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8 luglio 2024 | Numero 61
Temi e provvedimenti in Senato → Affari costituzionali, interni
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Vittime del terrorismo, vittime della violenza politica, valorizzazione delle zone montane, giornata nazionale delle vittime dei disastri ambientali e industriali, conversione dei decreti-legge, benefici per le vittime dell'incuria, resilienza dei soggetti critici, guardie giurate

Lapide che ricorda l'assassinio di Aldo Moro 
          in via Caetani a Roma

La settimana scorsa la 1a Commissione ha svolto le seguenti attività:

  • Audizioni congiunte nell'ambito dell'esame (disgiunto) del ddl n. 838 sui benefici in favore delle vittime del terrorismo, avviato il 14 maggio con la relazione della senatrice Spinelli (FdI), e del ddl n. 991, benefici in favore delle vittime della violenza politica negli anni dal 1970 al 1979, avviato il 7 maggio con la relazione della senatrice Spinelli (FdI).
    La proposta n. 838, presentata dal senatore Lisei (FdI) e altri, prevede la modifica della legge n. 206/2004, introducendo correzioni interpretative e interventi normativi che uniformano la platea dei beneficiari, estendono i benefici già previsti, ne accorciano i termini temporali di attribuzione ed eliminano ogni termine di prescrizione e decadenza. In particolare, i benefici economici, fiscali e previdenziali già previsti della legge n. 205 del 2017 (legge di bilancio 2018) per i familiari delle vittime dell'attentato terroristico di Dacca del 1° luglio 2016 sono estesi a tutte le vittime italiane di attentati terroristici compiuti entro e al di fuori del territorio nazionale dopo il 26 agosto 2004. La proposta reca, inoltre, disposizioni sulla rideterminazione della percentuale del danno biologico e morale delle vittime.
    La legge n. 206/2004 prevede disposizioni in favore dei cittadini italiani vittime di atti terroristici e di stragi di matrice terroristica. La platea dei beneficiari di tali disposizioni è già stata ampliata in passato ad alcune ulteriori specifiche categorie di soggetti come le vittime del disastro aereo di Ustica e della "banda della Uno bianca". La proposta n. 991, presentata dal senatore Gasparri (FI), ne prevede l'estensione anche in favore delle vittime della violenza politica decedute negli anni dal 1970 al 1979, riprendendo il contenuto di un testo già presentato alla Camera dei deputati nella scorsa legislatura. Il 14 maggio è scaduto il termine per l'indicazione da parte dei Gruppi di due soggetti da convocare in audizione (ferma restando la convocazione dei rappresentanti del Ministero dell'interno).
    Nella seduta dell'Ufficio di Presidenza del 2 luglio sono stati sentiti Fabrizio Orano, direttore centrale per i diritti civili, la cittadinanza e le minoranze del dipartimento libertà civili e immigrazione del Ministero dell'interno, Marco Falavella e Daniele Varalli dell'Associazione internazionale delle vittime del terrorismo (AIVIT), Paolo Bolognesi, Presidente dell'Associazione familiari delle vittime della strage di Bologna (video). Nella seduta plenaria del 2 luglio, il Presidente Tosato (LSP) ha preannunciato la pubblicazione della documentazione depositata dagli auditi.
    Il seguito della procedura informativa congiunta è previsto questa settimana nella seduta dell'Ufficio di Presidenza di mercoledì 10 alle 9.
  • Seguito dell'esame in sede referente dei ddl n. 276, n. 396 e n. 1054 sulla valorizzazione delle zone montane, avviato il 12 settembre con la relazione del Presidente Balboni (FdI).
    Obiettivo delle proposte nn. 276 e 396, presentate rispettivamente dalla senatrice Gelmini (Az) e dal senatore Enrico Borghi (IV), nonché della n. 1054, di iniziativa governativa e incardinata il 21 maggio, è valorizzare il ruolo economico, sociale, ambientale e culturale delle comunità montane. Per ridurre le condizioni di svantaggio in cui attualmente versano, sono previste misure dirette a sostenere le attività produttive, a fronteggiare il problema dello spopolamento e a consentire ai cittadini che vi risiedono di fruire dei servizi pubblici in condizioni di parità con le altre aree del territorio nazionale. L'8 maggio la senatrice Pirovano (LSP) è stata nominata relatrice. Le audizioni informali, avviate il 28 maggio, si sono concluse il 25 giugno. Nella stessa data la Commissione ha adottato come testo base della discussione il ddl n. 1054 di iniziativa governativa. Il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno scadrà alle 12 di martedì 9 luglio.
    La discussione generale, avviata il 27 giugno, è proseguita nelle sedute del 2, con l'intervento dei senatori De Priamo (FdI) e Spelgatti (LSP), e del 3 luglio, con l'intervento dei senatori Durnwalder (Aut) e Cataldi (M5S) e con le repliche della relatrice e del ministro per gli affari regionali Calderoli.
    Il seguito dell'esame è previsto questa settimana nella seduta plenaria di mercoledì 10 alle 14.
  • Discussione e approvazione in sede deliberante del ddl n. 451, nuova denominazione della Giornata nazionale delle vittime dei disastri ambientali e industriali causati dall'uomo.
    Nell'imminenza del sessantesimo anniversario del disastro del Vajont, la proposta, presentata dal senatore Dreosto (LSP) e altri, prevede di modificare la terminologia utilizzata nella legge n. 101/2011, sostituendo l'espressione "disastri ambientali e industriali causati dall'incuria dell'uomo" con "disastri ambientali e industriali causati dall'uomo". Si ritiene che il termine incuria impropriamente richiami alla mente condotte errate ma scusabili, o quanto meno umanamente comprensibili, mentre in relazione a disastri ambientali come quello del 1963 si ravvisano comportamenti più consapevoli e prossimi alla configurazione del dolo.
    L'esame in sede redigente, avviato il 4 ottobre, con la relazione del Presidente Balboni (FdI), in sostituzione della relatrice Ternullo (FI-BP), si è concluso il 7 maggio. Non essendo stati presentati emendamenti né ordini del giorno, la Commissione ha approvato all'unanimità, con distinte votazioni, i tre articoli del disegno di legge e il mandato alla relatrice a riferire favorevolmente sull'approvazione della proposta.
    Nella seduta del 3 luglio, dopo l'illustrazione della relatrice Ternullo, la Commissione ha deliberato di rinunciare alla fissazione del termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno. Dopo l'approvazione di ciascun articolo, è stato posto in votazione il disegno di legge nel suo complesso. Sono intervenuti per dichiarazione di voto favorevole a nome dei rispettivi Gruppi i senatori Giorgis (PD), Pirovano (LSP), Occhiuto (FI), Della Porta e Cataldi (M5S). Il testo è stato quindi approvato all'uninimità.

Nelle convocazioni di questa settimana sono previste le seguenti attività.

  • Seguito dell'esame in sede referente dei ddl costituzionali n. 574, n. 892, n. 976 e n. 1137 sulla modifica dell'articolo 77 della Costituzione in materia di conversione in legge dei decreti-legge, avviato il 27 settembre con la relazione del Presidente Balboni (FdI).
    La proposta n. 574, presentata dal senatore Paroli (FI), prevede l'estensione da 60 a 90 giorni del termine per la conversione dei decreti-legge stabilito dall'articolo 77 della Costituzione, con l'obiettivo di consentire alle Camere un maggiore approfondimento nell'esame dei provvedimenti d'urgenza emanati dal Governo. Analoga disposizione è contenuta nella proposta n. 892, d'iniziativa del senatore Tosato (LSP), incardinata il 30 novembre, che stabilisce inoltre il termine di 60 giorni per il ramo del Parlamento che esamina il decreto in prima lettura, così da garantire anche all'altro ramo almeno 30 giorni di tempo. Il ddl n. 976, Giorgis (PD) e altri, incardinato l'8 maggio, non prevede la modifica del procedimento di conversione ma la limitazione della decretazione d'urgenza alle «misure di immediata applicazione e di carattere specifico e omogeneo» concernenti deterinate materie (pubbliche calamità, sicurezza nazionale, norme finanziarie, obblighi di appartenenza all'UE). Per gli altri disegni di legge urgenti, si attribuisce al Governo la facoltà di chiederne l'approvazione alle Camere entro 70 giorni, estensibili a ulteriori 15. Sono inoltre previste nuove prerogative a favore di Gruppi di opposizione nell'organizzazione dei lavori, la cui attuazione è delegata ai regolamenti parlamentari. Il ddl n. 1137, d'iniziativa della senatrice Gelmini (Az), incardinato il 18 giugno, analogamente al n. 976 propone di limitare la decretazione d'urgenza ai provvedimenti riguardanti un circoscritto numero di materie.
    Le audizioni informali, avviate il 18 giugno, proseguono questa settimana nella seduta dell'Ufficio di Presidenza di martedì 9 alle 13.
  • Seguito dell'esame in sede redigente dei ddl n. 794 e n. 868, elargizioni di benefici per le vittime dell'incuria, avviato nella seduta del 18 ottobre 2023 (pomeridiana) con la relazione della senatrice Spinelli (FdI).
    Raccogliendo le istanze del Comitato per il ricordo delle vittime del Ponte Morandi, le proposte mirano ad equiparare le vittime di eventi dannosi derivanti dall'incuria legata alla gestione di infrastrutture o edifici strumentali all'erogazione di servizi pubblici a quelle del terrorismo, della criminalità organizzata e del dovere, sotto il profilo della possibilità di beneficiare delle misure di sostegno previsto dalla legislazione vigente. Il 9 aprile si sono svolte audizioni informali e il 25 giugno è stata deliberata l'adozione del ddl n. 794 come testo base della discussione. Il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno è scaduto il 4 luglio.
  • Seguito dell'esame dell'Atto del Governo n. 165, schema di decreto legislativo sulla resilienza dei soggetti critici, avviato il 25 giugno con la relazione del Presidente Balboni (FdI), in sostituzione della relatrice Spelgatti (LSP).
    Ai fini del recepimento della direttiva n. 2022/2557, il provvedimento individua i soggetti critici nelle infrastrutture dei settori energetico, bancario, alimentare, sanitario, finanziario, dei trasporti, dello spazio, della pubblica amministrazione, delle comunicazioni digitali, delle acque potabili e delle acque reflue. Con riferimento a tali soggetti sono inoltre previste misure di rafforzamento della resilienza, intesa come capacità di proteggere le proprie attività e strutture operative, di prevenirne il danneggiamento e di ripristinarne la funzionalità a seguito di incidenti che possono perturbare la fornitura di servizi essenziali. Sono espressamente esclusi dal campo di applicazione della direttiva i soggetti operanti nei settori della sicurezza, della difesa, della prevenzione, del contrasto e del perseguimento dei reati.
  • Audizioni informali nell'ambito della discussione in sede redigente dei ddl n. 119, n. 902n. 1008 in materia di guardie giurate, avviata il 30 gennaio con la relazione del senatore Della Porta (FdI).
    Le proposte nn. 119, 902, presentate rispettivamente dalla senatrice Pirro (M5S), dal senatore Balboni (FdI) e altri, e la n. 1008, presentata dalla senatrice Spelgatti (LSP) e altri e incardinata il 7 maggio, mirano a disciplinare compiutamente la professione di guardia giurata, in linea con l'accresciuta complessità delle attuali esigenze di garanzia dell'ordine pubbilco. Si prevede l'istituzione di un albo nazionale articolato in due sezioni rispettivamente dedicate alle aspiranti guardie giurate e ai soggetti già abilitati all'esercizio della professione. Sono inoltre individuati alcuni requisiti fondamentali mentre per altri si rinvia ai decreti attuativi che saranno emanati dal Ministro dell'interno. Sono previste sanzioni in caso di impiego a servizi di vigilanza di personale non qualificato. Il 14 maggio è scaduto il termine per l'indicazione da parte dei Gruppi di due soggetti da convocare in audizione o da invitare a fornire una nota scritta (ferma restando l'audizione in presenza dei rappresentanti del Ministero dell'interno).
    L'avvio delle audizioni informali è previsto questa settimana nella seduta dell'Ufficio di Presidenza di mercoledì 10 alle 11.