La settimana scorsa la 2a Commissione ha svolto le seguenti attività:
- Avvio delle audizioni informali nell'ambito della discussione
congiunta in sede redigente, in Commissioni riunite con la 10a,
dei ddl
n.
65, Parrini (PD) e altri, n.
104, Bazoli (PD) e altri, n.
124, Pirro (M5S) e altri, n.
570, De Cristofaro (AVS) e altri, n.
1083, Paroli (FI-BP) e altri, Disposizioni in materia di morte
volontaria medicalmente assistita, avviato il 4
aprile con le relazioni dei senatori Zanettin (FI-BP), per la 2a,
e Zullo, per la 10a Commissione.
Il ddl n. 65 interviene in materia di terapia del dolore e dignità nella fase finale della vita, nonché di modifiche all'articolo 580 del codice penale, riprendendo il testo dell'atto Senato n. 966 presentato nella scorsa legislatura. Il ddl n. 104, che riprende la proposta già esaminata durante la scorsa legislatura e approvata in prima lettura dalla Camera dei deputati, disciplina la facoltà della persona affetta da condizione clinica irreversibile di richiedere assistenza medica, sotto il controllo del Servizio sanitario nazionale, allo scopo di porre fine volontariamente e autonomamente alla propria vita, definendo presupposti, condizioni e modalità di esercizio di tale facoltà nel rispetto dei princìpi costituzionali, della Convenzione europea dei diritti dell'uomo e della Carta dei diritti fondamentali dell'UE. I ddl n. 124 e 570, di argomento affine, definiscono il trattamento eutanasico, nonché le condizioni e i requisiti per ricorrervi. Il ddl n. 1083, nel riproporre il testo del ddl n. 1464 presentato nella XVIII legislatura, interviene sulla questione di legittimità dell'articolo 580 del codice penale, nella parte in cui incrimina le condotte di aiuto al suicidio in alternativa alle condotte di istigazione, introducendo una forma attenuata di reato, con la previsione di condizioni che rendono meno grave l'illecito. Il 4 aprile, dopo l'illustrazione del relatore, è iniziata la discussione generale.
Nella seduta degli Uffici di Presidenza riuniti del 28 maggio sono state avviate le audizioni informali, con l'intervento dei rappresentanti di Federazione cure palliative (FCP), Società italiana di cure palliative (SICP) e Associazione volontari italiani domiciliari per l'assistenza ai sofferenti (VIDAS ODV) (video). - Seguito dell'esame del ddl n.
778 sull'introduzione della circostanza aggravante dello
sciacallaggio, avviato in sede redigente il 22
novembre con la relazione del senatore Potenti (LSP) e rimesso
in sede referente il 6 dicembre.
La proposta prevede l'introduzione, all'articolo 625 del Codice penale che disciplina le aggravanti del reato di furto, di un comma aggiuntivo della circostanza nella quale il fatto sia commesso approfittando delle condizioni conseguenti a calamità naturali. Alla presenza di tale aggravante si ricollega inoltre la procedibilità d'ufficio del reato. La discussione generale si è svolta nelle sedute del 30 novembre 2023 e del 19 marzo 2024. Il 9 aprile sono stati pubblicati gli emendamenti presentati, illustrati nella seduta del 17 aprile. Il 14 maggio è stato presentato il nuovo emendamento del Governo 1.100, interamente sostitutivo dell'articolo unico del disegno di legge, e il 21 maggio è scaduto il termine per la presentazione dei relativi subemendamenti.
Nella seduta del 28 maggio il Presidente Bongiorno (LSP) ha dato conto della presentazione di 12 subemendamenti all'emendamento 1.100, pubblicati in allegato al resoconto. Per illustrare i subemendamenti presentati dal proprio Gruppo è intervenuto il senatore Scarpinato (M5S). Prima della votazione, il relatore e il rappresentante del Governo, vice ministro per la giustizia Sisto, hanno espresso parere favorevole all'emendamento 1.100 del Governo, che è rusultato approvato, e contrario a tutti gli altri emendamenti e subemendamenti, che sono stati tutti respinti o preclusi. Il Presidente Bongiorno ha quindi preannunciato l'invio del testo approvato alla Commissione Affari costituzionali per l'espressione del prescritto parere. - Seguito dell'esame in sede referente del ddl n.
824, già approvato dalla Camera dei deputati, in trattazione
congiunta con i ddl n.
163, Gasparri (FI-BP), n.
245, Rauti (Fdi) ed altri, e n.
475
Romeo (LSP) ed altri, recanti norme in materia di contrasto
alla surrogazione di maternità, avviato il 12
marzo con la relazione illustrativa della senatrice Campione
(FdI).
Le proposte di legge intendono modificare l'articolo 12 della legge n. 40, in materia di perseguibilità del reato di surrogazione di maternità, prevedendo, in caso di reato commesso all'estero, la punibilità del cittadino italiano secondo la legge vigente in Italia. Il ddl n. 163, in particolare, prevede la reclusione da tre mesi a due anni e la multa da 600.000 a un milione di euro per chiunque realizzi, organizzi o pubblicizzi la commercializzazione di gameti o di embrioni o la surrogazione di maternità, anche all'estero. Il ddl n. 475, invece, prevede la reclusione da quattro a dieci anni e la multa da 600.000 a 2 milioni di euro. Le audizioni informali, avviate il 10 aprile, si sono concluse il 22 maggio.
Nella seduta del 28 maggio i senatori Rossomando (PD), Scalfarotto (IV) e Lopreiato (M5S) hanno chiesto un differimento della discussione generale. Il Presidente Bongiorno (LSP) ha quindi rinviato la programmazione dei lavori alle deliberazioni dell'Ufficio di Presidenza. - Avvio dell'esame in sede redigente del ddl n.
554, sull'istituzione dell'ordine e dell'albo professionale
dei grafologi, presentato dalla senatrice Minasi (LSP).
In considerazione della crescente rilevanza delle attività dei grafologi in ambito giudiziario e rieducativo, si propone di istituire il corrispondente ordine professionale. Il testo prevede quindi le norme volte a disciplinare, tra l'altro, i requisiti necessari all'esercizio della professione, l'istituzione dell'Albo dei grafologi, gli organi dell'ordine e le relative competenze, le sanzioni disciplinari in caso di violazioni.
Nella seduta del 28 maggio la senatrice Campione (FdI) ha svolto la relazione illustrativa. - Seguito dell'esame in sede referente, in Commissioni riunite con la
1a, del ddl n.
1143 sul rafforzamento della cybersicurezza nazionale
(di iniziativa governativa, già approvato dalla Camera dei deputati),
avviato il 23
maggio, con le relazioni dei senatori Tosato (LSP), per la 1a
Commissione, e Berrino (FdI), per la 2a.
La proposta mira a introdurre una serie di modifiche sostanziali e processuali alla normativa penale concernente reati finalizzati ad accedere abusivamente o a interrompere comunicazioni informatiche. Si prevede inoltre il rafforzamento delle funzioni dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale, anche introducendo l'obbligo per i principali enti della Pubblica amministrazione di notificare gli incidenti occorsi ai sistemi informatici e di applicare gli interventi risolutivi indicati dall'Agenzia. L'inosservanza di tali obblighi può determinare l'invio di ispezioni, l'applicazione di sanzioni pecuniarie e può costituire causa di reponsabilità disciplinare e amministrativo-contabile per i dipendenti della pubblica amministrazione. Il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno è scaduto il 28 maggio
Nella seduta delle Commissioni riunite del 29 maggio il Presidente Balboni (FdI) ha dato conto della presentazione di 67 emendamenti, pubblicati in allegato al resoconto. Dopo un breve dibattito sull'ordine dei lavori, con gli interventi del Presidente Balboni e della senatrice Lopreiato (M5S), si è svolta la discussione generale. Hanno preso la parola i senatori Scarpinato (M5S), Verini (PD), Stefani (LSP), Rastrelli (FdI), Occhiuto (FI), Giorgis (PD), Lisei (FdI) nonché, in repilca, i relatori e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Matilde Siracusano. Dando per svolta, in assenza di richieste di intervento, anche la fase di illustrazione degli emendamenti, il Presidente Balboni ha quindi rinviato la discussione alla settimana successiva alle elezioni europee.