La settimana scorsa la 5a Commissione, oltre all'esame in sede consultiva di disegni di legge e di profili finanziari di atti del Governo, ha svolto le seguenti attività:
- Audizioni in seduta congiunta con l'omologa Commissione della Camera
dei deputati, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulle prospettive
di riforma delle procedure di programmazione economica e
finanziaria e di bilancio in relazione alla riforma della governance
economica europea.
Nella seduta congiunta del 7 maggio si è svolta l'audizione dei rappresentanti della Corte dei Conti Carlo Chiappinelli, Enrico Flaccadoro e Clemente Forte. Sono intervenuti, per formulare quesiti e osservazioni, il senatore Magni (AVS) e la deputata Guerra (PD). Nella stessa seduta, sono stati successivamente sentiti i rappresentanti dell'Ufficio parlamentare di bilancio Lilia Cavallari e Giampaolo Arachi. Sono intervenuti il senatore Manca (PD) nonché i deputati Grimaldi (AVS) e Guerra (PD) (video).
Nella seduta congiunta del 9 maggio è stata la volta di Giancarlo Righini, coordinatore vicario della Commissione affari finanziari della Conferenza delle Regioni e Province autonome e assessore della Regione Lazio, che ha svolto una relazione sui temi oggetto dell'audizione. È quindi intervenuto il senatore Magni (AVS) (video).
La procedura informativa prosegue questa settimana con l'audizione di Nicola Lupo, Gianfranco Polillo, Antonella Stirati, Antonello Turturiello e Emiliano Brancaccio, che si svolgerà nella seduta congiunta con l'omologa Commissione della Camera dei deputati di giovedì 16 alle 14. - Audizione informale in seduta congiunta con l'omologa Commissione
della Camera dei deputati, in merito alla relazione sul bilancio
di genere, riferita all'esercizio finanziario 2022 (Doc.
CCXX, n. 2).
Il bilancio di genere, introdotto dal decreto legislativo n. 90/2016, è un'analisi a rendiconto delle entrate e delle spese dello Stato per valutare il diverso impatto delle politiche di bilancio su uomini e donne in termini di denaro, servizi, tempo e lavoro non retribuito.
Nella seduta dell'8 maggio si è svolta l'audizione della sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze, Lucia Albano.
Nelle convocazioni
della 5a Commissione di questa settimana, oltre
all'esame in sede consultiva di ddl e atti del Governo per i profili
finanziari, è previsto l'avvio dell'esame in sede referente del ddl n.
1133, di conversione del decreto-legge n. 60/2024, recante
disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione.
Il provvedimento riforma le politiche di coesione per coordinarle con il
PNRR, e mutuarne il modello attuativo: individuazione degli interventi
prioritari, programmazione orientata al risultato, rafforzamento
dell'efficacia mediante meccanismi sanzionatori e premiali e poteri
sostitutivi nei confronti dei soggetti inadempienti. Le suddette
priorità sono definite con riferimento ai fattori abilitanti di cui al
regolamento UE sulla politica di coesione e interessano i seguenti
settori strategici: risorse idriche, protezione dell'ambiente e
sicurezza idrogeologica, rifiuti, mobilità sostenibile, energia,
sviluppo delle imprese con particolare riguardo alle transizioni verde e
digitale. Le nuove disposizioni si applicheranno ai fondi previsti per
il periodo 2021-2027, che comprendono 43 miliardi stanziati dall'UE e 32
di cofinanziamenti nazionali. Ulteriori disposizioni riguardano
l'esonero dai contributi INPS fino ad un massimo di 500 euro al mese per
due anni a beneficio dei datori di lavoro che assumono a tempo
indeterminato donne, giovani sotto i 35 anni e, nella ZES unica del
Meridione, anche lavoratori sopra i 35 anni se disoccupati da almento 24
mesi.
La settimana scorsa la 6a Commissione ha svolto le seguenti attività:
- Seguito dell'esame in sede referente del ddl n.
1092 di conversione del decreto-legge 29 marzo 2024, n. 39,
recante misure urgenti in materia di agevolazioni fiscali in
edilizia, avviato il 9
aprile con la relazione del senatore Salvitti (Cd'I-NM).
Il provvedimento, che interviene alla luce della recente revisione al rialzo del deficit relativo all'anno 2023 (7,2 per cento), introduce misure volte alla tutela della finanza pubblica nel settore delle agevolazioni fiscali in materia edilizia e di efficienza energetica. L'esercizio delle opzioni per il cosiddetto sconto in fattura o per la cessione del credito in luogo delle detrazioni è abrogato in via generalizzata, al pari dell'istituto della remissione in bonis a seguito di comunicazione funzionale alla fruizione dei benefici. Altre misure riguardano l'acquisizione di informazioni sugli interventi agevolabili, l'utilizzabilità dei crediti di imposta da parte dei soggetti con debiti erariali, la prevenzione delle frodi in materia di cessione dei crediti basati sulle agevolazioni ACE (Aiuto alla crescita economica).
Dal 10 al 16 aprile si sono svolte audizioni informali in sede di Ufficio di Presidenza. Il 17 aprile sono stati pubblicati i documenti acquisiti in fase istruttoria. Il 23 aprile è stato pubblicato l'emendamento 7.1000 del Governo, che proroga la scadenza per l'approvazione delle tariffe TARI 2024 e dei connessi piani finanziari del servizio di gestione dei rifiuti urbani dal 30 aprile al 30 giugno. Il 30 aprile è stato pubblicato il testo degli emendamenti, subemendamenti e ordini del giorno presentati. È stato inoltre anticipato, in considerazione dell'imminente scadenza, l'esame del citato emendamento 7.1000, concluso con l'approvazione in un testo subemendato.
Nella seduta del 7 maggio il Presidente Garavaglia (LSP) ha reso comunicazioni sugli emendamenti dichiarati improponibili. Sono intervenuti, per l'illustrazione degli emendamenti, i senatori Turco (M5S), Magni (AVS), Tajani (PD), Croatti (M5S), Sironi (M5S) nonché, in replica, il relatore Salvitti e il Presidente Garavaglia.
Nella seduta dell'8 maggio, il Presidente Garavaglia (LSP) ha dato conto della presentazione di alcune riformulazioni di emendamenti, pubblicate in allegato al resoconto. È intervenuto, quindi, il Ministro dell'economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti che ha preannunciato, entro la fine della settimana, la presentazione di proposte emendative del Governo legate alla necessità di disporre un quadro chiaro sugli effetti di finanza pubblica delle varie agevolazioni edilizie. Relativamente agli interventi sulle barriere architettoniche e a quelli realizzati da enti del Terzo settore, ha preannunciato la costituzione di un fondo a sostegno della riqualificazione energetica e strutturale. In merito alle opzioni per lo sconto in fattura o la cessione del credito ha prospettato l'ipotesi di ripartire le detrazioni fiscali in 10 quote annuali di pari importo, anziché in 4. Per quanto riguarda gli enti territoriali colpiti da eventi sismici, ha precisato che ogni ulteriore estensione del perimetro dei beneficiari, limitato dal decreto sulla base di una quantificazione effettuata dalle autorità competenti, andrà valutata sotto il profilo finanziario. Nel seguente dibattito, sono intervenuti per chiedere chiarimenti i senatori Patuanelli (M5S), Magni (AVS), Tajani (PD), Croatti (M5S). Intervenendo in replica, il Ministro Giorgetti ha specificato che la previsione della ripartizione delle detrazioni fiscali in 10 quote annuali rappresenterà un obbligo e non un'opzione per il contribuente, mentre sulle aree colpite da eventi climatici avversi ha chiarito l'intenzione del Governo di demandare ai vari Commissari la gestione delle risorse. Su proposta del Presidente Garavaglia, la Commissione ha quindi convenuto di fissare il termine per la presentazione di subemendamenti agli emendamenti del Governo alle 18 di lunedì 13 maggio.
Nella seduta del 9 maggio, il Presidente Garavaglia ha dato conto della presentazione di due riformulazioni, pubblicate in allegato al resoconto. È quindi intervenuto il sottosegretario al Ministero dell'economia e delle finanze Freni, per chiarire che l'obbligo delle detrazioni in 10 quote annuali di pari importo, preannunciato dal Ministro Giorgetti nella seduta precedente, sarà riferito solo alle spese relative a interventi edilizi sostenute nell'esercizio fiscale 2024, senza alcuna retroattività. La Commissione ha quindi avviato la votazione degli emendamenti a partire dall'articolo 5, molti dei quali sono stati accantonati o dichiarati improponibili.
L'esame proseguirà questa settimana nelle sedute convocate a partire da martedì 14 maggio alle 9,30.
Nelle convocazioni
della 6a Commissione di questa settimana è inoltre
previsto il seguito dell'esame dell'Atto di Governo n. 152,
Schema di decreto legislativo in materia di riordino del sistema
nazionale della riscossione, avviato il 30
aprile con la relazione illustrativa del Presidente Garavaglia
(LSP).
Il provvedimento prevede per l'Agenzia delle entrate-riscossione (AdER)
una pianificazione annuale a salvaguardia dei crediti tributari ad essa
affidati dai vari Enti, mediante il tempestivo tentativo di notifica
della cartella di pagamento e degli atti interruttivi della
prescrizione, al fine di accelerare anche la conseguente attività di
recupero. È introdotto, a partire dal 2025, l'istituto del "discarico
automatico" dei ruoli affidati ad AdER decorsi 5 anni dal loro
affidamento, ad eccezione di crediti oggetto di procedure esecutive,
concorsuali o di accordi di ristrutturazione del debito. Con tale
isitituto, l'Ente creditore può provvedere autonomamente alla
riscossione del credito non prescritto o decidere di riaffidarlo ad AdER
qualora emergano "nuovi e significativi elementi reddituali o
patrimoniali del debitore". Vigilano sul recupero dei crediti affidati
ad AdER e sul discarico automatico sia il Ministero dell’economia e
delle finanze che l'Ente creditore. Prevista anche la costituzione di
un'apposita Commissione per i discarichi dei ruoli affidati ad AdER dal
2000 al 2024 e l'introduzione di una specifica disciplina per le
cosiddette "risorse proprie tradizionali" dell'Unione Europea e per le
somme dovute a titolo di recupero di aiuti di Stato, che non sono
soggette al discarico automatico e alla reiscrizione a ruolo. Inoltre,
la rateizzazione ordinaria dei debiti fiscali viene estesa
progressivamente fino a un massimo di 120 rate.