Il Fondo europeo per gli investimenti (European Investment Fund - EIF)
e il Fondo per l'innovazione della NATO (NATO Innovation Fund- NIF) hanno
firmato il 2 luglio un memorandum d'intesa (Memorandum of Understanding - MoU)
per la cooperazione nei settori della difesa,
della sicurezza e della resilienza in Europa. EIF fa parte del
Gruppo Banca europea per gli investimenti, mentre il NIF è un fondo autonomo
di capitale di rischio, sostenuto da 24 Paesi della NATO.
Il memorandum ha l'obiettivo di incoraggiare i fondi di capitale privato
a diventare investitori attivi nei settori tecnologici associati alla difesa
e alla sicurezza, consentendo alle imprese UE di raccogliere finanziamenti
azionari da una gamma più ampia di fonti.
La partnership riflette l'interesse comune del NIF e dell'EIF a creare un
quadro di riferimento per sostenere le start-up, le piccole e medie imprese
(PMI) e le imprese a media capitalizzazione nonché a migliorare
l'intero ecosistema, coinvolgendo tutte le principali parti interessate.
Il protocollo d'intesa delinea anche piani di cooperazione EIF-NIF
su attività ad hoc per condividere le conoscenze e aumentare
la consapevolezza del potenziale degli investimenti nel settore
della difesa e della sicurezza. L'obiettivo è promuovere un ecosistema
d'investimento completo, garantire un'efficace sensibilizzazione dei fondi
di capitale privato, sostenere le imprese nei loro piani d'investimento e
far conoscere le opportunità d'investimento nei settori della difesa,
della sicurezza e della resilienza.
La collaborazione con il NIF è anche in linea con il
Piano d'azione per la sicurezza e la difesa del Gruppo BEI,
che sosterrà lo sforzo principalmente attraverso il debito di rischio della BEI,
progettato per rispondere alle esigenze di finanziamento delle imprese innovative,
e che in alcuni casi può integrare il capitale di rischio e il private-equity
dell'EIF e del NIF.
Finanziamento di 60 milioni per sostenere parità di genere, inclusione dei rifugiati e sviluppo nel Mezzogiorno
Promuovere l'integrazione nel mondo del lavoro e migliori servizi per i rifugiati, facilitare l'accesso al credito a imprese guidate da donne e sostenere progetti realizzati nelle regioni di coesione. Questi sono gli obiettivi principali dell'accordo da 60 milioni di euro siglato il 1° luglio da Gelsomina Vigliotti, Vicepresidente della Banca europea per gli investimenti (BEI), e Anna Fasano, presidente di Banca Etica. Si stima che l'operazione contribuirà a stimolare investimenti nell'economia reale per oltre 165 milioni di euro, creando un impatto positivo duraturo nella società.
Nello specifico, l'accordo è suddiviso in tre segmenti volti a supportare altrettante priorità. Il primo prevede che almeno il 30% delle risorse messe a disposizione dalla BEI sia destinato a sostenere piccole e medie imprese (PMI) guidate da donne. Questo intervento mira a ridurre il divario di genere, offrendo alle donne imprenditrici maggiori opportunità di accesso a finanziamenti e supporto per la crescita delle loro attività.
Il secondo segmento prevede che almeno il 30% dei fondi venga destinato a progetti volti a migliorare le infrastrutture e i servizi sociali per i rifugiati, nonché a supportarne l'integrazione nel mondo professionale. L'obiettivo è creare condizioni di vita migliori e favorire l'emancipazione economica dei rifugiati attraverso investimenti in abitazioni, istruzione e formazione professionale.
Infine, il terzo e ultimo segmento prevede che almeno il 30% delle risorse venga destinato a progetti promossi da PMI che operano nelle Regioni di coesione, contribuendo a rafforzare il tessuto economico e sociale, creare opportunità di lavoro e ridurre le disparità regionali.
Cento milioni per sostenere l'efficienza energetica degli edifici pubblici
Banca europea per gli investimenti e Snam hanno sottoscritto il 2 luglio un finanziamento di complessivi 100 milioni di euro finalizzato a sostenere interventi di riqualificazione energetica di edifici pubblici e misure di efficientamento energetico per attività industriali. Si tratta di un finanziamento-quadro utilizzabile in più tranche entro un periodo di 3 anni. Ciascuna tranche avrà una durata complessiva massima di 15 anni.
I progetti saranno sviluppati da Renovit, società del Gruppo Snam dedicata
all'efficienza energetica. L'obiettivo è migliorare l'efficienza energetica di oltre
400 edifici pubblici e privati in Italia, oltre che produrre energia pulita per una
potenza complessiva di circa 24 MW grazie all'installazione di pannelli solari.
Secondo stime della BEI, questi interventi contribuiranno a produrre energia
rinnovabile pari al consumo energetico annuo di oltre 10mila famiglie italiane
e genereranno un risparmio energetico annuo di 84 GWh.