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8 luglio 2024 | Numero 61
Temi e provvedimenti in Senato → Le approvazioni della settimana scorsa
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Difesa

Approvato definitivamente il ddl sulle associazioni sindacali tra militari

Associazioni sindacali tra militari

Il 2 luglio l'Assemblea del Senato ha svolto la discussione del ddl n. 1173 di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 9 maggio 2024, n. 61, recante disposizioni urgenti in materia di associazioni professionali a carattere sindacale tra militari, personale militare e civile del Ministero della difesa e operatività delle Forze armate, già approvato alla Camera dei deputati. Al termine del dibattito, il disegno di legge è risultato approvato in via definitiva con 107 voti favorevoli, nessun contrario e 19 astensioni.

Il provvedimento introduce alcune disposizioni volte a disciplinare la prima applicazione della riforma sulle associazioni militari a carattere sindacale, prevista dalla legge n. 46/2022 e attuata con i decreti legislativi n. 206/2022 e n. 192/2023. In particolare, l'articolo 1 contiene disposizioni in materia di distacchi e di permessi sindacali retribuiti al fine di consentire il pieno svolgimento dell'attività a carattere sindacale tra militari e definisce inoltre la partecipazione da parte delle associazioni professionali a carattere sindacale tra i militari (APCSM) alle procedure di contrattazione del comparto difesa-sicurezza; l'articolo 2 modifica la disciplina transitoria in tema di rappresentatività a livello nazionale per le associazioni professionali a carattere sindacale tra i militari; l'articolo 3 reca disposizioni volte a incrementare il Fondo risorse decentrate del personale civile del Ministero della difesa; l'articolo 4 dispone un incremento delle autorizzazioni di spesa riferite al fondo multisovrano di venture capital denominato NATO Innovation Fund, aumentando il relativo importo da 1 a oltre 7 milioni; l'articolo 5, infine, ne disciplina l'entrata in vigore.

L'esame in sede referente

La 3a Commissione ha avviato l'esame in sede referente nella seduta antimeridiana del 2 luglio con la relazione del senatore Zedda (FdI). Nella seduta pomeridiana della stessa giornata sono stati esaminati i 7 emendamenti pervenuti, pubblicati in allegato al resoconto e risultati tutti respinti. Quindi la Commissione ha conferito mandato al senatore Zedda a riferire all'Assemblea sul disegno di legge, nel testo approvato dalla Camera dei deputati.

L'esame in Assemblea

Nella seduta del 2 luglio il relatore Zedda (FdI) ha illustrato il provvedimento. Al termine della discussione generale, alla quale hanno preso parte i senatori Dreosto (LSP) e Menia (FdI), il sottosegretario alla difesa Perego Di Cremnago ha ricordato che è interesse del Governo rappresentare gli interessi dei militari, consentendo l'attività di contrattazione, allineando le soglie di rappresentatività con le Forze di polizia ad ordinamento civile, favorendo la produttività del personale civile della Difesa.

Nelle dichiarazioni finali sono intervenuti a favore del provvedimento i senatori Gelmini (Misto), che ha apprezzato il passo in avanti decisivo compiuto in materia di rappresentanze sindacali che equiparano le nostre Forze armate agli standard europei; Petrenga (Cd'I), che ritiene doveroso dare attuazione alla legge n. 46 del 2022 (in materia di esercizio della libertà sindacale del personale delle Forze armate) per sostenere un comparto fondamentale, con particolare riferimento alla garanzia di diritti rilevanti come i distacchi e i permessi sindacali retribuiti; Spagnolli (Aut), che ha sottolineato la positiva finalità prevalente del provvedimento che assicura un sano pluralismo; Scalfarotto (IV), che, pur ritenendo meritevoli di attenzione tutte le azioni volte a sostenere le Forze armate, ha lamentato l'utilizzo di un decreto-legge per normare una materia che avrebbe potuto essere disciplinata come ordinaria amministrazione da una circolare ministeriale o da un disegno di legge da assegnare in sede deliberante dalla Commissione di merito; De Rosa (FI), per il quale il provvedimento rende possibile il pieno esercizio dell'attività sindacale nel comparto militare, definendone le modalità di partecipazione e puntualizzando la disciplina transitoria che rende progressivo il raggiungimento dell'obiettivo della rappresentatività al 4%; Pucciarelli (LSP), che, si è soffermata sulla rilevanza del disposto dell'articolo 3, che incrementa il Fondo risorse decentrate del personale civile del Ministero della difesa; Delrio (PD), che ha apprezzato l'obiettivo del ddl di valorizzare la professionalità del personale del comparto militare, nonostante non sia stata estesa l'indennità accessoria del personale anche a quello militare, oltre che civile; Barcaiuolo (FdI), che ha riconosciuto l'importanza dell'ampliamento dello spazio di manovra e delle garanzie della rappresentanza del personale del comparto. Hanno dichiarato voto di astensione i senatori Magni (Misto), per il quale il ricorso alla decretazione d'urgenza svilisce il ruolo legislativo del Parlamento e palesa la debolezza del Governo, che sottrae così spazio a temi più urgenti, e Marton (M5S), che, nel far presente che il testo ricalca proposte di analogo tenore avanzate in passato dal suo Gruppo ed è stato esaminato con tempi oltremodo compressi dalla Commissione di merito, ha invitato tra l'altro a riflettere sull'opportunità di rendere più appetibile il reclutamento da parte della Difesa di personale iperspecializzato, a fronte dei tetti di spesa più alti per il comparto rispetto alle imprese private.

Cultura

Approvato in prima lettura il ddl sulla Celebrazione del centenario della città di Latina 1932-2032

Celebrazione del centenario
                              della città di Latina

Il 3 luglio la Commissione Cultura e istruzione ha discusso e approvato in sede deliberante il ddl n. 785, recante disposizioni per la celebrazione del centenario della città di Latina 1932-2032 "Città del '900, città delle acque, città dell'accoglienza".

Il disegno di legge intende favorire la massima diffusione della conoscenza del centenario della fondazione della città di Latina - inaugurata il 18 dicembre 1932, a compimento della bonifica integrale dell'Agro pontino - attraverso la realizzazione di una serie di iniziative che prevedano la collaborazione tra istituzioni, enti, associazioni culturali e scuole, valorizzando le proposte già presenti sul territorio. Per coordinare tali iniziative si prevede l'istituzione di un apposito Comitato nazionale, presieduto dal Presidente del Consiglio dei ministri o da suo delegato, e di una Fondazione "Latina 2032".

L'esame in Commissione in sede redigente

Avviato in sede redigente il 19 settembre 2023 con la relazione del Presidente Marti (LSP), l'esame era stato sospeso il 24 ottobre 2023 dopo la presentazione degli emendamenti. Il 21 maggio il relatore Marti (LSP) ha presentato un nuovo testo, adottato testo come testo base per il seguito della discussione, ed è stato fissato alle 12 del 23 maggio il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno. Il 29 maggio si è proceduto all'esame degli emendamenti e ordini del giorno, alcuni dei quali sono risultati approvati previe riformulazioni. Il 12 giugno, pervenuti i prescritti pareri, sono stati discussi e approvati tutti gli articoli del ddl, nonché gli emendamenti volti a recepire condizioni e osservazioni delle Commissioni competenti. Infine, è stato conferito all'unanimità il mandato al relatore a riferire favorevolmente all'Assemblea sul testo con le modifiche approvate. Il 26 giugno, in sede di Ufficio di Presidenza, a seguito della riassegnazione del ddl in sede deliberante dalla Presidenza del Senato il 25 giugno, i Gruppi hanno convenuto di considerare acquisite le fasi procedurali già svolte in sede redigente, di adottare come testo base quello già approvato e di rinunciare alla fissazione di un termine per la presentazione di emendamenti.

L'esame in Commissione in sede deliberante

Il 3 luglio, la Commissione ha convenuto all'unanimità su quanto già concordato in sede di Ufficio di Presidenza per il prosieguo della discussione. Il Presidente ha quindi informato la Commissione che il Comitato per la legislazione, titolato ad esprimersi sui ddl in sede deliberante ai sensi dell'art. 20-bis, comma 3, del Regolamento, non ha sollevato rilievi sul provvedimento e che sono pervenuti i pareri non ostativi delle Commissioni Affari costituzionali e Bilancio sul testo accolto in sede redigente. Si è quindi proceduto alla votazione degli articoli, risultati approvati all'unanimità. In assenza di interventi in dichiarazione di voto, il disegno di legge è stato posto ai voti nel testo già approvato in sede redigente ed è risultato approvato all'unanimità. Il testo passa all'esame della Camera dei deputati.

Agricoltura

Approvato in prima lettura il ddl su imprese agricole, della pesca e dell'acquacoltura, nonché per le imprese di interesse strategico nazionale

Delega in materia di florovivaismo

Il 3 e 4 luglio l'Assemblea del Senato ha svolto l'esame del ddl n. n. 1138 di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 15 maggio 2024, n. 63, su imprese agricole, della pesca e dell'acquacoltura, nonché per le imprese di interesse strategico nazionale. Nella votazione finale, sulla quale il Governo aveva posto la questione di fiducia, il disegno di legge è stato approvato con 99 voti a favore, 59 contrari e un astenuto, nel testo approvato dalla Commissione. Il disegno di legge è quindi passato all'esame dell'altro ramo del Parlamento.

Il provvedimento, composto da 15 articoli, introduce misure per sostenere l'economia agricola e ittica, riducendo i contributi previdenziali nelle regioni colpite da alluvioni e prevedendo una moratoria su mutui e finanziamenti per le imprese agricole, della pesca e dell'acquacoltura che hanno subito un calo del volume d'affari nel 2023, nonché fornendo supporto alle imprese agricole danneggiate dalla "moria del kiwi", dalla peronospora e dalla xylella; regola i contratti agricoli e l'installazione di impianti fotovoltaici; include epizoozie negli interventi di protezione civile, modifica la vigilanza sulla fauna selvatica, rafforza la struttura per combattere la peste suina africana, nomina Commissari straordinari per varie emergenze, proroga l'incarico del Commissario straordinario per la siccità, pone attenzione al tema della captazione delle acque, istituisce il Dipartimento per le politiche del mare, contiene previsioni in materia di utilizzo consapevole del suolo agricolo, di valorizzazione dei prodotti agricoli e di contrasto alle pratiche commerciali sleali e misure relative agli adempimenti assicurativi e disciplina finanziamenti e norme per Ilva S.p.A. Il testo contiene, inoltre, disposizioni per contrastare il fenomeno del caporalato, come l'istituzione, presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, di un Sistema informativo per la lotta al caporalato, e presso l'INPS, della Banca dati degli appalti in agricoltura.

L'esame in sede referente

La 9a Commissione ha avviato l'esame in sede referente il 21 maggio con la relazione del senatore Bergesio (LSP). Il 18 e 19 giugno il Presidente ha comunicato la presentazione di ordini del giorno, emendamenti e subemendamenti, esaminati nelle sedute del 25, 26 e 27 giugno, 1, 2 e 3 luglio, quindi, previe dichiarazioni di voto dei senatori Franceschelli (PD), Naturale (M5S), Magni (AVS), la Commissione ha conferito il mandato ai senatori De Carlo (FdI) e Bergesio (LSP) a riferire favorevolmente in Assemblea sul disegno di legge nel testo approvato dalla Commissione. Sono risultati approvati, tra gli altri, l'emendamento 2.0.300, relativo all'istituzione, presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, di un Sistema informativo per la lotta al caporalato, l'emendamento 2.0.400 (testo 2) sull'istituzione presso l'INPS della Banca dati degli appalti in agricoltura, nonché gli emendamenti sui fondi per far fronte ai danni alle produzioni agricole causati da frane e da fenomeni siccitosi. Il Governo ha accolto, tra gli altri, gli ordini del giorno relativi all'adozione di un marchio del grano duro italiano, ad ulteriori interventi normativi a contrasto del caporalato, con l'intento di ampliare le tutele lavorative nel settore agricolo e all'istituzione di aziende faunistiche-venatorie organizzate in forma di impresa.

L'esame in Assemblea

Nella seduta del 3 luglio i relatori De Carlo (FdI) e Bergesio (LSP) hanno illustrato il provvedimento. Bocciata la questione pregiudiziale QP1, illustrata dal senatore Magni (AVS), sulla quale sono intervenuti a favore i senatori Scalfarotto (IV), Nave (M5S) e Franceschelli (PD), è stata avviata la discussione generale. Sono intervenuti i senatori Spagnolli (Aut), Giacobbe (PD), Nicita (PD), Magni (AVS), Licheri Sabrina (M5S), Martella (PD), Cattaneo (Aut), Amidei (FdI), Bizzotto Mara (LSP), Pogliese (FdI) e, in replica, i relatori De Carlo (FdI) e Bergesio (LSP). Il ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Lollobrigida ha puntato l'attenzione sull'inedita mole di finanziamenti stanziati dal Governo Meloni, che ha messo l'agricoltura al centro della propria politica, respingendo così punto per punto al mittente le ingenerose critiche indirizzate alla strategia del Governo. Il Ministro per i rapporti con il Parlamento Ciriani ha quindi posto la questione di fiducia, a nome del Governo, sull'approvazione, senza emendamenti, dell'articolo unico del ddl di conversione, con modificazioni, del dl n. 1138, nel testo approvato dalla Commissione.

Nella seduta del 4 luglio, nelle dichiarazioni finali, hanno annunciato la fiducia i senatori Biancofiore Michaela (Cd'I), per la quale il dl rende nuovamente strategico un settore a lungo trascurato, che invece rappresenta un valore tradizionale e culturale, nel quale affondano le radici dell'eccellenza del made in Italy, che detiene il record di prodotti DOP, DOC e IGP; Paroli (FI), che si è soffermato sulla rilevanza delle misure di sostegno economico ai produttori in difficoltà a seguito di catastrofi ambientali, fitopatologie o zoonosi e alle imprese strategiche in crisi; Bergesio (LSP), che ha ricordato come interventi tanto ampi e diversificati tutelino il settore, a dimostrazione dell'attenzione dell'Esecutivo per l'agricoltura come custode dell'ambiente e presidio del territorio, per un consapevole uso del suolo, per la tracciabilità dei prodotti e la biodiversità autoctona, e che i temi che non è stato possibile inserire ora fungeranno da database per provvedimenti futuri; Ancorotti (FdI), che ha ricordato i risultati storici ottenuti dai settori coinvolti dal dl grazie all'operato dell'attuale Governo, dal contrasto all'italian sounding alle esportazioni, a differenza di quanto predicato dalle opposizioni. Hanno negato la fiducia i senatori Fregolent Silvia (IV), per la quale il provvedimento non supera le reali emergenze del Paese e non presta adeguata attenzione alle imprese agricole, che rimangono in attesa delle autorizzazioni relative alle energie rinnovabili; Magni (Misto-AVS), per ragioni di metodo, come l'eterogeneità delle materie e il ricorso alla decretazione d'urgenza, che affronta a singhiozzo crisi endemiche come quella dell'ex Ilva o del caporalato, e quindi anche per ragioni di merito; Naturale (M5S), per la quale l'invocazione dell'urgenza della situazione per ricorrere allo strumento del dl maschera in realtà un abuso di potere da parte di un Governo incapace di una gestione ordinaria ponderata e condivisa, che delega ai commissari straordinari la risoluzione di problemi scottanti e ha una politica agricola e industriale inconsistente; Franceschelli (PD), che, pur dando atto dei ristori previsti, ha rimarcato che siano stati resi necessari dalla mancata gestione di problematiche sottostimate nei due anni trascorsi dall'insediamento del Governo Meloni, deplorando inoltre la distinzione tra aziende e produttori piccoli o grandi, che contrappone così produzione e trasformazione, anziché farle dialogare. Il senatore Durnwalder (Aut), pur dando atto dell'impegno del dl di tutelare il lavoro e diminuire la burocrazia, ne ha lamentato l'incompletezza, con particolare riferimento alle province autonome, preannunciando che i sen. del suo Gruppo voteranno ognuno in base alla propria provenienza politica.