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16 settembre 2024 | Numero 67
Temi e provvedimenti in Senato → Economia e finanze
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Misure urgenti in materia fiscale ed economica, testo unico dei tributi erariali minori, quota dell'otto per mille dell'IRPEF devoluta alla diretta gestione statale, testo unico dei tributi erariali minori, testo unico delle sanzioni tributarie, testo unico della giustizia tributaria, contributo alla finanza pubblica da parte degli enti locali, trasferimento al patrimonio disponibile e la successiva cessione a privati di aree demaniali nel comune di Caorle, promozione di progetti a impatto sociale sul territorio, istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario, finanziario e assicurativo, riforma in materia di costituzione e funzionamento dell'aggregazione bancaria cooperativa

Misure urgenti in materia fiscale ed economica

La 5a Commissione, oltre all'esame in sede consultiva di disegni di legge e di profili finanziari di atti del Governo, ha avviato, in Commissioni riunite con la 6a, l'esame del ddl n. 1222, di conversione del decreto-legge n. 113/2024 recante misure urgenti in materia fiscale ed economica.
Il provvedimento dispone ulteriori 1,6 miliardi (che si aggiungono agli 1,8 per il 2024 di cui al decreto-legge n. 124/2023) per finanziare il credito d'imposta sugli investimenti delle imprese nella Zona economica speciale unica del Meridione, innalza da 100.000 a 200.000 euro la flat tax sostitutiva sui redditi prodotti all’estero realizzati da persone fisiche che trasferiscono la propria residenza fiscale in Italia, proroga le agevolazioni IVA per le associazioni sportive dilettantistiche, istituisce un Comitato nazionale con una dotazione di un milione di euro per le celebrazioni della ricorrenza del venticinquesimo centenario della fondazione dell’antica Neapolis, agevola i finanziamenti delle imprese operanti in Africa, riconosce un contributo a fondo perduto agli esercenti delle attività turistiche dei comprensori sciistici appenninici per contrastare la crisi dovuta alla scarsità di neve, stanzia 3 milioni per la sistemazione dei residenti nell'edificio di Scampia danneggiato dal crollo del 22 luglio scorso. Ulteriori misure riguardano il differimento di scadenze fiscali  riguardanti gli enti territoriali, l'ex Ilva, il Piano nazionale le società a controllo pubblico e l'attuazione del PNRR.
Nella seduta delle Commissioni riunite del 4 settembre, il Presidente Calandrini (FdI) ha svolto la relazione illustrativa. Il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno è stato fissato alle 12 di venerdì 13 settembre. Nella seduta dell'11 settembre, il Presidente ha reso nota la pubblicazione online dei contributi scritti ricevuti dai soggetti, enti e associazioni segnalati dai membri delle Commissioni, contenenti osservazioni in relazione al ddl in oggetto. Ha quindi dichiarato aperta la discussione generale, proseguita nella seduta del 12 settembre con gli interventi dei senatori Magni (AVS), Pirro (M5S), Lorenzin (PD), Croatti (M5S), Manca (PD), nonché in replica del sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Sandra Savino. L'esame in Commissioni riunite prosegue questa settimana nelle sedute convocate a partire da martedì 17 settembre alle 15.

Nelle convocazioni della Commissione 5a di questa settimana, oltre all'esame in sede consultiva di disegni di legge e di profili finanziari di atti del Governo, è previsto anche l'avvio dell'esame dell'Atto di Governo n. 190, schema di DPR in materia di quota dell'otto per mille dell'IRPEF devoluta alla diretta gestione statale, approvato in esame preliminare dal Consiglio dei Ministri il 24 maggio.
Il provvedimento modifica la disciplina vigente in materia aggiungendo la tipologia di interventi "recupero dalle tossicodipendenze e dalle altre dipendenze patologiche", finalizzati alla cura, riabilitazione e reinserimento dei soggetti con dipendenza patologica, a quelle attuali (contrasto alla fame nel mondo; interventi per calamità naturali; assistenza ai rifugiati; conservazione dei beni culturali; ristrutturazione degli immobili scolastici). Si interviene, inoltre, con la previsione della deliberazione da parte del Consiglio dei Ministri, entro il 30 novembre di ogni anno, della destinazione delle risorse relative alle scelte non espresse tra le sei tipologie di intervento previste. Ulteriori aggiornamenti riguardano l'uso delle piattaforme informatiche per la presentazione delle domande di intervento e il coinvolgimento del Ministero dell’Istruzione per quanto concerne i progetti di edilizia scolastica.

La settimana scorsa la 6a Commissione, oltre al citato esame del ddl n. 1222 in Commissioni riunite con la 5a, ha avviato l'esame in sede consultiva dell'Atto di Governo n. 184, schema di decreto legislativo recante testo unico dei tributi erariali minori, approvato in via preliminare dal Consiglio dei ministri il 22 luglio 2024.
Il provvedimento raccoglie le disposizioni relative alla disciplina sostanziale delle imposte su assicurazioni private e contratti vitalizi, intrattenimento, voli di passeggeri, aeromobili e aerotaxi, transazioni finanziarie, canone Rai, servizi digitali, delle tasse e concessioni governative e dei tributi e diritti speciali. In base alla delega di cui all'articolo 21 della legge n. 111/2023 in materia di riforma fiscale, la finalità del testo unico è individuare le norme vigenti, organizzandole per settori omogenei e apportando le necessarie modifiche, garantendone e migliorandone la coerenza giuridica, logica e sistematica. Nella seduta dell'11 settembre, la relatrice Tubetti (FdI) ha svolto la relazione illustrativa del testo unico. L'esame proseguirà questa settimana nelle sedute convocate a partire da martedì 17 settembre alle 15,30.

Nelle convocazioni della Commissione 6a di questa settimana, oltre al seguito dell'esame del ddl n. 1222 in Commissioni riunite con la 5a, sono previste le seguenti attività.

  • Avvio dell'esame in sede consultiva, in Commissioni riunite con la 2a, dell'Atto del Governo n. 192, schema di decreto legislativo recante il testo unico delle sanzioni tributarie, approvato dal Consiglio dei ministri in esame preliminare il 22 luglio.
    Il provvedimento raccoglie le disposizioni relative alla disciplina sanzionatoria sostanziale delle norme tributarie vigenti, attualmente contenute nei decreti legislativi n. 471 e n. 472 del 1997 in materia di imposte dirette, imposta sul valore aggiunto e riscossione, nelle leggi d’imposta in materia di registro, ipoteche, catasto, successioni, donazioni, bollo, concessioni governativa, assicurazioni private, intrattenimento e canone Rai, nel decreto legislativo n. 74/2000 sulla disciplina dei reati in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto. In base alla delega di cui all'articolo 21 della legge n. 111/2023 in materia di riforma fiscale, la finalità del testo unico è individuare le norme vigenti, organizzandole per settori omogenei e apportando le necessarie modifiche, garantendone e migliorandone la coerenza giuridica, logica e sistematica.
  • Avvio dell'esame in sede consultiva, in Commissioni riunite con la 2a, dell'Atto del Governo n. 193, schema di decreto legislativo recante il testo unico della giustizia tributaria, approvato dal Consiglio dei ministri in esame preliminare il 22 luglio.
    Il provvedimento è suddiviso in due parti. La prima raccoglie le disposizioni relative alla funzione giurisdizionale tributaria attualmente contenute nel decreto legislativo n. 545/1992, la seconda le norme processuali di cui al decreto legislativo n. 546/1992. In base alla delega di cui all'articolo 21 della legge n. 111/2023 in materia di riforma fiscale, la finalità del testo unico è individuare le norme vigenti, organizzandole per settori omogenei e apportando le necessarie modifiche, garantendone e migliorandone la coerenza giuridica, logica e sistematica.
  • Esame della proposta di risoluzione 7-00015 sul contributo alla finanza pubblica da parte degli enti locali, presentata dal Presidente Garavaglia (LSP).
  • Seguito dell'esame in sede redigente del ddl n. 484, Trasferimento al patrimonio disponibile e la successiva cessione a privati di aree demaniali nel comune di Caorle, avviato il 6 settembre con la relazione della senatrice Tubetti (FdI). La proposta riguarda l'area del quartiere Falconera del comune di Caorle, dove insistono da decenni insediamenti abitativi benché il territorio risulti ancora formalmente demaniale. Per evitare che i residenti possano perdere le proprie case ed essere incriminati per occupazione abusiva, l'iniziativa è volta a sdemanializzare l'area in questione, anche in considerazione della modifica verificatasi nel territoio per il prograssivo ritiro del mare e l'arretramento della linea di battigia. Il 21 novembre e il 5 dicembre si sono svolte le audizioni informali in Ufficio di Presidenza. Il 31 gennaio si è svolta l'illustrazione degli emendamenti.
  • Seguito dell'esame in sede redigente del ddl n. 1049, Bergesio (LSP) e altri, sulla promozione di progetti a impatto sociale sul territorio, avviato il 29 maggio con la relazione illustrativa della senatrice Fregolent (IV).
    In attuazione del principio di sussidiarietà orizzontale previsto dall'articolo 118 della Costituzione, la proposta è finalizzata ad incrementare il coinvolgimento delle forze economiche e sociali nel raggiungimento di obiettivi e interessi generali perseguiti dalle istituzioni, anche per fare fronte alla sfida dell'attuazione del PNRR nel contesto economico sfavorevole determinato dai recenti aumenti dell'inflazione e dei tassi d'interesse. Si prevede quindi l'istituzione di un fondo per l'erogazione di contributi a sostegno di interventi di manutenzione e recupero di beni pubblici e alla realizzazione di iniziative senza scopo di lucro funzionali al benessere collettivo. Il compito di valutare l'ammissibilità dei progetti presentati è assegnato a una Commissione tecnica appositamente istituita.
    Il 29 giugno è stato avviato un ciclo di audizioni informali. Il 5 agosto è stata annunciata la presentazione di 15 emendamenti e un ordine del giorno.
  • Seguito della discussione congiunta in sede redigente del Doc. XXII, n. 14, sull'istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario, finanziario e assicurativo, presentato dal senatore Zanettin (FI-BP) e avviato con la relazione del senatore Lotito (FI-BP) il 29 maggio, e del Doc. XXII, n. 15, di argomento affine, presentato dai senatori Turco (M5S) e altri, illustrato il 3 luglio.
    In considerazione dell'esigenza di portare a conclusione le inchieste parlamentari sul sistema bancario condotte nelle due precedenti legislature, il Doc. XXII, n. 14 propone l'istituzione di una Commissione monocamerale del Senato, che prosegua il lavoro di indagine sulla tutela del risparmio nel contesto dei mutamenti verificatisi negli ultimi anni nei modelli di business e nelle tipologie dei prodotti e dei servizi erogati.
    Il 3 luglio il Doc. XXII, n. 14 è stato adottato come testo base della discussione. Il termine per la presentazione di emendamenti è scaduto il 9 luglio.  Il 17 luglio sono stati illustrati i 35 emandamenti presentati, pubblicati in allegato al resoconto. Il 23 e 24 luglio è stato espresso il parere del relatore sugli emendamenti presentati. In allegato ai resoconti del 30 luglio e del 1° agosto sono stati pubblicati ulteriori emendamenti del relatore e alcune riformulazioni. Il 5 agosto è stata avviata la votazione degli emendamenti. Sono risultate approvate, tra le altre, numerose modifiche riguardanti le competenze della Commissione inquirente in materia di acquisizione e analisi delle informazioni relative ai prodotti finanziari ad alto rischio, alla governance delle autorità nazionali di vigilanza sulla tutela del risparmio, alla normativa che disciplina le banche popolari e di credito cooperativo.
  • Avvio della discussione in sede redigente del ddl n. 136 recante riforma in materia di costituzione e funzionamento dell'aggregazione bancaria cooperativa, quale modello organizzativo di tutela istituzionale e di misurazione e gestione dei rischi.
    La proposta mira a salvaguardare la diversità del modello di business delle banche di credito cooperativo (BCC), riformandone il quadro giuridico per superare alcune criticità e rigidità della disciplina vigente. Allo stesso tempo, punta ad adeguare la riforma del credito cooperativo introdotta nel 2016 all'evoluzione dell'ordinamento europeo, introducendo strumenti organizzativi più aderenti alle specifiche dimensioni, attività svolte e rischi sostenuti. Tra questi, il modello dell'«aggregazione bancaria cooperativa» che, ove scelto dalle BCC, permetterebbe di conservare i presidi di stabilità del sistema e, allo stesso tempo, di evitare l'applicazione della disciplina prevista per le banche significative, con vantaggi in termini di riduzioni di costi, di regolamenti e di miglioramenti dell'efficienza.