La settimana scorsa l'8a Commissione ha svolto le seguenti attività:
- Audizioni nell'ambito dell'esame dell'Atto del Governo n.
187, schema di decreto legislativo sui regimi amministrativi
per la produzione di energia da fonti rinnovabili, avviato il 10
settembre con relazione illustrativa del Presidente Fazzone
(FI).
Per agevolare l'istallazione e il potenziamento degli impianti di produzione delle energie rinnovabili, in attuazione delle delega di cui all'articolo 26 della legge n. 118/2023 (legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021), il provvedimento introduce una semplificazione della normativa in materia. La nuova disciplina riduce da quattro a tre i regimi amministrativi previsti: l'attività libera, non più soggetta neppure ai previgenti obblighi di dichiarazione e asseverazione, la procedura abilitativa semplificata (PAS), nell'ambito della quale l'istituto del silenzio inadempimento è sostituito da quello del silenzio assenso, e l'autorizzazione unica, per la quale si introducono scadenze abbreviate e si circoscrivono le ipotesi di sospensione dei termini.
Il 12 settembre è scaduto il termine per la presentazione di proposte di audizione e nella seduta dell'Ufficio di Presidenza del 17 settembre sono state avviate le audizioni informali. Sono intervenuti i Presidenti delle Commissioni VIA delle Regioni Lombardia, Puglia e Sicilia, e i rappresentanti di Elettricità futura, Alleanza per il fotovoltaico, Italia Solare, Energia Libera, ANIE Federazione, Coordinamento FREE, Terna, ANEV - Associazione nazionale energia del vento, Assoidroelettrica (video). Il seguito dell'esame è previsto questa settimana a partire dalla seduta di martedì 24 settembre. - Audizione del Sottosegretario per le infrastrutture e i trasporti,
Tullio Ferrante, sulla linea metropolitana "Metro2" di Torino
e sulle grandi opere in generale.
Nella seduta plenaria del 17 settembre il sottosegretario Ferrante ha svolto una relazione sul tema in oggetto e ha risposto ai quesiti formulati dai senatori Rosso (FI), Pirro (M5S) e Basso (PD) (video). - Audizioni nell'ambito dell'esame in sede referente, in Commissioni
riunite con la 10a, del ddl n.
1146 disposizioni e delega al Governo in materia di
intelligenza artificiale, avviato l'11
giugno con la relazione della senatrice Minasi (LSP) per la 10a
e del senatore Rosa (FdI) per l'8a Commissione.
Il disegno di legge interviene in materia di ricerca, sperimentazione, sviluppo, adozione e applicazione di sistemi e di modelli di intelligenza artificiale, al fine di promuoverne un utilizzo trasparente e responsabile, con garanzie di vigilanza sui rischi economici e sociali, nonché sull'impatto delle nuove tecnologie sui diritti fondamentali. Il ddl impegna lo Stato nella promozione dell'utilizzo dell'intelligenza artificiale allo scopo di migliorare la produttività e le funzioni organizzative delle attività economiche. È disciplinato anche il suo impiego nelle piattaforme di e-procurement delle amministrazioni pubbliche. Sono inoltre previste disposizioni in materia di informazione e di riservatezza dei dati personali, nonché di sicurezza e difesa nazionale.
Il ciclo di audizioni informali, deliberato il 13 giugno e avviato il 9 luglio, è proseguito nelle seduta degli Uffici di Presidenza riuniti del 18 settembre, con l'intervento di Padre Paolo Benanti, Presidente della Commissione sull'intelligenza artificiale per l'informazione istituita presso il Dipartimento per l'informatica e l'editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri (video), e del 19 settembre, con l'intervento del professor Antiono Teti, componente del Comitato di Coordinamento per l'Intelligenza Artificiale - Presidenza del Consiglio dei Ministri (video).
Le audizioni informali proseguono questa settimana nelle seduta degli Uffici di Presidenza riuniti convocate il 25 settembre alle 9, in cui intervengono rappresentanti di IDA (Italian Datacenter Association) e EGAIR (European Guild for Artificial Intelligence Regulation), e il 26 settembre alle 9,15, con gli interventi di rappresentanti di IIT (Istituto italiano di tecnologia), Confprofessioni e Anitec-Assinform. - Seguito della discussione congiunta in sede redigente dei ddl n.
1136, n.
1160 e n.
1166 recanti disposizioni per la tutela dei minori nella
dimensione digitale, avviata il 29
maggio con la relazione del Presidente Fazzone (FI).
Le proposte intendono introdurre nuove garanzie per i giovani, e in particolare per i minori, nell'accesso alla dimensione digitale e nell'uso di Internet, al fine di minimizzare i rischi e contrastare l'insorgenza di fenomeni di dipendenze e disturbi psicofisici ad esso collegati. In particolare il ddl n. 1136, Mennuni (FdI) e altri, prevede l'obbligo della verifica dell'età dell'utente in capo ai fornitori di servizi della società dell'informazione, una specifica disciplina sull'utilizzo dei proventi derivanti dalla diffusione di immagini di minori e l'ampliamento del servizio del numero di emergenza infanzia 114. Il ddl n. 1160, Sironi (M5S) e altri, incardinato il 18 giugno, introduce modifiche alla legge n. 977/1967 sulla tutela del lavoro dei bambini e degli adolescenti e l'adozione di misure definite dalle Autorità garante delle comunicazioni, di concerto con i Garanti per l'infanzia e per la protezione dei dati personali. Il ddl n. 1166, Aurora Floridia (AVS) e altri, incardinato il 2 luglio, prevede la modifica dell'articolo 37 del Testo unico dei servizi di media audiovisivi, per disciplinare l'impiego dell'immagine di minori di 14 anni per fini commerciali sulle piattaforme digitali e i relativi guadagni realizzati dai genitori, nonché disposizioni in materia di diritto all'oblio digitale previsto dal regolamento (UE) 2016/679, con la facoltà per il minore, al compimento dei 14 anni, di chiedere la rimozione dalla rete internet e dai motori di ricerca dei dati personali che lo riguardano.
Le audizioni informali sono state avviate il 10 luglio e sono stati pubblicati i documenti acquisiti nel corso della procedura informativa. Nella seduta plenaria del 17 luglio la Commissione ha deliberato di adottare il ddl n. 1136 come testo base della discussione. Il 31 luglio il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno, già fissato al 24 luglio, è stato posticipato alle 13 del 19 settembre.
Nella seduta del 18 settembre il Presidente Fazzone ha illustrato, in qualità di relatore, il disegno di legge n.1158, a firma dei senatori Calenda (Az) ed altri, che fissa a 15 anni l'età minima per poter esprimere il consenso al trattamento dei propri dati personali per l'utilizzo di servizi di comunicazione elettronica e a 13 anni quella per l'accesso a servizi elettronici che comportano maggior rischio per la salute fisica e mentale dei minori, nonché per la loro incolumità. L'individuazione di tali servizi è rimessa a un decreto del Presidente del Consiglio di ministri, in esito a una consultazione pubblica. Il provvedimento prevede, inoltre, l'obbligo di garantire la disponibilità di applicazioni di controllo parentale per i produttori di dispositivi abilitati all'utilizzo di servizi di comunicazione potenzialmente rischiosi per i minori.
La Commmissione ha quindi congiunto la discussione del disegno di legge n. 1158 con quella dei disegni di legge nn. 1136, 1160 e 1166 per analogia di materia.
L'esame prosegue questa settimana, a partire dalla seduta convocata il 24 settembre. - Seguito dell'esame in sede redigente dei disegni di legge nn. 29,
42,
761,
863,
903,
1028
e 1122
in materia di rigenerazione urbana, avviata il 27
settembre 2023, con la relazione del senatore Rosso (FI).
Le proposte, a prima firma rispettivamente dei senatori Mirabelli (PD), Gasparri (FI), Occhiuto (FI), Dreosto (LSP), Sironi (M5S) e Gelmini (Az) mirano a favorire e disciplinare la rigenerazione urbana - intesa come complesso sistematico di trasformazioni urbanistiche ed edilizie su aree e complessi edilizi caratterizzati da uno stato di degrado urbanistico, edilizio o socio-economico - quale alternativa strategica al consumo di suolo, prevedendo a tal fine la razionalizzazione e la semplificazione delle norme vigenti in materia, anche con riferimento agli interventi pubblici e privati per la riqualificazione di aree come le grandi periferie urbane.
Il 5 agosto il relatore ha illustrato una proposta testo unificato e si è svolta la discussione generale.
Nella seduta del 18 settembre la Commissione, su proposta del Presidente Fazzone (FI), ha convenuto di adottare come testo base lo schema di testo unificato del relatore, pubblicato in allegato al resoconto, e di fissare il termine per la presentazione degli emendamenti e degli ordini del giorno per martedì 15 ottobre alle 18. Quindi, accogliendo la proposta dei senatori Irto (PD) e Fregolent (IV), la Commissione ha deliberato un ulteriore ciclo di audizioni, circoscritto ad un massimo di otto soggetti, e ha fissato al 20 settembre il termine per la presentazione delle proposte di audizione da parte dei Gruppi.
- Seguito dell'esame in sede referente del disegno di legge n.
948 del senatore Rosa (FdI) ed altri, modifiche alla legge
quadro sulle aree protette, avviato il 23
aprile, dando per acquisita la precedente fase svolta in sede
redigente dal 13 marzo.
Il disegno di legge, che si compone di 22 articoli, si propone di adeguare la normativa sulle aree protette introdotta dalla legge 6 dicembre 1991, n. 394, alle nuove sfide rappresentate dagli obbiettivi posti dalla Strategia europea sulla biodiversità per il 2030, dal regolamento (UE) 2024/1991 sul ripristino della natura e dal Patto verde europeo (Green New Deal), recependo alcune delle osservazioni emerse dal V Rapporto sul capitale naturale e mirando, tra l'altro, a un maggior coordinamento delle politiche per il capitale umano, all'omogeneità delle tutele (aree protette ai sensi della citata legge n. 394 del 1991, rete Natura 2000, zone umide di importanza internazionale), e ad una razionalizzazione della governance degli enti di gestione.
Il 15 maggio la relatrice Petrucci ha comunicato che, a seguito di interlocuzioni tra i Gruppi, è stato ritenuto preferibile non congiungere al disegno di legge in esame il disegno di legge n. 363, del senatore Romeo (LSP) ed altri, disposizioni a sostegno dei parchi regionali, e che i due disegni di legge proseguiranno pertanto il loro percorso separatamente. La Commissione ha, inoltre, convenuto sulla proposta di svolgere un ciclo di audizioni, fissando il termine per la presentazione delle relative richieste alle ore 12 di martedì 21 maggio.
Nella seduta del 18 settembre la relatrice Petrucci ha illustrato il disegno di legge n.1084, del senatore Fina (PD), modifiche alla legge 6 dicembre 1991, n.394, e ulteriori disposizioni in materia di aree protette, sottolineandone le principali differenze con il provvedimento in esame. Il disegno di legge n. 1084 si pone l'obiettivo di rafforzare la partecipazione alle attività delle aree protette da parte delle comunità che al loro interno vivono e lavorano, in particolare degli operatori economici presenti, con un pieno coinvolgimento del mondo scientifico e di quello culturale e ambientale associativo.
Inoltre, le modifiche proposte intendono dedicare un'attenzione particolare ai territori protetti nelle aree più interne del Paese, al fine di renderle più ospitali e attrattive. Il Presidente ha quindi proposto la congiunzione del ddl n. 1084 con quello in esame, considerata l'analogia di materia, e la Commissione ha convenuto.
Nelle convocazioni della Commissione 8a di questa settimana sono inoltre previste le seguenti attività:
- Seguito dell'esame dell'Atto del Governo n.
185, schema di decreto legislativo sui requisiti di
stabilità delle navi da passeggeri, avviato il 5
agosto con la relazione del senatore Potenti (LSP), avviato il 5
agosto.
In attuazione della direttiva 2023/946, che a sua volta recepisce una disposizione dell'Organizzazione marittima internazionale, il provvedimento, approvato in via preliminare dal Consiglio di ministri il 22 luglio, aggiorna i requisiti in titolo, al fine di assicurare che, in caso di falla allo scafo provocata da collisione, la nave abbia una stabilità residua tale da evitare il repentino capovolgimento e aumentare le possibilità di sopravvivenza dei passeggeri.
Nella seduta del 10 settembre, non essendo pervenuto il parere della Conferenza Stato-regioni, il Presidente Fazzone (FI) ha disposto il rinvio dell'esame. - Seguito dell'esame in sede referente del disegno di legge n.
1086, interventi in materia di sicurezza stradale e delega
al Governo per la revisione del codice della strada, di
iniziativa governativa, approvato dalla Camera dei deputati, e delle
petizioni abbinate, avviato il 17
aprile con la relazione del senatore De Priamo (FdI).
Il disegno di legge che si compone di 36 articoli ripartiti in cinque titoli, contiene numerose modifiche al codice della strada in materia di: guida in stato di ebbrezza o dopo aver assunto sostanze stupefacenti; abbandono di animali; uso del dispositivo alcolock; sospensione breve della patente di guida; attività formativa nelle scuole; registro delle agenzie telematiche per le imprese di consulenza per la circolazione dei mezzi di trasporto; titoli abilitativi ed esercitazioni di guida; accertamento delle violazioni con dispositivi di controllo automatico; revisioni periodiche dei veicoli a motore; monopattini e altri dispositivi di micromobilità; piste ciclabili; passaggi a livello ferroviari; disciplina della sosta e sue violazioni; zone a traffico limitato; circolazione in ambito urbano ed extraurbano; circolazione di macchine agricole; veicoli storici. Prevede inoltre una delega al Governo per la revisione e il riordino della disciplina concernente la motorizzazione e la circolazione stradale. Il 7 maggio è stato avviato un ciclo di audizioni informali che si è concluso il 2 luglio. Il 3 luglio si è svolta la discussione generale.
Nella seduta dell'11 settembre, il Presidente Fazzone (FI-BP) ha comunicato che sono ancora in corso approfondimenti istruttori sui 443 emendamenti e 13 ordini del giorno presentati al testo.