaniale. Per evitare che i residenti possano perdere le proprie case ed essere incriminati per occupazione abusiva, l'iniziativa è volta a sdemanializzare l'area in questione, anche in considerazione della modifica verificatasi nel territoio per il prograssivo ritiro del mare e l'arretramento della linea di battigia. Il 21 novembre e il 5 dicembre si sono svolte le audizioni informali in Ufficio di Presidenza. Il 31 gennaio si è svolta l'illustrazione degli emendamenti.
    Nella seduta del 9 ottobre, la relatrice Tubetti ha informato la Commissione della presentazione di una nuova documentazione relativa alle particelle catastali e agli elementi grafici, riferita in particolare all'area di Falconara e di Palangon, a correzione del precedente materiale prodotto. Il Presidente Garavaglia (LSP), informando che la documentazione sarà pubblicata sulla pagina Web della Commissione, ha precisato che la stessa consentirà al Ministero dell'economia e delle finanze di predisporre la relazione tecnica sulla quantificazione degli oneri previsti, richiesta al Governo dalla Commissione Bilancio ai sensi dell'articolo 76-bis, comma 3, del Regolamento del Senato. La discussione prosegue questa settimana nelle sedute convocate a partire da martedì 15 ottobre alle 15.
  • Audizioni nell'ambito dell'esame, in Commissioni riunite con la 2a, dell'Atto del Governo n. 194, schema di decreto legislativo relativo ai controlli sul denaro contante in entrata o uscita dall'Unione europea e le norme per lo scambio delle relative informazioni, avviato il 1° ottobre con la relazione della senatrice Tubetti (FdI) per la 6a Commissione, anche a nome del senatore Berrino (FdI), relatore per la 2a.
    Per adeguare l'ordinamento al regolamento UE 2018/1672 e al regolamento di esecuzione UE 2021/776, il provvedimento, approvato dal Consiglio dei ministri in esame preliminare il 4 settembre, interviene sul mercato dell'oro e sulla normativa in materia valutaria. In particolare, è ridotto a 10.000 euro il valore soglia delle operazioni in oro che devono essere dichiarate alla Unità di informazione finanziaria (UIF) e si prevede che lo scambio di informazioni tra autorità per la sorveglianza dei movimenti di denaro contante in entrata e uscita dall'Unione europea sia utilizzato anche per finalità di prevenzione del riciclaggio. Inoltre, si attribuisce all'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) e alla Guardia di Finanza il potere di trattenere per un massimo di 30 giorni, prorogabili fino a 90, il denaro contante di importo superiore a 10.000 euro che attraversa i confini nazionali senza relativa dichiarazione ad ADM o in casi di sospetta correlazione ad attività criminose e vengono inasprite le sanzioni amministative pecunariarie per la violazione degli obblighi dichiarativi e informativi. Per ulteriori approfondimenti è consultabile online il dossier predisposto dai Servizi studi della Camera e del Senato.
    Nella seduta degli Uffici di Presidenza riuniti del 10 ottobre si è svolta l'audizione informale del Coordinatore del comitato scientifico dell'Associazione nazionale tutela del comparto oro, Silvio Pio Cedda (video).
    Il seguito dell'esame è previsto questa settimana nella seduta della Commissioni riunite di mercoledì 16 alle 14.

Nelle convocazioni della Commissione 6a di questa settimana, a partire dalla seduta di martedì 15 ottobre alle 15, sono inoltre previste le seguenti attività:

  • Seguito dell'esame congiunto in sede referente del Doc. XXII, n. 14, sull'istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario, finanziario e assicurativo, avviato in sede redigente con la relazione del senatore Lotito (FI-BP) il 29 maggio, e del Doc. XXII, n. 15, di argomento affine, presentato dai senatori Turco (M5S) e altri, illustrato il 3 luglio.
    In considerazione dell'esigenza di portare a conclusione le inchieste parlamentari sul sistema bancario condotte nelle due precedenti legislature, il Doc. XXII, n. 14, presentato dal senatore Zanettin (FI-BP), propone l'istituzione di una Commissione monocamerale del Senato, che prosegua il lavoro di indagine sulla tutela del risparmio nel contesto dei mutamenti verificatisi negli ultimi anni nei modelli di business e nelle tipologie dei prodotti e dei servizi erogati.
    Il 3 luglio il Doc. XXII, n. 14 è stato adottato come testo base della discussione. Il termine per la presentazione di emendamenti è scaduto il 9 luglio. Il 17 luglio sono stati illustrati i 35 emandamenti presentati, pubblicati in allegato al resoconto. Il 23 e 24 luglio è stato espresso il parere del relatore sugli emendamenti presentati. In allegato ai resoconti del 30 luglio e del 1° agosto sono stati pubblicati ulteriori emendamenti del relatore e alcune riformulazioni. Il 5 agosto è stata avviata la votazione degli emendamenti. Sono risultate approvate, tra le altre, numerose modifiche riguardanti le competenze della Commissione inquirente in materia di acquisizione e analisi delle informazioni relative ai prodotti finanziari ad alto rischio, alla governance delle autorità nazionali di vigilanza sulla tutela del risparmio, alla normativa che disciplina le banche popolari e di credito cooperativo. Il 17 settembre, su proposta del Presidente Garavaglia (LSP), la Commissione ha convenuto sul trasferimento dell'esame dalla sede redigente alla sede referente, per consentire modifiche al testo già accolto, anche sulla base del parere espresso dalla Commissione Giustizia riguardo la necessità di intervenire in tema di segreto degli atti acquisiti dalla Commissione di inchiesta.
    Il 2 ottobre, data per acquisita la fase già svolta in sede redigente, sono stati approvati gli emendamenti 3.6000 e 6.1000 del relatore al testo base, che introducono modifiche in considerazione, rispettivamente, dell'avvenuta cessazione dell'attività del FIR (Fondo indennizzo dei risparmiatori) e della richiesta della Commissione 2a di chiarire il quadro sanzionatorio, prevedendo che la violazione del segreto sia punita ai sensi dell'articolo 326 del codice penale.
  • Seguito della discussione in sede redigente del ddl n. 136 recante riforma in materia di costituzione e funzionamento dell'aggregazione bancaria cooperativa, quale modello organizzativo di tutela istituzionale e di misurazione e gestione dei rischi, avviata il 2 ottobre con la relazione del senatore Croatti (M5S).
    La proposta mira a salvaguardare la diversità del modello di business delle banche di credito cooperativo (BCC), riformandone il quadro giuridico per superare alcune criticità e rigidità della disciplina vigente. Allo stesso tempo, punta ad adeguare la riforma del credito cooperativo introdotta nel 2016 all'evoluzione dell'ordinamento europeo, introducendo strumenti organizzativi più aderenti alle specifiche dimensioni, attività svolte e rischi sostenuti. Tra questi, il modello dell'«aggregazione bancaria cooperativa» che, ove scelto dalle BCC, permetterebbe di conservare i presidi di stabilità del sistema e, allo stesso tempo, di evitare l'applicazione della disciplina prevista per le banche significative, con vantaggi in termini di riduzioni di costi, di regolamenti e di miglioramenti dell'efficienza.
  • Seguito dell'esame in sede redigente dei ddl n. 500, modifiche alla legge 8 aprile 1983, n. 113 in materia di cessione di territori del demanio marittimo al comune di Praia a Mare, avviato il 7 giugno con la relazione della senatrice Tubetti (FdI).
    La proposta interviene sulle disposizioni della cd. "legge Praia", rimasta tuttora inattuata per le numerose controversie legali insorte e per il prolungarsi degli accertamenti sulla conformità urbanistica delle opere realizzate sui territori oggetto della cessione, in provincia di Cosenza. Lo sblocco della transazione, che la proposta intende favorire, produrrebbe considerevoli benefici per la comunità locale, in termini di certezza dei rapporti giuridici ed economici, e avrebbe anche un riscontro positivo sulle finanze statali, come conseguenza del ritorno in circolazione degli immobili interessati dal provvedimento. Le audizioni informali sono state svolte tra il 21 novembre e il 5 dicembre 2023.
  • Esame della proposta di risoluzione 7-00015 sul contributo alla finanza pubblica da parte degli enti locali, presentata dal Presidente Garavaglia (LSP).
  • Seguito dell'esame in sede redigente del ddl n. 1049, Bergesio (LSP) e altri, sulla promozione di progetti a impatto sociale sul territorio, avviato il 29 maggio con la relazione illustrativa della senatrice Fregolent (IV).
    In attuazione del principio di sussidiarietà orizzontale previsto dall'articolo 118 della Costituzione, la proposta è finalizzata ad incrementare il coinvolgimento delle forze economiche e sociali nel raggiungimento di obiettivi e interessi generali perseguiti dalle istituzioni, anche per fare fronte alla sfida dell'attuazione del PNRR nel contesto economico sfavorevole determinato dai recenti aumenti dell'inflazione e dei tassi d'interesse. Si prevede quindi l'istituzione di un fondo per l'erogazione di contributi a sostegno di interventi di manutenzione e recupero di beni pubblici e alla realizzazione di iniziative senza scopo di lucro funzionali al benessere collettivo. Il compito di valutare l'ammissibilità dei progetti presentati è assegnato a una Commissione tecnica appositamente istituita.
    Il 29 giugno è stato avviato un ciclo di audizioni informali. Il 5 agosto è stata annunciata la presentazione di 15 emendamenti e un ordine del giorno.