La settimana scorsa la 7a Commissione ha svolto le seguenti attività:
- Audizioni sull'Affare assegnato n.
373 (Prospettive di riforma del calcio italiano),
avviate il 16 aprile.
Nella seduta dell'Ufficio di Presidenza del 2 luglio le audizioni informali sono proseguite con l'intervento di rappresentanti delle società sportive U.S. Lecce e Udinese Calcio S.p.A. (video). Ulteriori audizioni informali sono previste mercoledì 10 luglio alle 10,45, con gli interventi dell'esperto Andrea D'Amico e di rappresentanti di Rai Sport, DAZN, Sky Sport, Sport Mediaset, dell'Associazione italiana direttori e collaboratori sportivi (ADICOSP) e dell'Associazione italiana direttori sportivi (ADISE). - Avvio e conclusione dell'esame, ai sensi dell'art. 139-bis del
Regolamento, della proposta di nomina n.
50 del Presidente dell'Istituto dell'Enciclopedia
italiana fondata da Giovanni Treccani Spa.
Nella seduta del 2 luglio il relatore Presidente Marti (LSP) ha illustrato la proposta di nomina alla carica in titolo del professor Carlo Ossola, formulata dal Governo ai sensi dell'art. 3 della legge n. 400/1988, proponendo alla Commissione di esprimersi in senso favorevole. In assenza di richieste di intervento, il Presidente ha rinviato ad altra seduta la votazione del parere. Nella seduta del 4 luglio, all'esito della votazione a scrutinio segreto, la proposta di nomina in titolo è risultata approvata con 13 voti favorevoli, 2 astenuti e 2 schede nulle. - Discussione e approvazione in sede deliberante del ddl n.
785, recante disposizioni per la celebrazione del
centenario della città di Latina 1932-2032 "Città del '900,
città delle acque, città dell'accoglienza", già avviata in sede
redigente il 19
settembre 2023 con la relazione del Presidente Marti (LSP) e
rimessa in sede deliberante dalla Presidenza del Senato il 25
giugno 2024.
Il disegno di legge intende favorire la massima diffusione della conoscenza del centenario della fondazione della città di Latina - inaugurata il 18 dicembre 1932, a compimento della bonifica integrale dell'Agro pontino - attraverso la realizzazione di una serie di iniziative che prevedano la collaborazione tra istituzioni, enti, associazioni culturali e scuole, valorizzando le proposte già presenti sul territorio. Per coordinare tali iniziative si prevede l'istituzione di un apposito Comitato nazionale, presieduto dal Presidente del Consiglio dei ministri o da suo delegato, e di una Fondazione "Latina 2032".
La discussione era stata sospesa il 24 ottobre 2023 dopo la presentazione degli emendamenti. Il 21 maggio il relatore Marti (LSP) ha presentato un nuovo testo, adottato testo come testo base per il seguito della discussione. Il 23 maggio è scaduto il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno al nuovo testo, che sono stati esaminati il 29 maggio e in aluni casi approvati previe riformulazioni. Il 12 giugno, pervenuti i prescritti pareri, sono stati discussi e approvati tutti gli articoli del ddl, nonché gli emendamenti volti a recepire condizioni e osservazioni delle Commissioni competenti. Infine, è stato conferito all'unanimità il mandato al relatore a riferire favorevolmente all'Assemblea sul testo con le modifiche approvate. Il 26 giugno, in sede di Ufficio di Presidenza, a seguito della riassegnazione del ddl in sede deliberante, i Gruppi hanno convenuto di considerare acquisite le fasi procedurali già svolte in sede redigente, di adottare come testo base quello già approvato e di rinunciare alla fissazione di un termine per la presentazione di emendamenti.
Nella seduta del 3 luglio, il Presidente Marti ha riepilogato l'iter legis della proposta e la Commissione ha convenuto all'unanimità su quanto già concordato in sede di Ufficio di Presidenza per il prosieguo della discussione. Il Presidente ha quindi informato la Commissione che il Comitato per la legislazione, titolato ad esprimersi sui ddl in sede deliberante ai sensi dell'art. 20-bis, comma 3, del Regolamento, non ha sollevato rilievi sul provvedimento e che sono pervenuti i pareri non ostativi delle Commissioni Affari costituzionali e Bilancio sul testo accolto in sede redigente. Si è quindi proceduto alla votazione degli articoli, risultati approvati all'unanimità. In assenza di interventi in dichiarazione di voto, il disegno di legge è stato posto ai voti nel testo già approvato in sede redigente ed è risultato approvato all'unanimità. Il testo passa all'esame della Camera dei deputati. - Avvio della discussione in sede deliberante del ddl n.
597, in materia di promozione delle manifestazioni in
abiti storici e istituzione della «Giornata nazionale
degli abiti storici», già avviata in sede redigente il 10
gennaio con la relazione della sen. Bucalo (FdI) e rimessa
in sede deliberante dalla Presidenza del Senato il 25 giugno 2024.
Il provvedimento, che si compone di 9 articoli, riconosce il valore culturale e socio-economico degli "abiti storici" e delle "rievocazioni storiche" e istituisce una Giornata nazionale ad essi dedicata. A tal fine si propone di tutelare, promuovere e mantenere viva la tradizione nazionale, conosciuta a livello mondiale, mediante la celebrazione della «Giornata nazionale degli abiti storici» da istituirsi nel giorno dell'11 novembre di ogni anno. Il 19 gennaio 2024 è scaduto il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno. Il 17 aprile la Commissione ha esaminato gli emendamenti, accogliendone alcuni. L'esame, sospeso il 15 maggio, è ripreso il 22 maggio: essendo pervenuti i pareri non ostativi delle Commissioni affari costituzionali e bilancio, la Commissione ha proceduto alla votazione degli articoli, come modificati dagli emendamenti approvati. È stato infine approvato all'unanimità il mandato alla relatrice Bucalo a riferire favorevolmente all'Assemblea sul disegno di legge, come modificato nel corso dell'esame. Il 26 giugno, in sede di Ufficio di Presidenza, a seguito della riassegnazione del ddl in sede deliberante, i Gruppi hanno convenuto di considerare acquisite le fasi procedurali già svolte in sede redigente, di adottare come testo base quello già approvato e di rinunciare alla fissazione di un termine per la presentazione di emendamenti.
Nella seduta del 3 luglio, il Presidente Marti (LSP) ha riepilogato le fasi già svolte in sede redigente e la Commissione ha convenuto all'unanimità su quanto già concordato in sede di Ufficio di Presidenza per il prosieguo della discussione. Inoltre il Presidente ha dato conto dell'assenza di rilievi da parte del Comitato per la legislazione, titolato ad esprimersi sui ddl in sede deliberante ai sensi dell'art. 20-bis, comma 3, del Regolamento, e del parere non ostativo espresso dalla Commissione Affari costituzionali sul testo in esame, e ha comunicato che la Commissione Bilancio non si è ancora espressa. Il seguito della discussione è stato quindi rinviato. - Avvio della discussione in sede deliberante del disegno di legge
n.
1021, di iniziativa governativa, recante Istituzione del
Museo del Ricordo, già avviata in sede redigente il 9
aprile con la relazione del senatore Marcheschi (FdI) e
rimessa in sede deliberante dalla Presidenza del Senato il 25
giugno 2024.
Il disegno di legge prevede l'istituzione del «Museo del Ricordo», con sede in Roma, al fine di tutelare e diffondere il ricordo delle violenze contro gli italiani sfociate nell'uccisione di donne e uomini innocenti attraverso, ma non esclusivamente, l'uso delle foibe e del grande esodo degli italiani dall'Istria, Fiume e Dalmazia avvenuto dopo la Seconda guerra mondiale, anche in coerenza con le finalità di cui alla legge 30 marzo 2004, n. 92, che ha istituito il "Giorno del ricordo".
Il 18 aprile è scaduto il termine per la presentazione degli emendamenti, che sono stati esaminati nelle sedute del 7 e dell'8 maggio, approvandone alcuni. Il 15 maggio, essendo pervenuti i pareri non ostativi delle Commissioni affari costituzionali e bilancio sugli emendamenti approvati, sono stati posti ai voti e approvati l'articolo 1 (all'unanimità), come modificato dall'approvazione degli emendamenti, e l'articolo 2. Previe dichiarazioni di voto dei senatori D'Elia (PD) e Menia (FdI), la Commissione ha conferito il mandato al relatore a riferire favorevolmente all'Assemblea sul disegno di legge. Il 26 giugno, in sede di Ufficio di Presidenza, a seguito della riassegnazione del ddl in sede deliberante, i Gruppi hanno convenuto di considerare acquisite le fasi procedurali già svolte in sede redigente, di adottare come testo base quello già approvato e di rinunciare alla fissazione di un termine per la presentazione di emendamenti.
Nella seduta del 3 luglio, il Presidente Marti (LSP) ha riepilogato le fasi già svolte in sede redigente e la Commissione ha convenuto all'unanimità su quanto già concordato in sede di Ufficio di Presidenza per il prosieguo della discussione. Su richiesta della senatrice D'Elia (PD), il Presidente ha proposto di fissare alle 12 del 4 luglio il termine per la presentazione di ordini del giorno al testo in esame. La Commissione ha convenuto all'unanimità. Inoltre il Presidente ha dato conto dell'assenza di rilievi da parte del Comitato per la legislazione, titolato ad esprimersi sui ddl in sede deliberante ai sensi dell'art. 20-bis, comma 3, del Regolamento, e del parere non ostativo espresso dalla Commissione Affari costituzionali sul testo, e ha comunicato che la Commissione Bilancio non si è ancora espressa. Il seguito della discussione è stato quindi rinviato. - Seguito della discussione in sede redigente del ddl n.
1025, dei senatori Crisanti (PD) e altri, in materia di riconoscimento
del titolo di dottore di ricerca conseguito in università non
italiane, avviato il
19 giugno con la relazione della Presidente Cosenza (FdI),
in qualità di relatrice in sostituzione del relatore Presidente
Marti (LSP). Nella stessa seduta è stata avviata la discussione
generale, che si è conclusa il 25 giugno.
Il disegno di legge mira ad assicurare il riconoscimento automatico e l'equipollenza del titolo di dottore di ricerca conseguito in università estere con il medesimo titolo conseguito presso le università italiane. L'unico articolo di cui si compone il disegno di legge prevede il riconoscimento automatico dei titoli ottenuti in tutti gli atenei esteri che corrispondano ai criteri di qualità certificati dalle agenzie accreditate dall'ENQA (European Association for Quality Assurance in Higher Education, Associazione europea per l'assicurazione della qualità dell'istruzione superiore). Semplificando l'iter burocratico previsto dall'attuale disciplina dell'equipollenza, si intende favorire il rientro in Italia dei giovani che hanno acquisito competenze all'estero.
Il termine per la presentazione di emendamenti ed ordini del giorno è scaduto lunedì 1° luglio.
Nella seduta del 3 luglio, il Presidente Marti (LSP) ha comunicato che alla scadenza del termine, fissato il 1° luglio, sono stati presentati 2 emendamenti al testo, pubblicati in allegato al resoconto. La discussione è stata quindi rinviata. - Seguito della discussione in sede redigente del ddl n.
925, recante istituzione della Giornata nazionale del
formatore, a firma del senatore Presidente Marti (LSP),
avviata il 25
giugno con la relazione del senatore Paganella (LSP). Nella
stessa seduta è stata avviata la discussione generale.
Il ddl "intende dedicare una Giornata nazionale – di analisi, studio, riflessione, discussione e proposta – ai docenti e formatori, per creare un'osmosi di esperienze da valorizzare in Italia e nel mondo. La data nazionale scelta per celebrare la Giornata nazionale è quella del 14 settembre, ovvero nel mese di avvio dell'anno scolastico e della formazione professionale".
Nella seduta del 3 luglio, in assenza di richieste di intervento in discussione generale, il presidente Marti (LSP) ha dichiarato chiusa tale fase. Su sua proposta, la Commissione ha convenuto di fissare il termine per la presentazione di emendamenti ed ordini del giorno alle 13 di lunedì 8 luglio. - Seguito della discussione in sede redigente del ddl n.
1081, recante norme per l'accesso alla professione
di restauratore di beni culturali, del senatore Massimiliano
Romeo (LSP) ed altri, avviata il 19
giugno con relazione del senatore Paganella (LSP), e
congiunzione con il seguito della discussione del ddl di argomento
affine n. 1165
recante Nuove disposizioni per l'accesso dei restauratori di
beni culturali e di tecnici del restauro di beni culturali,
a firma della senatrice Bucalo (FdI) ed altri.
Il ddl n. 1081 mira a riconoscere l'equipollenza dei titoli di studio conseguiti nel campo del restauro dei beni culturali alla laurea magistrale, classe LMR02, con qualifica accademica di dottore magistrale. Il disegno di legge contiene anche disposizioni riguardanti l'acquisizione della qualifica di restauratore e l'accesso all'elenco dei restauratori di beni culturali di cui all'art. 182 del Codice dei beni culturali e del paesaggio.
Il 19 giugno è stato proposto lo svolgimento di un ciclo di audizioni.
Nella seduta del 3 luglio, il senatore Paganella ha illustrato il ddl n. 1165, composto da 2 articoli: il primo, analogo all'art. 2 del ddl n. 1081, dispone lo svolgimento di una apposita procedura di selezione pubblica da indire entro dodici mesi dall'entrata in vigore del ddl, al fine di sanare le posizioni dei numerosi operatori del settore rimasti esclusi dall'elenco dei restauratori per non aver partecipato al bando per l'acquisizione della qualifica del 2015; il secondo, recante contenuti non presenti nel ddl n. 1081, prevede analoghe misure per l'acquisizione della qualifica di tecnico del restauro di beni culturali.
La Commissione ha convenuto sulla proposta del relatore di congiungere la discussione dei due disegni di legge. Il Presidente Marti ha quindi ricordato che il relatore sarà chiamato a proporre alla Commissione uno dei due ddl come testo base a cui riferire gli emendamenti, che potranno eventualmente recepire le disposizioni contenute nell'altro.
Nelle convocazioni della 7a Commissione di questa settimana è inoltre previsto il seguito dell'indagine conoscitiva su povertà educativa, abbandono e dispersione scolastica: mercoledì 10 luglio alle 13,30 la Commissione audirà rappresentanti dell'Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa (INDIRE) e dell'Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione (INVALSI).