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20 maggio 2024 | Numero 55
Temi e provvedimenti in Senato → Affari costituzionali, interni
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Nomina del Presidente dell'ISTAT, identificazione degli agenti di pubblica sicurezza, mobilità del personale delle Forze dell'ordine, benefici per le vittime del terrorismo, Giornata nazionale della meraviglia, comparto di sicurezza, difesa e soccorso pubblico, associazioni pro loco, vittime della violenza politica, guardie giurate, valorizzazione delle zone montane, conversione dei decreti-legge

Nomina del Presidente dell'ISTAT

La settimana scorsa la 1a Commissione ha svolto le seguenti attività:

  • Seguito dell'esame della proposta di nomina n. 49 del Presidente dell'Istituto nazionale di statistica (ISTAT), avviato il 7 maggio, con la relazione della senatrice Ternullo (FI).
    Secondo quanto previsto dall'articolo 16 del decreto legislativo n. 322/1989, la nomina del Presidente dell'Istituto è subordinata al parere favorevole delle Commissioni parlamentari competenti, approvata a maggioranza dei due terzi dei componenti. La proposta in esame concerne la candidatura del professor Francesco Maria Chelli.
    Nella seduta congiunta con l'omologa Commissione della Camera dei deputati del 14 maggio si è svolta l'audizione del candidato alla nomina (video). Il professor Chelli ha svolto una relazione introduttiva e ha risposto ai quesiti posti dalle senatrici Maiorino (M5S) e Gelmini (Az) nonché dalla deputata Bonafè (PD).
    Nella seduta del 15 maggio è intervenuto il ministro per la pubblica amministrazione Zangrillo per fornire chiarimenti sulla procedura per la proposta di nomina del professor Chelli, sottolineandone il rispetto del principio di trasparenza e l'aderenza a criteri esclusivamente professionali, valutati da una commissione tecnica composta da soggetti indipendenti e altamente qualificati. In risposta al senatore Giorgis (PD), a proposito della pubblicità dei criteri di valutazione dei candidati, il Ministro ha chiarito che ci si è attenuti a quanto previsto dalla normativa vigente, ovvero il titolo di ordinario di statistica e una significativa esperienza professionale. Si è poi tenuto conto anche degli indicatori internazionali relativi alle pubblicazioni scientifiche e la solida esperienza maturata dal professor Chelli come consigliere e presidente pro tempore dell'ISTAT.
    Il seguito dell'esame è previsto questa settimana nelle sedute convocate a partire da martedì 21 alle 14.
  • Avvio dell'esame in sede redigente del ddl n. 961 sulla mobilità del personale delle Forze dell'ordine, presentata dal senatore De Priamo (FdI).
    Obiettivo della proposta è predisporre una maggior tutela della mobilità del personale delle Forze dell'ordine impegnato nel contrasto alla criminalità organizzata e dei rispettivi nuclei familiari, prevedendo l'adozione di alloggi di servizio in locazione o in godimento e la possibilità di esercitare su questi il diritto di riscatto e prelazione.
    Nella seduta del 14 maggio il senatore Occhiuto (FI) ha svolto la relazione illustrativa.
    Il seguito dell'esame è previsto questa settimana nelle sedute convocate a partire da martedì 21 alle 14.
  • Avvio dell'esame in sede redigente del ddl n. 838 sui benefici in favore delle vittime del terrorismo, presentato dal senatore Lisei (FdI) e altri.
    La proposta prevede la modifica della legge n. 206/2004, introducendo correzioni interpretative e interventi normativi che uniformano la platea dei beneficiari, estendono i benefici già previsti, ne accorciano i termini temporali di attribuzione ed eliminano ogni termine di prescrizione e decadenza. In particolare, i benefici economici, fiscali e previdenziali già previsti della legge n. 205 del 2017 (legge di bilancio 2018) per i familiari delle vittime dell'attentato terroristico di Dacca del 1° luglio 2016 sono estesi a tutte le vittime italiane di attentati terroristici compiuti entro e al di fuori del territorio nazionale dopo il 26 agosto 2004. La proposta reca, inoltre, disposizioni sulla rideterminazione della percentuale del danno biologico e morale delle vittime.
    Nella seduta del 14 maggio la senatrice Spinelli (FdI) ha svolto la relazione illustrativa. Sulla proposta di svolgere l'esame in trattazione congiunta con il ddl n. 991 sulle vittime della violenza politica dal 1970 al 1979, avanzata nella seduta del 7 maggio dal primo firmatario, senatore Lisei, si è svolto un breve dibattito, con l'intervento dei senatori Parrini (PD) e De Cristofaro (AVS), che hanno espresso parere contrario. Il senatore Lisei ha convenuto sull'ipotesi dell'esame disgiunto, auspicando che l'iter dei due disegni di legge proceda comunque di pari passo.
    Il seguito dell'esame è previsto questa settimana nelle sedute convocate a partire da martedì 21 alle 14.
  • Discussione e approvazione in sede deliberante del ddl n. 737, Istituzione della Giornata nazionale della meraviglia.
    La proposta prevede di istituzionalizzare una manifestazione organizzata annualmente da Marco Rodari la seconda domenica di ottobre, con il coinvolgimento di 330 associazioni di volontariato, sul tema delle sofferenze dei bambini che vivono nei teatri di guerra.
    La discussione in sede redigente nella 1a Commissione è stata avviata il 27 settembre con la relazione della senatrice Pirovano (LSP). Il 4 ottobre sono stati pubblicati i testi degli emendamenti presentati, che sono stati illustrati dai proponenti. Il 17 ottobre la relatrice ha presentato ulteriori proposte di emendamento, pubblicate in allegato al resoconto. La Commissione ha quindi proceduto alla votazione degli emendamenti e all'approvazione di ciascun articolo ed ha conferito alla relatrice il mandato a riferire favorevolmente in Assemblea sull'approvazione del disegno di legge, nel testo modificato dalla Commissione.
    Nella seduta del 14 maggio su proposta del Presidente Balboni la Commissione ha deliberato di rinunciare alla fissazione di un termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno e ha approvato all'unanimità, con distinte votazioni, i quattro articoli del disegno di legge. Per dichiarazione di voto nella votazione finale è intervenuta la senatrice Maiorino (M5S). La Commissione ha quindi approvato all'unanimità il disegno di legge nel suo complesso. Il testo passa ora all'esame dell'altro ramo del Parlamento.
  • Seguito dell'esame in sede referente, in Commissioni riunite con la 3a, del ddl n. 1053, sull'organizzazione del comparto di sicurezza, difesa e soccorso pubblico, di iniziativa governativa, avviato il 10 aprile con le relazioni illustrative del Presidente Balboni (FdI), per la 1a Commissione, e del senatore Dreosto (LSP), per la 3a.
    La proposta comprende disposizioni sugli avanzamenti di carriera e sui tempi di permanenza nelle sedi assegnate del personale delle Forze armate e dei corpi di polizia. Contiene inoltre una delega al Governo per l'adozione di uno o più decreti legislativi finalizzati alla riorganizzazione dei Vigili del fuoco. Prevede anche, per esigenze legate al contrasto dell'immigrazione illegale, l'introduzione provvisoria di una procedura flessibile per la definizione delle dotazioni organiche del personale delle Capitanerie di porto. Altre disposizioni riguardano l'incremento delle risorse destinate ad alimentare il trattamento economico e previdenziale e i benefici del personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico. Oltre all'istituzione di un Fondo dedicato per l'avvio della previdenza complementare, si prevedono la modifica del meccanismo di finanziamento delle aree negoziali del personale dirigente e si trasforma il Fondo di assistenza per il personale della Polizia di Stato in una Fondazione con più ampie funzioni in materia di assistenza agli orfani, ai figli in età scolare, stipula di contratti assicurativi, sovvenzione per malattia e altre esigenze di sostegno sociale e sanitario. Il 17 aprile è stata deliberata l'acquisizione di memorie scritte da parte delle associazioni sindacali del comparto.
    Nella seduta del 15 maggio, su proposta del Presidente Balboni (FdI), le Commissioni riunite hanno deliberato di fissare il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno alle 12 di martedì 21 maggio.
    Il seguito dell'esame è previsto questa settimana nella seduta delle Commissioni riunite convocata mercoledì 22 alle 8,30.

Nelle convocazioni di questa settimana sono previste le seguenti attività:

  • Avvio dell'esame in sede redigente del ddl n. 858 in materia di attività organizzate dalle associazioni pro loco, presentato dal senatore De Poli (Cd'I) e altri.
    Per promuovere lo svipluppo sul territorio delle attività civiche, solidaristiche e di utilità sociale svolte dalle associazioni pro loco, si propone di istituire presso il Ministero del turismo un Albo al quale possono iscriversi gli enti di rappresentanza nazionale di tali associazioni, in possesso di determinati requisiti, tra i quali la presenza operativa in almeno dieci Regioni. Sono inoltre previste agevolazioni e semplificazioni delle procedure amministrative finalizzate all'organizzazione da parte delle pro loco di eventi, spettacoli e manifestazioni pubbliche.
  • Seguito della discussione in sede redigente del ddl n. 991, benefici in favore delle vittime della violenza politica negli anni dal 1970 al 1979, avviato il 7 maggio con la relazione della senatrice Spinelli (FdI).
    La legge n. 206/2004 prevede disposizioni in favore dei cittadini italiani vittime di atti terroristici e di stragi di matrice terroristica. La platea dei beneficiari di tali disposizioni è già stata ampliata in passato ad alcune ulteriori specifiche categorie di soggetti come le vittime del disastro aereo di Ustica e della "banda della Uno bianca". La proposta in oggetto, presentata dal senatore Gasparri (FI), ne prevede l'estensione anche in favore delle vittime della violenza politica decedute negli anni dal 1970 al 1979, riprendendo il contenuto di un testo già presentato alla Camera dei deputati nella scorsa legislatura. Il 14 maggio è scaduto il termine per l'indicazione da parte dei Gruppi di due soggetti da convocare in audizione (ferma restando la convocazione dei rappresentanti del Ministero dell'interno).
  • Seguito della discussione in sede redigente dei ddl n. 119, n. 902n. 1008 in materia di guardie giurate, avviata il 30 gennaio con la relazione del senatore Della Porta (FdI).
    Le proposte nn. 119, 902 e 1008, presentate rispettivamente dalla senatrice Pirro (M5S), dal senatore Balboni (FdI) e altri e dalla senatrice Spelgatti (LSP) e altri, mirano a disciplinare compiutamente la professione di guardia giurata, in linea con l'accresciuta complessità delle attuali esigenze di garanzia dell'ordine pubbilco. Si prevede l'istituzione di un albo nazionale articolato in due sezioni rispettivamente dedicate alle aspiranti guardie giurate e ai soggetti già abilitati all'esercizio della professione. Sono inoltre individuati alcuni requisiti fondamentali mentre per altri si rinvia ai decreti attuativi che saranno emanati dal Ministro dell'interno. Sono previste sanzioni in caso di impiego a servizi di vigilanza di personale non qualificato. Il 14 maggio è scaduto il termine per l'indicazione da parte dei Gruppi di due soggetti da convocare in audizione o da invitare a fornire una nota scritta (ferma restando l'audizione in presenza dei rappresentanti del Ministero dell'interno).
  • Seguito dell'esame in sede referente dei ddl n. 276, n. 396 e n. 1054 sulla Valorizzazione delle zone montane, avviato il 12 settembre con la relazione del Presidente Balboni (FdI).
    Obiettivo delle proposte nn. 276 e 396, presentate rispettivamente dalla senatrice Gelmini (Az) e dal senatore Enrico Borghi (IV), nonché della n. 1054, di iniziativa governativa, è valorizzare il ruolo economico, sociale, ambientale e culturale delle comunità montane. Per ridurre le condizioni di svantaggio in cui attualmente versano, sono previste misure dirette a sostenere le attività produttive, a fronteggiare il problema dello spopolamento e a consentire ai cittadini che vi risiedono di fruire dei servizi pubblici in condizioni di parità con le altre aree del territorio nazionale. Il 14 maggio è scaduto il termine per l'indicazione da parte dei Gruppi di due soggetti da convocare in audizione.
  • Seguito dell'esame in sede referente dei ddl costituzionali n. 574, n. 892 e n. 976 sulla modifica dell'articolo 77 della Costituzione in materia di conversione in legge dei decreti-legge, avviato il 27 settembre con la relazione del Presidente Balboni (FdI).
    La proposta n. 574, presentata dal senatore Paroli (FI), prevede l'estensione da 60 a 90 giorni del termine per la conversione dei decreti-legge stabilito dall'articolo 77 della Costituzione, con l'obiettivo di consentire alle Camere un maggiore approfondimento nell'esame dei provvedimenti d'urgenza emanati dal Governo. Analoga disposizione è contenuta nella proposta n. 892, d'iniziativa del senatore Tosato (LSP), incardinata il 30 novembre, che stabilisce inoltre il termine di 60 giorni per il ramo del Parlamento che esamina il decreto in prima lettura, così da garantire anche all'altro ramo almeno 30 giorni di tempo. Il ddl n. 976, Giorgis (PD) e altri, incardinato l'8 maggio, non prevede la modifica del procedimento di conversione ma la limitazione della decretazione d'urgenza alle «misure di immediata applicazione e di carattere specifico e omogeneo» concernenti deterinate materie (pubbliche calamità, sicurezza nazionale, norme finanziarie, obblighi di appartenenza all'UE). Per gli altri disegni di legge urgenti, si attribuisce al Governo la facoltà di chiederne l'approvazione alle Camere entro 70 giorni, estensibili a ulteriori 15. Sono inoltre previste nuove prerogative a favore di Gruppi di opposizione nell'organizzazione dei lavori, la cui attuazione è delegata ai regolamenti parlamentari. Il 16 maggio è scaduto il termine per l'indicazione da parte dei Gruppi di due soggetti da convocare in audizione.

Identificazione degli agenti di pubblica sicurezza: avvio dell'esame in sede redigente

La scorsa settimana la 1a Commissione ha avviato l'esame in sede redigente dei ddl in materia di identificazione degli agenti di pubblica sicurezza, n. 256, presentato dalla senatrice Cucchi (AVS) e altri, n. 289, d'iniziativa della senatrice D'Elia (PD) e altri, e n. 735, presentato dalla senatrice Maiorino (M5S) e altri.

Le proposte prevedono per le Forze di polizia in servizio di ordine pubblico l'obbligo di dotarsi di un codice identificativo alfanumerico, di cui sono disciplinate le caratteristiche tecniche, le modalità di esposizione e la registrazione da parte delle amministrazioni di appartenenza. Definiscono, inoltre, le modalità d'uso delle bodycam, i termini per la conservazione delle registrazioni realizzate con il loro ausilio e le sanzioni amministrative in caso di violazioni.

In particolare, per quanto riguarda le bodycam:

  • L'articolo 3 del ddl 256 prevede che le divise del personale delle Forze di polizia ad ordinamento civile o militare siano dotate di microtelecamere entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge, per la ripresa di quanto avviene in tutti i servizi di ordine pubblico in cui l'operatore viene impiegato, fermo restando il divieto di utilizzarle a scopi di identificazione univoca o di riconoscimento facciale, in assenza di notizia di reato. A conclusione del servizio, gli operatori consegnano le registrazioni ai tecnici preposti, che provvedono al loro salvataggio su appositi supporti informatici. Le registrazioni sono conservate per ventiquattro mesi al termine dei quali, qualora non si ravvisi notizia di reato, sono automaticamente cancellate. All'atto dell'iscrizione della notizia di reato, il pubblico ministero acquisisce immediatamente i video relativi agli operatori e alle operazioni cui il fatto si riferisce.
  • L'articolo 3 del ddl 289 stabilisce che le bodycam siano attivate dai tecnici delle Forze di polizia a tal fine preposti solo in caso di effettiva necessità e, in particolare, in caso di concrete e reali situazioni di pericolo di turbamento dell'ordine e della sicurezza pubblica. Il materiale viene poi registrato su schede di memoria consegnate vuote agli operatori delle Forze di polizia prima dell'utilizzo. A conclusione del servizio, gli operatori consegnano le schede di memoria ai tecnici preposti, che provvedono a riversarne le registrazioni in un server protetto. Si rinvia ad un provvedimento del Garante per la protezione dei dati personali, da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge, la definizione degli adempimenti e delle prescrizioni da applicare in relazione all'installazione e al trattamento dei dati personali relativi alle registrazioni effettuate.
  • L'articolo 1 del ddl 735 prevede, all'art. 1, che il capo squadra e un altro componente dell'unità organica degli appartenenti alle Forze di polizia, durante il servizio di ordine pubblico, debbano essere provvisti di microtelecamera finalizzata a registrare continuativamente gli avvenimenti in cui sono coinvolti.

Nella seduta del 14 maggio il senatore Occhiuto (FI) ha svolto la relazione illustrativa dei tre disegni di legge e la Commissione ne ha deliberato la trattazione in esame congiunto. Il senatore De Cristofaro (AVS) ha proposto lo svolgimento di un ciclo di audizioni con il coinvolgimento dei sindacati delle Forze dell'ordine. Il Presidente Balboni (FdI) ha preso atto della proposta e a rinviato il seguito della discussione sull'organizzazione dei lavori.
Il seguito dell'esame è previsto questa settimana nelle sedute convocate a partire da martedì 21 alle 14.