La settimana scorsa la 1a Commissione, oltre all'esame di disegni di legge in sede consultiva, ha svolto le seguenti attività:
- Seguito dell'esame dell'Atto del Governo n.
177, schema di decreto legislativo sulla governance europea
dei dati, avviato il 16
luglio (pomeridiana) con la relazione del senatore Lisei (FdI).
In base alla delega di cui alla legge di delegazione europea n. 15/2024, il provvedimento, approvato in esame preliminare dal Consiglio dei ministri il 3 luglio, dà attuazione al regolamento UE 2022/868, che definisce le modalità del trattamento di determinate categorie di dati da parte degli enti pubblici, per assicurarne la sicurezza e la liceità e garantire i diritti dei terzi. L’Agenzia per l’Italia Digitale (AGID) viene designata come autorità responsabile per due compiti previsti dal regolamento europeo: la notifica alla Commissione europea dei soggetti che utilizzano dati per finalità commerciali ("intermediazione dei dati") e la registrazione delle organizzazioni che lo fanno per scopi di interesse generale ("altruismo dei dati"). Sono inoltre disciplinate le competenze dell'AGID in materia di assistenza agli enti pubblici sull'accesso all'utilizzo di dati e le sanzioni amministrative pecuniarie per le violazioni commesse dalle imprese.
Nella seduta del 24 settembre, il Presidente Balboni ha dato conto dell'espressione del parere del Garante per la protezione dei dati personali; non essendo però ancora pervenuti i pareri da parte dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale e dell'Agenzia per l'Italia digitale, ha rinviato la discussione. Il seguito dell'esame è previsto questa settimana, a partire dalla seduta plenaria del 1° ottobre alle 14,10. - Seguito della discussione in sede redigente dei ddl n.
794 e n.
868, elargizioni di benefici per le vittime dell'incuria,
avviata nella seduta del 18
ottobre 2023 (pomeridiana) con la relazione della senatrice
Spinelli (FdI).
Raccogliendo le istanze del Comitato per il ricordo delle vittime del Ponte Morandi, le due proposte di iniziativa parlamentare n. 794, Minasi (LSP) e altri, e n. 868, Basso (PD) e altri, mirano ad equiparare le vittime di eventi dannosi derivanti dall'incuria legata alla gestione di infrastrutture o edifici strumentali all'erogazione di servizi pubblici a quelle del terrorismo, della criminalità organizzata e del dovere, sotto il profilo della possibilità di beneficiare delle misure di sostegno previste dalla legislazione vigente. Il 9 aprile si sono svolte audizioni informali e il 25 giugno è stata deliberata l'adozione del ddl n. 794 come testo base della discussione. Il 9 luglio sono stati pubblicati e illustrati gli emendamenti e ordini del giorno presentati, tra i quali il 4.2, d'iniziativa della relatrice, che propone di differire al 2024 e al 2025 gli stanziamenti che il testo prevede per gli anni 2023 e 2024.
Nella seduta del 24 settembre la relatrice ha dato conto del nuovo testo, pubblicato in allegato al resoconto, predisposto con il consenso unanime dei rappresentanti dei Gruppi e a seguito di interlocuzioni con il Governo. Dopo l'intervento del senatore Basso (PD), su proposta del Presidente Balboni (FdI), la Commissione ha deliberato di fissare il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno alle 14 del giorno successivo. Nella seduta del 25 settembre il Presidente Balboni ha comunicato che, alla scadenza del termine, non sono stati presentati emendamenti né ordini del giorno e ha rinviato la discussione in attesa del parere della Commissione bilancio. Il seguito dell'esame è previsto questa settimana, a partire dalla seduta convocata il 1° ottobre alle 14,10. - Seguito della discussione in sede redigente del ddl n.
370, Osservatorio nazionale per il sostegno psicologico alle
Forze di polizia, avviata il 30
gennaio (1a pomeridiana) con la relazione del Presidente Balboni
(FdI), in sostituzione del relatore Occhiuto (FI).
Considerando i dati emersi da recenti rilevazioni sull'aumento del numero dei suicidi e su altri sintomi diffusi di disagio psicologico tra gli agenti delle Forze dell'ordine, la proposta, di iniziativa della senatrice Pirovano (LSP) e altri, prevede l'istituzione di un Osservatorio incaricato di monitorare tali fenomeni e di presentare al Parlamento una relazione annuale in materia. Sulla base di tali relazioni e dei criteri che saranno individuati da apposito Dpcm, i vari corpi di polizia provvederanno a predisporre e attuare specifici programmi di formazione per il rispettivo personale.
Nella seduta del 24 settembre il relatore e la senatrice Pirovano, prima firmataria del disegno di legge, hanno proposto lo svolgimento di un ciclo di audizioni. Su proposta del Presidente Balboni (FdI), la Commissione ha deliberato di fissare alle 12 di lunedì 30 settembre il termine per la presentazione delle proposte di audizione da parte dei Gruppi. - Avvio della discussione in sede redigente del ddl n.
88, sulla promozione dell'equilibrio tra i sessi,
presentata dalla senatrice Valente (PD) e altri.
Riprendendo il testo dell'atto n. 1785 approvato dalla 1a Commissione del Senato nella scorsa legislatura, la proposta, composta da 7 articoli, è finalizzata a garantire la parità di rappresentanza di genere. In particolare, l'articolo 1 richiama i principi sulla non discriminazione delle donne sanciti dalla Costituzione e dalle Convenzioni internazionali, l'articolo 2 disciplina le norme per la parità nelle autorità indipendenti, l'articolo 3 negli organi delle società a controllo pubblico e l'articolo 4 nei comitati di consulenza del Governo. L'articolo 5 prevede l'applicazione dei principi sulla parità di genere da parte di Regioni, Province autonome e Università nell'ambito dei rispettivi ordinamenti. L'articolo 6 reca la clausola di invarianza finanziaria e l'articolo 7 le disposizioni sull'entrata in vigore.
Nella seduta del 24 settembre la relatrice Spinelli (FdI) ha svolto la relazione illustrativa. La senatrice Valente, prima firmataria del disegno di legge, è intervenuta per precisare che la soglia dei due quinti è richiamata nel testo con esclusivo riferimento alla parità nei collegi di società formati da cinque membri e non ha valenza generale. Su proposta del Presidente Balboni (FdI), la Commissione ha inoltre deliberato di svolgere un ciclo di audizioni e di fissare alle 12 di lunedì 30 settembre il termine per la presentazione delle proposte di audizione da parte dei Gruppi. - Seguito dell'esame in sede referente dei ddl costituzionali n.
574, n.
892, n.
976 e n.
1137 sulla modifica dell'articolo 77 della Costituzione in
materia di conversione in legge dei decreti-legge, avviato il 27
settembre con la relazione del Presidente Balboni (FdI).
La proposta n. 574, presentata dal senatore Paroli (FI), prevede l'estensione da 60 a 90 giorni del termine per la conversione dei decreti-legge stabilito dall'articolo 77 della Costituzione, con l'obiettivo di consentire alle Camere un maggiore approfondimento nell'esame dei provvedimenti d'urgenza emanati dal Governo. Analoga disposizione è contenuta nella proposta n. 892, d'iniziativa del senatore Tosato (LSP), incardinata il 30 novembre, che stabilisce inoltre il termine di 60 giorni per il ramo del Parlamento che esamina il decreto in prima lettura, così da garantire anche all'altro ramo almeno 30 giorni di tempo. Il ddl n. 976, Giorgis (PD) e altri, incardinato l'8 maggio, non prevede la modifica del procedimento di conversione ma la limitazione della decretazione d'urgenza alle «misure di immediata applicazione e di carattere specifico e omogeneo» concernenti determinate materie (pubbliche calamità, sicurezza nazionale, norme finanziarie, obblighi di appartenenza all'UE). Per gli altri disegni di legge urgenti, si attribuisce al Governo la facoltà di chiederne l'approvazione alle Camere entro 70 giorni, estensibili a ulteriori 15. Sono inoltre previste nuove prerogative a favore di Gruppi di opposizione nell'organizzazione dei lavori, la cui attuazione è delegata ai regolamenti parlamentari. Il ddl n. 1137, d'iniziativa della senatrice Gelmini (Az), incardinato il 18 giugno, analogamente al n. 976 propone di limitare la decretazione d'urgenza ai provvedimenti riguardanti un circoscritto numero di materie. Le audizioni informali, avviate il 18 giugno, si sono concluse il 9 luglio.
Nella seduta del 24 settembre i senatori Maiorino (M5S) e De Cristofaro (AVS) hanno preannunciato la presentazione di un nuovo disegno di legge sulla materia in oggetto da parte di ciascuno dei rispettivi Gruppi. Il Presidente Balboni ha quindi rinviato la discussione in attesa della presentazione e assegnazione delle due nuove proposte. - Seguito dell'esame in sede referente dei ddl costituzionali sulla modifica
dell'articolo 111 della Costituzione in materia di tutela delle
vittime di reati, n.
427, n.
731, n.
888 e 891,
avviato il 4
ottobre (pomeridiana) 2023, con la relazione del senatore Della
Porta (FdI). Le quattro iniziative prevedono l'inserimento
nell'articolo 111 della Costituzione di un comma aggiuntivo, volto a
dare copertura, anche al più alto livello normativo, al principio
della tutela risarcitoria in favore delle vittime di reato, già
riconosciuto dall'ordinamento italiano e da quello dell'UE ma non
ancora garantito con sufficiente pienezza e puntualità. La
disposizione formulata nei ddl nn. 427, 888 e 891 è «la legge
garantisce i diritti e le facoltà delle vittime di reato» mentre
quella proposta dal n. 731 è «la vittima del reato e la persona
danneggiata dal reato sono tutelate dallo Stato nei modi e nelle forme
previsti dalla legge». Il 6 dicembre 2023 è stato adottato come
base della discussione il testo
unificato predisposto dal relatore. Nella seduta plenaria del 17
settembre è stata comunicata la deliberazione dell'Ufficio di
Presidenza di svolgere un ciclo di audizioni.
Nella seduta del 24 settembre il Presidente Balboni (FdI) ha dato conto delle proposte di audizione avanzate dai Gruppi parlamentari e l'avvio del ciclo di audizioni è previsto questa settimana nella seduta dell'Ufficio di Presidenza convocata il 3 ottobre alle 8,30. - Avvio dell'esame in sede referente del ddl costituzionale n.
780, sulla modifica dell'articolo 41 della Cosituzione in
materia di sfruttamento dell'altrui stato di bisogno,
presentato dal senatore Cataldi (M5S) e altri.
Il secondo comma dell'articolo 41 della Costituzione stabilisce che l'iniziativa economica privata non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all'ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La proposta di modifica costituzionale mira ad introdurre un ulteriore limite, inserendo nel testo l'inciso in base al quale l'iniziativa economica privata non può svolgersi neanche in modo «da approfittare dell'altrui stato di bisogno». Si intende in questo modo consolidare, menzionandolo espressamente al più alto livello dell'ordinamento, un principio di giustizia sociale già tutelato in diversi ambiti da specifiche disposizioni di settore.
Nella seduta del 24 settembre il Presidente Balboni (FdI) ha svolto la relazione illustrativa. Dopo l'intervento del senatore Cataldi, primo firmatario della proposta, su proposta del Presidente Balboni, la Commissione ha deliberato di fissare alle 12 di lunedì 30 settembre il termine per la presentazione delle proposte di audizione da parte dei Gruppi. - Seguito dell'esame in sede referente del ddl n.
836, Giornata in memoria delle vittime degli stupri di
guerra del 1943-1944, avviato il 17
ottobre con la relazione del Presidente Balboni (FdI), in
sostituzione del relatore Occhiuto (FI-BP).
Si propone di istituire la ricorrenza in titolo nella data del 18 maggio, in memoria della giornata del 1944 nella quale si verificò il superamento della linea Gustav da parte delle truppe alleate, cui fecero seguito i drammatici atti di violenza commessi in particolare dalle truppe coloniali inquadrate nel Corpo di spedizione francese. L'iniziativa, volta ad affermare il ripudio della guerra e la condanna di ogni efferato crimine che offende la libertà dei popoli, comprende anche l'istituzione di uno specifico Fondo per offrire un risarcimento a chi fu vittima di omicidi e stupri.
Nella seduta del 24 settembre il Presidente Balboni (FdI) ha dato conto della richiesta, rivolta al Presidente del Senato e accolta in pari data, di trasferire dalla sede redigente a quella referente l'assegnazione del ddl n. 1126, sull'istituzione di una Giornata in memoria delle Marocchinate. Nella seduta del 25 settembre il relatore Occhiuto ha quindi illustrato il ddl n. 1126. La proposta è intesa a promuovere la conoscenza e il ricordo dei crimini commessi dal Corpo di spedizione francese a danno delle popolazioni civili nel mese di maggio del 1944, in seguito allo sfondamento della Linea Gustav, sul territorio laziale, soprattutto nelle province di Frosinone e Latina. Le violenze e gli sturpi di massa produssero tragici effetti a lungo termine, quali gravidanze indesiderate, suicidi, patologie psichiatriche, emigrazione forzata per sfuggire allo stigma di «marocchinata». Al finanziamento delle inizitive culturali e celebrative, disciplinate dall'articolo 3, è destinato uno stanziamento annuale di 150.000 euro per tre anni. Su proposta del relatore, la Commissione ha quindi proposto la trattazione congiunta del ddl n. 1126 con il n. 836 già incardinato. Nel dibattito sulla proposta, sono intervenuti i senatori Giorgis e Parrini (PD), che hanno avanzato delle riserve dal punto di vista lessicale sull'utilizzo di un termine connotato spregiativamente come "marocchinate", nonché le senatrici Maiorino (M5S) e Valente (PD), che hanno criticato il legame operato dalle due proposte, per ragioni ideologiche, tra la memoria delle vittime degli stupri e un'epoca storica determinata. - Discussione sulla richiesta di audizione del presidente del
Comitato per l'individuazione dei livelli essenziali delle
prestazioni (CLEP), Sabino Cassese, in merito all'attuazione
della legge n. 86/2024 sull'autonomia differenziata.
Nella seduta del 24 settembre i senatori Giorgis (PD) e De Cristofaro (AVS) hanno chiesto l'audizione del presidente Cassese per essere informati sulle determinazioni assunte dal Comitato, recentemente oggetto di articoli di stampa. La senatrice Maiorino (M5S), associandosi alla richiesta, ha proposto anche l'audizione in Commissione del ministro per gli affari regionali Calderoli e un'informativa in Aula del Presidente del Consiglio Meloni. Hanno preso atto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giuseppina Castiello, che si è impegnata a riferire al Ministro per i rapporti con il Parlamento, e il Presidente Balboni, che ha assicurato che le richieste formulate dai Gruppi di opposizione saranno esaminate nelle sedi competenti alla programmazione dei lavori. - Seguito dell'esame in sede referente, in Commissioni riunite con la
3a, del ddl n.
1053, sull'organizzazione del comparto di sicurezza, difesa e
soccorso pubblico, di iniziativa governativa, avviato il 10
aprile con le relazioni illustrative del Presidente Balboni
(FdI), per la 1a Commissione, e del senatore Dreosto (LSP), per la 3a.
La proposta comprende disposizioni sugli avanzamenti di carriera e sui tempi di permanenza nelle sedi assegnate del personale delle Forze armate e dei corpi di polizia. Contiene inoltre una delega al Governo per l’adozione di uno o più decreti legislativi finalizzati alla riorganizzazione dei Vigili del fuoco. Prevede anche, per esigenze legate al contrasto dell’immigrazione illegale, l’introduzione provvisoria di una procedura flessibile per la definizione delle dotazioni organiche del personale delle Capitanerie di porto. Altre disposizioni riguardano l’incremento delle risorse destinate ad alimentare il trattamento economico e previdenziale e i benefici del personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico. Oltre all’istituzione di un Fondo dedicato per l’avvio della previdenza complementare, si prevedono la modifica del meccanismo di finanziamento delle aree negoziali del personale dirigente e si trasforma il Fondo di assistenza per il personale della Polizia di Stato in una Fondazione con più ampie funzioni in materia di assistenza agli orfani, ai figli in età scolare, stipula di contratti assicurativi, sovvenzione per malattia e altre esigenze di sostegno sociale e sanitario.
Il 17 aprile è stata deliberata l'acquisizione di memorie scritte da parte delle associazioni sindacali del comparto. Il 13 giugno sono stati pubblicati e illustrati gli emendamenti e ordini del giorno presentati. Il 24 luglio sono stati pubblicati gli ulteriori emendamenti dei relatori 1.100, volto ad armonizzare le disposizioni su ruoli e carriere della Polizia di Stato, e 3.0.100, riguardante il criterio della differenza di genere nella copertura dei ruoli apicali della Polizia penitenziaria. Il 5 agosto è stata avviata la votazione degli emendamenti: oltre ai tre presentati dai relatori, sono state approvate altre sette proposte modifica di iniziativa dei senatori della maggioranza, riguardanti principalmente l'organizzazione della Scuola superiore di polizia, l'accesso ai gruppi sportivi della Polizia di Stato, il reclutamento dei congiunti del personale delle forze di polizia deceduto o invalido per servizio, l'attività libero-professionale dei funzionari tecnici di Polizia appartenenti al ruolo degli psicologi, i corsi di formazione del personale della Polizia di Stato, i titoli di studio per l'accesso ai ruoli del personale dei Vigili del fuoco, l'istituzione della Giornata nazionale in ricordo delle vittime del dovere. Il 18 settembre sono stati pubblicati un nuovo ordine del giorno e tre nuovi emendamenti presentati dai relatori. Il termine per la presentazione dei relativi subemendamenti è scaduto il 19 settembre.
Nella seduta delle Commissioni riunite del 25 settembre il Presidente Balboni ha dato conto della presentazione di quattro subemendamenti, pubblicati in allegato al resoconto. È quindi ripresa la votazione degli emendamenti precedentemente accantonati, di quelli presentati dai relatori il 18 settembre e dei relativi subemendamenti. Sono state approvate, tra le altre, le proposte di modifica riguardanti deroghe alle disposizioni sui trasferimenti per esigenze connesse al Giubileo del 2025, incremento del personale dell'organico del Comando carabinieri per la tutela del patrimonio culturale, incentivo corrisposto a determinate funzioni tecniche del personale del comparto sicurezza e difesa, incremento del personale dei Vigili del fuoco, contributi obbligatori del personale della Guardia di finanza. Sono stati inoltre accolti dal Governo due ordini del giorno presentati dai senatori Ternullo e De Rosa (FI) riguardanti l'eliminazione delle disparità territoriali relative al beneficio per la riduzione dell'IRPEF e delle addizionali regionali e il riconoscimento alle vittime del dovere ed ai loro familiari del diritto di assentarsi dal posto di lavoro per partecipare a iniziative dedicate alla cultura della legalità e alla memoria delle vittime della criminalità organizzata e del terrorismo. - Seguito e conclusione della discussione in sede redigente del ddl n.
1178, sull'istituzione della Giornata nazionale delle
periferie urbane (già approvato dalla Camera dei deputati),
avviata il 18
settembre con la relazione della senatrice Ternullo (FI).
Si propone di istituire il 24 giugno la celebrazione in titolo, con la finalità di sollecitare l'attenzione sulle condizioni di inclusività, sostenibilità, sicurezza, qualità della vita e sviluppo economico, sociale e culturale delle città e delle periferie, promuovendo iniziative di sensibilizzazione da parte dello Stato, degli enti locali e della società civile. Alla celebrazione non si collegano gli effetti previsti per le festività civili di cui alla legge n. 260/1949.
Il 18 settembre si è svolta la discussione generale, con l'intervento dei senatori De Cristofaro (AVS), Cataldi (M5S) e Pirovano (LSP) e la replica della relatrice e del sottosegretario per l'interno Wanda Ferro. Il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno è scaduto il 24 settembre.
Nella seduta del 25 settembre il Presidente Balboni (FdI) ha dato conto della presentazione di due ordini del giorno e tre emendamenti (uno dei quali è stato dichiarato improponibile per estraneità della materia), pubblicati in allegato al resoconto. Si è quindi svolta l'illustrazione degli emendamenti con l'intervento dei senatori Cataldi (M5S) e Pirovano (LSP). In fase di votazione, sono stati respinti tutti gli emendamenti e sono stati approvati i cinque articoli del disegno di legge. È stato inoltre accolto dal Governo, in un testo riformulato, l'ordine del giorno G/1178/1/1 (testo 2), Pirovano (LSP) e altri, sul coinvolgimento dell'Osservatorio sulle periferie urbane nelle iniziative per la valorizzazione delle aree periferiche delle città. Sono intervenuti, per dichiarazione di voto sul mandato alla relatrice a nome dei rispettivi Gruppi, i senatori De Cristofaro (AVS) e Cataldi (M5S), astenuti, Pirovano (LSP) e De Priamo (FdI), favorevoli. La Commissione ha quindi conferito alla relatrice il mandato a riferire favorevolmente in Assemblea sull'approvazione del disegno di legge, nel testo trasmesso dalla Camera dei deputati. - Seguito dell'esame in sede referente dei ddl n.
276, n.
396 e n.
1054 sulla valorizzazione delle zone montane, avviato il
12
settembre con la relazione del Presidente Balboni (FdI).
Obiettivo delle proposte nn. 276 e 396, presentate rispettivamente dalla senatrice Gelmini (Az) e dal senatore Enrico Borghi (IV), nonché della n. 1054, di iniziativa governativa, incardinata il 7 maggio, è valorizzare il ruolo economico, sociale, ambientale e culturale delle comunità montane. Per ridurre le condizioni di svantaggio in cui attualmente versano, sono previste misure dirette a sostenere le attività produttive, a fronteggiare il problema dello spopolamento e a consentire ai cittadini che vi risiedono di fruire dei servizi pubblici in condizioni di parità con le altre aree del territorio nazionale.
L'8 maggio la senatrice Pirovano (LSP) è stata nominata correlatrice. Le audizioni informali, avviate il 28 maggio, si sono concluse il 25 giugno. Nella stessa data la Commissione ha adottato come testo base della discussione il ddl n. 1054 di iniziativa governativa. La discussione generale, avviata il 27 giugno, si è conclusa il 3 luglio. Il 10 luglio sono stati pubblicati e illustrati gli emendamenti e ordini del giorno presentati. Il 24 luglio si è svolta la votazione degli emendamenti riferiti agli articoli 1, 2 e 3. È risultato approvato tra gli altri, in un testo riformulato su richiesta della relatrice Pirovano, l'emendamento 3.9 (testo 2), Parrini (PD) e altri, aggiuntivo della disposizione in base alla quale il decreto ministeriale che ogni tre anni definisce le linee strategiche delle politiche per le zone montane è trasmesso alle Camere per l'espressione del parere. Il 30 luglio sono stati esaminati gli emendamenti riferiti agli articoli 4, 5, 6, 7 e 10. Sono risultati approvati, tra gli altri, l'emendamento del Governo 4.200, che posticipa dal 2024 al 2025 gli stanziamenti del Fondo sviluppo montagne italiane, e alcuni riferiti agli articoli 6 e 7, riguardanti il credito di imposta per chi prenda in locazione un immobile ad uso abitativo per prestare servizio in strutture sanitarie o in scuole di montagna e il numero minimo delle classi nelle scuole di montagna. Il 31 luglio sono stati approvati numerosi emendamenti agli articoli 8, 9 e da 11 a 23 riguardanti, tra l'altro, il potenziamento dei servizi di connessione digitale, il monitoraggio delle risorse idriche, la manutenzione forestale e boschiva, gli incentivi ad agrcoltori e silvicoltori, la promozione e la sicurezza dell'attività escursionistica, l'imprenditoria giovanile e il lavoro agile nelle zone montane. È risultato inoltre approvato, con il parere favorevole del Governo e della relatrice, l'emendamento 21.0.2 di iniziativa dei senatori del Gruppo del Pd, recante un articolo aggiuntivo che riconosce l'autonomia degli enti regionali e locali nel definire eventuali ulteriori agevolazioni ed esenzioni fiscali per le zone montane. Il 5 agosto l'esame degli emendamenti si è concluso con l'approvazione di ulteriori modifiche riguardanti, tra l'altro, la copertura delle piante organiche dei tribunali delle aree montane, la tutela di alberi e boschi monumentali, un contributo una tantum per i figli nati o adottati nei comuni montani con meno di 5.000 abitanti. È stato inoltre approvato l'emendamento 2.101 dei relatori, che prevede l'adozione di un decreto legislativo per il riordino delle agevolazioni a favore dei comuni montani previste da altre disposizioni di legge e il relativo coordinamento con la nuova classificazione introdotta.
Nella seduta del 26 settembre la Commissione ha approvato 10 emendmenti di recepimento dei pareri della Commissione bilancio e un emendamento di coordinamento formale, pubblicati in allegato al resoconto. Per dichiarare il voto di astensione dei rispettivi Gruppi sul mandato al relatore sono intervenuti i senatori Parrini (PD) e Cataldi (M5S), che hanno criticato il testo per la scarsità delle risorse stanziate, accentuata dall'accoglimento dei rilievi della Commissione bilancio. È stato quindi conferito al relatore il mandato a riferire favorevolmente in Assemblea sull'approvazione del disegno di legge, nel testo risultante dalle modifiche introdotte in sede referente. Il ministro per gli affari regionali e le autonomie Calderoli ha infine ringraziato i commissari per il lavoro svolto e ha replicato alle critiche sull'entità delle risorse stanziate.
Nelle convocazioni di questa settimana sono inoltre previste le seguenti attività:
- Avvio dell'esame in sede referente, in Commissioni riunite con la
2a, del ddl n. 1236
su disposizioni in materia di sicurezza pubblica, approvato
dalla Camera dei deputati il 18 settembre.
Il provvedimento prevede l'introduzione di disposizioni per la prevenzione e il contrasto del terrorismo e della criminalità organizzata, tra le quali nuove fattispecie di reato in materia di detenzione di istruzioni per il compimento di atti terroristici, e reca modifiche al Codice antimafia in materia di gestione di beni sequestrati e confiscati. In materia di sicurezza urbana, il disegno di legge prevede modifiche al codice penale e al codice di procedura penale su circostanze aggravanti comuni e di truffa, il danneggiamento in occasione di manifestazioni, l'impedimento alla libera circolazione su strada e il contrasto dell'occupazione arbitraria di immobili destinati a domicilio altrui. Sulla tutela del personale in servizio, il Capo III introduce alcune modificazioni al codice penale, il rafforzamento della sicurezza degli istituti penitenziati e la dotazione di videocamere al personale delle Forze di polizia, mentre il Capo IV integra la normativa vigente in materia di sostegno agli operatori economici vittime di usura. Infine, il Capo V prevede disposizioni sull'ordinamento penitenziario, in particolare in materia di attività lavorativa dei detenuti.
L'avvio dell'esame, in Commissioni riunite con la 2a, è previsto nella seduta di martedì 1° ottobre alle 9,30. - Seguito della discussione in sede redigente dei ddl n.
119, n.
902 e n.
1008 in materia di guardie giurate, avviata il 30
gennaio con la relazione del senatore Della Porta (FdI).
Le proposte nn. 119, 902, presentate rispettivamente dalla senatrice Pirro (M5S), dal senatore Balboni (FdI) e altri, e la n. 1008, presentata dalla senatrice Spelgatti (LSP) e altri e incardinata il 7 maggio, mirano a disciplinare compiutamente la professione di guardia giurata, in linea con l'accresciuta complessità delle attuali esigenze di garanzia dell'ordine pubblico. Si prevede l'istituzione di un albo nazionale articolato in due sezioni, rispettivamente dedicate alle aspiranti guardie giurate e ai soggetti già abilitati all'esercizio della professione. Sono inoltre individuati alcuni requisiti fondamentali mentre per altri si rinvia ai decreti attuativi che saranno emanati dal Ministro dell'interno. Sono previste sanzioni in caso di impiego a servizi di vigilanza di personale non qualificato. Il 10 luglio si sono svolte le audizioni informali. Il dibattito sulla scelta del testo base della discussione, avviato il 30 luglio, si è concluso il 17 settembre con l'approvazione della proposta del relatore di adottare il ddl n. 902.
Il seguito dell'esame è previsto questa settimana nelle sedute plenarie convocate a partire da martedì 1° ottobre alle 14,10. - Seguito dell'esame in sede referente del ddl n.
1192, recante deleghe al Governo per la semplificazione
normativa, avviato il 18
settembre con la relazione del senatore Tosato (LSP).
Nel quadro delle riforme previste dal PNRR, la proposta, di iniziativa governativa, prevede una legge annuale di semplificazione normativa, da predisporre in base alle richieste pervenute dai ministeri entro il 30 giugno di ogni anno, con l'obiettivo di riordinare e codificare la normativa vigente, anche mediante delega legislativa. Sono inoltre previste misure per la valutazione d'impatto e la digitalizzazione dell'attività normativa. Il 24 settembre è scaduto il termine per le indicazioni da parte dei Gruppi sui soggetti da invitare nelle audizioni informali. Il seguito dell'esame è previsto questa settimana nelle sedute plenarie convocate a partire da martedì 1° ottobre alle 14,10. - Seguito dell'esame in sede referente del ddl n.
1184 in materia di semplificazione delle attività economiche,
avviato il 18
settembre con la relazione del senatore Della Porta (FdI).
Il provvedimento introduce misure in favore delle attività economiche, turistiche e della navigazione, tra cui la riduzione da 12 a 6 mesi del termine per l'esercizio dell'annullamento d'ufficio del provvedimento amministrativo. Per i cittadini sono semplificate una serie di norme relative, tra l'altro, alla circolazione giuridica dei beni provenienti da donazioni, al permesso di costruire su immobili vincolati, al rilascio di autorizzazioni, ai termini per la dichiarazione di assenza e morte presunta. In materia scolastica, il ddl interviene sui pagamenti dei contributi alle scuole paritarie, sui progetti del servizio educativo per l'infanzia e il loro finanziamento, sulla continuità del conferimento delle supplenze per i docenti di sostegno, sul procedimento di approvazione degli statuti e dei regolamenti delle Università e quello per il riconoscimento dei Consorzi Universitari. Ulteriori misure riguardano la salute, intervenendo tra l'altro sull'erogazione in farmacia di prestazioni del Servizio sanitario nazionale e modificando la norma in materia di riconoscimento dei diritti delle persone sordocieche.