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29 luglio 2024 | Numero 64
Temi e provvedimenti in Senato → Affari costituzionali, interni
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Valorizzazione delle zone montane, vittime del terrorismo, vittime della violenza politica, comparto sicurezza difesa e soccorso pubblico, cybersicurezza, resilienza dei soggetti critici, governance europea dei dati, guardie giurate, mobilità del personale delle Forze dell'ordine

Valorizzazione delle zone montane

La settimana scorsa la 1a Commissione, oltre all'esame di disegni di legge in sede consultiva, ha svolto le seguenti attività:

  • Seguito dell'esame in sede referente dei ddl n. 276, n. 396 e n. 1054 sulla valorizzazione delle zone montane, avviato il 12 settembre con la relazione del Presidente Balboni (FdI).
    Obiettivo delle proposte nn. 276 e 396, presentate rispettivamente dalla senatrice Gelmini (Az) e dal senatore Enrico Borghi (IV), nonché della n. 1054, di iniziativa governativa, incardinata il 7 maggio, è valorizzare il ruolo economico, sociale, ambientale e culturale delle comunità montane. Per ridurre le condizioni di svantaggio in cui attualmente versano, sono previste misure dirette a sostenere le attività produttive, a fronteggiare il problema dello spopolamento e a consentire ai cittadini che vi risiedono di fruire dei servizi pubblici in condizioni di parità con le altre aree del territorio nazionale.
    L'8 maggio la senatrice Pirovano (LSP) è stata nominata correlatrice. Le audizioni informali, avviate il 28 maggio, si sono concluse il 25 giugno. Nella stessa data la Commissione ha adottato come testo base della discussione il ddl n. 1054 di iniziativa governativa. La discussione generale, avviata il 27 giugno, si è conclusa il 3 luglio. Il 10 luglio sono stati pubblicati e illustrati gli emendamenti e ordini del giorno presentati.
    Nella seduta del 23 luglio il Presidente Balboni, essendo ancora in corso l'istruttoria per i pareri, ha rinviato l'avvio della votazione degli emendamenti. Nella seduta del 24 luglio sono stati comunicati gli emendamenti dichiarati improponibili per estraneità della materia. Il Governo ha presentato il nuovo emendamento 4.200, che posticipa dal 2024 al 2025 gli stanziamenti del Fondo sviluppo montagne italiane, per evitare che restino inutilizzate, nel caso in cui il disegno di legge in esame non sia approvato in tempo (il termine per la presentazione dei relativi subemendamenti è scaduto alle 17 del 25 luglio). È stata quindi avviata la votazione degli emendamenti riferiti agli articoli 1, 2 e 3. È risultato approvato tra gli altri, in un testo riformulato su richiesta della relatrice Pirovano, l'emendamento 3.9 (testo 2), Parrini (PD) e altri, aggiuntivo della disposizione in base alla quale il decreto ministeriale che ogni tre anni definisce le linee strategiche delle politiche per le zone montane è trasmesso alle Camere per l'espressione del parere. L'esame prosegue questa settimana a partire dalla seduta del 30 luglio alle 14,10.
  • Seguito dell'esame del ddl n. 838 sui benefici in favore delle vittime del terrorismo, avviato il 14 maggio con la relazione della senatrice Spinelli (FdI).
    La proposta, presentata dal senatore Lisei (FdI) e altri, prevede la modifica della legge n. 206/2004, introducendo correzioni interpretative e interventi normativi che uniformano la platea dei beneficiari, estendono i benefici già previsti, ne accorciano i termini temporali di attribuzione ed eliminano ogni termine di prescrizione e decadenza. In particolare, i benefici economici, fiscali e previdenziali già previsti della legge n. 205 del 2017 (legge di bilancio 2018) per i familiari delle vittime dell'attentato terroristico di Dacca del 1° luglio 2016 sono estesi a tutte le vittime italiane di attentati terroristici compiuti entro e al di fuori del territorio nazionale dopo il 26 agosto 2004. La proposta reca, inoltre, disposizioni sulla rideterminazione della percentuale del danno biologico e morale delle vittime. Le audizioni informali, svolte congiuntamente con la procedura informativa nell'ambito del ddl n. 991 sui benefici per le vittime della violenza politica negli anni Settanta, avviate il 2 luglio, si sono concluse il 10.
    Nella seduta del 23 luglio il sottosegretario per l'interno Wanda Ferro ha rappresentato l'esigenza del Governo di svolgere ulteriori approfondimenti in seguito alle criticità emerse nel corso delle audizioni in realzione al rischio di un eccessivo ampliamento della platea dei beneficiari e dei conseguenti oneri finanziari. I senatori Lisei (FdI) e Parrini (PD) hanno auspicato che i necessari approfondimenti non impediscano una rapida approvazione della proposta. Su proposta del Presidente Balboni (FdI), la Commissione ha quindi fissato il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno alle 14 di lunedì 5 agosto.
  • Seguito dell'esame del ddl n. 991, benefici in favore delle vittime della violenza politica negli anni dal 1970 al 1979, avviato il 7 maggio con la relazione della senatrice Spinelli (FdI).
    La legge n. 206/2004 prevede disposizioni in favore dei cittadini italiani vittime di atti terroristici e di stragi di matrice terroristica. La platea dei beneficiari di tali disposizioni è già stata ampliata in passato ad alcune ulteriori specifiche categorie di soggetti come le vittime del disastro aereo di Ustica e della "banda della Uno bianca". La proposta in esame, presentata dal senatore Gasparri (FI), ne prevede l'estensione anche in favore delle vittime della violenza politica decedute negli anni dal 1970 al 1979, riprendendo il contenuto di un testo già presentato alla Camera dei deputati nella scorsa legislatura. Le audizioni informali, svolte congiuntamente con la procedura informativa nell'ambito del ddl n. 838 sui benefici in favore delle vittime del terrorismo, avviate il 2 luglio, si sono concluse il 10.
    Nella seduta del 23 luglio il sottosegretario per l'interno Wanda Ferro ha segnalato il rischio di un eccessivo ampliamento della platea dei beneficiari e dei conseguenti oneri finanziari, analogamente a quanto già rilevato con riferimento al ddl n. 838, che a suo avviso dovrebbe comunque avere la priorità essendo meno suscettibile di creare disparità di trattamento. Su proposta del Presidente Balboni (FdI), la Commissione ha quindi fissato il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno alle 14 di lunedì 5 agosto.
  • Seguito dell'esame in sede referente, in Commissioni riunite con la 3a, del ddl n. 1053, sull'organizzazione del comparto di sicurezza, difesa e soccorso pubblico, di iniziativa governativa, avviato il 10 aprile con le relazioni illustrative del Presidente Balboni (FdI), per la 1a Commissione, e del senatore Dreosto (LSP), per la 3a.
    La proposta comprende disposizioni sugli avanzamenti di carriera e sui tempi di permanenza nelle sedi assegnate del personale delle Forze armate e dei corpi di polizia. Contiene inoltre una delega al Governo per l’adozione di uno o più decreti legislativi finalizzati alla riorganizzazione dei Vigili del fuoco. Prevede anche, per esigenze legate al contrasto dell’immigrazione illegale, l’introduzione provvisoria di una procedura flessibile per la definizione delle dotazioni organiche del personale delle Capitanerie di porto. Altre disposizioni riguardano l’incremento delle risorse destinate ad alimentare il trattamento economico e previdenziale e i benefici del personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico. Oltre all’istituzione di un Fondo dedicato per l’avvio della previdenza complementare, si prevedono la modifica del meccanismo di finanziamento delle aree negoziali del personale dirigente e si trasforma il Fondo di assistenza per il personale della Polizia di Stato in una Fondazione con più ampie funzioni in materia di assistenza agli orfani, ai figli in età scolare, stipula di contratti assicurativi, sovvenzione per malattia e altre esigenze di sostegno sociale e sanitario. Il 17 aprile è stata deliberata l'acquisizione di memorie scritte da parte delle associazioni sindacali del comparto. Il 13 giugno sono stati pubblicati e illustrati gli emendamenti e ordini del giorno presentati.
    Nella seduta del 24 luglio il senatore Dreosto ha presentato gli emendamenti dei relatori 1.100, volto ad armonizzare le disposizioni su ruoli e carriere della Polizia di Stato, e 3.0.100, riguardante il criterio della differenza di genere nella copertura dei ruoli apicali della Polizia penitenziaria. Nella stessa seduta il Presidente Balboni ha reso comunicazioni sulla pubblicazione dei documenti acquisiti dalle associazioni sindacali di categoria. Il seguito dell'esame in sede referente, in Commissioni riunite con la 3a, è previsto questa settimana nella seduta di mercoledì 31 luglio alle 8,30.
  • Seguito e conclusione dell'esame, in Commissioni riunite con l'8a, dell'Atto del Governo n. 164, schema di decreto legislativo in materia di cybersicurezza, avviato il 26 giugno con le relazioni dei senatori Potenti (LSP), per l'8a Commissione, e Della Porta (FdI), per la 1a.
    Il provvedimento,  approvato in esame preliminare dal Consiglio dei Ministri il 10 giugno, recepisce la direttiva n. 2022/2555, che stabilisce un livello comune di sicurezza e resilienza delle reti e dei sistemi informativi negli Stati membri dell'UE. Sono quindi disciplinate le procedure per l'individuazione delle vulnerabilità, la notifica degli obblighi, l'implementazione delle misure di sicurezza, la gestione degli incidenti e delle crisi su vasta scala, l'attribuzione delle funzioni di coordinamento. Ulteriori disposizioni prevedono sanzioni amministrative pecuniarie fino a 10 milioni di euro. Sono espressamente esclusi dal campo di applicazione della direttiva i Parlamenti, le banche centrali, i soggetti operanti nei settori della sicurezza, della difesa, della prevenzione, del contrasto e del perseguimento dei reati. Il 27 giugno è scaduto il termine per l'indicazione dei soggetti ai quali inviare la richiesta di un contributo scritto.
    Nella seduta del 24 luglio i relatori hanno illustrato una proposta di parere favorevole con osservazioni, pubblicata in allegato al resoconto, nella quale si raccomanda al Governo un approccio graduale nell'attuazione della direttiva. Il senatore Basso (PD) ha illustrato uno schema di parere favorevole con osservazioni alternativo, pubbilcato anch'esso in allegato, con rilievi più incisivi tra i quali la previsione che i provvedimenti attuativi della direttiva siano sottoposti al parere delle Camere e l'estensione del campo di applicazione della normativa ai Comuni non capoluoghi di Regione o inferiori ai 100.000 abitanti. La senatrice Sironi (M5S) si è espressa a favore dell'inserimento di quest'ultima osservazione. Il relatore Della Porta, pur condividendo nel merito alcune delle proposte alternative, ha ritenuto opportuno, per non appesantire la procedura di recepimento della direttiva, non modificare la proposta dei relatori che, dopo la dichiarazione di astensione del senatore Basso a nome del Gruppo del PD, è risultata approvata. Nella stessa seduta il Presidente Balboni (FdI) ha preannunciato la pubblicazione su internet dei contributi scritti acquisiti dai soggetti istituzionali e dalle associazioni di categoria interessati.
  • Seguito dell'esame dell'Atto del Governo n. 165, schema di decreto legislativo sulla resilienza dei soggetti critici, avviato il 25 giugno con la relazione del Presidente Balboni (FdI), in sostituzione della relatrice Spelgatti (LSP).
    Ai fini del recepimento della direttiva n. 2022/2557, il provvedimento individua i soggetti critici nelle infrastrutture dei settori energetico, bancario, alimentare, sanitario, finanziario, dei trasporti, dello spazio, della pubblica amministrazione, delle comunicazioni digitali, delle acque potabili e delle acque reflue. Con riferimento a tali soggetti sono inoltre previste misure di rafforzamento della resilienza, intesa come capacità di proteggere le proprie attività e strutture operative, di prevenirne il danneggiamento e di ripristinarne la funzionalità a seguito di incidenti che possono perturbare la fornitura di servizi essenziali. Sono espressamente esclusi dal campo di applicazione della direttiva i soggetti operanti nei settori della sicurezza, della difesa, della prevenzione, del contrasto e del perseguimento dei reati.
    Nella seduta del 24 luglio il Presidente Balboni (FdI) ha dato conto dei pareri non ostativi espressi dalla Conferenza unificata e dal Garante per la protezione dei dati personali. La relatrice ha quindi presentato una proposta di parere favorevole, pubblicata in allegato al resoconto, che è stata approvata dalla Commissione.

Nelle convocazioni di questa settimana sono inoltre previste le seguenti attività:

  • Seguito dell'esame dell'Atto del Governo n. 177, schema di decreto legislativo sulla governance europea dei dati, approvato in esame preliminare dal Consiglio dei ministri il 3 luglio.
    In base alla delega di cui alla legge di delegazione europea n. 15/2024, il provvedimento dà attuazione al regolamento UE 2022/868, che definisce le modalità del trattamento di determinate categorie di dati da parte degli enti pubblici, per assicurarne la sicurezza e la liceità e garantire i diritti dei terzi. L’Agenzia per l’Italia Digitale (AGID) viene designata come autorità responsabile per due compiti previsti dal regolamento europeo: la notifica alla Commissione europea dei soggetti che utilizzano dati per finalità commerciali ("intermediazione dei dati") e la registrazione delle organizzazioni che lo fanno per scopi di interesse generale ("altruismo dei dati"). Sono inoltre disciplinate le competenze dell'AGID in materia di assistenza agli enti pubblici sull'accesso all'utilizzo di dati e le sanzioni amministrative pecuniarie per le violazioni commesse dalle imprese.
    Nella seduta del 16 luglio (pomeridiana) il senatore Lisei (FdI) ha svolto la relazione illustrativa e ha rilevato che il parere sul provvedimento deve essere approvato con urgenza, per l'imminente scadenza della delega legislativa, ma non prima che siano stati approvati i pareri del Garante per la protezione dei dati personali, dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale e dell'Agenzia per l'Italia digitale.
  • Seguito della discussione in sede redigente dei ddl n. 119, n. 902n. 1008 in materia di guardie giurate, avviata il 30 gennaio con la relazione del senatore Della Porta (FdI).
    Le proposte nn. 119, 902, presentate rispettivamente dalla senatrice Pirro (M5S), dal senatore Balboni (FdI) e altri, e la n. 1008, presentata dalla senatrice Spelgatti (LSP) e altri e incardinata il 7 maggio, mirano a disciplinare compiutamente la professione di guardia giurata, in linea con l'accresciuta complessità delle attuali esigenze di garanzia dell'ordine pubbilco. Si prevede l'istituzione di un albo nazionale articolato in due sezioni rispettivamente dedicate alle aspiranti guardie giurate e ai soggetti già abilitati all'esercizio della professione. Sono inoltre individuati alcuni requisiti fondamentali mentre per altri si rinvia ai decreti attuativi che saranno emanati dal Ministro dell'interno. Sono previste sanzioni in caso di impiego a servizi di vigilanza di personale non qualificato. Il 14 maggio è scaduto il termine per l'indicazione da parte dei Gruppi di due soggetti da convocare in audizione o da invitare a fornire una nota scritta (ferma restando l'audizione in presenza dei rappresentanti del Ministero dell'interno).
    Nella seduta dell'Ufficio di Presidenza del 10 luglio sono state avviate le audizioni informali.
  • Audizioni nell'ambito dell'esame in sede redigente del ddl n. 961 sulla mobilità del personale delle Forze dell'ordine, avviato il 14 maggio con la relazione del senatore Occhiuto (FI).
    Obiettivo della proposta, presentata dal senatore De Priamo (FdI), è predisporre una maggior tutela della mobilità del personale delle Forze dell'ordine impegnato nel contrasto alla criminalità organizzata e dei rispettivi nuclei familiari, prevedendo l'adozione di alloggi di servizio in locazione o in godimento e la possibilità di esercitare su questi il diritto di riscatto e prelazione.
    Nella seduta dell'Ufficio di Presidenza del 17 luglio sono state avviate le audizioni informali che proseguono questa settimana nella seduta di giovedì 1 agosto alle 8,30.