Testata
Periodico di informazione
sull'attività parlamentare,
link e segnalazioni

16 settembre 2024 | Numero 67
Temi e provvedimenti in Senato → Affari costituzionali, interni
X linkedin email

Mobilità del personale delle Forze dell'ordine, vittime del terrorismo, vittime della violenza politica, guardie giurate, cooperazione di polizia dell'area Schengen, vittime dell'incuria, conversione dei decreti-legge, governance europea dei dati, comparto sicurezza difesa e soccorso pubblico

Forze dell'ordine

La settimana scorsa la 1a Commissione, oltre all'esame di disegni di legge in sede consultiva, ha svolto le seguenti attività:

  • Seguito della discussione in sede redigente del ddl n. 961 sulla mobilità del personale delle Forze dell'ordine, avviato il 14 maggio con la relazione del senatore Occhiuto (FI).
    Obiettivo della proposta, presentata dal senatore De Priamo (FdI), è predisporre una maggior tutela della mobilità del personale delle Forze dell'ordine impegnato nel contrasto alla criminalità organizzata e dei rispettivi nuclei familiari, prevedendo l'adozione di alloggi di servizio in locazione o in godimento e la possibilità di esercitare su questi il diritto di riscatto e prelazione. Le audizioni informali, avviate il 17 luglio, si sono concluse il 1° agosto.
    Nella seduta dell'11 settembre il Presidente Balboni (FdI) ha dato conto della presentazione di due emendamenti, pubblicati in allegato al resoconto. Il 2.1, volto ad estendere la platea dei beneficiari del provvedimento agli assegnatari cessati dal servizio, allo stato locatari non morosi degli alloggi, è stato illustrato dalla presentatrice, senatrice Ternullo (FI). Il 2.0.1, finalizzato a modificare una disposizione del Codice dell'ordinamento militare, è stato dichiarato improponibile per estraneità della materia. Il senatore Cataldi (M5S) ha rilevato un potenziale contrasto del disegno di legge con il principio di irretroattività. Il sottosegretario per l'interno Wanda Ferro, intervenuta in replica, ha assicurato che sarà effettuata una ulteriore riflessione al riguardo.
  • Seguito della discussione in sede redigente del ddl n. 838 sui benefici in favore delle vittime del terrorismo, avviato il 14 maggio con la relazione della senatrice Spinelli (FdI).
    La proposta, presentata dal senatore Lisei (FdI) e altri, prevede la modifica della legge n. 206/2004, introducendo correzioni interpretative e interventi normativi che uniformano la platea dei beneficiari, estendono i benefici già previsti, ne accorciano i termini temporali di attribuzione ed eliminano ogni termine di prescrizione e decadenza. In particolare, i benefici economici, fiscali e previdenziali già previsti della legge n. 205 del 2017 (legge di bilancio 2018) per i familiari delle vittime dell'attentato terroristico di Dacca del 1° luglio 2016 sono estesi a tutte le vittime italiane di attentati terroristici compiuti entro e al di fuori del territorio nazionale dopo il 26 agosto 2004. La proposta reca, inoltre, disposizioni sulla rideterminazione della percentuale del danno biologico e morale delle vittime. Le audizioni informali, svolte congiuntamente con la procedura informativa nell'ambito del ddl n. 991 sui benefici per le vittime della violenza politica negli anni Settanta, avviate il 2 luglio, si sono concluse il 10.
    Nella seduta dell'11 settembre il Presidente Balboni ha dato conto della presentazione di 12 emendamenti e un ordine del giorno, pubblicati in allegato al resoconto. Sono quindi intervenuti, per illustrare le proposte di iniziativa dei rispettivi Gruppi, i senatori Lisei (FdI) e Parrini (PD). Il Presidente Balboni ha rilevato che sul testo del provvedimento dovrà essere acquisito il parere dalla Commissione bilancio. Il sottosegretario per l'interno Wanda Ferro ha riferito che l'istruttoria del Governo è in corso di svolgimento, non essendosi ancora espressi i Ministeri e i dipartimenti competenti.
  • Seguito della discussione in sede redigente del ddl n. 991, benefici in favore delle vittime della violenza politica negli anni dal 1970 al 1979, avviato il 7 maggio con la relazione della senatrice Spinelli (FdI).
    La legge n. 206/2004 prevede disposizioni in favore dei cittadini italiani vittime di atti terroristici e di stragi di matrice terroristica. La platea dei beneficiari di tali disposizioni è già stata ampliata in passato ad alcune ulteriori specifiche categorie di soggetti come le vittime del disastro aereo di Ustica e della "banda della Uno bianca". La proposta in esame, presentata dal senatore Gasparri (FI), ne prevede l'estensione anche in favore delle vittime della violenza politica decedute negli anni dal 1970 al 1979, riprendendo il contenuto di un testo già presentato alla Camera dei deputati nella scorsa legislatura. Le audizioni informali, svolte congiuntamente con la procedura informativa nell'ambito del ddl n. 838 sui benefici in favore delle vittime del terrorismo, avviate il 2 luglio, si sono concluse il 10.
    Nella seduta dell'11 settembre il Presidente Balboni (FdI) ha dato conto della presentazione di dieci emendamenti, pubblicati in allegato al resoconto. Sono quindi intervenuti i senatori Parrini (PD) e Cataldi (M5S), per illustrare gli emendamenti di iniziativa dei rispettivi Gruppi. Il Presidente Balboni ha infine rilevato che sul testo del provvedimento dovrà essere acquisitio il parere della Commissione bilancio.
  • Seguito della discussione in sede redigente dei ddl n. 119, n. 902n. 1008 in materia di guardie giurate, avviata il 30 gennaio con la relazione del senatore Della Porta (FdI).
    Le proposte nn. 119, 902, presentate rispettivamente dalla senatrice Pirro (M5S), dal senatore Balboni (FdI) e altri, e la n. 1008, presentata dalla senatrice Spelgatti (LSP) e altri e incardinata il 7 maggio, mirano a disciplinare compiutamente la professione di guardia giurata, in linea con l'accresciuta complessità delle attuali esigenze di garanzia dell'ordine pubblico. Si prevede l'istituzione di un albo nazionale articolato in due sezioni, rispettivamente dedicate alle aspiranti guardie giurate e ai soggetti già abilitati all'esercizio della professione. Sono inoltre individuati alcuni requisiti fondamentali mentre per altri si rinvia ai decreti attuativi che saranno emanati dal Ministro dell'interno. Sono previste sanzioni in caso di impiego a servizi di vigilanza di personale non qualificato. Il 10 luglio si sono svolte le audizioni informali.
    Nella seduta dell'11 settembre è proseguito il dibattito sulla scelta del testo da adottare come base della discussione, iniziato nella precedente seduta del 30 luglio. Dopo gli interventi del relatore, della senatrice Spelgatti (LSP) e del Presidente Balboni (FdI), su richiesta della senatrice Pirovano (LSP) la discussione è stato rinviata per favorire un'interlocuzione tra i Gruppi di maggioranza.
    Il seguito dell'esame è previsto questa settimana nelle sedute convocate a partire da martedì 17 alle 14,10.
  • Avvio dell'esame, in Commissioni riunite con la 2a, dell'Atto del Governo n. 186, schema di decreto legislativo sullo scambio informativo nell'ambito della cooperazione di polizia dell'area Schengen, approvato in esame preliminare dal Consiglio dei ministri il 7 agosto.
    In attuazione della direttiva (UE) 2023/977, il provvedimento modifica la normativa nazionale sulla cooperazione di polizia, ampliandone il campo di applicazione dai soli reati gravi a tutti quelli per i quali è prevista la detenzione per più di un anno. Inoltre le nuove norme prevedono, tra l'altro, l'introduzione del principio di libera disponibilità delle informazioni di law enforcement e la ridefinizione dei termini per rispondere alle richieste degli altri Stati associati all'acquis di Schengen.
    Nella seduta dell'11 settembre, i relatori per la 1a Commissione, Lisei (FdI), e per la 2a, Sisler (FdI), hanno svolto le relazioni illustrative.
    Il seguito dell'esame è previsto questa settimana nelle due sedute delle Commissioni riunite convocate martedì 17 alle 16 e alle 20.

Nelle convocazioni di questa settimana sono inoltre previste le seguenti attività:

  • Seguito della discussione in sede redigente dei ddl n. 794 e n. 868, elargizioni di benefici per le vittime dell'incuria, avviato nella seduta del 18 ottobre 2023 (pomeridiana) con la relazione della senatrice Spinelli (FdI).
    Raccogliendo le istanze del Comitato per il ricordo delle vittime del Ponte Morandi, le due proposte di iniziativa parlamentare n. 794, Minasi (LSP) e altri, e n. 868, Basso (PD) e altri, mirano ad equiparare le vittime di eventi dannosi derivanti dall'incuria legata alla gestione di infrastrutture o edifici strumentali all'erogazione di servizi pubblici a quelle del terrorismo, della criminalità organizzata e del dovere, sotto il profilo della possibilità di beneficiare delle misure di sostegno previsto dalla legislazione vigente. Il 9 aprile si sono svolte audizioni informali e il 25 giugno è stata deliberata l'adozione del ddl n. 794 come testo base della discussione. Il 9 luglio sono stati pubblicati e illustrati gli emendamenti e ordini del giorno presentati, tra i quali il 4.2, d'iniziativa della relatrice, che propone di differire al 2024 e al 2025 gli stanziamenti che il testo prevede per gli anni 2023 e 2024.
  • Seguito dell'esame in sede referente dei ddl costituzionali n. 574, n. 892, n. 976 e n. 1137 sulla modifica dell'articolo 77 della Costituzione in materia di conversione in legge dei decreti-legge, avviato il 27 settembre con la relazione del Presidente Balboni (FdI).
    La proposta n. 574, presentata dal senatore Paroli (FI), prevede l'estensione da 60 a 90 giorni del termine per la conversione dei decreti-legge stabilito dall'articolo 77 della Costituzione, con l'obiettivo di consentire alle Camere un maggiore approfondimento nell'esame dei provvedimenti d'urgenza emanati dal Governo. Analoga disposizione è contenuta nella proposta n. 892, d'iniziativa del senatore Tosato (LSP), incardinata il 30 novembre, che stabilisce inoltre il termine di 60 giorni per il ramo del Parlamento che esamina il decreto in prima lettura, così da garantire anche all'altro ramo almeno 30 giorni di tempo. Il ddl n. 976, Giorgis (PD) e altri, incardinato l'8 maggio, non prevede la modifica del procedimento di conversione ma la limitazione della decretazione d'urgenza alle «misure di immediata applicazione e di carattere specifico e omogeneo» concernenti determinate materie (pubbliche calamità, sicurezza nazionale, norme finanziarie, obblighi di appartenenza all'UE). Per gli altri disegni di legge urgenti, si attribuisce al Governo la facoltà di chiederne l'approvazione alle Camere entro 70 giorni, estensibili a ulteriori 15. Sono inoltre previste nuove prerogative a favore di Gruppi di opposizione nell'organizzazione dei lavori, la cui attuazione è delegata ai regolamenti parlamentari. Il ddl n. 1137, d'iniziativa della senatrice Gelmini (Az), incardinato il 18 giugno, analogamente al n. 976 propone di limitare la decretazione d'urgenza ai provvedimenti riguardanti un circoscritto numero di materie. Il 18 giugno e il 9 luglio si sono svolte le audizioni informali.
  • Seguito dell'esame dell'Atto del Governo n. 177, schema di decreto legislativo sulla governance europea dei dati, avviato il 16 luglio (pomeridiana) con la relazione del senatore Lisei (FdI).
    In base alla delega di cui alla legge di delegazione europea n. 15/2024, il provvedimento, approvato in esame preliminare dal Consiglio dei ministri il 3 luglio, dà attuazione al regolamento UE 2022/868, che definisce le modalità del trattamento di determinate categorie di dati da parte degli enti pubblici, per assicurarne la sicurezza e la liceità e garantire i diritti dei terzi. L’Agenzia per l’Italia Digitale (AGID) viene designata come autorità responsabile per due compiti previsti dal regolamento europeo: la notifica alla Commissione europea dei soggetti che utilizzano dati per finalità commerciali ("intermediazione dei dati") e la registrazione delle organizzazioni che lo fanno per scopi di interesse generale ("altruismo dei dati"). Sono inoltre disciplinate le competenze dell'AGID in materia di assistenza agli enti pubblici sull'accesso all'utilizzo di dati e le sanzioni amministrative pecuniarie per le violazioni commesse dalle imprese.
  • Seguito dell'esame in sede referente, in Commissioni riunite con la 3a, del ddl n. 1053, sull'organizzazione del comparto di sicurezza, difesa e soccorso pubblico, di iniziativa governativa, avviato il 10 aprile con le relazioni illustrative del Presidente Balboni (FdI), per la 1a Commissione, e del senatore Dreosto (LSP), per la 3a.
    La proposta comprende disposizioni sugli avanzamenti di carriera e sui tempi di permanenza nelle sedi assegnate del personale delle Forze armate e dei corpi di polizia. Contiene inoltre una delega al Governo per l’adozione di uno o più decreti legislativi finalizzati alla riorganizzazione dei Vigili del fuoco. Prevede anche, per esigenze legate al contrasto dell’immigrazione illegale, l’introduzione provvisoria di una procedura flessibile per la definizione delle dotazioni organiche del personale delle Capitanerie di porto. Altre disposizioni riguardano l’incremento delle risorse destinate ad alimentare il trattamento economico e previdenziale e i benefici del personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico. Oltre all’istituzione di un Fondo dedicato per l’avvio della previdenza complementare, si prevedono la modifica del meccanismo di finanziamento delle aree negoziali del personale dirigente e si trasforma il Fondo di assistenza per il personale della Polizia di Stato in una Fondazione con più ampie funzioni in materia di assistenza agli orfani, ai figli in età scolare, stipula di contratti assicurativi, sovvenzione per malattia e altre esigenze di sostegno sociale e sanitario.
    Il 17 aprile è stata deliberata l'acquisizione di memorie scritte da parte delle associazioni sindacali del comparto. Il 13 giugno sono stati pubblicati e illustrati gli emendamenti e ordini del giorno presentati. Il 24 luglio sono stati pubblicati gli ulteriori emendamenti dei relatori 1.100, volto ad armonizzare le disposizioni su ruoli e carriere della Polizia di Stato, e 3.0.100, riguardante il criterio della differenza di genere nella copertura dei ruoli apicali della Polizia penitenziaria. Il 5 agosto è stata avviata la votazione degli emendamenti: oltre ai tre presentati dai relatori, sono state approvate altre sette proposte modifica di iniziativa dei senatori della maggioranza, riguardanti principalmente l'organizzazione della Scuola superiore di polizia, l'accesso ai gruppi sportivi della Polizia di Stato, il reclutamento dei congiunti del personale delle forze di polizia deceduto o invalido per servizio, l'attività libero-professionale dei funzionari tecnici di Polizia appartenenti al ruolo degli psicologi, i corsi di formazione del personale della Polizia di Stato, i titoli di studio per l'accesso ai ruoli del personale dei Vigili del fuoco, l'istituzione della Giornata nazionale in ricordo delle vittime del dovere.