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13 maggio 2024 | Numero 54
Segnalazioni → Eurostat
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Agricoltura

Commercio di prodotti agricoli in calo del 3,2% nel 2023, ma l'export resta in attivo per 46 miliardi

Nel 2023, il valore degli scambi (importazioni ed esportazioni) di prodotti agricoli tra l'Unione europea e il resto del mondo ha raggiunto 410,9 miliardi di euro, 13,5 miliardi di euro in meno rispetto al 2022 (424,4 miliardi di euro), corrispondente ad una diminuzione del 3,2%.

L'UE ha esportato prodotti agricoli per 228,6 miliardi di euro e ne ha importati per 182,3 miliardi, generando un'eccedenza di 46,3 miliardi di euro. Mentre il valore delle esportazioni tra il 2022 e il 2023 è rimasto stabile, si è registrata una notevole diminuzione del valore delle importazioni (-6,8%).

Tra il 2013 e il 2023, il commercio dell'UE di prodotti agricoli è aumentato del 56,2% (da 263,1 miliardi di euro a 410,9 miliardi di euro), con una crescita media annua del 4,6%. In questo periodo, le esportazioni sono cresciute più velocemente (4,7%) delle importazioni (4,4%).

Il Regno Unito è il principale partner con una quota del 22% delle esportazioni di prodotti agricoli UE (pari a 48,6 miliardi di euro), seguito da Stati Uniti (12%; 27,5 miliardi di euro), Cina (6%; 13,5 miliardi di euro), Svizzera (5%; 12,1 miliardi di euro), Giappone (3%; 7,2 miliardi di euro) e Russia (3%; 6,6 miliardi di euro).
Le importazioni dell'UE provengono principalmente da Brasile (9%; 16,9 miliardi di euro), Regno Unito (8%; 15,8 miliardi di euro), Cina (7%; 13,3 miliardi di euro), Stati Uniti (7%; 13,1 miliardi di euro), Ucraina (5%; 9,5 miliardi di euro) e Norvegia (5%; 9,2 miliardi di euro).

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Controlli alle frontiere

Immigrazione illegale: aumenta il numero dei rimpatri

Nel 2023, 118.935 cittadini extracomunitari si sono visti rifiutare l'ingresso nel territorio UE ad una delle frontiere esterne dell'Unione, con una diminuzione del 16% rispetto ai 142.420 dell'anno precedente.
Le presenze illegali riscontrate sono state pari a 1,27 milioni di persone, con un aumento del 13% rispetto agli 1,12 milioni del 2022.

Il numero di cittadini extracomunitari ai quali è stato ordinato di lasciare un Paese UE è di 484.160, con un aumento del 4% rispetto al 2022.

A seguito di un ordine di allontanamento, 111.185 cittadini non comunitari sono stati rimpatriati in un altro Paese, con un aumento del 25% rispetto agli 88.910 del 2022.
La Germania ha registrato il maggior numero di cittadini non UE rimpatriati (15.445), seguita da Francia (12.170) e Svezia (10.330).
I georgiani (10.345) sono in cima alla lista dei cittadini non comunitari rimpatriati, seguiti dagli albanesi (7.810) e dai turchi (5.595).

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Salute

Cancro e malattie circolatorie sono le principali cause di morte in Europa

Nel 2021, il cancro è risultata la principale causa di morte sia per gli uomini che per le donne di età inferiore a 65 anni nell'UE. Ma è più frequente per le donne di questa fascia di età, con il 40,6% di tutti i decessi registrati. Per gli uomini è pari al 25,6%.

Le altre cause di morte più frequenti per le donne di età inferiore ai 65 anni sono le malattie circolatorie (14,9%), l'infezione da COVID-19 (10,2%) e le malattie respiratorie (4,2%).
Per gli uomini, dopo il cancro, le malattie circolatorie (22,0%), il COVID-19 (9,8%) e gli incidenti (6,9%) sono state le principali cause di morte.

Per quanto riguarda le persone di 65 anni e oltre, le principali cause di morte per le donne sono le malattie circolatorie (37,3%), il cancro (16,9%), il COVID-19 (9,9%) e le malattie respiratorie (5,7%).
Per gli uomini di 65 anni e oltre, le cause principali sono le stesse ma con proporzioni diverse. Le malattie circolatorie (31,8%) sono la causa principale, seguite da cancro (23,3%), COVID-19 (12,0%) e malattie respiratorie (7,3%).

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